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A volte ritorno
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A volte ritorno, Hermes production

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Hermetico
view post Posted on 19/2/2013, 14:42 by: Hermetico
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Critico

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Inizio a rispondere.

Innanzitutto ringrazio moltissimo Andrew per i complimenti. Non me li aspettavo così entusiastici e quindi mi fanno doppiamente piacere.


CITAZIONE (Andrew. @ 18/2/2013, 14:08)
Questo film da come era presentato sembrava dover essere una grande critica alla religione e invece si è rivelato una grande dichiarazione d'amore nei confronti della stessa, almeno per quanto mi riguarda.

Ecco, questo mi fa tirare un bel sospiro di sollievo. Perchè dal libro emerge chiaramente che l'autore non vuole "sfottere" in maniera sterile la religione ma lì c'è spazio per tutte le riflessioni del mondo invece in una sceneggiatura no e avevo paura di semplificare troppo rendendo il film il solito attacco trito e ritrito alla Chiesa. Lieto di aver evitato questa deriva.

CITAZIONE (Andrew. @ 18/2/2013, 14:08)
A volte critichiamo il regista perchè magari è troppo importante per quel film, questo invece è il caso opposto. Con una sceneggiatura di questo calibro io avrei osato e avrei preso qualcuno di più famoso rispetto a Set McFarlane che ha all'attivo un solo (discreto) film. E' un "difetto" (se così vogliamo chiamarlo) di Hermes che non punta mai troppo in alto coi registi, forse per timore di sbagliare. In ogni caso il regista non stona col film, dato che il genere è proprio il suo, dissacrante anche in temi importanti come lo è sempre nei Griffin.

Non sapevo quale regista avrebbe avuto il coraggio di osare tanto (sempre nell'ambito del circuito mainstream ovviamente). Mi è ventuo in mente solo lui anche se la sua unica prova da regista non è stata del tutto convincente.

CITAZIONE (Andrew. @ 18/2/2013, 14:08)
Degli altri attori mi sono piaciuti Kevin Spacey che rappresenta il male, anche qua sconfitto come allora e Zach Galifianakis che ha un personaggio secondario tra i più belli che ricordi, di quelli che ti entrano nel cuore.

Speravo che il personaggio di Galifianakis rimanesse impresso perchè ha colpito anche me. E nello scrivere la scena finale mi sono commosso anche perchè ho pensato subito che The sound of silence fosse la canzone perfetta per accompagnare quella scena (il senso della canzone si adatta perfettamete anche a tutto il film).

Grazie ancora e prometto di impegnarmi anche nei prossimi film a ridurre al minimo il tasso di emoglobina. :P

Rispondo anche a Mastruccio.

CITAZIONE (mastruccio @ 18/2/2013, 23:14)
La sceneggiatura di Hermetico è la quasi fedele trasposizione del libro, con necessari e dolorosi tagli che comunque non hanno effetto sul risultato finale. Peccato, però, non aver inserito l'esilarante scena della discesa agli inferi di Dio e Gesù ed il colloquio con Lucifero.

Nella prima stesura c'era ma poi l'ho dovuta sacrificare perchè il film rischiava di diventare davvero troppo lungo. Stesso discorso per il lungo viaggio da New York a Los Angeles dove c'è l'incontro con diversi personaggi che si uniscono a Gesù. Anche qui ho dovuto togliere tutto.

CITAZIONE (mastruccio @ 18/2/2013, 23:14)
Qualche piccola perplessità me l'ha suscitato l'uso di alcuni dialettismi e neologismi prettamente italioti (ad esempio "me la sciallo" o "fuori come un balcone"), ma Hermetico no ha fatto altro che copiare sic et simpliciter ciò che è stato tradotto nella versione italiana. Anche nel libro troviamo queste ed altre lucuzioni, quindi Hermetico non ha responsabilità. Per essere proprio pignolissimo, la frase "fuori come un balcone" la troviamo in mezzo ad una descrizione di scena, e la cosa non mi è parsa la più azzeccata. Ma è un'inezia.

Le forme gergali e quasi dialettali nei dialoghi le ho lasciate proprio perchè secondo me è una cifra caratteristica del libro. Mi ha colpito proprio per quello. Vedere Gesù che parla quasi in romano mi era sembrato geniale.

CITAZIONE (mastruccio @ 18/2/2013, 23:14)
La scelta di affidare la regia ad un quasi scoonsciuto SETH MACFARLANE non mi è molto chiara, e non avrei storto il naso davanti a qualcuno più quotato.

Rispondo come ho fatto con Andrew. Non so chi altro si sarebbe preso la briga di fare un film così audace, almeno nel linguaggio.

Grazie anche a te, sono contento che il film non ti abbia disturbato.
 
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70 replies since 16/2/2013, 13:56   4300 views
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