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Scomparsa (Festival di Roma 2012)
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Scomparsa (Festival di Roma 2012), Hermes Productions

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Andrew.
view post Posted on 24/9/2012, 15:23 by: Andrew.




Scomparsa
Hermes Productions


http://hermesproduction.altervista.org/ScomparsaHome.html


Intervista


Se non sbaglio sei alla tua seconda partecipazione al Festival di Roma: che emozione si prova?


E’ sempre una gran bella emozione anche perché ogni anno ci si presenta con una “creatura” diversa e quindi si è in costante fibrillazione, curiosi di sapere come verrà accolta la nuova fatica. Il primo anno ho partecipato forse con più incoscienza, quest’anno ho cercato di preparare il film al meglio, ma l’emozione c’è sempre anche perché solitamente al festival partecipano film importanti.


L'anno scorso ti presentasti con un film "importante" che però divise un po' la critica, stavolta ci riprovi con un progetto che fin dall'inizio ha suscitato un consenso pressocchè unanime: dopo il colpaccio sfiorato agli ultimi Awards, pensi che questa sia la volta buona per portare a casa il premio più importante (in questo caso, il prestigioso Colosseo d'Oro)?

Oddio, ho notato che quando un mio film parte tra i favoriti, solitamente rimane sempre a bocca asciutta a fine corsa. La mia “personale maledizione” si ripeterà anche a questo festival? Non saprei… non vorrei tirarmela ma non credo che il film possa ambire al premio più importante. Magari anche questa pellicola è destinata a dividere la critica.


Per la regia ti sei affidato a Ben Affleck. Una scelta interessante e tutt'altro che banale: dicci un po' cosa ti ha fatto optare per il giovane regista-attore...

Il primo nome che ho pensato è proprio quello di Affleck e il riferimento principale è proprio al suo film d’esordio Gone baby gone. Un film cupo e molto duro in cui Affleck non ha paura di mostrare i crimini più odiosi degli uomini e soprattutto ha il coraggio rallentare l’azione, di non imboccare la strada del thriller facile per soffermarsi piuttosto sul dramma interiore dei personaggi. Ho pensato che questo fosse l’approccio giusto, che rendesse giustizia al libro di Chevy Stevens. E poi volevo anche rischiare, evitando quindi di prendere sempre i soliti noti con cui solitamente si va più sul sicuro.



Col tuo Scomparsa ci troviamo di nuovo alle prese con una protagonista femminile, in quello che sembra essere uno dei leitmotiv principali di questa edizione... Cinematik ha scoperto il suo lato "femminile"?


Non saprei, di sicuro c’è più attenzione ai ruoli femminili e magari c’è anche la voglia di vedere più storie con protagoniste delle donne. Secondo me questo festival sarà un’ottima occasione per consegnare agli awards qualche interpretazione memorabile e ne sarebbe proprio il caso, dato che le categorie femminili sono sempre un po’ povere.


Parlaci ora delle tue scelte di cast, a partire dalla protagonista: una Natalie Portman in odore di premi...


La Portman credo sia perfetta per il ruolo, anche perché fisicamente incarna perfettamente l’idea della “giovane adulta”, della ragazza ormai donna che però conserva ancora alcune fragilità legate alla gioventù. Ammetto che su di lei ripongo molte speranze, perché il suo è un personaggio davvero impegnativo. La Lange l’ho riscoperta con American Horror Story e sono rimasto letteralmente affascinato dall’enorme carisma che sprigiona nonostante l’età non più giovanissima. La scelta di Brolin è stata più difficoltosa perché non è propriamente il primo nome che viene in mente per una parte simile. Anche lui secondo me potrebbe sorprendere e, perché no, dividere la critica. Il suo è un personaggio complesso, che credo però non mancherà di affascinare. E poi c’è la Ryder in un ruolo secondario ma comunque importantissimo. Anche lei ha carisma da vendere e spero un giorno di poterle affidare un ruolo da protagonista.


Il pregio e il difetto principale del tuo film?


Il pregio forse è che il film regala un personaggio, Annie la protagonista, davvero potente, sfaccettato, complesso, sofferente. In generale direi che c’è una buona attenzione alla caratterizzazione dei personaggi. Il difetto è che il film è molto “parlato” e, per certi versi, ha un’impostazione quasi teatrale che immagino richiederà forse più impegno del solito da parte dello spettatore.


Quando uscirà il tuo film nelle sale


Appena concluso il Festival.


Pronostico secco: chi vince il festival?


In prima battuta dico Looking for hope, seguito però da Il paradiso del diavolo se quest’ultimo non sarà troppo “estremo”.
 
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32 replies since 24/9/2012, 15:23   2551 views
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