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The Raven
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The Raven, Gruppo Fraludada

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Clint1994
view post Posted on 16/5/2013, 15:57 by: Clint1994




THE RAVEN by Clint94

Il nuovo film di Francis è il remake di un vecchio film di Roger Corman che ha per protagonisti tre maghi, i quali si ritrovano a doversi sfidare reciprocamente. Non ho visto la pellicola originale, ma dalle parole di Francis e dalla lettura delle curiosità sul sito, mi pare chiaro che questo sia uno dei casi in cui il remake ha un senso, perché ci sono state grosse differenze rispetto all'originale, perché Francis ha voluto dare alla storia un'impronta piuttosto personale e perché di fatto un film come questo si inserisce alla perfezione come un nuovo tassello nella filmografia del Gruppo Fraludada. È evidente che dopo il trionfo di “Looking for Hope”, Francis non sta tentando di replicare il successo di quel magnifico film, ma si sa dedicando a progetti più leggeri e molto meno ambiziosi, per focalizzare delle riflessioni personali (“Se permettete parliamo di sesso”) o per puro intrattenimento (“The Raven”). Se nel caso del film di Frank Oz l'operazione era del tutto riuscita e mi aveva molto sorpreso in positivo, in questo caso non mi sento di dire lo stesso. “The Raven” è un film all'altezza degli ultimi film di Francis quanto a confezione e accuratezza dello script, che si legge con interesse, senza annoiarsi, apprezzando la cura per i dettagli e per l'aspetto visivo che da sempre caratterizzano le opere del Gruppo Fraludada (splendidi i titoli di testa). Dove il film invece è carente, è sul piano dei contenuti, della storia. Per quanto sia una lettura assolutamente godibile, “The Raven” è un film che al termine della visione lascia un po' insoddisfatti per la semplicità della storia, in cui tutto sommato tutto va come deve andare. Francis punta tutto sul “colpo di scena” per cui Scarabus, che sembrava il classico mago cattivo che i buoni alleandosi devono sconfiggere, in realtà è solo un vecchio che vuole inscenare la propria morte per potersi ritirare; e in effetti è molto interessante il gioco metaforico per cui i tre maghi si ritrovano costretti a combattere quasi contro la propria volontà solo per fare contenta la Confraternita (ossia, in un certo senso, il pubblico). Ma questo non basta per rendere il film appassionante. I duelli sono ben descritti e molto belli dal punto di vista visivo, ma conoscendo la posta in palio e sapendo che tanto alla fine nessuno dei contendenti rischia davvero la vita, in un certo senso perdono di interesse; non è una situazione in cui lo spettatore si sente vicino a uno dei personaggi e teme per la sua vita, ma lo spettatore stesso sa che quello che ha davanti è puro spettacolo. In questo senso, in nome della leggerezza e dell'ironia, mancano del tutto il pathos e il coinvolgimento emotivo; cosicché quando si finisce la lettura si ha la sensazione di aver avuto a che fare con un giocattolo divertente, e basta.
Ad ogni modo, i personaggi sono ben descritti e ben interpretati: fra i tre, quello che mi ha convinto di meno è proprio Gary Oldman, il protagonista, perché mi è sembrato che Craven fosse il personaggio meno interessante (è il classico eroe che vorrebbe restare da parte e invece si ritrova costretto a tornare alla ribalta); ho trovato migliori Geoffrey Rush, al quale vengono affidate le parti più divertenti e che riesce in più di un'occasione a strappare il sorriso, e Ian McKellen, nei panni di un personaggio dai modi eleganti e di maestosa grandezza. Gli altri restano in ombra.
Robert Zemeckis alla regia è una buona scelta, piuttosto originale; il regista svolge un ottimo lavoro e Francis si dimostra ancora una volta molto abile nella descrizione delle scene, delle inquadrature e dei movimenti di macchina.
Le musiche sono abbastanza buone.
In conclusione, “The Raven” è un film dalla confezione impeccabile, ma che alla fine è risultato leggermente al di sotto delle aspettative: Francis ha scelto di puntare tutto sulla leggerezza, ma in questo modo il film difetta di una certa povertà di contenuti e della mancanza di vero coinvolgimento; è insomma un film gradevole da leggere, ma che non riesce mai ad appassionare fino in fondo.

VOTO: 69
(sarebbe 7-)
 
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29 replies since 11/5/2013, 17:42   1364 views
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