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Il ladro di anime
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Il ladro di anime, Nuno Productions

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mastruccio
view post Posted on 7/1/2013, 23:58 by: mastruccio




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
La pellicola "Il ladro di anime", nuovo film di Nuno, è stato tanto atteso dalla piazza di Ck, perchè segna il ritorno del grande e storico produttore al suo genere preferito, quello che lo ha reso famoso e accreditato come il "maestro "dell'horror.
Tratto dall'omonimo psicothriller del tedesco Sebastian Fitzek, il film si snoda su due piani paralleli: il primo attuale, in cui un anonimo professore propone ad una coppia di suoi studenti, convocati presso un'antica villa, la lettura di una particolare cartella clinica, scritta a forma quasi di romanzo, appartenuta ad un tizio che fu ricoverato molti anni prima in una clinica per malattie mentali (che poi scopriamo essere proprio la villa in questione); il secondo percorso narrativo ci mostra, appunto, ciò che è descritto in questa cartella clinica.
Veniamo così a fare la conoscenza di un uomo, privo di memoria, e che viene chiamato Caspar. Un uomo mite, che ci appare subito simpatico, come deve essere, anche grazie al fatto che lo interpreta Ewan McGregor, attore bravo e capace, dotato del giusto carisma per questo personaggio.
Una terribile tormenta di neve isola completamente la clinica, nella quale, veniamo a scoprire in seguito, pare si stia nascondendo un brutale pazzo omicida, denominato dalla stampa "ladro di anime", perchè riduce le sue povere vittime (tutte donne) a manichini privi di tutte le facoltà mentali e motorie, in uno stato di grave torpore comatoso.
Il film, quindi, si snoda in un susseguirsi di eventi adrenalinici che tengono lo spettatore in continua attesa di capire come si sviluppa la storia. Non manca il grande colpo di scena, che realmente ha spiazzato anche me, e per questo va fatto un sincero complimento a Fitzek, perchè l'identità del "Ladro di anime" non l'ho capita neanche io, sebbene si capisse che non fosse solo Bruck. L'abilità è stata, infatti, quella di far si che i sospetti potessero cadere su tanti personaggi, compreso lo stesso Caspar.
E fino a questo punto, il film è certamente un gran film, anche se ho riscontrato diversi errori di battitura, di grammativa, di tempo (qualche verbo al passato è rimasto dal libro), di nomi scambiati. Anche se i personaggi sono poco approfonditi, e non si ha quindi la possibilità che rimangano molto impressi nella mente del pubblico, anche se in alcune scene (quelle più movimentate) vi è più confusione che linearità narrativa, il film è comunque godibilissimo, totalmente aderente al genere, e con numerose citazioni cinematografiche. Vengono alla memoria memorabili pellicole che hanno segnato la storia del cinema. Come non pensare, ad esempio, ad un certo parallellismo fra la clinica in cui si svolge l'intera vicenda e l'hotel di Shining?
Dopo il colpo di scena, però, qualcosa si inceppa. Il film, quando la storia torna al presente, perde completamente di tono. Il lungo "spiegone" che il professore recita ai due studenti, per spiegare al pubblico la complicata vicenda, è stato assai noiosetto, e poteva essere tranquillamente ridotto. Anzi, dirò di più. Certamente Nuno avrebbe dovuto escogitare qualcos'altro per adattare il romanzo alla trasposizione cinematografica. Non sto qui a ripetere il perchè una trasposizione deve necessariamente prevedere una modifica alla struttura narrativa originaria, quando essa può non essere funzionale al film. In altre parole, se nel libro ha una sua logica e realmente può sorprendere scoprire alla fine che il professore che si vede all'inizio è in realtà Caspar stesso (nel libro non abbiamo volti e interpretazioni attoriali), nel film è assolutamente gratuito, ed anche fin troppo comodo, affidare il ruolo ad un altro attore (Christopher Walken), per risolvere la questione e stoccare l'ultimo colpo di scena. Be', io alla fine mi sono un po' sentito "preso in giro". In fondo non sono passati i trenta e più anni che hanno giustificato attori diversi per stessi personaggi nel mio "La variante di Luneburg". La scelta di affidare il ruolo ad un altro attore, appunto, l'ho sentita come una soluzione di comodo, pur di rimanere fedele alla struttra narrativa del libro. Un adattatore cinematografico deve assolutamente provare ad inventarsi qualcosa per non cadere nella trappola dei facili scivoloni. Tutto ciò, purtroppo, ha finito per far crollare miseramente la mia considerazione su questo film.
Parrebbe esagerato? Penso di no, anche perchè se il film fosse stato affidato ad un regista qualsiasi, bravo nel suo genere, non avrei in fin dei conti rimarcato così questo aspetto. Ma qui siamo davanti a nientemeno che Martin Scorsese, e sono più che sicuro che, nelle sue vere mani, quasto film nella realtà avrebbe avuto una struttura narrativa diversa.
Bene avrebbe fatto Nuno a scegliere qualcun'altro. Il cast, invece, è azzeccato. Tutti gli attori sono pienamente adatti ai ruoli affidati, ed anche fisicamente sono credibilisissimi. Qualcosa in più avrebbe meritato Audrey Tautou, relegata in un piccolo ruolo marginale. Le musiche sono troppo poche, e secondo me sarebbe stato opportuno aggiungere qualche altra traccia alla colonna sonora. Il sito, come consuetudine, è fra i più ricchi del semestre. Soliti interessantisismi extra, con la bellissima citazione di film famosi ambientati in mezzo alla neve. La locandina non è ugualmente bella. Poco evocativa e in definitiva rimane poco impressa. Ciò che invece rimane nella memoria è il bellissimo trailer, veramente ben fatto, e che vincerà certamente ai prossimi Award.
Concludendo, come ho già detto, questo film poteva e doveva essere sviluppato in maniera diversa, e ne sarebbe venuto un capolavoro. Così com'è, invece, rimane un appena sufficiente prodotto di genere, che lascia nello spettatore più smaliziato un certo gusto amaro. Ben inteso: perchè siamo davanti a colui che viene accreditato, anche dai più veterani e non più produttivi, come il maestro dell'horror, e quindi mi sarei aspettato da lui un vero colpo da maestro, e per di più un film "alla Scorsese". Se il film, invece, fosse di uno dei più nuovi produttori non avrei sicuramente rimarcato la cosa in questa maniera.
Voto: 63/100
 
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16 replies since 23/12/2012, 03:15   4908 views
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