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Gloomy Killers
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Gloomy Killers, Clint94

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Francis Delane
view post Posted on 23/1/2013, 12:42 by: Francis Delane

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Ok, recupero iniziato dei cinque film mancanti di questo semestre. E inizio da Clint, perché oggi ho poco tempo e, dovendo scegliere fra i due film brevi, non me ne voglia Oren ma la precedenza va a Clint (Reboot verrà comunque letto stasera).

E devo dire che non convidido quasi in nulla le critiche veramente troppo pesanti di Mastruccio. E' vero, Clint ha volutamente fatto un'opera di pura tecnica, non interessata ad avere una storia seria, tre episodi di condensazione della sua poetica e delle sue ossessioni d'autore. E' vero che si possono fare tutte le critiche di questo mondo a una simile scelta, ma solo se questa scelta si rivela puramente meccanica, senza alcun pathos, e l'assenza di passato e futuro dei personaggi si risolve in aridità sentimentale. Non mi pare questo il caso. Anzi, devo dire che io mi sono emozionato parecchie volte durante la lettura, catturato da una precisione tecnica mai didascalica e anzi perfettamente scorrevole, debitrice molto a Sergio Leone, ma anche capace di essere autonoma. E che i personaggi, dopo, non abbiano futuro non mi sembra affatto un difetto, tale è l'umanità concentrata in quello che è il momento culminante della loro esistenza (per vari motivi) da far passare in secondo piano tutto il resto.

Solo per l'episodio di Ralph Fiennes, forse, qualche parola in più andava detta, qualche fotogramma di pellicola per mostrarci il passato di questo "suicida con dignità", così da rendere il suo gesto finale più toccante, come l'assassinio di Eric a opera di Camille che è scena bellissima, palpitante di umanità, anche perché ci suggerisce tutto il loro passato. Il terzo episodio, in altre parole, è di gran lunga il migliore, perché nella sua asciuttezza ci dice tutto quel che è necessario sapere con una grande potenza evocativa, ma anche il secondo, questo omicidio senza spiegazioni, nella sua classicità è toccante (e paradossalmente, proprio grazie al primo, con il quale la figura di Su-In guadagna tantissimo). Quindi, per tirare le somme, forse aggiungere qualcosina in più al primo episodio non avrebbe guastato, ma ciò non toglie che il film (opera minore, e sia pure: ma non delle meno belle) sia riuscito, e conferma la bravura del nostro Clint, che speriamo prima o poi di rivedere con progetti di maggior respiro.

Cast e regia perfetti (specie Melanie Laurent), musica eccezionale.

VOTO: 75/80 (7 al sondaggio).
 
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