| RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS Quella per la musica è, per la nostra unica produttrice in attività, non solo una vera e grande passione, ma qualcosa di più: una compagna di vita, colonna sonora dei momenti più importanti, allegri e tristi, della propria vita. Con questo spirito, e con l'invidiabile coraggio e iniziativa a sperimentare, la Sunset Boulevard Films sforna per le sale un nuovo film musicale, ispirato questa volta dal concept album di un gruppo a me totalmente sconosciuto (va bè... ma io non faccio testo), i My Chemical Romance. "Danger Days" è un ulteriore passo che la nostra brava Agnese compie nel suo percorso di crescita di giovane autrice. Se in "Imaginaerum" avevo ammirato la voglia di stupire con effetti speciali immaginifici e l'originalità nell'aver confezionato un horror musicale, in quest'ultima pellicola posso confermare i notevoli passi avanti fatti per quanto riguarda la costruzione filmica, la terminologia tecnica e la strutturazione della storia. L'esperimento, quasta volta, però, a parer mio non funziona proprio. Mi limito ad esprimere quello che, secondo me, è il peggior difetto del film, e cioè la pochissima attendibilità. C'è, nella storia di un futuristico mondo dominato dalla dittatura opprimente e liberato da uno stuolo di partigiani-ragazzini, più di una componente troppo poco credibile, descritta peraltro molto frettolosamente, senza alcuna spiegazione sul come si è arrivati fin li, che non permette quindi di appassionare il pubblico, nemmeno di partecipare al phatos dei personaggi, per la verità fin troppo ragazzini, qui tratteggiati senza quel necessario background che ce li avrebbe fatti conoscere meglio. Il tutto, quindi, scorre via senza molta compartecipazione, accompagnato da una roboante colonna sonora, che alla fine, però, invece di arricchire la visione del film, la disturba in qualche punto, creando confusione. Che motivo c'è, ad esempio, di scrivere le parti cantate degli attori, tutte in inglese (e non tutti siamo capaci di tradurle al volo), se comunque stiamo ascoltando le canzoni? Oltretutto capita che si vada fuori sincrono, quindi meglio lasciare solo l'audio e non scrivere niente, dedicando la lettura alla più articolata descrizione di ciò che vediamo sullo schermo. Ci sarebbe molto da dire anche sulle numerose situazioni forzate ed inverosimili che si incontrano lungo la sceneggiatura, alcune davvero troppo esagerate, ma penso che la stessa Agnese se ne sia accorta mentre scriveva. Una su tutte: ma ti pare che basta una telecamerina ed un portatile per intromettersi su un canale tv planetario? Con un po' più di studio, si sarebbe potuto inventare qualcosa di più credibile.
La regia di Mattew Vaughn è abbastanza buona, anche se nella realtà un suo film così frettolosamente confezionato non lo vedremmo mai. Il Cast mi è sembrato sufficiente, e Rupert Grint si conquista la palma del più bravo. Gerard Butler, nel ruolo del cattivo di turno, non lascia grandi tracce, e men che meno la bella Lucy Liu, che mi è parsa un po' sprecata. La locandina è discreta, dai bei colori accesi, e il sito, semplice ma contenente notizie sulla band che ha ispirato il film, volge al suo ruolo con efficacia.
Complessivamente, quindi, "Danger Days" è un film che denota buoni progressi nella tecnica di scrittura, ma che paga la scarsa incisività della storia, certamente poco adatta così com'è ad una trasposizione cinematografica. Avrebbe avuto bisogno di mani più sicure ed esperte per farla accrescere in solidità. Prova ne sia che l'altro film di Agnese attualmente nelle sale, "Masquerade", gode senza alcun dubbio della compartecipazione alla produzione del ben più esperto e smaliziato Destiny. Se posso permettermi un consiglio, sarebbe più utile alla sua formazione trovare storie da trasporre prendendo spunto da romanzi già completi e dotati quindi di una solida struttura narrativa, e non da concept album o canzoni, per quanto belli e buoni che siano, ma che invece necessitano di una quasi originale costruzione del film da zero. In questo modo, la strada per arrivare a confezionare un gran bel film maturo e finalmente capace di farla entrare fra i "grandi", sarà più breve.
Voto: 55/100 - (6 al sondaggio)
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