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A volte ritorno
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A volte ritorno, Hermes production

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freddy_k
view post Posted on 20/2/2013, 23:47 by: freddy_k
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Recensione di freddy_k

Bè, devo proprio dire che questo nuovo film di Hermes mi ha sorpreso parecchio, soprattutto perchè è stato diverso da ciò che mi aspettavo. Credevo fosse una commedia demenziale e basta, mentre invece quello che ho visto è stato un film che fa anche commuovere e riflettere, soprattutto nell'ultima parte.
Il film è diviso principalmente in tre parti: la prima, a dir poco fulminante, è ambientata in Paradiso: Paradiso che viene descritto come una vera e propria azienda, con tanto di uffici, scrivanie e impiegati. Senza dubbio la parte più divertente del film, mi ha fatto ridere tantissimo e a più riprese, soprattutto nella scena in cui Dio viene a sapere delle varie religioni e sottoreligioni della Terra, o quando accoglie Gesù sorridendo e gli fa bere l'acqua inquinata, con mega-cazziatone a seguire.
La seconda parte è a parer mio la migliore del film. Qui Gesù, ormai da qualche tempo sulla Terra, entra in contatto con i "nuovi poveri": senzatetto, veterani di guerra emarginati, ragazze-madri e tossicodipendenti. Assieme ai suoi nuovi amici campa di espedienti sulla strada, finchè non gli viene proposto di partecipare a un talent-show, un po' per gioco e un po' per la prospettiva di guadagno. Qui entra a contatto con un mondo terribile, comandato da un altro Dio, il denaro, e personificato dal cinico e bastardo manager Steven. Ma qui Gesù, con la scusa del reality, avrà anche modo di dirne quattro alla popolazione terrestre, portando, se così si può dire, "la parola di Dio". Anche qui non mancano le scene divertenti, ma ci sono anche diversi momenti tristi, come quello in cui Becky si prostituisce per procurarsi i soldi del viaggio, e il racconto del tragico passato di Big Bob.
La terza parte, infine, è la più drammatica. Il progetto della "comune", costruita da Gesù e dalla sua compagnia, all'inizio funziona alla grande, ma come tutte le cose troppo belle, è destinato a finire. In questo caso, nel peggiore dei modi possibili: prima, con un'irruzione delle autorità che si trasforma in una vera e propria strage (scena questa, che raggiunge picchi drammatici vertiginosi, soprattutto nella scena del salvataggio del bambino da parte di Big Bob e successiva morte di quest'ultimo); poi, con la condanna a morte e l'esecuzione di Gesù, che viene trattato dai media peggio di Charles Manson. Per fortuna il finale, anche se non proprio lieto, lascia più di una speranza: la seconda venuta di Gesù, infatti, sembra aver migliorato non di poco la razza umana.
La sceneggiatura è davvero ottima dal punto di vista delle scene e delle descrizioni: la parte della semifinale del reality con Born to run in sottofondo, tanto per dirne una, è davvero da brividi, così come magnifiche sono le scene dell'assalto alla comune e dell'esecuzione di Gesù (con relativa ascensione al Cielo). Dico però a Hermes di fare più attenzione: ci sono parecchi errori di ortografia, forse dovuti alla fretta, soprattutto nella prima parte. Il che è reso ancora più evidente dal fatto che è un file di word, dunque ogni parola sbagliata ha la sua bella sottolineatura rossa.
Seth MacFarlane lo conosco ovviamente dai Griffin, e devo dire che per la prima e la seconda parte del film è perfetto. Un po' meno nella terza in cui, come ho già detto, la storia cambia totalmente registro, ma del resto non si poteva fare il film con due registi.
Sul cast, ovviamente Leto ruba la scena a tutti, trovandosi perfettamente a suo agio sia nelle parti comiche che in quelle drammatiche, così come in quelle cantate (e non poteva essere altrimenti). Bridges spassosissimo nel ruolo di Dio, i momenti più divertenti del film si devono a lui. Azzeccati anche tutti gli altri attori, da Spacey a Galifianakis passando per la Rossum. Le musiche mi sono piaciute moltissimo, si adattano perfettamente alle scene (anche se ho trovato strano il fatto che non ci fosse nemmeno un pezzo dei 30 Seconds to Mars :D ). Sito assente, bellissima la locandina, con la faccia sfocata sopra la strada deserta.

Voto 8: questo film mi è piaciuto davvero molto, perchè dimostra come si può credere in Dio e farlo contento semplicemente "facendo i bravi", e non dichiarandosi cattolici per poi dare addosso all'omosessualità, all'aborto e ai disabili. Persone così, e il prete del film ne è un perfetto esempio, sono le peggiori, perchè non hanno nulla da invidiare, come integralismo, ai musulmani che picchiano e lapidano le loro donne, spesso senza motivo. Chiudo qui altrimenti starei a scrivere per ore. Dico solo: bravo Hermes.

Possibili nominations al L&S: Miglior attore, miglior attore non protagonista, miglior cast, miglior scena comica, premio Groucho Marx.
 
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70 replies since 16/2/2013, 13:56   4300 views
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