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Gloomy Killers
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Gloomy Killers, Clint94

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mastruccio
view post Posted on 4/1/2013, 13:44 by: mastruccio




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS

L'ultimo film di Clint, "Gloomy Killers", non mi ha convinto quasi per nulla.
Giustamente, in sede di intervista, il produttore paventava una mia critica alla sua opera, non indivinandone però i motivi. Dichiaratamente un omaggio ai bei film noir degli anni passati, "Gloomy killers" si rivela essere un "palestratico" esercizio di stile, curato nei dettagli tecnici e ben assortito nel cast e nelle musiche. Ma a parer mio queste particolarità, che costitutiscono i pregi del film di Clint, ne diventano anche il limite.
Assistiamo a tre omicidi, praticamente tutti molto scontati perchè si capisce fin dalle prime battute di ogni singolo episodio chi uccide chi, ma non si capisce assolutamente nulla del prima e dopo e del perchè.
Se basta solo il lento ritmo della narrazione, o la descrizione dettagliata delle inquadrature, o la brevità dei dialoghi, a fare di un racconto, un racconto noir, allora son bravi tutti, ma sappiamo che così non è. Il film, quindi, rimane freddo, distaccato, non avvincente e nemmeno appassionante. Non è nemmeno "colpa" della struttura ad episodi, perchè in fin dei conti le cineteche mondiali sono piene di film ad episodi che ricordiamo con affetto.
Credo invece che sia stata proprio la volontà del produttore, assolutamente non interessato a voler approfondire la caratura dei personaggi e il background delle storie tessute in troppo poche pagine, ma desideroso di giocare, per una volta, con la cinepresa, evocando a grandi linee e alla lontana il cinema noir mediante l'uso di dettagliate inquadrature e movimenti di macchina (oltretutto a volte ripetitivi) e dando al racconto un ritmo volutamente lento e fatto di dialoghi di poche parole.
In definitiva, purtroppo però, un gioco che risulta sterile. Talmente consapevole ne è l'autore dello script, da definire questa un opera minore della sua filmografia.
A questo punto prendiamo "Gloomy Killers" per quello che è, un'esercitazione sul campo, in preparazione, magari, di un'opera ben più solida. Ma da qui a definilo un "vero" film noir ce ne passa.

La regia mi è sconosciuta. Non credo che sia male, anzi. Però ritengo che solo la cura dei dettagli tecnici di inquadratura non sia sufficiente per ambire alla nomination agli Awards. Le interpretazioni dei grandi attori chiamati a comporre il cast sono giuste il minimo richiesto. Qualcosa in più la fa Melanie Laurent, chiamata ad un ruolo leggermente più approfondito. Gli altri, da Ralph Fiennes a Jean Reno, non hanno proprio modo e tempo di mostrare appieno la loro gran bravura. Musiche scelte con cura, e non posso che apprezzare il brano finale di Morricone, mio preferito. Bella la locandina realizzata da Hermes. Il sito è semplice ed essenziale.
Voto: 58/100
 
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18 replies since 22/12/2012, 21:16   1329 views
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