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The Raven
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The Raven, Gruppo Fraludada

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view post Posted on 11/5/2013, 17:42

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Andrew.
view post Posted on 12/5/2013, 16:21




-Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

The Raven è un film che mi ha sempre interessato, fin da quando ne ho letto la trama e il cast sul dizionario di Paolo Mereghetti. Quando l'ho visto, ho pensato che, in fondo, il gioco citazionistico e parodico delle icone dell'horror che rifacevano se stesse in un ambiente da commedia potesse funzionare ancora oggi, anche se stavolta fatto nei confronti del cinema fantasy.

- Parlaci delle scelte di cast e regia

Tutti veterani del genere fantasy: i tre maghi vengono dalle tre grandi epopee fantasy cinematografiche d'inizio del Millennio, cioè la trilogia di Jackson, la saga di Harry Potter e i pirati della Disney; i tre giovani, invece, di cui ben due vengono da Game of Thrones, sono in un certo senso la generazione successiva. Quanto a Zemeckis, mi è sembrato il regista giusto per mischiare la serietà sul tema della finzione con trucchi da commedia che ho voluto mantenere.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

Sì, ho riscritto l'intera sceneggiatura a ridosso dell'uscita. All'inizio, volevo stare più vicino all'originale, poi però, per come avevo sviluppato specie il personaggio di Scarabus, mi sono accorto che era meglio modificare un po' di roba.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

Un 7.

- Un pregio del tuo film?

Breve per i miei standard, e credo con ottime caratterizzazioni.

- Un difetto del tuo film?

Ecco, forse sono stato un po' oscuro in certi punti, ma volevo evitare di superare le 2 ore.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Spero nell'approvazione di Gaetano, cui l'ho presentato con dovizia di particolari, e che mi è sembrato anche catturato dalla descrizione, e di Mastruccio. Tutti gli altri potrebbero ritrovarsi un po' spaesati dalla convivenza di serio e di faceto.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...


Oh, due mesetti buoni di permanenza e quarto posto. Direi che non posso chiedere granché altro.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?


Mi sono divertito parecchio nel farlo, senza però volergli dare troppi significati. E poi, è il mio primo vero remake, visto che il Rocky era una fotocopia sbiadita.

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?


Assolutamente sì: con questo film ho imparato il dono della sintesi, spero.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Looking for Hope e I racconti di Hoffman, con cui costituisce una specie di "trilogia fantastica".

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

The Good Thief di Gaetano, per il suo fantasy sgangherato e poco magico, ma anche Lo Spaventapasseri e il suo servitore.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Parnassus di Gilliam.

- Il tema e/o il messaggio del film?

Magia vera contro trucchi da baraccone: cosa fare quando sei speciale in un mondo di bugiardi.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

Oh, credo basterebbe la parola magica "Gary Oldman vs. Ian McKellen in un duello di magia". Ma se non lo convince, fategli vedere un paio di foto di Holliday Grainger e Natalie Dormer, vedi come corre!

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Che è un filmetto fantasy per famiglie.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Miglior Cast, Miglior Attore Protagonista o Non per uno dei tre (quello che piace di più), Miglior Sceneggiatura Non Originale, Migliori Effetti Speciali, e il premio di genere.

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

Ecco, questa è difficile. Al momento, credo che la sfida potrà essere tra A volte ritorno, Il sospettato X e la bilogia Diamond Dogs.

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Cuore pirata, ma stiamo rimediando assieme a Gaetano.
 
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Andrew.
view post Posted on 13/5/2013, 23:46




Recensione della Chimera.

Francis si cimenta in un altro remake, questa volta però evita il suicidio mediatico come qualche anno fa, scegliendo un film semi-sconosciuto, che per l'occasione ho recuperato e magari ne parlerò dopo, dato che vorrei parlare di questo film preso singolarmente.
E' un film che da Francis forse non ti aspetti, non tanto per il genere (si vede che ama queste ambientazioni) quanto per le ambizioni che mi sono sembrate più basse del previsto. Si tratta infatti di una storia tutto sommato semplice, dove un mago in "pensione" sarà costretto a duellare contro un altro mago cattivo.
Anche se cattivo è un parolone, e qua mi getto a capofitto nella prima critica e cioè che il film è pervaso di un eccessivo buonismo. Craven accetta tutto ciò che gli capita senza battere troppo ciglio, Scarabus sembra voler semplicemente lottare senza fare del male a nessuno e nel finale sembra quasi un amico di vecchia data, Bedlo vuol essere fatto passare per traditore ma si limita in realtà a fare un innocuo e ignaro doppio gioco. L'unica che poteva essere realmente la più cattiva era Leonora, ma nonostante il suo gesto sia spregevole, sembra non sortire alcun effetto su Craven.
Insomma, quello che è mancato in questo film (perchè mi aspettavo proprio quello) è la lotta, il dolore, non tanto fisico ma soprattutto morale.
Francis potrebbe rispondere dicendo che non era sua intenzione, eppure se nella storia inserisci un uomo la cui moglie morta si rivela essere ancora viva e averlo tradito, mi aspetto quanto meno delle scene un po' drammatiche, degli scontri verbali che mettano in mostra il carattere dei personaggi rendendoli vivi, vividi, palpitanti, furenti.
Questa era la critica che mi premeva più fare, ora posso quindi passare a parlare delle cose positive.
Francis come al solito scrive benissimo (qua c'è anche una durata minore rispetto al solito e un'impaginazione migliore) e ci fa immergere in quel mondo incantato come se vedessimo il film su uno schermo. Ho apprezzato tanto proprio la prima parte del film, quella in cui conosciamo i personaggi, dove si ride. Perchè se sul piano drammatico non ha centrato l'obiettivo, ha azzeccato quello comico. Bedlo regala momenti divertenti e in generale le atmosfere rilassate e scanzonate della prima metà del film sono godibilissime.
Altrettanto belli da leggere i duelli di magia: forse anche qua c'è stato un pizzico di delusione perchè mi immaginavo davvero di vedere qualcosa alla Harry Potter (dove i duelli erano scontri dove si rischiava la vita) anzichè alla Merlino e MagaMagò. Ma questa non è una critica eh, ho adorato e continuo ad adorare La spada nella roccia e l'influenza di quel film su Francis si nota, così come una certa deriva disneyana volta al lieto fine per tutti.
Zemeckis da questo punto di vista mi sembra un'ottima scelta: un film a metà tra la commedia e il fantasy, senza pretese di alto cinema se non quelle di divertire un pubblico di giovani e adulti e magari far incassare tanto ai botteghini.
Per quanto riguarda il cast, sono stati scomodati tre mostri sacri, ma credo l'abbiano fatto molto volentieri. In fondo i personaggi sembrano essere stati creati apposta per loro, parlo sia di fattezze fisiche che di carattere. Ottime quindi le scelte, comprese quelle dei comprimari che vengono direttamente dalle serie tv.
La colonna sonora ha alti e bassi, nel senso che se in alcuni tratti è geniale (penso a quella divertente dove c'è Bedlo da solo) in altri punti le musiche dei Nightwish non mi hanno convinto pienamente.
Il sito è molto ricco di particolari, ben fatto.

Voto: 68 (7 al sondaggio)

Il voto è un po' più basso in base ai soliti che avrei dato, ma come ho spiegato qua, sto inziando ad allargare il ventaglio di voti da dare, basandomi quasi esclusivamente sul posto in classifica che per me un film riesce a ottenere (nella mia classifica personale, s'intende).
E' un film che mi ha divertito? Sì, i duelli rocamboleschi sono molto simpatici, i personaggi altrettanto, la storia semplice da seguire (e da leggere) e in definitiva intrattiene.
Un pizzico di delusione c'è, perchè dall'autore de I racconti di Hoffman, mi aspettavo un po' più di pathos, ma alla fine che ben vengano anche film semplici come questo, dove probabilmente Francis si sarà divertito un mondo a scrivere e a omaggiare un classico.




E a proposito di omaggio, due parole sull'operazione remake. Ho visto domenica The raven di Corman e lunedì ho letto il film, quindi il paragone sono riuscito a farlo a caldo.
Dico subito che il film originale non mi è piaciuto granchè, al di là di qualche siparietto comico e qualche momento con delle belle lugubri atmosfere, non mi ha trasmesso molto. Certo, là la storia di Lenora mi è sembrata affrontata meglio, si percepisce di più il dolore di Craven per la moglie, cosa che manca nel film di Francis.
Eppure tra i due preferisco proprio quest'ultimo perchè ha un'ambientazione più ricca e variegata, dei duelli divertenti (mentre quelli del film erano di una noia assurda, ma per forza di cose, gli effetti speciali erano quelli che erano) e in definitiva più frizzante. Probabilmente starò dicendo una castroneria preferendo il remake all'originale, ma di sicuro Francis ci ha visto giusto quando ha pensato di fare un remake. O quanto meno, questa volta l'operazione è stata più giustificata rispetto a quando ha voluto omaggiare il Rocky Horror picture show.
 
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view post Posted on 14/5/2013, 09:38

Attore/Attrice

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CITAZIONE
Anche se cattivo è un parolone, e qua mi getto a capofitto nella prima critica e cioè che il film è pervaso di un eccessivo buonismo. Craven accetta tutto ciò che gli capita senza battere troppo ciglio, Scarabus sembra voler semplicemente lottare senza fare del male a nessuno e nel finale sembra quasi un amico di vecchia data, Bedlo vuol essere fatto passare per traditore ma si limita in realtà a fare un innocuo e ignaro doppio gioco. L'unica che poteva essere realmente la più cattiva era Leonora, ma nonostante il suo gesto sia spregevole, sembra non sortire alcun effetto su Craven.
Insomma, quello che è mancato in questo film (perchè mi aspettavo proprio quello) è la lotta, il dolore, non tanto fisico ma soprattutto morale.
Francis potrebbe rispondere dicendo che non era sua intenzione, eppure se nella storia inserisci un uomo la cui moglie morta si rivela essere ancora viva e averlo tradito, mi aspetto quanto meno delle scene un po' drammatiche, degli scontri verbali che mettano in mostra il carattere dei personaggi rendendoli vivi, vividi, palpitanti, furenti.

Eccola, la critica che mi aspettavo... Ed è assolutamente giustificata. Rispondo su due livelli, quello "artistico" (passatemi il termine) e quello della cruda realtà.

Livello artistico: quando mi sono messo a lavorare a questo film, mi si è presentato un piccolo problema. Negli anni '60, una storia semplice e un po' banalotta come quella dell'originale era perfettamente accettabile e credibile. Oggi, dopo HP e simili, no: un film del genere sarebbe anzi ridicolo, perché (complice un cinema fantastico del tutto mutato) abbiamo ben altri gusti in materia, non crederemmo più alla semplicistica fabula del mago buono e del mago cattivo, desidereremmo invece personaggi più complessi, storie più forti, etc. D'altra parte, però, volevo mantenere l'aspetto parodico dell'operazione, che era quello che mi aveva attirato in primis. Ho così avuto l'idea di rendere tutto il film una gigantesca illusione: la battuta-chiave è quando Scarabus dice a Craven "Vogliono vederci combattere, diamogli quello che vogliono e ci lasceranno in pace." Tutto ciò che vediamo è l'illusione di una storia fantasy, quando in realtà non succede quasi nulla, e i tre protagonisti (specie Scarabus) ne sono consapevoli. Una diminuzione del pathos, anzi quasi la rinuncia a qualsiasi pathos, era a questo punto fisiologica.

Livello della cruda realtà: la storia di Lenore e di Craven cozzava però pesantemente con quest'aspetto del film, tant'è che a un certo punto ho persino voluto cancellare il personaggio (e forse, a posteriori, avrei fatto bene). E alla fine, ho deciso di non svilupparla, anche perché ero assolutamente determinato a NON superare le 2 ore, facendo per una volta un film breve. Ho scelto, coscientemente, di sviluppare il lato comico del film a discapito di quello serio, sapendo che Lenore sarebbe rimasta incompiuta. E poi, volevo passare a 007.

Ciò non significa che mi ero disamorato del progetto, tutt'altro: io di questo film sono soddisfatto, mi sono divertito tantissimo a scriverlo e, pur non ritenendolo tra i miei migliori, credo non sia venuto male (e infatti la recensione è positiva). Però non volevo renderlo troppo serio, come temevo sarebbe successo avessi ampliato la relazione fra Lenore e Craven.

Comunque, ringrazio Andrew per la velocità e l'accuratezza, e aspetto che il Buon Samaritano di quell'8 al sondaggio (o dovrei dire la Buona Samaritana?) faccia la sua recensione.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 16/5/2013, 11:18




ecco l'attesissimo film di Francis, il ritorno alla magia in stile Harry Potter senza tanto plagio.
Del film originale, ho visto solo le prime scene perchè il secondo video si bloccava (Francis, aggiustalo!) ma l'atmosfera sul comico, almeno del personaggio di Lorre/Rush, l'ho sentita bene e mi ha fatto sorridere. Qui i personaggi non sono tanto stereotipati alla fine, il cattivo non è un pazzo che vuole conquistare il mondo con la magia, ma un uomo che vuole protestare contro la Confraternita e i suoi doppi giochi. Alla fine è un film sull'alleanza fra tre maghi con lo stesso parere ma che agiscono in modo diverso.
Anche io avrei dato un po' di spazio a Leonora, magari con qualche battuta in più, diciamo che i suoi modi mi hanno ricordato molto di più il suo personaggio in Trono di Spade e non so se questo può andare bene (così parlò colei che diede a Tennant un ruolo simile al Dottore, ma vabbè) , fortissimo il pg di Kit Harrington, che finalmente si sfoga facendo il semi eroe. E Sì, pure io avrei dato a Leonore una punizione peggiore, ma alla fine quella che ha avuto basta e avanza (ricordiamoci che siamo nel 1400, e cosa può esserci di peggio del non poter parlare in un epoca in cui le donne devono almeno apparire analfabete, quindi nemmeno scrivere?) . Film che a me piaciuto molto. Complimenti.

Voto 7,5 (8 nel sondaggio)
 
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Clint1994
view post Posted on 16/5/2013, 15:57




THE RAVEN by Clint94

Il nuovo film di Francis è il remake di un vecchio film di Roger Corman che ha per protagonisti tre maghi, i quali si ritrovano a doversi sfidare reciprocamente. Non ho visto la pellicola originale, ma dalle parole di Francis e dalla lettura delle curiosità sul sito, mi pare chiaro che questo sia uno dei casi in cui il remake ha un senso, perché ci sono state grosse differenze rispetto all'originale, perché Francis ha voluto dare alla storia un'impronta piuttosto personale e perché di fatto un film come questo si inserisce alla perfezione come un nuovo tassello nella filmografia del Gruppo Fraludada. È evidente che dopo il trionfo di “Looking for Hope”, Francis non sta tentando di replicare il successo di quel magnifico film, ma si sa dedicando a progetti più leggeri e molto meno ambiziosi, per focalizzare delle riflessioni personali (“Se permettete parliamo di sesso”) o per puro intrattenimento (“The Raven”). Se nel caso del film di Frank Oz l'operazione era del tutto riuscita e mi aveva molto sorpreso in positivo, in questo caso non mi sento di dire lo stesso. “The Raven” è un film all'altezza degli ultimi film di Francis quanto a confezione e accuratezza dello script, che si legge con interesse, senza annoiarsi, apprezzando la cura per i dettagli e per l'aspetto visivo che da sempre caratterizzano le opere del Gruppo Fraludada (splendidi i titoli di testa). Dove il film invece è carente, è sul piano dei contenuti, della storia. Per quanto sia una lettura assolutamente godibile, “The Raven” è un film che al termine della visione lascia un po' insoddisfatti per la semplicità della storia, in cui tutto sommato tutto va come deve andare. Francis punta tutto sul “colpo di scena” per cui Scarabus, che sembrava il classico mago cattivo che i buoni alleandosi devono sconfiggere, in realtà è solo un vecchio che vuole inscenare la propria morte per potersi ritirare; e in effetti è molto interessante il gioco metaforico per cui i tre maghi si ritrovano costretti a combattere quasi contro la propria volontà solo per fare contenta la Confraternita (ossia, in un certo senso, il pubblico). Ma questo non basta per rendere il film appassionante. I duelli sono ben descritti e molto belli dal punto di vista visivo, ma conoscendo la posta in palio e sapendo che tanto alla fine nessuno dei contendenti rischia davvero la vita, in un certo senso perdono di interesse; non è una situazione in cui lo spettatore si sente vicino a uno dei personaggi e teme per la sua vita, ma lo spettatore stesso sa che quello che ha davanti è puro spettacolo. In questo senso, in nome della leggerezza e dell'ironia, mancano del tutto il pathos e il coinvolgimento emotivo; cosicché quando si finisce la lettura si ha la sensazione di aver avuto a che fare con un giocattolo divertente, e basta.
Ad ogni modo, i personaggi sono ben descritti e ben interpretati: fra i tre, quello che mi ha convinto di meno è proprio Gary Oldman, il protagonista, perché mi è sembrato che Craven fosse il personaggio meno interessante (è il classico eroe che vorrebbe restare da parte e invece si ritrova costretto a tornare alla ribalta); ho trovato migliori Geoffrey Rush, al quale vengono affidate le parti più divertenti e che riesce in più di un'occasione a strappare il sorriso, e Ian McKellen, nei panni di un personaggio dai modi eleganti e di maestosa grandezza. Gli altri restano in ombra.
Robert Zemeckis alla regia è una buona scelta, piuttosto originale; il regista svolge un ottimo lavoro e Francis si dimostra ancora una volta molto abile nella descrizione delle scene, delle inquadrature e dei movimenti di macchina.
Le musiche sono abbastanza buone.
In conclusione, “The Raven” è un film dalla confezione impeccabile, ma che alla fine è risultato leggermente al di sotto delle aspettative: Francis ha scelto di puntare tutto sulla leggerezza, ma in questo modo il film difetta di una certa povertà di contenuti e della mancanza di vero coinvolgimento; è insomma un film gradevole da leggere, ma che non riesce mai ad appassionare fino in fondo.

VOTO: 69
(sarebbe 7-)
 
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view post Posted on 17/5/2013, 13:22

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Ricordo a Clint di votare anche al Sondaggio. Per il resto, non trovo nulla da obiettare, nemmeno sulla critica alla mancanza di pathos.

CITAZIONE
Francis punta tutto sul “colpo di scena” per cui Scarabus, che sembrava il classico mago cattivo che i buoni alleandosi devono sconfiggere, in realtà è solo un vecchio che vuole inscenare la propria morte per potersi ritirare; e in effetti è molto interessante il gioco metaforico per cui i tre maghi si ritrovano costretti a combattere quasi contro la propria volontà solo per fare contenta la Confraternita (ossia, in un certo senso, il pubblico).

E infatti è proprio così, la metafora voleva essere quella.
 
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view post Posted on 21/5/2013, 22:15
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In questo semestre, dopo le vette raggiunte con Looking for Hope, Francis sembra intenzionato a proporre film sicuramente molto meno ambiziosi, ma comunque piacevoli nella loro leggerezza. The Raven non fa eccezione e ci propone un’ora e mezza di totale disimpegno che potrebbe intrattenere con estrema facilità tanto i grandi quanto i piccoli.
Il film ruota attorno a una bizzarra e a tratti buffa guerra tra maghi. Erasmus, figlio del grande Roderick, viene contattato dalla Confraternita che gli chiede di affrontare in duello Scarabus, il mago presidente. Ma Erasmus, che non vuole avere più niente a che fare con quel mondo, rifiuta ed è qui che entra in gioco il corvo Bedlo. Il pennuto, un mago sconfitto in duello da Scarabus, rivela a Craven di aver visto la sua defunta moglie nel castello del presidente e così facendo convince Erasmus ad intraprendere la folle impresa. La storia riserva anche un paio di colpi di scena, non particolarmente sconvolgenti, ma comunque ben piazzati e riusciti, che arricchiscono di ulteriori sfaccettature la vicenda (di per sé piuttosto lineare).
Il punto di forza del film non è certo l’intreccio, ma il tono piacevole da commedia che pervade ogni scena, anche quella più rocambolesca. Dall’improbabile corteggiamento Dick-Estella, al simpatico personaggio di Bedlo (e consorte), fino ai bizzarri (e tutto fuorché epici) scontri tra maghi, ogni aspetto contribuisce a creare un’atmosfera piacevolmente leggera e fanciullesca in cui lo spettatore si “limita” a godersi lo spettacolo.
Non a caso il film gode di un ritmo impeccabile; non una scena superflua o inutilmente melodrammatica. La storia procede dritta senza prendere inutili deviazioni, che certo non avrebbero dato maggior spessore alla vicenda, anzi l’avrebbero solo annacquata. Non c’è quindi spazio per approfondire alcuni personaggi secondari (Lenore in primis) o alcuni aspetti più ombrosi della vicenda (il grande potere di Scarabus che non può e non deve essere condiviso, vista la natura poco affidabile degli uomini). Condivido però la scelta di Francis di puntare tutto sul puro intrattenimento e infatti il film è coerente dall’inizio alla fine.
Piccola menzione d’onore per i duelli fra maghi, descritti benissimo e spassosissimi da seguire. L’omaggio alle atmosfere di alcuni capolavori Disney come La Spada nella Roccia è chiaro.

La scelta di Zemeckis ci sta tutta. Dirige al meglio un film pienamente nelle sue corde. Anche il cast è indubbiamente ben assemblato anche se non posso dire che ci sia qualche interpretazione memorabile. Comunque ho apprezzato particolarmente Geoffrey Rush e Ian McKellen.

Buone le musiche, anche se nelle scene più concitate avrei preferito pezzi strumentali piuttosto che le canzoni dei Nightwish.

Sito semplice ma ricco di informazioni, soprattutto sul film originale. Locandina piacevole e ad affetto, con tutti quei colori e la sagoma nera del corvo.

The Raven è un film di puro intrattenimento che riesce perfettamente nel suo intento. Diverte in maniera naturale e senza forzature per tutta la durata, ci immerge in un mondo fiabesco (perfettamente descritto) che omaggia spesso e volentieri alcuni classici Disney (il bosco stregato attorno al castello fa molto Bella Addormentata). Tutto è filtrato attraverso i toni leggeri della commedia, grazie anche a un comparto di personaggi genuinamente simpatici. Non è certamente un capolavoro e sicuramente è lontano dalla ricercatezza di Se permettete parliamo di sesso, ma non credo si possa chiedere di più a un film di questo genere, coerente dalla prima all’ultima scena. 70/100
 
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emilgollum
view post Posted on 22/6/2013, 16:01




CITAZIONE
Ma questo non basta per rendere il film appassionante. I duelli sono ben descritti e molto belli dal punto di vista visivo, ma conoscendo la posta in palio e sapendo che tanto alla fine nessuno dei contendenti rischia davvero la vita, in un certo senso perdono di interesse; non è una situazione in cui lo spettatore si sente vicino a uno dei personaggi e teme per la sua vita, ma lo spettatore stesso sa che quello che ha davanti è puro spettacolo. In questo senso, in nome della leggerezza e dell'ironia, mancano del tutto il pathos e il coinvolgimento emotivo; cosicché quando si finisce la lettura si ha la sensazione di aver avuto a che fare con un giocattolo divertente, e basta.

si poteva anche evitare, magari trovando un modo per farlo capire alla fine.
 
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Merlino*
view post Posted on 23/6/2013, 12:18




Lo spettatore addormentato


Non ero molto convinta di questa operazione di remake ma allo stesso tempo speravo che si riuscisse nell’impresa di rendere più attuale una pellicola che pur non essendo ritenuta un capolavoro è entrata comunque a pieno merito nella storia del cinema e dell’immaginario collettivo degli amanti dell’horror. L’operazione si può considerare riuscita perché mantiene l’atmosfera divertita e irriverente dell’originale e aggiorna alcune parti che al giorno d’oggi potrebbero altrimenti essere sopportate solo da cinefili nostalgici. Oltre a questo va dato atto al produttore di avere avuto il coraggio di effettuare qualche rischioso cambiamento portando la pellicola, anche grazie alla scelta di farlo dirigere da Robert Zemeckis, sui binari di un film per famiglia apprezzabile da un ampio pubblico di figli e genitori orfani di Harry Potter. Sia chiaro, The Raven non ha nulla in comune con il maghetto ormai cresciuto, eppure l’operazione dal punto di vista commerciale è riuscita in pieno e ho visto con piacere il cinema pieno persone di ogni età che ridevano alle battute dei personaggi e rimanevano affascinati dalle bellissime immagini dei duelli di magia. Per gli attori non deve essere stato facile competere con le ombre dei loro predecessori ma per loro (e nostra) fortuna il paragone non è fattibile in quanto le due pellicole appartengono ad epoche troppo diverse tra loro. Sicuramente nel primo film - complici anche le limitate possibilità tecniche - tutto era affidato al carisma degli attori che con il loro muoversi, parlare, fare le giuste pause costruivano la pellicola comunicando direttamente con lo spettatore, mentre ora Oldman (non male ma nemmeno eccelso), Rush (centrato a perfezione nella parte) e McKellen (che ho osservato con attenzione e che mi è apparso come sempre bravissimo e, mi perdonino gli altri, forse il migliore dei tre) più di una volta appaiono al servizio degli effetti speciali.
Un bel film che mi sono goduta dall’inizio alla fine e che, complice un innegabile effetto nostalgia per qualcosa che mi è impossibile non sentire familiare, si merita un 7.5 e anche qualcosa in più.
Sara, 83 anni, San Diego. (22 Giugno 2013)
 
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Arcadia1983
view post Posted on 29/6/2013, 10:12




ecco anche le quattro parole sul secondo film di Francis.

Regia: Robert Zemeckis, uno dei registi della mia infanzia. Francis ha fatto bene a sceglierlo, mi è sembrato piuttosto in linea con lo spirito del film. Il lavoro del regista è buono, il ritmo è sostenuto e non ci sono cedimenti di sorta. Molto belle le scene di duello, precise e non confuse, in vecchio stile, appunto.
Sceneggiatura: Ben scritta, come sempre con Francis: in un paio di punti si passa dal "lei" al "voi", ma questo è un piccolo difetto. In complesso è una storia che si segue, tutto combacia, e i vari personaggi sono realistici e ben caratterizzati.
Soggetto: Remake di un film che non ho visto, quindi me lo son goduto di più. Magari lo cerco: Francis ha messo il film su yt, ma alcune parti non sono visibili causa violazione del copyright ed è comunque in inglese.
Cast: McKellen, Oldman e Rush sono tre attori magnifici e io li vedrei con immutato piacere pure se stessero per 5 ore zitti. Sono perfetti nei ruoli, sono carismatici, e si nota che si son divertiti un mondo a girare il film. Comunque anche il resto del cast non è da meno: Grainger e Harrington sostengono bene la scena.
Locandina: Buona, abbastanza realistica.
Musiche: Mi son piaciute.
Sito: Semplice, ben impaginato.
Voto complessivo: 7 Un film divertente, di quelli che possono divenire dei piccoli cult.
 
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Andrew.
view post Posted on 30/6/2013, 18:48




Domanda a chi ha dato 8.
Se a questo film date 8, quando vedete in tv un qualsiasi Harry Potter, cosa date, 10 con lode + oscar?

Non me ne voglia Francis eh, magari chiedo anche a lui cosa ne pensa di questi voti stratosferici che non rendono giustizia ai suoi stessi film del passato, migliori di questo, ma che magari hanno ricevuto gli stessi voti.
 
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view post Posted on 30/6/2013, 21:18
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Andrew. @ 30/6/2013, 19:48) 
Domanda a chi ha dato 8.

Francis c'ha uno zoccolo duro di fan, poco altro da dire.
 
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Merlino*
view post Posted on 1/7/2013, 00:06




CITAZIONE (Andrew. @ 30/6/2013, 19:48) 
questi voti stratosferici che non rendono giustizia ai suoi stessi film del passato, migliori di questo, ma che magari hanno ricevuto gli stessi voti.

Stratosferici? Perché forse avere la possibilità di dare da 1 a 10 e poi utilizzare solo da 6 a 7 (con prevalenza che va dal 7- al 7+) è rendere giustizia? Avere il coraggio di ampliare la gamma di voti forse lo è e non dare 7 a tutto e tutti. Se un film mi piace perché non dargli 8? Tanto se un altro poi mi piacerà di più ho sempre a disposizione anche un 9 e addirittura un 10, o stiamo sempre qui ad aspettare l'inverno che sta arrivando ? ;)
 
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emilgollum
view post Posted on 1/7/2013, 02:12




Vi prego la discussione sui votini, no. :P
 
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29 replies since 11/5/2013, 17:42   1364 views
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