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Stria (Festival di Roma 2012)
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Stria (Festival di Roma 2012), Clint94 Production

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Arcadia1983
view post Posted on 25/9/2012, 18:15 by: Arcadia1983




In attesa dell'aggiornamento della home del Festival, pubblico il link con l'intervista del film di Clint:

http://clint1994.altervista.org/Stria/homepage.html

CITAZIONE
Non è il tuo primo Festival di Roma, ma è una domanda che vale sempre: che emozione si prova ad essere qui?
L'emozione è sempre forte. Quest'anno poi sono particolarmente ansioso dell'inizio del festival perché penso di avere in concorso un film competitivo, mentre in genere gli anni scorsi i film che ho portato non si sono mai rivelati dei grandi successi.

Varie partecipazioni in concorso, un Colosseo d'Argento condiviso vinto l'anno scorso, credi che questo film possa darti l'opportunità di vincere il Festival?
Come detto sopra, in passato ho portato al festival "Meglio morire d'inverno", "Baby Face" e "Giorni di guerra", e nessuno di questi rientra tra i miei film migliori. Quest'anno invece porto "Stria", di cui sono molto soddisfatto. Non so se ho possibilità di vittoria, perché la competizione quest'anno è davvero agguerrita... Film come "Looking for Hope" di Francis, "Scomparsa" di Hermetico e "Il paradiso del diavolo" di Andrew mi spaventano parecchio come avversari. Ma in ogni caso io ci proverò.

Film italiano, alla cui regia c'è Gabriele Salvatores. Spiegaci un po' le ragioni di questa tua scelta e cosa dobbiamo aspettarci da questo tuo Stria...
L'idea di questo film risale all'estate del 2011, quando lessi per la prima volta "Stria" e ne rimasi folgorato per la bellezza del racconto. Lo reputo ancora oggi una delle vette più alte raggiunte dalla Bonelli negli ultimi anni. Preso dall'entusiasmo, decisi subito di trarne un film, ma poi l'operazione si rivelò più difficile del previsto a causa della mole del fumetto, e lasciai perdere. A distanza di quasi un anno, però, ho deciso di riprendere in mano quel progetto già iniziato, perché volevo assolutamente raccontare quella storia di cui mi ero innamorato: ho riletto tutto, ho fatto alcune modifiche, ho trovato delle soluzioni per sfoltire un po' la grande quantità di materiale del fumetto, e il risultato è film che porto qui a Roma. Perché Salvatores? La scelta è stata quasi obbligata, dato che Salvatores è uno dei pochi registi italiani che fa ancora film di questo genere. Che cosa dovete aspettarvi? Un film drammatico e tenebroso, con venature horror, ma anche un racconto di formazione, la storia di un'amicizia, una descrizione del mondo della prima adolescenza. Gli spunti sono davvero tantissimi.

Con Stria ti ritrovi a trasporre nuovamente un albo bonelliano. Quanto ha influenzato sulla tua formazione di "autore" il mondo dei fumetti?
Tantissimo, ma ne sono fiero. Il fumetto è la forma d'arte più sottovalutata in assoluto, ne sono convinto. Molti lo snobbano, ma io lo considero la perfetta via di mezzo tra cinema e letteratura. Adoro i fumetto perché adoro i racconti per immagini, perché penso che l'intensità di un volto, di un'espressione o di un paesaggio non potrà mai essere raggiunta da una descrizione letteraria. Sono cresciuto leggendo Tex, poi nel corso degli anni ho ampliato le mie letture prima ad altri fumetti della Bonelli (Storia del West, Nick Raider, Julia, Magico Vento, le miniserie, i romanzi a fumetti...), poi anche a fumetti extra-bonelliani (Watchmen di Alan Moore, i manga di Jiro Tanigouchi ma anche serie giapponesi come Death Note o Sanctuary, le graphic novel di Craig Thompson...). Era inevitabile quindi che la lettura di tutti questi fumetti (in camera mia ho una libreria piena solo di fumetti) influenzasse il mio modo di raccontare. Non a caso moltissimi dei miei film di Cinematik sono tratti da fumetti (Demian, Tom Wheeler, Giorni di guerra, Pulp Stories, Stria...). Sia chiaro comunque che il mio amore per i fumetti non ha influito sul mio rapporto coi libri, perché, inutile dirvelo, sono anche un accanito lettore di romanzi.

Parlaci ora delle tue scelte di cast, per quello che dovrebbe essere, se non sbaglio, il tuo primo film italiano...
Sì, è il mio primo film italiano. Per i due protagonisti non ho mai avuto dubbi: Giovanna Mezzogiorno e Kim Rossi Stuart sono due attori che apprezzo moltissimo, rappresentano forse il meglio del panorama attoriale italiano ed erano perfetti per i ruoli di Chiara e Fabio. E' stato più difficile trovare i tre attori che interpretassero i protagonisti da ragazzini: ero sicuro di prendere Arianna Nastro nella parte di Chiara, ma ci ho messo tantissimo tempo prima di selezionare Vittorio Lomartire e Jacopo Olmo Antinori. Per gli altri personaggi secondari, mi sono affidato a caratteristi italiani più o meno noti.

Il pregio e il difetto principale del tuo film?
Pregio: è una storia coinvolgente, con moltissimi spunti di riflessione e credo una buona atmosfera, che varia dall'horror al racconto di formazione.
Difetto: è piuttosto lungo e potrebbe spiazzare chi si aspetta un horror puro o un dramma realistico, perché non è né l'una né l'altra cosa, ma una via di mezzo fra le due.

Quando uscirà il tuo film nelle sale?
Pensavo di partecipare anche all'Halloween Contest con Stria, quindi lo farei uscire a fine ottobre.

Pronostico secco: chi vince il festival?
I favoriti sono Andrew, Hermetico e Francis. Se devo dire un titolo unico, dico Looking for Hope.

 
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17 replies since 25/9/2012, 18:15   2413 views
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