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Nemesi
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Nemesi, Clint94

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Andrew.
view post Posted on 15/6/2013, 13:43 by: Andrew.




Recensione della Chimera


Tanta curiosità nei confronti di questo progetto di Clint, perchè era una storia che - secondo il mio modesto parere - metteva finalmente il suo idolo Eastwood in condizione di esprimere il meglio di sè, in maniera abbastanza verosimile e in linea con il tipo di film che il regista fa nella realtà. E a fine visione posso confermare ciò, la scelta registica è molto adatta.
La storia parla di un ragazzo che non potendo andare in guerra, è rimasto nella sua città e lavora come animatore di un campo estivo, ma in città si sta disseminando la poliomielite e lui dovrà fare i conti con questa piaga che ha quasi un qualcosa di orrorifico, dato che nessuno di loro sapeva come si contaggiava e chi sarebbe stato il prossimo a morire. Bucky porterà avanti una lotta che in realtà è inutile perchè lui stesso diventerà portatore della malattia e la trasformazione più grande avverrà nella sua anima, disillusa, arrabbiata con Dio e con se stesso per quel destino tanto crudele che gli è stato riservato.
Il finale è insomma abbastanza triste, vedere lui da vecchio sconfitto dalla malattia, che ha perso tutto ciò che amava, è un colpo duro da digerire. E non bastano le ultime scene dove lo rivediamo da giovane e felice, per toglierci l'amaro di bocca.
Sembra che Clint negli ultimi tempi stia diventando sempre più bravo nella descrizione delle scene e nell'inserire particolari movimenti di macchina. Il film è infatti pieno di rallenty, piani sequenza, inquadrature particolari, flashback, insomma è impreziosito di dettagli che donano alla pellicola un qualcosa di poetico e sognante.
E forse sono stati proprio questi elementi a innalzare un film che altrimenti non sarebbe stato particolarmente memorabile. Perchè la storia, bisogna ammetterlo, è quasi assente. Durante tutta la prima parte in particolare (ma anche nella seconda) assistiamo a lunghe passeggiate, agli scorci della città, a qualche discussione, senza però che avvenga qualcosa di sostanziale. Il risultato è stato quello di rischiare di annoiare lo spettatore, perchè pur apprezzando lo stile, in molte occasioni ho pensato che una sforbiciata a discorsi troppo lunghi e ripetitivi o alle scene delle passeggiate infinite avrebbero giovato sicuramente. Faccio un esempio che vale per tutti: il discorso del capo villaggio riguardo gli indiani, quando Bucky è arrivato al lago. Troppo lungo e del tutto inutile ai fini della storia.

Come ho detto prima, Eastwood ce l'ho visto bene. Ho pensato anche che un Malick non avrebbe sfigurato considerando tutti quei momenti di riflessione, ma in fondo come tematiche e stile, Eastwood va più che bene.
Nel cast spicca su tutti Ryan Gosling che fa una bella prova, memorabile e papabile di nominations.
La colonna sonora è perfetta, poco altro da dire.
La locandina è presa dal libro ma sembra riflettere bene lo stile del film.


Voto: 73

E' un film che si fa apprezzare per uno stile molto particolare, attento alla psicologia del personaggio che viene enfatizzata da una regia molto precisa, ricercata, poetica. Al tempo stesso però esagera da questo punto di vista e il film risulta quindi più pesante del previsto, più lungo di quanto ce ne fosse bisogno. In fondo è una storia abbastanza semplice, accadono poche cose, quindi diverse sforbiciate avrebbero solo fatto bene. In ogni caso è riuscito a trasmettere qualche emozione, cosa più importante, sentimenti abbastanza amari, ma che alla fine hanno fatto breccia.
Non sarà il miglior film di Clint (che a questo punto non credo dovrà preoccuparsi della concorrenza interna, secondo me Il sospettato X è migliore) ma è di sicuro un'operazione molto interessante.
 
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49 replies since 13/6/2013, 19:06   1862 views
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