Vittorio Gassman arringa la truppa come Brancaleone. Marlon Brando come don Vito accarezza il gatto. Johnny Depp come Jack Sparrow si muove storto. Alberto Sordi come Nando Moriconi inghiotte spaghetti. Robert De Niro allo specchio di Taxi Driver. Tutte queste immagini si riuniscono come tnti piccoli schermi, e compare il titolo del programma.INCONTRO CON IL CAST
Al centro del palco, un enorme cuore rosso con scritto al centro "3° Love&Smiles Contest". Accompagnato dall'inseparabile musichetta di
Mr. Mistoffelees, Francis entra in scena accolto da un applauso.
Salve, CK! Non ci credevate, eh, che io facessi due puntate della mia rubrica di seguito, eh? Vi ho fregato! E mi sembra anche giusto, visto chi abbiamo come ospiti: accogliamo con un applauso regista e cast di A volte ritorno, della Hermes Productions!Sulla musica de
Lo Hobbit, entrano nello studio Seth MacFarlane, Jared Leto, Jeff Bridges ed Emmy Rossum. Francis accoglie tutti con una stretta di mano, e li fa accomodare.
Mr. McFarlane, benvenuto! Si cimenta di nuovo nella regia cinematografica dopo Ted: ci ha preso gusto, evidentemente...Già, è proprio così. Una volta che inizi non puoi più smettere. In questo caso poi devo dire che la soddisfazione è stata anche maggiore, perché non ho avuto alcuna pressione da parte della casa di produzione e ho potuto esprimermi in totale libertà. Posso dire che questo film mi rappresenta molto più di
Ted, con buona pace della Universal.
Mi scusi la domanda, ma cosa prova un ateo convinto come lei a fare un film su temi religiosi, fra l'altro molto forti?Potremmo stare a disquisire per ore sulla religione, come bisogno primario dell’uomo di credere in qualcosa più grande di lui che dia un senso all’inspiegabile e all’ignoto. Ma non è questo il punto. Nel film mi concentro soprattutto sulla mitologia cristiana e cerco di parlarne in maniera leggera anche dissacrandola, per spogliare il credo di tutte quelle sovrastrutture e farne emergere l’essenza ultima. E cioè fare il bene. In questo sono d’accordo tutti, credenti e atei, cristiani, mussulmani, induisti… tutti.
Io che sono cristiano altrettanto convinto della mia fede come lei lo è del suo ateismo, non le posso dare torto. Di solito, nelle sue creazioni, lei si riserva anche uno o più personaggi da interpretare in veste di doppiatore. E' stato così anche stavolta?No, questa volta mi sono limitato a fare il regista anche perché la materia era talmente delicata da non permettermi di concentrarmi su altro.
Mr. Leto, buonasera! Non si può certo dire che le sia capitato un ruolo facile: Gesù è uno dei ruoli più famosi e famigerati della storia del cinema, basti pensare a tutta una serie di film che vanno dal Vangelo secondo Matteo di Pasolini a Jesus Christ Superstar, da L'ultima tentazione di Cristo di Scorsese a The Passion di Gibson...Ok, ammetto che mi sento un po’ fuori posto in mezzo a tutti quei capolavori da lei citati. Il mio sarà un Gesù molto diverso. Per alcuni sarà un ritratto blasfemo, per altri una pessima sdrammatizzazione di una figura importantissima nella storia dell’uomo. Io dico solo che è meglio evitare paragoni con certi capolavori perché in questo caso il film è pervaso da uno spirito dissacrante che probabilmente non ha precedenti nella storia del cinema.
Mah, io avrei un po' di dubbi a definire The Passion un capolavoro, ma passiamo oltre. Come ha affrontato il ruolo? Ha letto i Vangeli, si è documentato, ha avuto in mente qualche attore...In realtà, una delle cose che ho più apprezzato del film, è che Gesù viene descritto come un ragazzo assolutamente normale, spogliandolo di tutte le leggende e le credenze che circondano la sua figura. In questo quindi è, volutamente, un Gesù molto lontano da quello descritto nei Vangeli. Prima che Gesù, ho voluto e cercato di interpretare, un ragazzo che fa del bene, che lotta e si impegna per fare il bene dei suoi fratelli.
Speriamo non ci siano polemiche. Se non sbaglio, lei nel film canta anche, per la prima volta in un suo film, mentre fuori dai set è già il leader di una band. Com'è stata la prima volta sullo schermo?E questo è il secondo motivo per cui mi sono buttato a capofitto nel progetto. Poter unire le mie due grandi passioni: la musica e il cinema. Oltretutto, in questo caso, ho avuto l’onore e l’onere di interpretare grandi classici del rock e del grunge. Insomma, una bella responsabilità. E spero di aver celebrato degnamente questi capolavori della musica.
Mr. Bridges, è un piacere incontrarla! Per lei i ruoli "strani" sono un'abitudine, ma stavolta addirittura Dio in persona...Eh, già! Questa volta l’ho fatta fuori dal vaso! Ma quando mi ricapita più di interpretare Dio? Non potevo rifiutare!
Che Dio interpreta lei?In questo caso, più che in altri, forse è meglio tacere e lasciare che gli spettatori si facciano un’idea. Non vorrei che le mie parole vengano travisate. Sarò come un padre di famiglia: irascibile, premuroso, brontolone.
Rivolgo quindi a lei la domanda: è preoccupato delle possibili reazioni delle varie comunità religiose, specie quelle delle tre religioni monoteistiche?Un po’ di preoccupazione c’è perché oggi si ha l’abitudine di giudicare sempre troppo in fretta senza darsi il tempo di ascoltare, anche opinioni molto diverse dalle nostre. Io credo fermamente che l’unico antidoto a ogni tipo di polemica sia il film stesso. Basta seguirlo dall’inizio alla fine per capire che non vuole essere una semplice e volgare provocazione fine a se stessa.
Che è sempre la cosa migliore. Mrs. Rossum, è un piacere rivederla! Sembrava sparita dalla circolazione cinematografica, dopo The Phantom of the Opera...In realtà ho partecipato anche ad altri film ma preferisco dimenticare! Quindi mi sono concentrata principalmente sulla televisione. Infatti è proprio grazie a
Shameless, la serie tv in cui recito, che il produttore mi ha notata.
Lei che è di nascita ebraica, come ha preso la lavorazione di questo film?Per fortuna mia madre è una credente molto aperta mentalmente e ciò mi ha permesso di crescere in un ambiente ricco di stimoli e ispirazioni. La mia fede è frutto di una mia scelta personale, non mi è stata imposta fin da piccola. Quindi sono riuscita ad approcciarmi al copione senza alcun tipo di pregiudizio e mi sono resa conto che questo film è molto meno irriverente di quanto si possa pensare.
Ok, doppia domanda: che ruolo è precisamente il suo, ma soprattutto, canta anche lei?Sono una ragazza madre che vive ai margini della società con un gruppo di senzatetto, tra i quali c’è anche Gesù. Purtroppo no, nonostante la mia grande passione nel canto, qui mi limito a recitare. Ma nei camerini ho sempre cantato a squarciagola. Il film è pieno di canzoni!
Mr. MacFarlane, un'ultima domanda. Cosa vi aspettate dal film lei e il produttore?Ci rendiamo conto che la tematica è delicata, l’approccio usato può risultare inizialmente troppo provocatorio e irriverente. Speriamo solo che gli spettatori abbiano la pazienza di vedere tutto il film. Dopo di che siamo pronti ad accettare qualsiasi critica, anche la più aspra.
E noi ve lo auguriamo! Godetevi questa prima tornata del Love&Smiles, e alla prossima!