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Campo di fuoco
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Campo di fuoco, Arcadia Productions

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Clint1994
view post Posted on 10/9/2012, 20:13 by: Clint1994




CAMPO DI FUOCO by Clint94

Ho notato che spesso Arcadia scrive film, come dire, ambigui, poco chiari e difficili da seguire. Era successo con “Notte selvaggia” ed è successo ancora con “Campo di fuoco”. Mi aspettavo di trovarmi di fronte a un classico film action, leggero e divertente, e invece mi sono imbattuto in una storia serissima che ho trovato veramente faticoso seguire. A livello teorico, la trama è abbastanza semplice: si tratta della guerra condotta da uno sniper infallibile, Russell Brendan Kane, contro un potente boss della droga messicano e i suoi accoliti. Il modo in cui la storia viene sviluppata e raccontata, però, per quanto originale, rischia di stordire e confondere lo spettatore. Se a volte si criticano i film per l'eccessiva linearità, qui mi verrebbe da criticare “Campo di fuoco” al contrario per la sua troppo poca linearità. Infatti ci ho messo parecchio tempo a collegare i flashback con la storia principale, ma per buona parte del film mi sembrava di avere a che fare con scene scollegate tra loro. A rendere ancora più complicata la lettura è l'uso eccessivo di tecnicismi militari: non parlo solo delle descrizioni delle armi o dei mezzi di trasporto, ma anche proprio delle strategie di guerra. Insomma, ho fatto proprio fatica a inquadrare bene certe situazioni, e questo ha reso la lettura troppo pesante, al punto che arrivare alla fine è stato quasi liberatorio. Contribuisce a questa pesantezza complessiva dell'opera anche il tono ultra-serio del film: non c'è un minimo di ironia o di leggerezza, vengono sparate a raffica battute ad effetto “da duri”, e anche per questo si fa fatica ad affezionarsi ai personaggi. Kane io l'ho trovato in definitiva antipatico nella sua arroganza: mi è sembrato un personaggio troppo finto, pompato, con troppe battute studiate a tavolino. E quando si tenta di umanizzarlo in un paio di scene, per esempio quando si mette a piangere al ricordo del padre, il cambiamento è troppo improvviso per risultare credibile, e si rischia solo di scadere nel patetico. Anche Scarlett Johansson un po' delude: il suo rapporto con Kane all'inizio è il tipico rapporto veterano-novellina, visto in un sacco di film; poi, quando muore, salta fuori la sorella gemella, e anche questa è una trovata che ho gradito poco. Tuttavia la mia non è una stroncatura totale, perché ci sono anche diversi aspetti del film che ho apprezzato. Intanto, l'abilità nel costruire certe scene d'azione. Penso alla scena iniziale nella tavola calda, quando Kane e Eduardo si scontrano coi tre messicani: è una scena ben descritta, con una tensione crescente che culmina in una sparatoria godibilissima. Ma è carica di pathos drammatico anche la scena della morte di Ellen (mi ha ricordato la morte di Duncan Hayworth in “L'ultimo dei Mohicani”), accompagnata dalla splendida musica di Morricone. Per non parlare della morte orrenda di Hurtado, o dell'assassinio finale di Craig e Dolores. Ecco, forse in “Campo di fuoco” meritano di più alcune singole scene che il film nel suo complesso. Tra i personaggi, se quelli di Bale e della Johansson non mi hanno entusiasmato molto, ho apprezzato assai la figura di Hurtado, perfettamente interpretato da Benicio Del Toro, il migliore del cast: un villain alternativo, un personaggio intenso e carismatico, con una propria filosofia e un proprio codice morale, che alla fine ha attirato la mia simpatia anche più di Kane; impossibile non provare empatia nei suoi confronti quando viene ritrovato il suo corpo martoriato e in fin di vita, massacrato dai suoi stessi complici. Ben fatti, per quanto più classici, anche i personaggi di Eusebio e Dolores, le vere anime nere del cartello.
Ho apprezzato anche alcuni colpi di scena interessanti (la morte abbastanza improvvisa di Ellen, il legame di parentela tra i personaggi di Del Toro e John Leguizamo, il tradimento di Craig e quello di Eduardo), che rendono un po' più coinvolgente una storia altrimenti davvero pesante e difficile da seguire.
Il cast comunque è scelto molto bene: Bale e la Johansson sono in parte, Del Toro è perfetto, Paz Vega fa la classica femme fatale, Michael C. Hall è stronzo al punto giusto. Gli unici un po' sprecati sono Josh Brolin e Malcolm McDowell. Anche Fuqua alla regia è perfetto.
In conclusione, “Campo di fuoco” è un film con dei buoni pregi, ma che nel complesso non considero del tutto riuscito. La storia è troppo confusa, anche a causa dell'alternarsi coi flashback che vengono spiegati troppo in là e rendono quasi incomprensibile tutta la prima parte; il protagonista è costruito troppo a tavolino per risultare simpatico e le battute ad effetto sono veramente troppe; i tecnicismi militari abbondano e per chi non se ne intende non fanno che appesantire la lettura; alcune trovate (la gemella) sono discutibili. D'altro canto, ci sono delle splendide scene d'azione e un ottimo villain. In generale però è un film che mi ha un po' deluso e che ho faticato a concludere.

VOTO: 6/7
 
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24 replies since 28/7/2012, 12:39   2509 views
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