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Danger Days
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Danger Days, Sunset Boulevard Films

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Little Tin Goddess
view post Posted on 30/11/2012, 23:59




http://misterarcadia.altervista.org/dangerhome.htm

Buona visione. KILLJOYS MAKE SOME NOISE!!
 
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Andrew.
view post Posted on 1/12/2012, 15:33





- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?


Dopo Imaginaerum non vedevo l'ora di iniziare un altro musical, quindi ho dato un'occhiata al mio scaffale dei cd per vedere se avevo qualche concept album da proporre e l'occhio si è buttato proprio su quello dei My Chemical Romance, me lo sono studiato e ho detto "bene, lo faccio!"


- Parlaci delle scelte di cast e regia.


Grint e Hutcherson vengono da altri film che volevo fare, ma che non sono riuscita a finire in tempo, Mitte e Regbo sono stato scelti perchè mi sembravano adatti per le parti. Gerard Butler invece mi è sembrato ottimo dopo amnesia, dopo un ruolo così fragile un ritorno al duro ci stava bene. Evan invece è stata scelta per Accross the Universe, e l'altro Gerard (Way) per il semplice motivo che, come per imaginaerum, volevo ci fosse un membro a dare il volto a tutta la band che ha fatto il concept.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?


Beh, un piccolo errore nella zona curiosità: questo non è il mio quarto film ma il quinto, e le guardie vengono chiamate dai Killjoys "Vampiri" non per una citazione a Masquerade, ma perchè i potenti, nelle canzoni dei MCR, vengono quasi sempre chiamati così. Ah, e ci sono delle citazioni a altre canzoni della band nel film.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?


direi un 6 e mezzo, forse alcune cose sono forzate.

- Un pregio del tuo film?


Colorato e scorrevole, ed ha una bella storia

- Un difetto del tuo film?


mmm... forse Lucy Liu è un po' sprecata nel ruolo che le ho dato. E come ho detto c'è qualche forzatura.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?


Spero piacerà a Francis, ma anche ad Hermes che non era molto convinto sulla colonna sonora. Non penso piacerà a Clint.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Spero di arrivare a 100, e stare almeno fino all'Epifania

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?


Un musical basato su un album che mi è sempre piaciuto, e di una band che anche se non è fra le mie preferite la considero fra le più sottovalutate dello show business, almeno fra i "grandi"


- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?


Penso di sì, l'altra volta c'era il problema dei dialoghi tagliati con l'accetta, ora sono quasi loro a fare la storia.


- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?


Imaginaerum di sicuro.



- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Non saprei ... Penso Cats o Cavalieri.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Eh, troppi. L'ispirazione più grande viene da V Per Vendetta, ma c'è anche tutta la filmografia sulla tematica della guerra al sistema da Guerre Stellari in poi.


- Il tema e/o il messaggio del film?


Se hai un ideale, è sempre giusto combattere per questo.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?


Dicendo che è un musical diverso da quelli che si vedono.


- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?


Trama un po' scontata e abusata, ma ci si diverte.


- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Migliori musiche, miglio attore protagonista, miglior attore non protagonista ... e poi non so, vedo quando sarà

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?


Looking For Hope o Scomparsa, ma anche White Hole.

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?


Sempre il solito Whiplash, ma chissà se un giorno non lo riprenderò in mano ...
 
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SaschaGranato
view post Posted on 2/12/2012, 12:07




RECENSIONE DELLA GRANATO PRODUCTION

Dopo Leo and I, la Sunset Boulevard Films, torna sui suoi passi proponendo un nuovo musical dal titolo "Danger Days", per la regia di Matthew Vaughn (X-Man L'inizio). La trama del film si ispira all'album musicale "Danger Days: The True Lives of the Fabulous Killjoys" dei My Chemical Romance e narra le vicende di alcuni giovani rivoltosi, che decidono di combattere il "sistema" politico che vige nello stato del New Jearsey. Non intendo sbilanciarmi troppo nel rivelare i passaggi della storia, perchè sarebbe ingiusto nei confronti di Agnese. Non oso immaginare le difficoltà che derivano nell'adattare un racconto così fantasioso a dei brani musicali. Rispetto a Immagineraum, ci troviamo di fronte ad un'opera più matura. La sceneggiatura, come al solito, vanta uno stile asciutto e immediato. I dialoghi sono coincisi e frizzanti, e riescono ad offrire maggior spessore alla storia, cosa che non accadeva nei film precedenti, dove spesso e volentieri, capitava di confrotarsi con dialoghi piatti e scontati. Il ritmo del film è incalzante, in virtù delle musiche che accompagnano le immagini. Un appunto sul montaggio; spesso troppo caotico e disorientante. Spesso occorre interrompere l'ascolto del brano per focalizzarsi meglio sulla lettura. Troppe le note tecniche sulle inquadrature, specie in corrispondenza delle fasi più concitate del film, dove la carne al fuoco è tanta. Credo si vada a creare un pizzico di confusione.
In merito al cast, ho apprezzato molto la scelta di Rupert Grint, che reputo fra i migliori attori emergenti. Mentre reputo un pò sottotono il ruolo di Lucy Liu, meritava qualcosina di meglio.

In linea di massima il film l'ho apprezzato molto, e sono felice di poter esprimere un giudizio più positivo rispetto a quanto feci con Leo and I. In quel caso, molti aspetti del film non mi avevano particolarmente convinto. Agnese probabilmente ha nelle sue corde un Cinema meno convenzionale e più sperimentale. Un Cinema delle volte un pò sopra le righe, dove si tende a forzare la mano su alcune soluzioni narrative, ma ci stà. Fa parte del suo stile; o lo ami o lo odi, in un certo senso.

Voto 66/100

Quesito aperto a tutti;

Vorrei esprimere una mia riflessione in merito ai personaggi trattati da Agnese. Non solo per quest'ultimo film, ma anche per i suoi precedenti lavori. Noto con dispiacere, una certa incapacità - da parte mia - di provare una forte empatia con i protagonisti dei suoi film. Permane sovente uno stato di puro distacco, che inficia sull'aspetto emotivo, necessario a mio avviso, per appassionarsi all'opera. E' come se fra me e i suoi protagonisti, ci fosse un oceano di differenza. E' una cosa che capita solo a me o è successo ad altri?
 
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Andrew.
view post Posted on 2/12/2012, 14:16




Recensione della Chimera.


Avevo vari dubbi riguardo questo film, forse perchè parecchio particolare per ambientazione e trama ma soprattutto perchè le due non mi sembravano prestarsi molto a un musical. E invece devo dire che il formato musical è il punto di forza di questo film che altrimenti sarebbe stato meno divertente di quanto lo è stato.
La storia è una di quelle già viste in diverse salse, con un governo che comanda a bacchetta la popolazione promettendogli sicurezza ma privandoli di tutti quegli svaghi che rendevano libere le persone. E come sempre c'è un gruppo di anarchici che ha voglia di riportare le cose al loro posto, ribellandosi a tale governo e facendo risvegliare la coscienza collettiva della popolazione.
Il film ha pregi e difetti, come tutti.
Partendo dalle cose negative, non si può non notare la mancanza di un background alla storia e ai personaggi. E' poco verosimile che un gruppo di ragazzi senza particolari doti si metta a lottare contro un governo super organizzato. L'unico che conosciamo un po' meglio è Poison, un ragazzo che vive ancora con la madre apprensiva: come ha fatto a imparare a usare le armi e come hanno fatto tutti i ragazzi a creare una radio irrintracciabile che si sente in tutto il mondo, dove prendono poi le armi e dove si sono addestrati a usarle?
Nella sceneggiatura ci sono poi forzature qua e là, tipo il finale dove la villa esplode. Perchè farla esplodere se la guerra era praticamente già vinta e perchè non dotare la bomba di un comando a distanza anzichè ridursi all'ultimo momento rischiando di morirci dentro? La risposta è semplice ed è quella usata da parecchi film action, ossia l'azione e la spettacolarità, ma è una risposta che a noi cinematikini dai gusti difficili non soddisfa :P
Parlando invece delle cose che mi sono piaciute, devo dire che le parti cantate sono state le più divertenti ed esaltanti, soprattutto quelle della prima parte del film, dove mi sono davvero emozionato a immaginarmi le scene. Quella della seconda parte non sono da meno, ma le ho trovate meno emozionanti, forse perchè le descrizioni non erano accuratissime come nella prima parte, o forse perchè capitava che le canzoni andassero a un ritmo diverso delle scene, perdendo il filo del testo da seguire.

La regia di Vaugh mi è sembrata adatta. Il film ha quei colori e quelle tematiche che ci vedrei bene in un film diretto da lui, a metà tra l'avventura e il divertimento, ma con serietà. Ecco, se proprio una cosa avrei cambiato, sarebbe stata proprio questa serietà: se il film fosse stato tutto intriso di ironia (tipo alla Kick Ass, ma a maggior ragione qua che è un musical) sarebbe stato ancora più godibile e la scelta di Vaugh ancora più giustificata. Ma va bene così.
Le scelte di cast ci stanno, anche se come ho detto prima ho trovato un po' strano vedere ragazzi così giovani in questi ruoli che forse sarebbero stati adatti a gente più grande. In ogni caso Rupert Grint è il migliore, ma sono delle buone scelte anche Butler e Lucy Liu (sebbene come cattivi non è che passeranno alla storia, essendo anche il loro background poco indagato). Elle Fanning mi è parsa troppo grande per la parte di quella che doveva essere una bambina. Gli altri ragazzi fanno la loro parte, dando il meglio di loro nei momenti di canto.
Piccolo appunto per Ryan Gosling, dichiarato come cameo. In realtà i camei dovrebbero avere 2-3 battute, mentre qua ha un ruolo importante a lo si sarebbe dovuto pagare come un attore normale.
La colonna sonora è per forza di cose ottima dato che è proprio il punto di forza del film.
La locandina mi piace.


Voto: 65


Il film partiva con aspettative basse, ma mi ha colpito in positivo per la bravura di Agnese nel creare scene musicali molto emozionanti e coinvolgenti. Purtroppo il soggetto non troppo originale e una sceneggiatura un po' forzata e poco verosimile in vari punti (spesso anche banale, penso all'esplosione con i ragazzi che volano al rallentatore) impediscono al film di lasciare il segno come avrebbe potuto. Del resto era difficile creare una storia complessa e articolata partendo da un album musicale e bisogna dare atto di questo alla produttrice. Le consiglio comunque di continuare per questa strada, perchè si vede che coi musical ci sa fare e col soggetto giusto e l'esperienza per evitare certi errori potrà prima o poi tirar fuori un filmone.




 
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view post Posted on 2/12/2012, 17:54

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Finita la visione del film, sono andato su FB e ho scritto ad Agnese la frase che sintetizza la mia recensione: "Agnese, sei una bravissima autrice di videoclip, ma sui musical cinematografici c'è decisamente da lavorare". E se devo dirla tutta, tra i due musical di Agnese preferisco Imaginaerum, non solo per puri gusti musicali.

Con Imaginaerum, Agnese aveva cercato di inventare una trama, inesistente nell'album dei Nightwish, e c'era anche riuscita discretamente bene. Con questo concept album (che francamente mi sembra uguale a mille altri), invece, ce l'aveva già pronta. Ora, di per sé, questo non è un difetto: anche in una storia già data, è possibile inserire elementi originali e personali. Ma proprio questo è mancato (a parte il fatto che alcune sequenze musicali sono in pratica rifacimenti dei clip originali): sostanzialmente quello che vediamo fra una canzone e l'altra sono sequenze di raccordo con dialoghi ben scritti, ma che non ci dicono nulla dei personaggi. Tant'è che è assolutamente inutile ricordarsi i volti, tanto a parte Poison sono tutti uguali.

La mancanza di un background, ha ragione Andrew, è una gravissima pecca, che personalmente non riesco a capire: perché non inventarsi la storia dei ragazzi, differenziarli fra loro, spiegare come hanno fatto ad organizzarsi? Il che poteva anche essere lo spunto per creare questa società lobotomizzata di cui sentiamo parlare ma che non vediamo praticamente mai. A fine visione, rimango sinceramente spiazzato: possibile che l'amore per la musica abbia letteralmente soffocato ogni altro interesse?

Meno male, però, che lo stile è nettamente migliorato, e che le scene musicali siano bellissime, ben ritmate e ben fatte. Visivamente, sarebbero state uno spettacolo di luci, immagini e voce. Il che rende onore alla scelta di Matthew Vaughn, che dopo i miei contorti vampiri si sarà probabilmente rilassato a girare questo film.

Onore poi al cast ben amalgamato, specie a Rupert Grint finalmente liberato dall'ingombrante presenza di Daniel Radcliffe, Emma Watson e Tom Felton (a conti fatti, il rosso è stato quello che dei quattro ha guadagnato meno dalla saga di Harry Potter, anche perché interpreta un ruolo ingratissimo). Dispiace, anzi, che l'assenza di background e motivazioni abbiano loro impedito di esprimersi al meglio.

Bella la locandina.

VOTO: 60. E non aggiungo altro.



 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 3/12/2012, 15:17




grazie a tutti e tre per le prime recensioni.
Riguardo al Background, mi sono concentrata più sul presente che sul passato non tanto per mancanza di fantasia, ma per rendere la cosa più diretta. Però avete ragione, potevo approfondire.
Grazie per i complimenti sulle parti musicali, anche se devo ammettere che Sing è praticamente un rifacimento del video con un finale leggermente diverso.
E riguardo a Ryan....vabbè, non ha voluto soldi :D
 
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mastruccio
view post Posted on 11/12/2012, 16:02




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Quella per la musica è, per la nostra unica produttrice in attività, non solo una vera e grande passione, ma qualcosa di più: una compagna di vita, colonna sonora dei momenti più importanti, allegri e tristi, della propria vita. Con questo spirito, e con l'invidiabile coraggio e iniziativa a sperimentare, la Sunset Boulevard Films sforna per le sale un nuovo film musicale, ispirato questa volta dal concept album di un gruppo a me totalmente sconosciuto (va bè... ma io non faccio testo), i My Chemical Romance.
"Danger Days" è un ulteriore passo che la nostra brava Agnese compie nel suo percorso di crescita di giovane autrice. Se in "Imaginaerum" avevo ammirato la voglia di stupire con effetti speciali immaginifici e l'originalità nell'aver confezionato un horror musicale, in quest'ultima pellicola posso confermare i notevoli passi avanti fatti per quanto riguarda la costruzione filmica, la terminologia tecnica e la strutturazione della storia. L'esperimento, quasta volta, però, a parer mio non funziona proprio.
Mi limito ad esprimere quello che, secondo me, è il peggior difetto del film, e cioè la pochissima attendibilità. C'è, nella storia di un futuristico mondo dominato dalla dittatura opprimente e liberato da uno stuolo di partigiani-ragazzini, più di una componente troppo poco credibile, descritta peraltro molto frettolosamente, senza alcuna spiegazione sul come si è arrivati fin li, che non permette quindi di appassionare il pubblico, nemmeno di partecipare al phatos dei personaggi, per la verità fin troppo ragazzini, qui tratteggiati senza quel necessario background che ce li avrebbe fatti conoscere meglio.
Il tutto, quindi, scorre via senza molta compartecipazione, accompagnato da una roboante colonna sonora, che alla fine, però, invece di arricchire la visione del film, la disturba in qualche punto, creando confusione. Che motivo c'è, ad esempio, di scrivere le parti cantate degli attori, tutte in inglese (e non tutti siamo capaci di tradurle al volo), se comunque stiamo ascoltando le canzoni? Oltretutto capita che si vada fuori sincrono, quindi meglio lasciare solo l'audio e non scrivere niente, dedicando la lettura alla più articolata descrizione di ciò che vediamo sullo schermo.
Ci sarebbe molto da dire anche sulle numerose situazioni forzate ed inverosimili che si incontrano lungo la sceneggiatura, alcune davvero troppo esagerate, ma penso che la stessa Agnese se ne sia accorta mentre scriveva. Una su tutte: ma ti pare che basta una telecamerina ed un portatile per intromettersi su un canale tv planetario? Con un po' più di studio, si sarebbe potuto inventare qualcosa di più credibile.

La regia di Mattew Vaughn è abbastanza buona, anche se nella realtà un suo film così frettolosamente confezionato non lo vedremmo mai. Il Cast mi è sembrato sufficiente, e Rupert Grint si conquista la palma del più bravo. Gerard Butler, nel ruolo del cattivo di turno, non lascia grandi tracce, e men che meno la bella Lucy Liu, che mi è parsa un po' sprecata.
La locandina è discreta, dai bei colori accesi, e il sito, semplice ma contenente notizie sulla band che ha ispirato il film, volge al suo ruolo con efficacia.

Complessivamente, quindi, "Danger Days" è un film che denota buoni progressi nella tecnica di scrittura, ma che paga la scarsa incisività della storia, certamente poco adatta così com'è ad una trasposizione cinematografica. Avrebbe avuto bisogno di mani più sicure ed esperte per farla accrescere in solidità. Prova ne sia che l'altro film di Agnese attualmente nelle sale, "Masquerade", gode senza alcun dubbio della compartecipazione alla produzione del ben più esperto e smaliziato Destiny.
Se posso permettermi un consiglio, sarebbe più utile alla sua formazione trovare storie da trasporre prendendo spunto da romanzi già completi e dotati quindi di una solida struttura narrativa, e non da concept album o canzoni, per quanto belli e buoni che siano, ma che invece necessitano di una quasi originale costruzione del film da zero. In questo modo, la strada per arrivare a confezionare un gran bel film maturo e finalmente capace di farla entrare fra i "grandi", sarà più breve.

Voto: 55/100 - (6 al sondaggio)
 
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view post Posted on 11/12/2012, 16:28
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Critico

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Danger days è il secondo musical di Agnese, genere in cui la produttrice si sta lentamente specializzando. Nonostante ad una prima occhiata il genere musicale non incontrasse pienamente i miei gusti, avevo comunque una certa curiosità di vedere come fosse cambiato il mood di scrivere di Agnese e i suoi passi avanti nel genere del musical. La sensazione dopo aver letto il film è di aver visto un lungo videoclip musicale, visivamente molto ben fatto spettacolare, ma vuoto. Sotto molti aspetti sono quindi d’accordo con la recensione di Francis.
La trama è semplice ma efficace; parla di un gruppo di ragazzi che si ribellano al regime dittatoriale della società in cui vivono. Regime che, pur di eliminare la violenza, sopprime ogni tipo di esuberanza artistica creando quindi una società grigia e monotona. Non a caso quindi il gruppo dei dissidenti indossa maschere sgargianti e colorate al fine di riportare la musica e il colore nella vita della gente.
Metafore a secchiate quindi, con il simbolismo dei colori e della musica pop in grado di salvare il mondo ormai sempre più lobotomizzato. Senza contare poi i riferimenti ai videogiochi e al cinema, imputati spesso di instillare una mentalità violenta nei ragazzi. C’è quindi anche un leggero intento satirico nel film che intende criticare le tante ipocrisie e contraddizioni della società moderna.
Ad una base di partenza non originalissima, ma comunque efficace, si aggiunge una serie di momenti musicali davvero spettacolari e riusciti, energici, pieni di luci, colori e sempre rigorosamente con bpm piuttosto elevati. Mi hanno colpito soprattutto la scena iniziale nello stadio e quella dei discorsi dei due leader (Poison e Troy), bel montaggio e bel ritmo.
Il problema, come ha già sottolineato Francis, è che oltre ai bai numeri musicali c’è poca sostanza e si ha quasi voglia di leggere velocemente i momenti di pausi per passare subito a quelli cantati.
Il soggetto non è stato sfruttato abbastanza per creare una storia più articolata e interessante, che trascinasse proprio come le tante canzoni usate. Il regime viene descritto come oppressivo ma in realtà non sentiamo molta angoscia sulla nostra pelle e spesso io ho avuto la sensazione che la battaglia portata avanti dai ragazzi fosse un po’ pretestuosa. Andavano quindi mostrati in maniera più esplicita gli aspetti oscuri e violenti del regime. E poi i bravi Killjoys certo non si tirano indietro quando c’è da uccidere la gente. Il povero Ghoul lo hanno fatto fuori come se nulla fosse (aveva tradito ma era anche comprensibile) e anche Helena è stata ammazzata con molta freddezza e leggerezza.
E poi come già detto, manca il background dei protagonisti, almeno dei principali. L’unico a emergere un po’ è Poison ma gli altri rimangono delle figure bidimensionali e la loro dipartita purtroppo non sconvolge più di tanto. C’è poi l’accenno di una sottotrama sentimentale (Poison sembra essere geloso delle confidenze che Jenny dà a Kobra) che però non viene approfondita e non porta a nulla. Un po’ di attenzione in più alla cura dei personaggi avrebbe sicuramente favorito un maggior coinvolgimento da parte dello spettatore.
Peccato quindi, perché la perizia di Agnese nel descrivere le scene musicali è sicuramente migliorata ed è in grado di portare a risultati ottimi.

Ottima la scelta di Vaughn; stilisticamente il film è totalmente nel suo stile. Il cast è fatto di grandi nomi, alcuni dei quali secondo me sprecati: Butler su tutti, ma anche Lucy Liu (all’inizio sembrava fosse lei a portare i pantaloni e invece no), e Hutcherson. Decisamente in parte Rupert Grint e la Wood.

Musiche ovviamente ottime e personalmente, seppur lontane dai miei gusti, mi sono piaciute molto.

Sito semplice ed essenziale, ma con le informazioni basilari.

Danger days è quindi un film molto curato dal punto di vista estetico, che fa delle scene spettacolari e trascinanti il suo punto di forza. Ottima è infatti la commistione tra immagini e musica. Pecca però per quanto riguarda l’intreccio e l’approfondimento dei personaggi. Per quanto Imaginaerum fosse meno ambizioso, aveva però una storia e dei personaggi più curati, pur nella loro semplicità. La fantasia e l’entusiasmo ad Agnese non mancano e sicuramente, continuando così e sperimentando, troverà il giusto equilibrio. 62/100
 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 12/12/2012, 18:26




grazie a mas e hermes.
Allora, riguardo la questione cavetto ... ok, dovevo spiegare con delle battute, deve essermi sfuggito di mente di mettere una battuta che doveva dire Chris in cui spiegava il contatto col satellite. Ora sto lavorando su un remake, la cosa sembra più semplice in un certo senso, ma se in questa parte c'è stato il problema dei personaggi, nei remake/trasposizioni c'è la paura di renderlo una copia dell'originale. Consigli?
Hermes, Sul fatto di Poison, Jenny e Kobra.... non c'è gelosia, se noti bene Poison non fa nulla quando Kobra bacia la sua ragazza, volevo far capire che i Jenny in realtà ha una relazione con tutti i Killjoys di Newark e il ragazzo approva.
Ho capito un altra cosa: ho fatto quasi tutto dal POV dei protagonisti, se avessi messo qualcosa di più dal POv dei cattivi forse i Kill non sarebbero stati così distaccati
 
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Clint1994
view post Posted on 23/12/2012, 18:34




DANGER DAYS by Clint94

Come era già successo con “Imaginaerum”, Agnese scrive un musical che si basa su un concept album, le cui canzoni accompagnano la pellicola. Rispetto ai suoi ultimi film, però, “Danger Days” rappresenta un piccolo passo indietro. Si tratta di una pellicola, ahimè, con troppi difetti. Il soggetto in sé (la storia di un gruppo di ragazzi che si ribella ad una grigia società futuristica nel quale ogni tipo d'intrattenimento è abolito) poteva anche dar vita a una storia interessante di ribellione e trasmettere messaggi importanti, ma non è sfruttato a dovere, a causa di una serie di ingenuità che minano fortemente la credibilità della storia, di personaggi monodimensionali (e poco simpatici) e di uno sviluppo che non presenta nessun guizzo particolare. La mancanza di credibilità è uno dei difetti più grandi. Infatti il mondo descritto nel film sarebbe un'immaginaria America del futuro e la ribellione dei protagonisti assume nel corso del film dimensioni vastissime (si parla di insurrezioni in tutti gli Stati Uniti, in seguito alla ribellione dei Killjoys), ma risulta davvero difficile pensare che essi possano guidare una rivolta nazionale; si ha la sensazione di assistere a una piccola lotta locale, magari all'interno di una città, ma non si riesce mai a trasmettere la sensazione della grandiosità di quello che viene raccontato. E poi, Troy Collins. È descritto come l'uomo più potente degli Stati Uniti, quindi dovrebbe avere a disposizione una quantità infinita di uomini, invece lo vediamo andare a combattere in prima persona contro i ribelli, praticamente da solo, il che non è assolutamente credibile. I personaggi, ad eccezione dei protagonisti (Poison, Rider e Collins), sono difficilmente distinguibili gli uni dagli altri (più volte ho dovuto andare a riguardare le foto degli attori per ricordarmi chi era chi) e per loro non si prova particolare empatia. Le scene più drammatiche (la morte di Kobra e Jet, per esempio) mancano di pathos e alcuni comportamenti dei personaggi sono molto discutibili: i Killjoys uccidono i loro nemici come mosche, con una freddezza disarmante (penso all'uccisione di Helena) e l'uccisione di Ghoul (al quale va tutta la mia solidarietà, poveretto) è una vera e propria esecuzione e abbassa questi ribelli al rango di freddi assassini, il che ovviamente va ad inficiare sulla simpatia che prova lo spettatore per loro. Per non parlare del personaggio di Bonnie, descritta come una bambina timida e indifesa, che nella battaglia finale a sua volta spara e uccide gli avversari con estrema naturalezza. Tutto questo mi ha lasciato perplesso. Le parti migliori del film sono naturalmente le scene musicali: coinvolgenti e ben costruite, con musica perfettamente abbinata alle descrizioni. Un'altra trovata che ho apprezzato molto sono le scene in cui Chris parla alla radio rivolgendosi a tutti i ribelli. Peccato che tutto il resto lasci troppo a desiderare.
Le scelte di cast sono buone; spiccano sugli altri Rupert Grint ed Evan Rachel Wood. Non mi è sembrato sprecato Gerard Butler, nel senso che comunque ha un ruolo molto importante; semmai il problema è che il personaggio è un po' troppo stereotipato, ma la scelta dell'attore in sé è appropriata. Sono invece abbastanza sprecati Josh Hutcherson e Lucy Liu. L'apparizione di Ryan Gosling è tutto tranne che un cammeo (il suo voltafaccia comunque è piuttosto sorprendente); almeno ora Agnese dovrebbe averlo capito.
Matthew Vaughn, alla sua terza regia in un semestre, è una scelta adatta.
La locandina è molto bella, una delle migliori del semestre.
Nel complesso, “Danger Days” è un film che raggiunge a stento la sufficienza per i vari motivi che ho descritto. Dopo “Leo and I” e soprattutto “Masquerade”, era lecito aspettarsi qualcosa di più da Agnese; in ogni caso, sono sicuro che avrà modo di rifarsi.

VOTO: 6-
 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 25/12/2012, 19:53




grazie mille Clint per la recensione.
Sappiate che dopo questa piccola "caduta di stile" lascerò un po' stare con i musical, mi sembra che la "voglia" di mettere i momenti musicali non mi permetta di focalizzarmi sui personaggi. E' anche uno dei motivi per cui ho deciso che Emerald Sword non sarà un musical ma solo un fantasy con la colonna sonora dei Rhapsody.
Sulla questione "protagonisti stronzi", ricordati che per loro è una guerra, quella per cui combattono, ed è normale che in guerra si diventi più freddi e spietati, diciamo che è realistico se un "soldato" sia più freddo nell'uccidere un nemico o un traditore. Per Bonnie, volevo far vedere in lei un percorso di crescita, diciamo. Da bambina impaurita prende coraggio e partecipa attivamente.
Troy Collins è sì, ricco, ma i Killjoys gli hanno dato un po' troppe grane e nella scena di "Sing" ha voluto sbrigarsela da solo. Tutto qui.
 
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Nuno Vox
view post Posted on 3/1/2013, 15:56




Soggetto: Non amo particolarmente i musical ma questo progetto mi ha abbastanza incuriosito e devo ammette che ha un suo perché, anche se l'assenza di una storia più articolata paga il confronto con un film vero e proprio. 6
Sceneggiatura: Le parti musicali sono piuttosto convincenti. La storia e i dialoghi solo a tratti, ma non era semplice con un progetto del genere. Un applauso alla produttrice che mi sembra aver fatto un altro passo avanti. 6,5
Regia: Avrei scelto un altro regista ma Vaugh può anche starci. 6
Cast: Grint spicca sugli altri. Nel complesso un cast discreto. 6+
Locandina: Solare e convincente. Mi piace. 6,5
Musiche: Davvero bella. E non è che doveva esserlo per forza perchè è un musical..... ;) 7+
Sito: Minimalista ma presente. 6+
Voto complessivo: Un progetto abbastanza piacevole. Ha le sue pecche e non resterà nell'olimpo degli indimenticabili, ma io continuo a vedere in Agnese un certo potenziale ancora inespresso. Si lancia in esperimenti difficili come questo e merita rispetto. Ma ora è il momento di una trasposizione importante che le faccia fare il salto di qualità. 6+
 
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Arcadia1983
view post Posted on 3/1/2013, 20:44




ecco le quattro parole sul film di Agnese:

Conosco qualche pezzo dei Chemical Brothers, ma quest'album mi era totalmente sconosciuto. Quindi mi sono avvicinato alla nuova pellicola di Agnese con la verginità tipica di chi non conosce tante cose. Devo dire di aver trovato la pellicola divertente, con dei bei numeri musicali, anche se purtroppo si ferma qui: il discorso sulla dittatura negli USA è interessante, ma rimane tutto in superficie (anche se Butler è un convincente "dittatore"), ed è un peccato. Gli attori comunque sono bravi e si nota la passione di Agnese nell'operazione.

Voto: 7
 
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12 replies since 30/11/2012, 23:59   1472 views
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