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The Vampire Club
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The Vampire Club

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Francis Delane
view post Posted on 4/12/2012, 13:57 by: Francis Delane

Attore/Attrice

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Ingerito e digerito il malumore, posso rispondere con serenità a tutte le critiche.

Che, in realtà, si riducono a una sola: lo squilibrio del film, che perde in ironia e dissacrazione e tenta invece di andare più sul drammatico, trascurando però nel farlo molti passaggi e perdendo per strada spunti interessanti.

A tutto questo, non posso rispondere che con una magica parola: fretta. La fretta di finire questo film per partecipare a tutti i costi all'Halloween Contest, aggravata dall'ansia di prestazione post-Looking for Hope, mi ha impedito di mettere a fuoco una materia complessa e molto, molto valida.

Ma altre considerazioni vanno aggiunte. Ringrazio intanto Gaetano per aver notato che questo film è il secondo capitolo di una trilogia, cioè un episodio di transizione. Non solo il calo è fisiologico, ma cambia anche il tipo di film. Vampires era per lo più uno scherzo, un divertissement sul tema dei vampiri; con questo film e il successivo, invece, inizia una storia vera e propria. Ma una storia vera e propria, per lo più spalmata su più film, non può reggersi sull'ironia e la disscrazione, che hanno per costituzione respiro piuttosto breve. Ho pertanto cercato di rendere i miei personaggi più sfumati, ambigui e complessi, così da poter reggere più film.

Ammetto che, a un certo punto, ho avuto l'idea di lasciar perdere questa impostazione e fare un film a episodi di "normale vita vampiresca", che forse sarebbe stato più in linea con Vampires. Cosa mi ha fermato? Intanto la solita fretta (questo film era ormai finito per due terzi), e poi la considerazione di essere troppo in linea con Vampires.

Dopodiché, vi ringrazio dell'aver visto come il film non sia del tutto fallito, e io stesso mi sono fatto i complimenti per essere riuscito a restare nelle due ore. Però per il terzo capitolo aspettatevi tempi di lavorazione più lunghi.

Vediamo di rispondere a punti singoli.

CITAZIONE
(chissà che nel terzo film non venga approfondito quest'ultimo e la sua duplice natura di prete e vampiro, spunto qua soltanto accennato)

Ecco, ho detto prima che alcuni aspetti del film e dei personaggi sono stati trascurati per la fretta. Ma alcuni, invece, sono stati trascurati di proposito, e Padre è stato uno di questi: proprio perché il personaggio del prete-vampiro, con i suoi legami con angeli e demoni, sarà fondamentale nel terzo capitolo.
Ma Gaetano si sbaglia: altro che fede esteriore e di facciata, se Padre è quello che è, è proprio perché la sua fede era assolutamente sincera (e posso anticipare che, come Jill e al contrario di Henri ed Elizabeth, non è divenuto vampiro di sua volontà).

CITAZIONE
il seguito dell'acclamato Vampires è molto più d'azione e meno ironico del primo, tanto che sembra che la critica verso il vamprio "umano" e innamorato sembra svanire facendo vedere che anche le creature della notte possono provare sentimenti forti.

C'è però un fattore importante e fondamentale: i miei vampiri si amano solo tra loro. L'atteggiamento verso gli umani, quello rimane sempre identico: sono solo prede, nulla di più. Tant'è che nel finale il branco non esita a usarli come diversivo nella battaglia contro Morgan. La tematica sarà ripresa nel terzo capitolo, con una vera e propria guerra umani-vampiri.

CITAZIONE
Come cattivo ha mordente ma è diciamo "minore" del Magneto che lo ispira.

Ecco, Morgan è il personaggio più rovinato dalla fretta. Dovevo dare una motivazione al suo tradimento, ma non ho trovato di meglio che la solita teoria superomistica. Mea culpa.

CITAZIONE
Innanzitutto ho trovato un po' contraddittorio il personaggio di Elizabeth, che all'inizio del film tratta Jill come se fosse sua figlia, le vuole bene, e sembra insomma che si sia creato un certo equilibrio all'interno del trio composto da loro due e da Henri; poi però le basta vedere un bacio tra lei ed Henri per provare subito una terribile gelosia che determina l'allontanamento di Jill.

Ti potrei rispondere che il suo comportamento è contraddittorio: Elizabeth non odia Jill, le vuole effettivamente bene, però è gelosa di lei e ha paura che Henri la preferisca. Di per sé, però, Elizabeth non farebbe mai del male a Jill. E personalmente, a me non pare così improvvisa: già in Vampires, Elizabeth provava fastidio per le attenzioni date a Henri alla neovampira.
CITAZIONE
il personaggio di Cecilia è abbastanza anonimo e non riesce a coinvolgere molto: di lei sappiamo solo che è decisa a scoprire la verità perché ha perso il fidanzato, ma poco altro, e alla fine risulta una figura abbastanza piatta.

Purtroppo io con i personaggi umani ho un enorme problema: non mi prendono come i vampiri. Personalmente, anzi, ne farei a meno, ma se devo impostare la tematica umani-vampiri, ho bisogno di loro. Però mi diverto di più con i vampiri.
 
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15 replies since 12/11/2012, 00:36   1661 views
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