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Il paradiso del diavolo (Festival di Roma 2012)
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Il paradiso del diavolo (Festival di Roma 2012), Chimera Films

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Oren productions
view post Posted on 18/9/2012, 22:59 by: Oren productions




Di von trier ho visto solo Melancholia, film che mi ha affascinato e non poco. Andrew sceglie lui alla regia in questo suo ultimo claustrofobico thriller mascherato inizialmente da cartellone ambientalista.
Il film comincia raccontando l'arrivo di questo gruppo di ambientalisti sull'isola di Saint- Esprit.
La versione ufficiale della missione è quella di salvare gli Albatros. Specie di volatili a rischio estinzione. Col passare del tempo, Barbara (una sempre meravigliosa Sharon Stone) che è a capo della spedizione, perde di vista lo scopo originario a favore di un progetto ambiziosamente folle che porterà lei stessa e tutto il gruppo ad un' inevitabile distruzione.

Andrew riesce a dare un ottimo peso al film e Von Trier diventa la scelta migliore che il produttore potesse fare. Lo stesso si puo dire per il resto del cast, dove la Stone porta a casa un'ottima prova, cosa che per lei ormai è naturale come respirare.
La Gainsbourg invece mi ha un po' deluso. Il suo ruolo e ben interpretato, ma da una personaggio come lei si poteva forse sfruttare qualcosa di più.

L'ambientazione dell'isola che a poco a poco si trasforma in un vero inferno (mai titoli fu più azzeccato) è perfetta, così come la metamorfosi della dottoressa barbara. Che io ho trovato invece ben descritta e tratteggiata. Dalle prime sequenze si intuisce che è una donna che si è sempre battuta per i suoi ideali, fin dai tempi del College. Il resto del cast è invece meno curato e tratteggiato, ma fanno comunque la loro parte.

Ammetto però di non aver provato questa sensazione di angoscia che il produttore ha cercato di ricreare. Invece sentivo solo una sensaziine di strage imminente, qualcosa di catastrofico o inaspettato che all'improvviso sconvolge tutto ciò che abbiamo visto. Sensazione che resta tale, perché seppur il ritmo ed il genere virano dal thriller all'horror, tutto è molto graduale e questo durante la visione risulta un po' snervante e fastidioso.
Nel suo complesso il film cattura e piace. Soprattutto grazie alla Stone che insieme al giovane Jamie Bower risultano essere il cuore del film portando avanti insieme tutti i cambiamenti più scabrosi che avvengono durante la visione.

Ho notato anch'io la piccola forzatura dell'abbandono francese in cosìpoco tempo e così facilmente, poteva semplicemente essere motivata in modo più veritiero, ma è comunque un difetto sul quale si puòà sorvolare.

Voto 75

Il film della Chimera mi è piaciuto, mi ha appassionato ma non mi ha del tutto conquistato. Andrew da un progetto simile poteva chiedere ed avere di più, anche se a fine visione non si resta delusi ed indifferenti a ciò che si è visto.
Apprezzabile anche il lavoro svolto per cucire il film su un regista come Lars, lavoro che è riuscito nel migliore dei modi.

 
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