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Creepypastas
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ma qualcosa di più utile, tipo... il sessatore di pulcini?0 [0.00%]
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Creepypastas, Sunset Boulevard Films

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Hermetico
view post Posted on 27/3/2013, 00:48 by: Hermetico
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Con Creepypastas Agnese si butta a capofitto nell’horror presentando un film che, con i suoi pregi e i suoi difetti, non fa certo sconti a nessuno e probabilmente può essere maggiormente apprezzato solo dagli amanti del genere.
Essendo un film a episodi mi concentri direttamente sulle singole storie. La prima, lo dico subito, è quella che mi ha convinto meno e i motivi sono già stati espressi dagli altri prima di me. L’episodio, a metà strada tra il thriller psicologico e l’horror, racconta la metamorfosi di un adolescente, da ragazzo “semplicemente” disturbato a squilibrato omicida. La storia in sé ha le carte in regola per inquietare (un adolescente che ammazza genitori e fratellino è parecchio disturbante), ma tutto viene inevitabilmente rovinato dai tempi compressi che il filma episodi impone. Con un ritmo così serrato tutto risulta molto più forzato, poco credibile (le varie vicende della famiglia, gli scontri tra ragazzi e per ultimo il cambiamento di Jeff) ed emotivamente poco coinvolgente. E’ un tipo di storia che necessita di più tempo, di più approfondimento (del protagonista) e di ritmi più pacati anche perché il tutto è inserito in un contesto realistico.
Il secondo episodio invece è molto più riuscito e penso che sia proprio quello destinato solo agli manti del genere. La trama, esilissima, è praticamente una scusa per presentarci una protagonista schizzata e sadica come poche, assieme a tutte le sue torture. Puro torture porn che non ci risparmia nulla e si prende beatamente in giro (la vittima che nonostante sia ampiamente maciullata ha la forza per scappare, senza parlare poi della sciarpa “intestinale” che è già cult! :P ). E’ un episodio che va preso per quello che è: divertente, spassoso, splatteroso al massimo e con una protagonista irresistibile nella sua follia. Inutile cercare approfondimenti di chissà quale tipo, perché non vogliono esserci e non servono.
Il terzo episodio invece è quello che realmente mi ha fatto scorrere qualche brivido sulla schiena. La storia della foto maledetta è davvero inquietante e le visioni che hanno per protagonista il cane mi hanno sinceramente colpito. L’episodio in sé ha un’atmosfera quasi “elegante” (le visioni sono tutte ben descritte) e non ha bisogno di una sola goccia di sangue per spaventare. Peccato che sia la storia più corta e finisca proprio sul più bello. Io lo avrei allungato un po’ proprio perché la materia di base era molto interessante.
In generale ho anche notato una maggior cura nei dialoghi e nella descrizione delle scene. Il ritmo è molto veloce e come è capitato altre volte, anche in un film con poche pretese come questo, Agnese avrebbe fatto bene a prendersi qualche pausa per approfondire un po’ personaggi e atmosfere (mi riferisco al primo e terzo episodio). Oltre a questo però non credo si possa chiedere molto altro a un horror a episodi, che per sua natura non può avere lo spessore di un film normale.

La scelta dei registi è adeguata, soprattutto Eli Roth e Verbinski. Wan forse non ce lo vedo molto con un horror dall’impianto così realistico. Cast con tanti grossi nomi, alcuni dei quali sprecati. Fassbender su tutti, ma anche Murphy mi è sembrato troppo importante per la parte. Spicca ovviamente Zooey Deschanel in un ruolo “estremo” e sopra le righe, ma proprio per questo divertente e azzeccato.

Buona la colonna sonora.

Ben fatto il sito con una corposa gallery per tutti i gusti.

Creepypastas è un piacevole esperimento in gran parte riuscito. Ad eccezione del primo episodio (troppo forzato nelle dinamiche), gli altri due rappresentano due modi di fare horror agli antipodi. Da una parte il gore spinto che si prende gioco anche della trama, mentre dall’altra l’horror sovrannaturale fatto di atmosfere oniriche e angoscianti. Entrambi gli episodi sono riusciti e mi sembrano un bell’omaggio all’horror. Qualche scena in più non avrebbe guastato ma non mi sento di chiedere altro a un film così, un divertissement che probabilmente può esser pienamente apprezzato solo dai fan del genere. 67/100
 
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