Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Nemesi
Poll choicesVotesStatistics
87 [70.00%]
73 [30.00%]
100 [0.00%]
90 [0.00%]
60 [0.00%]
50 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 10)

Nemesi, Clint94

« Older   Newer »
  Share  
SaschaGranato
view post Posted on 2/7/2013, 01:13 by: SaschaGranato




Recensione Granato Production

Dopo sei mesi abbondanti d'inattività, mi sembra doveroso rientrare in gioco recuperando i film che mi sono perso. Inizialmente ho creduto opportuno riprendere dalle opere più vecchie, ma guardando la locandina di Nemesi non ho saputo resistere alla tentazione di vedere l'ultima fatica diretta dal grande regista Clint Eastwood. E pensare che dopo "Favola Americana" gli avevo opportunamente raccomandato di riposarsi :P, ma chi lo ferma quello!?
Scherzi a parte, sono felice di ritrovarvi tutti in piena forma e sono lieto di vedere questo mondo virtuale ancora così attivo e ricco di motivazioni.

Nemesi ci introduce in un mondo che mi era del tutto sconosciuto, fino ad oggi. Una New York degli anni 40 fa da sfondo ad una storia che sembra appartenere ai più classici gangster movie, ma la trama si sviluppa in tutt'altra direzione. Questo è un aspetto positivo, perchè tendenzialmente il cinema di Eastwood propone sempre tematiche poco convenzionali. Il film narra quindi le vicende di un giovane atleta, al quale è stato affidato il compito di programmare le attività sportive dei ragazzini residenti nel quartiere ebraico della grande mela. Tutto ciò avviene durante una torrida estate. L'ennesima, segnata dal dramma della Polio; un'epidemia che abbatte i più deboli, fra i quali, naturalmente, spiccano i bambini. In questa condizione di paura, si intrecciano le vicende umane dei nostri protagonisti. Tutto seguito con l'occhio discreto del regista, il quale adotta uno stile essenziale ed intimo, tanto da far sembrare l'immensa metropoli, un semplice borgo antico.
Proprio la regia di Eastwood è l'elemento che permette di esaltare i personaggi, un pò come avviene nella realtà. Come dico sempre, se la sceneggiatura prevedesse un asino che piange, il vecchio Clint, riuscirebbe a farlo piangere. Tirar fuori il meglio dagli attori non è cosa facile, ma lui ci riesce, perchè questo è il suo vero talento di narratore. La sceneggiatura, in questo caso, è stata scritta proprio con questa consapevolezza. Ed il risultato è eccellente. Ogni descrizione, riguardo gli ambienti, i toni del film e le sfumature caratteriali spesso versatili, dei protagonisti, rendo merito a questo grande regista.
L'unica pecca consiste in un ritmo lento, soprattutto nei primi venti minuti, che non permette all'opera di decollare. E la trama di certo non aiuta. Parliamo di un film dedicato interamente ai personaggi e non sull'intreccio narrativo. Questo difetto inficia solo in piccola parte sul risultato finale del film, che si presenta comunque molto bene e soprattutto, si presenta con la capacità di commuovere. Aspetto fondamentale e coerente con lo stile di Eastwood, capace di toccare le corde emotive del pubblico.

Un aspetto che non ho condiviso riguardano la colonna sonora. E' evidente che Nemesi attinge molto da Changeling, ma trovo una scelta forzata quella di inserire le musiche di un film così recente. Si sarebbe potuto puntare a qualche vecchio film di Eastwood per ricercare una bella colonna sonora, perchè così il risultato convince davvero poco, al punto che ho preferito evitare l'intero ascolto.

La locandina e il sito sono buoni e fanno il loro lavoro ;)

Insomma gli ingredienti per un bel film c'erano tutti, e le aspettative sono state ben ripagate con i dovuti appunti; veramente pochi. Un sodalizio, quello fra Eastwood e Clint, che aggiunge un altro tassello importante alle loro carriere qui a CK.

Voto 70/100
 
Top
49 replies since 13/6/2013, 19:06   1862 views
  Share