| The ospital era uno dei film che aspettavo con più curiosità, sia per il genere da me molto apprezzato, che per la collaborazione inedita tra un veterano come Andrew e una nuova leva come Destiny. Il film è esattamente quello che ti aspetti, un horror (di quelli divertenti) che omaggia i mitici cult degli anni ’80 come I Goonies ed E.T. La trama è semplice e funzionale al genere di film che i due produttori volevano realizzare: un gruppo di amici (ovviamente appassionati di cinema e videogiochi) si addentra all’interno di un vecchio fatiscente ospedale per scoprire se le leggende che girano sul suo conto sono vere. Scopriranno che il posto è abitato da creature mostruose e investigando sulla storia dell’edificio porteranno a galla una verità piuttosto inquietante. Il film è divertente dalla prima all’ultima scena e non si prende mai troppo sul serio. Ogni volta che la componente horror rischia di prendere il sopravvento c’è sempre qualche battuta o momento comico che smorza la tensione. La pellicola è un continuo omaggio ai classici del genere e si respira perfettamente l’atmosfera magica e vibrante di film come il capolavoro di Spielberg. C’è la simpatica combriccola di amici (che ovviamente si sposta sempre rigorosamente in sella alla bici), il gusto della scoperta, i piccoli brividi lungo la schiena, l’avventura e la passione per la fantascienza. Il gruppo di amici è sicuramente un po’ stereotipato (c’è il leader, l’amica carina e sveglia, il grassottello simpaticone e la sorella maggiore) ma in un film del genere ci sta. La pellicola riserva ottimi momenti di tensione quando i protagonisti decidono di esplorare il lugubre ospedale, ma soprattutto riserva un colpo di scena davvero inaspettato. Complimenti ad entrambi i produttori perché era davvero imprevedibile e dà una bella svolta a tutta la storia. Anche il finale è piuttosto insolito e originale, una svolta inaspettatamente romantica ed emotivamente “dolorosa” che si allontana decisamente dal solito happy ending. Ammetto che mi ha spiazzato e nonostante apprezzi la scelta coraggiosa, devo dire che questo finale l’ho trovato un po’ stridente con l’atmosfera generale del film e a tratti un po’ forzato. Non è un po’ eccessivo che Nicole prenda una decisione così radicale (trasformarsi in un essere alieno e abbandonare la sua famiglia) nonostante conosca Michael da così poco tempo? Un amore adolescenziale può portare a una scelta del genere, fatta in così poco tempo? E poi mi ha sorpreso anche la reazione del resto della famiglia. Sia i genitori che Chris mi sono sembrati un po’ troppo composti e accomodanti, nonostante stessero per perdere definitivamente la loro figlia/sorella. Il finale comunque ha il suo fascino, non compromette la riuscita del film e indubbiamente stupisce, nonostante io lo abbia trovato un po’ forzato.
Bravo Darabont che dirige ottimamente la pellicola, senza scivolare mai troppo nelle atmosfere cupe e dando la giusta leggerezza. Cast fatto di nomi poco conosciuti (molti dei quali proveniente dal mondo della tv) ed è una scelta che approvo perché adatta a un film così. Ho apprezzato sia Colin Ford, che Riley Griffiths e Freddie Highmore. E’ sicuramente un cast che funziona nella sua interezza e non tanto per le singole interpretazioni.
Ottime le musiche. Sempre adatte alle scene e anche con quel tocco magico e fantastico.
Sito ricco di immagini inquietanti. Semplice ma funzionale. Locandina che mi è piaciuta molto. Stilosa ed elegante, rappresenta perfettamente l’atmosfera generale del film.
The ospital è un horror che non ha grandi pretese, se non quella di divertire e far sognare. Adatto sia ai più piccoli, che proveranno qualche brivido e assaporeranno il gusto dell’avventura, che ai più grandi, pronti a cogliere tutte le citazioni del film e a lasciarsi andare a una piacevole malinconia dei tempi che furono. Il film ha ritmo, momenti divertenti e un riuscitissimo colpo di scena. Il finale, seppur un po’ troppo audace e forzato, colpisce e fa il suo dovere, senza rovinare il film nel suo complesso. Complimenti quindi a Andrew e a Destiny che hanno confezionato una pellicola leggera ma molto curata e piacevole, da cui emerge tutta la passione dei produttori per questo genere di film. 73/100
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