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SUPERMAX
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SUPERMAX, Dreaming Studios

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mastruccio
view post Posted on 26/2/2013, 14:04 by: mastruccio




Provo a fare delle considerazioni circa qualcosa che ho letto nelle recensioni finora giunte.

CITAZIONE (Andrew. @ 24/2/2013, 12:55) 
Bisogna dire che a eccezione della parte finale, il film fatica a decollare perchè assistiamo a scene già viste diverse volte e spesso in film per bambini che tutti quanti conosciamo a memoria. I bulli che ti chiedono il dazio, la paura di esser presi in giro, la prima cotta, i genitori che non stanno bene, ecc. Situazioni abbastanza sterotipate che fanno sì che tu segua la storia senza però provare grande coinvolgimento. Anche le scene fantasiose dove lui si trasforma in supereroe sono costituite da concetti stereotipati del genere superoristico, con il cattivo che minaccia la donna che va salvata dall'eroe.
Se vogliamo, anche il finale non brilla di originalità dato che era abbastanza prevedibile che Max si sarebbe risvegliato con un happy ending e che in qualche modo l'avrebbero convinto a usare l'apparecchio acustico grazie all'intervento del milionario (si vede una volta sola, viene presentato come il creatore di Superboy, diventa quindi ovvio che lo rivedremo protagonista nel finale dove a Max serviva un forte stimolo per usare l'apparecchio).

Oltre Andrew, anche altri hanno fatto notare come nel film ci siano delle situazioni stereotipate già viste in altri film di questo genere. E' vero, e di ciò ne avevo piena consapevolezza fin dalla genesi del film. Se andate a vedervi tutti, ma proprio tutti i film per bambini della Disney, della Dreamwork, della Pixar, della Sony, etc etc. (io li ho visti proprio tutti per "esigenze familiari" :)), noterete quanto tutte le storie che vi sono raccontate seguono dei canoni ben precisi, dove è chiaro fin da subito chi sono i buoni e i cattivi, dove le situazioni familliari che possono anche essere le più difficili e drammatiche alla fine si risolvono in bene, dove la morale è sempre favolistica (il bene vince sempre), e i protagonisti arrivano, alla fine, ad un miglioramento ed una maturazione personale, ciascuno ovviamente in maniera consona all'età del personaggio. Sono canoni di intreccio che sono, direi obbligatori. Provate ad analizzare le favole di Esopo, i racconti di Grimm, tutti i racconti per bambini.
"SuperMax" non poteva discostarsi da questo canovaccio. E' un film per bambini, ed è stato pensato e scritto secondo questi rigidi schemi, e siccome io scrivo film che cercano di somigliare in tutto e per tutto a film realizzabili nella realtà (sennò che gioco di fantacinema sarebbe?), non penso che avrei dovuto fare diversamente. Dovete immaginare sempre a chi, ipoteticamente, è indirizzato il film. Un pubblico di famiglie con bimbi piccoli, dell'età di Max (7 anni), con genitori che non disdegnano le storie per bambini e sono capaci di commuoversi (appena avrete figli capirete). Il fim non decolla? Provate a raccontare ad un bambino di 7/8 anni l'inizio del film e i sogni di Max: altrochè se non decolla anche lui! :)
Sono contento che sia riuscito a toccare le corde dell'emozione, e perciò considero il film perfettamente riuscito.

CITAZIONE (SaschaGranato @ 25/2/2013, 15:35) 
Nonostante lo spunto decisamente originale, credo che al film manchi quel l'anima che tanto ha caratterizzato le precedenti opere di Mastruccio. Non bastano le grandi doti narrative e di scrittura a sopperire ad una mancanza di coinvolgimento emotivo, che impediscono al film di decollare. Ammetto di aver provato un pizzico di noia.

Rispetto l'opinione di Sacha, ma menomale che sei l'unico ad esserti annoiato. Sarebbe stata una catastrofe se fosse stata un opinione generale. Certo, se mi fossi ripromesso di scrivere un film per bambini con la stessa drammaticità e anima di un film sull'olocausto, probabilmente sarei anche io rimasto deluso. Ma, credimi, è operazione impossibile ed anche sbagliata in partenza.

CITAZIONE (Hermetico @ 25/2/2013, 16:40) 
Ciò che colpisce fin da subito, oltre ovviamente all’atmosfera leggera tipica della commedie americane, sono i dialoghi, in particolare quelli che coinvolgono i piccoli. Mastruccio è riuscito perfettamente a rendere credibile e autentico il modo di parlare di Max e compagni, che si esprimono in maniera tenera ma non sempliciotta e con tutte le ingenuità tipiche di quell’età.

Mi fa molto piacere che hai notato la cosa. Ho cercato di far parlare i bambini da bambini. E' stata da subito la mia più grande preoccupazione. Il linguaggio, il modo di vedere le cose, i piccoli problemi che, a quell'età, sono insormontabili, le azioni e le reazioni, insomma tutto è stato pensato e scritto (e riscritto) cercando di rispettare il processo mentale di elaborazione verbale e psicologica dei bambini di 7 anni. Mi ha aiutato l'aver studiato in passato un po' di psicologia dell'età evolutiva, e il fatto di avere due bimbi di 8 e 5 anni. Li ho semplicemenete osservati. Davide sogna di essere Spiderman, e quando si mette il costume di carnevale (tutto l'anno), lui è realmente Spiderman. Ora è Iron Man, ma è stato anche Batman! Martina vive la difficoltà di rapportarsi con i maschietti, per una timidezza meravigliosa che mi ricorda quando ero bambino. Insomma, non sono steretipi, è la realtà.
CITAZIONE (Hermetico @ 25/2/2013, 16:40) 
Se proprio devo trovare un difetto, questo sta nella generale prevedibilità dell’intera vicenda, che scorre su binari solidi ma a volte un po’ scontati. Il tema dei supereroi intrecciato con la vita reale, quello del “bullismo” (all’acqua di rose ovviamente), la prima cotta, la crisi dei due genitori, il mega happy ending finale che aggiusta ogni cosa, sono tutti elementi tipici della commedia a stelle e strisce. E non sono sbagliati di per sé, viene solo meno quel pizzico di originalità che avrebbe innalzato il film a piccolo capolavoro.

Vale la risposta data ad Andrew. Mi trovi un film per bambini dove la storia non sia abbastanza prevedibile? Hai citato "Mrs Doubtfire", io ti potrei citare anche autentici capolavori disneyani. Analizzali a fondo e vedrai che ad un quarto di film sai già come va a finire. Dov'è l'originalità? Io ho cercato di crearla attraverso l'espediente che viene creato per consentire a Max di accettare l'uso dell'apparecchio acustico. Come sapete lo spunto l'ho trovato da un fatto realmente accaduto. Mi è sembrato assolutamente originale, tanto da farne parlare pure i Tg di tutto il mondo.
CITAZIONE (Hermetico @ 25/2/2013, 16:40) 
Locandina ben fatta e in linea con lo spirito del film, ma il volto del protagonista che si vede appena in quella sorta di spiraglio non mi è piaciuto molto.

E' un'inquadratura del film, quando i genitori litigano e lui spia da dietro la porta del tinello.

CITAZIONE (Sunset Boulevard Films @ 25/2/2013, 20:11) 
Il film comunque ha dei piccoli difetti: per esempio la scena dell'ospedale mi è sembrata troppo strappalacrime e troppo "seria" forse io avrei messo un altro modo per convincerlo a usare l'apparecchio qualcosa di più leggerino.

Se non ci mettevo quella scena, secondo te il pubblico non si sarebbe annoiato un po'? E poi, seguendo il discorso fatto sui canoni stilistici dei film per bambini (accompagnati al cinema dai genitori), troverai sempre la parte commovente, è immancabile, e se non c'è il film non è riuscito in pieno.

Grazie ai recensori, mi fa piacere che comunque abbiate apprezzato in vari modi il film. Sto seriamente pensando di mandare la sceneggiatura ripulita da tutto ciè che è cinematikino a qualche concorso di sceneggiature. Che ne dite? Ci provo?
 
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46 replies since 23/2/2013, 00:07   1525 views
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