Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Favola Americana
Poll choicesVotesStatistics
83 [42.86%]
73 [42.86%]
61 [14.29%]
100 [0.00%]
90 [0.00%]
50 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 7)

Favola Americana, Granato Production

« Older   Newer »
  Share  
Hermetico
view post Posted on 17/12/2012, 17:37 by: Hermetico
Avatar

Critico

Group:
Moderator
Posts:
2,860

Status:


Favola americana è il secondo film di Sascha, una sorta di film-evento considerato il grande investimento che c’è dietro (sia in termini di sale che di impegno nella scrittura). La sensazione è proprio quella di trovarsi davanti a un grande kolossal dal sapore antico, sontuoso in ogni inquadratura e con un deciso impianto epico.
Difficile riassumere la trama in poche righe, perché decisamente lunga. Diciamo che essenzialmente viene raccontato lo sviluppo e la crescita di Lago, da piccola cittadina a metropoli del potere. Ciò viene visto e raccontato attraverso vari personaggi e vicende. Dalla mafia locale che intende sabotare le elezioni del sindaco uscente, al giovane gangster ambizioso e senza scrupoli, fino alla coppia di poliziotti, colleghi di vecchia data impegnati nella dura lotta contro le associazioni a delinquere e il dilagare della corruzione.
Ci troviamo davanti quindi a una storia ad ampio respiro, di tipo corale che si preoccupa di descrivere una società sempre più immorale e malata fine dalle fondamenta.
Mi unisco anche io ai complimenti per l’universo creato da Sascha, un mondo pulsante, credibile e ricco di molte sfaccettature. Si vede che il produttore è appassionato di un certo tipo di cinema un po’ alla vecchia maniera; lo dimostrano le innumerevoli descrizioni che compongono lo script. Ogni cosa è descritta nel più minimo dettaglio, che sia il panorama oltre una finestra, la casa di Brandon, la villa di Davis o i vapori che sprigiona la metropoli di notte. Visivamente il film sprigiona un fascino innegabile che è un chiaro e continuo omaggio al cinema di Sergio Leone.
Il film è diviso in due tempi e non a caso la storia sembra avere due marce diverse. La prima parte decisamente più lenta a carburare, spesso puramente descrittiva, e la seconda parte dal ritmo ben più sostenuto che per alcuni momenti vira piacevolmente verso il giallo.
Al di là di questo però, se c’è un difetto che mina pesantemente la completa riuscita della pellicola e tutto il lavoro fatto da Sascha nella scrittura, è proprio l’estenuante lunghezza del film. Quella che all’inizio appare come un’attenzione meticolosa per i dettagli, a lungo andare si trasforma in una pesante zavorra che dilata enormemente il ritmo e i tempi della pellicola. Il fatto di voler mettere in scena una storia corale ha portato il produttore a seguire una serie infinita di personaggi e sottotrame che creano confusione nello spettatore e gli fanno letteralmente perdere la bussola. Capisco che ogni personaggio ha un suo ruolo (ad esempio il pugile, seppur marginale, ha un ruolo) ma bisogna fare delle scelte, non si può raccontare tutto di tutti. Bisogna sacrificare qualcosa in favore di qualcos’altro per fare in modo che il racconto sia il più potente possibile, concentrato e soprattutto a fuoco. Ad un certo punto io non ho più capito dove volesse andare a parare la storia tanto che mi è risultato difficile affezionarmi a un personaggio. Il fatto di volerne mettere in scena così tanti, dandogli un grande spazio, ha finito per penalizzare tutti.
Il finale della storia ha spiazzato anche me. Un po’ perché mi aspettavo un climax, uno “scontro finale” che non è arrivato, un po’ perché sembra quasi che ci sia una sottile apologia nei confronti della “famiglia” e quindi di un certo tipo di immaginario. Capisco però che c’era in realtà la voglia di darà un finale realistico e per questo ancora più amaro e disturbante (insomma, la società si fonda sulla corruzione).
Ah, e poi dicono che sono io quello che ci dà giù con la violenza per shoccare… eppure nel film c’è una delle scene più agghiaccianti che io abbia mai visto! :blink:
Tornando quindi all’eccessiva lunghezza che secondo me è l’unico grande difetto del film, vorrei dire che “Kolossal” o “film di qualità” non sono necessariamente sinonimo di “magniloquenza” o “prolissità”. Si possono fare film emozionanti o epici anche senza raggiungere durate così mostruose.
E’ chiaro che il mancato dono della sintesi da parte di Sascha sia figlio della sua grande ammirazione verso questo genere di cinema e quindi si sia lascito decisamente prendere la mano. E’ un peccato però perché inevitabilmente il film ne soffre molto e lui stesso ha già ampiamente dimostrato di avere una grande immaginazione e la capacità di mettere tutto per iscritto.

Al di là del fatto che ultimamente ha diretto film più “piccoli” è indubbio che Eastwood abbia fatto un grande lavoro che sicuramente verrà preso in considerazione nei prossimi awards. Cast buono anche se incompleto (alcuni personaggi non hanno un attore). Spiccano su tutti DiCaprio, Gosling e Nicholson (che compare in poche scene ma lascia il segno). Paradossalmente però devo dire che nessuno di questi mi ha davvero emozionato e quelli che ho trovato più affascinanti sono i due poliziotti Liam e Joe, così uniti eppure così diversi. In particolare il loro rapporto di amicizia e rivalità l’ho trovato molto interessante.

Musiche buone e d’atmosfera. Solo qualche brano non l’ho trovato perfettamente in sintonia con le immagini.

Sito molto curato e graficamente elegante. Bella e di grande fascino l’immagine scelta per la locandina, che però sembra più la copertina di un libro.

Favola americana è sostanzialmente una riconferma del talento e della grande dote immaginifica di Sascha in grado sempre di creare dal nulla mondi vivi e credibili. Questa volta però è stato un po’ schiacciato dalle ambizioni e la voglia di puntare in alto lo ha fatto deragliare, proponendo un film sicuramente sontuoso e molto curato, ma purtroppo pesantemente minato da una lunghezza esagerata, che finisce poi per diluire e annacquare anche le emozioni che un film del genere dovrebbe suscitare. Non è quindi una questione di dividere il film in due capitoli, ma proprio che secondo me tutto poteva essere riassunto e asciugato di un bel 50%. Anche questa volta però sono sicuro che Sascha potrà dire la sua ai prossimi awards. 71/100
 
Top
41 replies since 8/12/2012, 00:55   1746 views
  Share