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Favola Americana
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Favola Americana, Granato Production

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Francis Delane
view post Posted on 15/12/2012, 18:29 by: Francis Delane

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Ho fatto bene a prendermi un intero pomeriggio per leggere questo film: tre ore sono state appena sufficienti. Finisco con un sentimento di ammirazione, ma non sono così entusiasta della riuscita come Andrew e come Agnese.

Sascha riesce a fare al suo secondo film quello che altri produttori, me compreso, c'è voluto molto di più per realizzare: la creazione di un universo a parte, ricco, sfaccettato, pieno di personaggi complessi e non facilmente inquadrabili in categorie morali. E detto questo, si è già detto veramente tanto, ma non abbastanza. Perché una striminzita recensione non può bastare per tutti i complimenti alla scrittura di Sascha, che descrive ogni scena con grande senso del ritmo e delle inquadrature, creando molti momenti crudeli e "patetici" (nel senso buono del termine), dando a tutto il film un'autentica energia di saga sanguinosa e criminale, in cui tutti perdono la propria innocenza e dove quasi nessuno, alla fine, è vincitore.

Ma è troppa roba quella che questo film ci racconta. Nel mare di avvenimenti e personaggi, la Favola si perde, disperdendosi in tanti singoli episodi senza riuscire mai a stringere, e risultando alla fine anche pesante da digerire. Mi viene quasi spontaneo chiedere per quale motivo Sascha (di cui va ammirata la grande inventiva) non abbia spezzato il tutto in due film, che singolarmente avrebbero avuto molto più peso e mordente di questo colosso diseguale, dove lo spettatore non ha nessun punto di riferimento e alla fine i personaggi finiscono non dico per essere uguali che è ingiusto, ma per assomigliarsi un po' tutti sì. Che fra l'altro non chiude nemmeno tutte le storie: che ne è di Maria? Che ci stanno a fare i terroristi, presenza non necessaria al film?

I due tempi del film sono due film perfettamente autonomi che, da soli, avrebbero meritato un 8 pieno, ma messi insieme fanno ben magra figura, malgrado la regia e il cast altisonante.

Ci sono poi degli errori formali: errori di battitura - alcuni notevoli - , un'impaginazione schiacciata sulla sinistra della pagina, decisamente fastidiosa, il cast incompleto (parecchi personaggi secondari non hanno un volto), la mancanza di segni per distinguere le battute dalle didascalie e delle fotografie.

VOTO: 72/100. Sascha ha tutte le carte in regola per diventare un grande del gioco in pochissimo tempo: senso del ritmo, energia, un bello stile, immaginazione e passione da vendere. Una sola cosa gli manca, ma sono certo l'acquisterà con l'andare avanti nel gioco: la misura, il riconoscere la necessità dolorosa ma inevitabile di tagliare, di fermarsi, per non danneggiare tutto l'insieme.
 
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