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Il paradiso del diavolo (Festival di Roma 2012)
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Il paradiso del diavolo (Festival di Roma 2012), Chimera Films

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Andrew.
view post Posted on 18/9/2012, 10:11 by: Andrew.




Il Paradiso del diavolo
Chimera Films


http://chimerafilms.altervista.org/paradiso/home.html



La domanda è ormai classica, ma te la rivolgo ugualmente: anche se sei un veterano, che emozione si prova tuttora nel partecipare a questo Festival?


Ormai è diventato un appuntamento fisso, un impegno (e un piacere) al quale non posso mancare. Quest’anno sarà più dura perché capita in un periodo un po’ incasinato (mi trasferisco per un po’ in un’altra città) e quindi lo vivrò forse in modo meno calmo, ma sono sicuro che come sempre ci sarà da divertirsi e sarà un’occasione per far rivivere cinematik che grazie al festival spesso si rialza.


L'anno scorso ti sei aggiudicato per la prima volta il Colosseo d'Oro, anche se "in condominio" con un altro film. Pare che anche stavolta affronterai il Festival partendo tra i "favoriti" della vigilia. Pensi di poterlo vincere, magari in solitaria, quest'anno?


Inizialmente credevo di sì, cioè avevo tra le mani un ottimo soggetto che era perfetto per il festival e anche per vincerlo. Oggi, a film ultimato, non sono sicuro come qualche mese fa. Non che non sia soddisfatto della sceneggiatura, ma mi rendo conto che è stato più difficile del previsto riuscire a esprimere in immagini le sensazioni angoscianti che il libro mi aveva trasmesso e se ci aggiungiamo che è un film molto duro, con immagini e situazioni che possono disturbare o infastidire, le possibilità si riducono. Però ci credo ancora, le carte per vincere le dovrebbe avere e sarebbe un’occasione perfetta per riscattarmi dall’ex aequo dell’anno scorso (dove probabilmente in molti ritenevano che dovesse vincere solo Nightbay).


Lars Von Trier alla regia è già di suo una bella sfida. Cosa ti ha spinto a lavorare col controverso regista danese? E cosa ne pensi dei suoi precedenti cinematikiani?


Posso dire tranquillamente che è uno dei miei registi preferiti. I suoi film possono essere belli o brutti (per me sono tutti belli) ma di sicuro non ne trovi uno che ti lascia indifferente. Sono tutti un pugno nello stomaco, spesso commoventi (dance in the dark), a volte sperimentali (Dogville), a volte nauseanti nel senso buono del termine (Anthicrist), ma nessuno ti lascia appunto indifferente e te li ricordi a lungo.
Insomma, se qualcuno non lo conosce, guardatevene uno a caso e capirete.
Per quanto riguarda i suoi precedenti cinematikini, ho apprezzato molto entrambi i suoi film, Pussy War e Black, entrambi scritti da Emil. Li ho trovati ancor più sperimentali e “incasinati” rispetto ai film che il regista fa nella realtà, forse un tantino troppo surreali per lui, però come i film reali c’è da dire che nemmeno questi si dimenticano facilmente e ti lasciano qualcosa dentro.


Tratto da James Ballard, Von Trier dirige il tutto. Cosa dobbiamo aspettarci da questo tuo "Paradiso del diavolo"?

Ho notato che molti non sono riusciti a inquadrare bene questo film, effettivamente la trama di presentazione è molto vaga e lontana da quello che sarà poi il tema principale. Non era mia intenzione mantenere segreti (la trama è in fondo copiata da quella del libro), ma a questo punto evito di aggiungere altro e lascerò che ve lo gustiate da soli, scoprendolo a poco a poco. Di sicuro potete aspettarvi di non rimanere a fine visione senza emozioni. Belle o brutte che siano.


Parlaci un po' delle tue scelte di cast. Com'è stato lavorare col Cinematik Award Sharon Stone?

C’era bisogno di una protagonista gigante per questo film, dato che il suo è un ruolo parecchio controverso e delicato. Sharon Stone mi è sembrata perfetta, sia per il fisico che per il modo in cui ha recitato. Del resto non è la prima volta che è stata chiamata a recitare in parti ambigue, penso a Basic Istinct.
Tra gli altri attori, abbiamo puntato molto su Jamie Campbell Bower, ragazzo con poca esperienza alle spalle, ma che ci ha dato soddisfazioni perché è riuscito a calarsi nella parte difficile.
Gli altri attori vengono dal cinema di Von Trier, cioè Kiefer Sutherland e Charlotte Gainsbourg che come sempre si sono rivelati dei gran professionisti.


Il pregio e il difetto principale del tuo film?


Il pregio, come ho detto, è che è un film che non vi lascerà indifferenti. Spesso capita di guardare un prodotto confezionato benissimo, ma che non ci emoziona. Ecco, non sarà questo il caso (anche se le emozioni non saranno per forza positive).
Il difetto (e anche di questo ho già parlato) è insito nel tentativo di trasposizione di un’opera che si basa molto sulle sfumature delle frasi, sui pensieri e su descrizioni che è stato difficile trasporre e quindi potrei non essere riuscito a trasmettere le sensazioni che il libro mi ha dato.


Quando uscirà il tuo film nelle sale?


Penso durante il festival stesso.


Pronostico secco: chi vince il festival?


Avrei detto Francis, ma attorno al suo film si è venuto a creare un’aspettativa troppo alta e come capita spesso in questi casi è difficile mantenere le aspettative alte. Sono sicuro che il suo film piacerà, ma se dovessi scommettere su un vincitore, dico Clint, che zitto zitto col suo progetto non troppo pubblicizzato si porterà a casa diversi premi. Ammetto comunque che quello che più mi attira personalmente è il film di Arcadia (ma questo dovrà faticare per vincere, mi dà l’impressione di essere un film controverso e difficile da comprendere a pieno, un po’ come il mio)

N.B. La risposta all'ultima domanda l'ho scritta prima di leggere i vari film.
 
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