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Campo di fuoco
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Campo di fuoco, Arcadia Productions

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Hermetico
view post Posted on 6/8/2012, 11:04 by: Hermetico
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Campo di fuoco è la rivelazione di questa estate (almeno fino ad ora). Un film su cui io non avevo riposto molte aspettative perché sapevo che il genere a cui apparteneva (l’action “sparatutto”) era piuttosto lontano dai miei gusti, eppure pagina dopo pagina mi sono dovuto ricredere.
Il film ha per protagonista Kane, uno sniper infallibile e dal passato decisamente turbolento che viene mandato in missione nella giungla messicana al fine di portare a termine un colpo definitivo alla guerra contro i narcos: uccidere Hurtado, il boss a capo del Cartello di Palenque. La missione, condotta assieme ad Ellen, il suo spotter, comincia nel peggiore dei modi e da lì in poi inizierà una vera e propria guerra ai narcos che lascerà molte vittime sul campo.
Il film è piuttosto lungo, eppure non annoia mai. C’è una perfetta alternanza tra momenti riflessivi e adrenalinici, che dona un ritmo piacevole a tutta la pellicola. Le scene action sono molte, si tratta soprattutto di sparatorie, che per fortuna non sono per nulla pesanti da leggere e soprattutto sono molto violente. Dicono che quello che vuole sempre scioccare sia io, ma in questo caso devo dire che alcuni momenti erano davvero brutali (la tortura della povera Ellen, i numerosi massacri, la vendetta finale di Cassanda) e certo Arcadia non ha lesinato particolare truculenti; il tutto poi in una cornice piuttosto realistica che rende la violenza rappresentata ancora più devastante. A me non ha disturbato, anzi l’ho trovato un bell’espediente per mantenere sempre vivo lo stato di tensione e la sensazione di un pericolo mortale dietro l’angolo. L’ambientazione poi ha sempre il suo fascino: il “selvaggio Messico”, quella terra di nessuno dove non ci sono regole o ogni tipo di bestialità è concessa.
La storia poi regala anche diversi colpi di scena, alcuni dei quali davvero ben congeniati soprattutto sul finale (i tradimenti, i vari doppiogiochisti, senza dimenticare l’inaspettato “ritorno” di Ellen). E non mancano neanche momenti piuttosto toccanti (nonostante di parli di un action), è il caso dell’esecuzione di Ellen, i ricordi di Kane su suo padre e i diversi confronti tra lui e Cassandra riguardo la morte di Ellen. Questi momenti hanno dato profondità a tutta la vicenda e al film che altrimenti rischiava di trasformarsi in una sequenza di scene “spara e fuggi”.
Ottima anche la scelta, nella rima parte, di alternare flashback e presente. All’inizio è un po’ spiazzante ma dà parecchio ritmo a una prima parte della pellicola che è chiaramente preparatoria.
L’unico appunto che mi sento di fare riguarda l’uso di un linguaggio a volte troppo tecnico quando si parla di armi e trasporti militari. Tutte quelle sigle, tutte quelle tipologie a volte appesantivano un po’ la lettura e non aggiungevano informazioni fondamentali ai fini della storia. Niente di compromettente però, solo una piccola sbavatura.

Fuqua fa un ottimo lavoro, dirigendo al meglio le scene più adrenaliniche e dando la giusta importanza ai momenti più emozionanti. Tutto sommato una scelta abbastanza controcorrente e coraggiosa, infatti vengono in mente molti altri nomi anche più blasonati di Fuqua per la regia di un film del genere.
Cast ottimamente assemblato che potrebbe anche dire la sua ai prossimi awards. Perfetto come sempre Bale, che dà vita a un gran bel personaggio. E’ il solito eroe disilluso dal passato tormentato, me è molto ben descritto, non risulta per nulla antipatico e ci si affeziona presto a lui e ai suoi modi bruschi. Brava anche la Johansson, che mi è piaciuta soprattutto nelle vesti di Cassandra. Del Toro dà vita a un cattivo “con l’anima” che per quanto abbia delle motivazioni convincenti, per me rimane pur sempre un bastardo (troppo facile mettersi a posto la coscienza pagando profumatamente i propri “operai”, se poi si va a vendere la morte dall’altra parte del confine).
Anche gli attori non protagonisti sono scelti bene, da Michael C. Hall a McDowell. L’unico che ho trovato un po’ sprecato è Brolin, la sua parte mi è sembrata troppo marginale per un attore del suo calibro.

Le musiche invece devo dire che non mi hanno convinto molto. Quelle dei momenti più drammatici erano ben scelte, ma per le scene più adrenaliniche non le ho trovate molto azzeccate. Avrei preferito qualche pezzo strumentale invece che delle vere e proprie canzoni.

Sito semplice e basilare.

Campo di fuoco è un gran bell’action, una vera sorpresa. Intrattiene splendidamente per tutta la durata, esalta nelle scene mozzafiato ed emoziona in quelle più drammatiche. Lo definirei un “action con l’anima”. Complimenti ad Arcadia, che se fosse riuscito a far uscire il film nel semestre appena concluso, credo che si sarebbe tolto diverse soddisfazioni. 76/100
 
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