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Nemesi
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Nemesi, Clint94

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Clint1994
view post Posted on 17/6/2013, 13:07 by: Clint1994




Ringrazio i primi due recensori e rispondo :)

CITAZIONE
E forse sono stati proprio questi elementi a innalzare un film che altrimenti non sarebbe stato particolarmente memorabile. Perchè la storia, bisogna ammetterlo, è quasi assente. Durante tutta la prima parte in particolare (ma anche nella seconda) assistiamo a lunghe passeggiate, agli scorci della città, a qualche discussione, senza però che avvenga qualcosa di sostanziale. Il risultato è stato quello di rischiare di annoiare lo spettatore, perchè pur apprezzando lo stile, in molte occasioni ho pensato che una sforbiciata a discorsi troppo lunghi e ripetitivi o alle scene delle passeggiate infinite avrebbero giovato sicuramente. Faccio un esempio che vale per tutti: il discorso del capo villaggio riguardo gli indiani, quando Bucky è arrivato al lago. Troppo lungo e del tutto inutile ai fini della storia.

Mah, la mia domanda è: il fatto che la storia sia quasi assente è un difetto in sé? E' vero che "Nemesi" non ha una storia vera e propria, ma questo perché è un film molto ancorato alla realtà, che cerca di descrivere in maniera realistica la storia di un giovane che cerca di combattere contro una malattia. E soprattutto, tutta l'attenzione del film è incentrata esclusivamente sulla figura di Bucky, sul protagonista, e sulla sua evoluzione psicologica sulla base di ciò che gli capita (e di cose gliene capitano molte, non puoi dirmi di no). E' un film profondamente introspettivo, e la conseguenza è un ritmo piuttosto lento. Ma comunque di cose ne capitano parecchie e il protagonista, dall'inizio alla fine, ha un'evoluzione non da poco.
Per quanto riguarda il caso specifico che citi, cioè il discorso del capo villaggio all'arrivo di Bucky, beh, non è che sia molto lungo (qualche scena e qualche dialogo avevo pensato di poterlo tagliare, ma francamente non quella) e poi serve per spiegare brevemente in cosa consiste il campo di Indian Hill e per fornire un minimo di caratterizzazione al personaggio di Mr Blomback, con il suo continuo parlare di eroismo e virilità.


La recensione di Hermetico mi ha fatto veramente molto piacere, perché ha colto perfettamente quello che volevo esprimere con questo film e ha inquadrato benissimo il personaggio di Bucky. Tutta la storia del libro è incentrata su di lui, i suoi pensieri e la sua evoluzione psicologica; nel libro sono tantissime le pagine dedicate solo alla descrizione della sua mentalità, del suo modo di pensare e di approcciarsi ai difficili eventi che gli capitano, quindi riuscire nel mio film a rendere giustizia a questo personaggio era la mia ambizione principale, e in base alla tua recensione direi che ci sono riuscito, il che mi rende felice. Sono convinto, come ho scritto anche nell'intervista, che si tratti di uno dei personaggi più belli che mi sia capitato di descrivere in un film. Da questo punto di vista questo è un semestre di cui sono molto contento, perché Irving di "Il sospettato X" e Bucky di "Nemesi" sono probabilmente due dei miei personaggi meglio riusciti in assoluto. :)


CITAZIONE
Nemesi non ha certamente una trama molto cinematografica. Il racconto totalmente interiore e il ritmo piuttosto lento ne fanno un film di non facile presa sul pubblico, ma se si va oltre l’apparenza, con un po’ di buona volontà e pazienza, si scopre un protagonista di rara bellezza e una storia in grado di toccare nel profondo. Un finale triste, amaro, praticamente senza speranza, suggella perfettamente questo nuovo film di Clint quasi senza sbavature (magari qualche sforbiciata non avrebbe fatto male, ma è poca cosa). Complimenti quindi al produttore che ha saputo esaltare una storia di non facile trasposizione affidandosi a un genere a lui lontano (ma visti i risultati, forse è più vicino di quanto non si pensi).

Ecco, leggendo le due recensioni e basandomi su queste parole, mi è venuto da pensare che forse Hermetico è riuscito ad andare oltre la superficie e alla lentezza del film cogliendo perfettamente gli aspetti su cui mi sono focalizzato e che volevo raccontare (in particolare l'evoluzione psicologica di Bucky), mentre con Andrew non è accaduta la stessa cosa.
 
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