Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Scomparsa (Festival di Roma 2012)
Poll choicesVotesStatistics
87 [77.78%]
61 [11.11%]
71 [11.11%]
10 [0.00%]
20 [0.00%]
30 [0.00%]
40 [0.00%]
50 [0.00%]
90 [0.00%]
100 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 9)

Scomparsa (Festival di Roma 2012), Hermes Productions

« Older   Newer »
  Share  
Oren productions
view post Posted on 26/9/2012, 23:22 by: Oren productions




Hermes ed i suoi film fino ad ora non hanno mai deluso. Trovano sempre il modo di lasciare qualcosa, che siano sensazioni disturbanti come il braccio di Nemesis usato come arma, oppure tristezza e voglia di riscatto come in Lontano da ogni cosa.
Possono anche trascinarti e coinvolgerti totalmente come ne Il mondo dei ragazzi normali.
Fatta questa breve premessa, possodire che mi sono seduto davanti al mio desktop con molte, anzi, moltissime aspettative. A fine visione, ho riscontrato che le mie aspettative non erano state deluse.

Hermes torna su terreni duri è cupi. Ci racconta la storia di Annie, ragazza giovane e pronta a spiccare il volo, sia professionalmente che sentimentalmente. Un giorno, giunta alla fine della sua giornata di lavoro, arriva un ultimo e gentile (a prima vista) cliente. Per Annie è l'inizio di un incubo. David la rapisce tenendola rinchiusa per moltissimo tempo. L'aguzzino della giovane donna abuserà di lei in tutti i modi possibili, abbattendola sia fisicamente che psicologicamente. Avranno persino una bimba che darà ad Annie la forza di andare avanti, così come la prematura morte della piccola le darà la forza di reagire ed uccidere David. Da qui in poi, la protagonista dovra solo sconfiggere i mostri che si porta dentro per via di quei giorni cercando di scoprire chi fosse quell'uomo e cosa volesse da lei. Il colpo di scena finela è agghiacciante e per nulla prevedibile (personalmente parlando).

Hermes realizza una sceneggiatura cupa e dura. Molte sono infatti le scene scottanti e difficili da interpretare per i due attori, così come è difficile mostrare affrontare il lato psicologico che la pellicola richiede. hermes ci riesce, porta avanti uno script solido che pur essendo nettamente diviso e distinto in due parti con due ritmi totalmente differenti riesce a portare avanti la storia coinvolgendo chi legge a saperene di più.

Una prima parte dove si affronta il rapimento di Annie, dove si cerca sempre di capire chi sia quest'uomo e cosa voglia dalla sfortunata protagonista. Vediamo la loro relazione a tratti quasi di civile convivenza. Annie infatti scende a compromessi pur di salvarsi la vita, fingendo di accettare la vita che il sadico rapitore le impone. Molto affascinante in questo caso il personaggio di David. Infatti è rappresentato come un folle che definirei "umano". I suoi disturbi provengono da un infanzia difficile influenzata da una donna maniacalmente possessiva verso di lui. L'uomo alterna attimi di pura follia facendosi adiare dallo spettatore ed altri dove invece ispira pieta. Dove si intuisce che cin un passato più fortunato probabilmente anche lui sarebbe stato un normale padre di famiglia.

la sua strana e quasi "doppia" personalità porta Annie ad odiare se stessa. Per quando la donna odi l'uomo che le ha tolto la libertà, in alcuni frangenti prova tenerezza per lui e pena. Questo le da fastidio e nell'arco del film assistiamo spesso ad alcune sue "lotte interne" che danno più sfaccettature al suo personaggio.

Dopo la scoparsa della bimba, Annie trova il coraggio di reagire e lo fa. Anche qui l'autore si distacca dal solito cliché dove il cattivo è quasi un super uomo difficile da uccidere e debellare, Infatti la sua morte è rapida, brusca. Annie approfitta di una sua distrazione e "zac" é libera. Libera però dalla prigione materiale perchè in quella spirituale c'è appena entrata.

Qui parte la seconda parte del film. Infatti sotupisce la morte del cattivo a circa metà pellicola. Ci si chiede ed ora? Cos'altro avrà da raccontare?
E' qui infatti che il film prende un altra piega. diventando molto più introspettivo verso la protagonista e coinvolgendo lo spettatore nelle indagini per scoprire la verita. Vediamo una Annie molto sciupata e trasandata che piano piano cerca di rimettere al proprio posto i tasselli della sua vita. Qui il film mi ha coinvolto tantissimo. Mi scervellavo infatti cercando soluzioni ed accusando più o meno tutti. Il poliziotto, l'amica del cuore, l'ex fidanzato. ma mai , dico mai avrei pensato che si trattasse della mamma. La donna infatti paranoica e competitiva verso la sorella trova il modo di vendicarsi per la scomparsa del marito e della figlia prediletta, fare un po' di soldi e salvare la faccia convinta che la figlia avesse fallito nel suo progetto lavorativo.

Che dire, c'è di tutto. Thriller, dramma, psicologie dei personaggi ben delineate ed una struttura narrativa impeccabile che grazie ai vari Flashback ed i colloqui con la psicologa ci danno la possibilità di conoscere Annie ed i suoi stati d'animo. Così da creare un'empatia particolare nei suoi confronti.

Ottimo il cast, perfetta come sempre Natalie. Buona la scelta di Affleck alla regia. Potevano sicuramente esserci molti altri nomi, ma Quello proposto è sicuramente il meno banale ed il più coraggioso.

Hermes confeziona una pellicola impeccabile, che pur trattando un tema visto e rivisto, ha saputo raccontarlo in un modo fresco ed originale, soprattutto sulla parte finale.

Voto 87
Altro colpo messo a segno da Hermes, che diciamolo sta diventando il nostro Nolan, non sbaglia un film. Sperando che questo abbia più fortuna in termini di premi , ne approfitto per fargli i miei complimenti ;)
 
Top
32 replies since 24/9/2012, 15:23   2551 views
  Share