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Creepypastas
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ma qualcosa di più utile, tipo... il sessatore di pulcini?0 [0.00%]
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Creepypastas, Sunset Boulevard Films

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mastruccio
view post Posted on 31/3/2013, 00:37 by: mastruccio




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Non smentendo la sua fama di sperimentatrice coraggiosa e arguta, Agnese ci presenta, con il suo ultimo film "Creepypastas", un horror (ed è il suo esordio nel genere) dalle tinte diverse e variegate, che è costruito ad episodi e prende spunto da racconti trovati in rete, che hanno il nome del titolo.
Senza alcun dubbio, l'esperimento, per i miei gusti e per ciò che nelle intenzioni della prodruttrice questa pellicola doveva essere, mi sembra, a grandi linee, ben riuscito.

Sapendo già in partenza a cosa si andrà ad assistere, lo spettatore esce dal cinema abbastanza contento, avendo avuta soddisfatta la sua voglia di gustarsi storie che rispecchiano fedelmente i canoni della filmografia di genere: cupa e misteriosa psicologia di un giovane ragazzo, che sfocia in follia omicida; sbudellamenti e torture sadicamente inflitte ad innocenti da parte di una interessantissima (per il fanatico degli horror) pasticcera, che poi userà i poveri resti per confezionare ottimi cupcakes; per ultimo la follia scatenata dalla visione di una fotografia. Insomma, nulla di veramente originale, ma confezionato con parecchia voglia di impressionare il pubblico.

Il film non è esente da grossi difetti, lo devo ammettere anche io. Se il primo episodio non riesce appieno a decollare, è colpa solo della storia in sè, che non risulta pienamente compiuta e che avrebbe avuto bisogno di essere sviluppata in più corpose pagine, aggiungendo maggiori caratterizzazioni dei personaggi principali, dandoci più numerosi indizi sul background e sulle motivazioni degli istinti autolesionistici di Jeff.
Il secondo episodio è sicuramente quello più convincente e meglio riuscito. Tutte le sequenze risultano, nella loro colorazione volutamente e giustamente splatter, di forte impatto emotivo, e la storia è ben scritta, comprensibile, con un finale riuscitissimo (la ragazza che va a comprare i dolcetti, sapendo benissimo di cosa sono fatti).
Il terzo, invece, soffre del fatto che l'idea trainante della storia è stata già sfruttata ampiamente da numerose pellicole che hanno avuto molto successo, a cominciare da "The ring". Non riesce ad impressionare appieno, anche se una certa inquietitudine inizia a crearla, e purtroppo termina troppo presto e bruscamente.
I tre episodi sono tenuti insieme da un'escamotage molto semplice e non di grande spessore, il cui unico scopo è quello di dare qualche spiegazione (la prima anche didascalica ed inutile).

I tanti difetti, però, sono davvero ben poco importanti, rispetto agli enormi progressi riguardanti la scrittura e la costruzione narrativa dei racconti. Agnese mostra di aver migliorato moltissimo lo stile dei dialoghi, le inquadrature, i movimenti di macchina, le descrizioni, la sintesi; deve ancora affinare la conoscenza dei "ferri del mestiere" circa la struttura tecnica di una sceneggiatura, ed il consiglio che le vorrei dare, visto che ci ha annunciato che vuole partecipare ad una selezione, se ho ben capito, per un corso di cinema, è quello di studiarsi per bene questo sito.

Le scelte di regia mi sono sembrate coerenti, i nomi sono adatti e nel caso di Gore Verbinski addirittura ovvio (ha diretto "The ring", ed il parallellismo tra questo episodio e il film è così manifesto).
Le scelte di cast sono buone, anche se avrei trovato un'alternativa per il troppo divo Fassbender, che ha un ruolo davvero marginale.
Le musiche sono tutte canzoni rock, dal forte impatto e sempre adatte. Ormai Agnese, da questo punto di vista, è una certa garanzia. Suggerirei di inserire, nei futuri film, anche musiche strumentali, che meglio si adatterebbero ad immagini cinematografiche.
La locandina è buona, ma suggerisce poco del genere di film, se non fosse per quei rivoli di sangue, e ricorda troppo "Matrix", per quei numeri 0 ed 1 messi in colonna.
Sito abbastanza nella norma, nulla di particolarmente nuovo ed originale.

Complessivamente, quindi, "Creepypastas" va preso per quello che vuole essere: un onesto e nemmeno troppo ambizioso film di genere, meglio dire un esperimento, che riesce nel suo intento di piacere al pubblico affezionato alle storie di questo tipo.
VOTO: 63/100
A questo punto aspettiamo la prima trasposizione letteraria. Agnese, sono sicuro, darà una bella accelerata alla sua corsa per "diventare grande".
 
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30 replies since 23/3/2013, 00:07   1395 views
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