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Leo and I (festival di Roma 2012)
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Leo and I (festival di Roma 2012), Sunset Boulevard Films

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canepa
view post Posted on 26/9/2012, 17:46 by: canepa




RECE by Tomcat: LEO AND I
Quasi metacinema!


Premetto che questo non è il mio genere preferito, però questo film mi è piaciuto, anche perchè a quell “prurito” sviluppato con sapienza per attirare il modern pubblico cinematografico.
Script scritto in maniera corretta, con qualche piccolo errore di battitura e se non erro un cambio di dicitura del personaggio (Leo con Charles) in un punto.
Un film che è interessante e quasi metacinema; sì, perchè il film è tratto da “Lolita” di Nabokov, già portato al cinema nel ’62 da Kubrik e nel ’97 da Lyne. Solo che qui la faccenda si ribalta e il concupito (ne siamo proprio sicuri?) è il ragazzo e la “pedofila” è una donna. Ma la sceneggiatrice non si è fermat qui, ha perfino omaggiato il libro, facendone parlare in classe a Henrietta con i commenti degli studenti (ma non era una scrittrice?).
Certo che dopo gli ultimi 007, questo è uno dei film con inserti pubblicitari più sfacciati.
Una storia interessante perchè mette in scena una serie di personaggi vivi e reali che sono tratteggiati con il cesello e con dialoghi veri. Il ritmo è dosato con il contagoccie e fa in maniera che lo spettatore non si annoi e rimanga affascinato da questa storia che è lineare (se si esclude la struttura circolare), ma che sul finale riesce anche a regalarci un minimo di colpo di scena, facendoci capire il perchè della prima scena.
Quindi tutto bene? Diciamo di si; però non sono riuscito bene a capire perchè Leo se la prenda tanto con Henrietta. Pensandoci ho pensato che potesse essere perchè accusa la donna della morte del padre; ma non è chiaro. Soprattutto non mi sembra che la colpa, se di colpa si può parlare, sia tutta della donna; anche Leo ha la sua dose di colpa e anzi se proprio vogliamo vedere lui è molto peggio di lei per quello che fa con la professoressa. Henrietta è spinta dall’amore, che assume connotati “legali”, invece sembra che Leo sia spinto solo dalla bramosia di soldi dopo e dall’ormone selvaggio prima.
Solo in fondo con cinicità, sembra che abbia deciso per una vita regolare. Ma a che costo?
Un film con un tema se vogliamo non troppo facile, come l’amore fra persone di età diverse al limite della pedofilia, ma vissuto in maniera condivisa da ambo le parti e non con sopraffazione univoca.
Un’ altra cosa che mi è sembrata un po forzata è la “voglia” che è nata immediatamente in Henrietta. Forse dovuta al poc spazio che poteva essergli riservata nell’arco della pellicola.
Un regista inglese per un film a stelle e strisce che forse (IMHO) si discosta dalla sua precedente produzione, ma che ha quella mano sapiente che porta il film su binari solidi, senza grossi fronzoli.
Sul versante cast, devo dire che sono rimasto colpito dalle scelte molto funzionali, con la sorpresa Ludwig, veramente bravo nell’interpretare Leo. Brava anche la Foster che a mio avviso dopo qualche film zoppicante, torna a fare una grande parte; proprio lei che era stata una piccola lolita nel 1976 in taxi driver; decisamente la produttrice si diverte con la legge del contrappasso.
Grandiosa la Keaton, che conferma la sua bravura in un ruolo da vecchia depravata. Nota dolente il “prezzemolino” Fassbender che per la sua notorietà del periodo, forse è un po sprecato e messo in secondo piano dai due veri protagonisti della pellicola.
La locandina non sarebbe male, ma la scritta in calce è troppo attaccata al bordo. Inoltre la foto della foster si vede che è appiccicata e ha anche la testa “tagliata” dal bordo superiore.
Il sito è ben realizzato anche se alcune scritte sono poco leggibili a causa dello sfondo; però è completo e interessante specialmente per quanto riguarda le curiosità.
Buona parte della colonna sonora è dei Sonata Arctica, anche se ci sono un paio di brani dei Roxette, che mi hanno riportato alla mia giovinezza. Inoltre buona parte dei brani utilizzati è figlia di elementi scenici (band, radio, etc), soluzione che comporta un minor sforzo nella scelta dei brani; però i brani sono scelti con cura e quelli che non sono uditi dagli elementi di scena sono in grado di dare spessore alle scene.
Concludendo mi comlimento con la produttrice per aver riportato alal luce Lolita a distanza di più di 10 anni dall’ultimo remake, non limitandosi a farne un remake, ma cambiando la prospettiva e il momento storico dall’originale (film o libro che sia). Una pellicola interessante che suscita degli interrogativi e che ha dalla sua una serie di interpreti che confermano la loro bravura e addirittura sono una sorpresa.
Voto complessivo: 72/100
 
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17 replies since 17/9/2012, 10:00   2359 views
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