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Campo di fuoco
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Campo di fuoco, Arcadia Productions

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Francis Delane
view post Posted on 1/8/2012, 18:59 by: Francis Delane

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


E' ancora presto per dirlo, ma potrebbe essere cominciata una nuova era nei rapporti fra me e Gennaro. Dopo una serie infinita di film con cui non riuscivamo a convincerci a vicenda, questa è la seconda volta di fila che, dopo Gang Bang, mi ritrovo ad applaudire un film di Arcadia, il quale dimostra che, all'occorrenza, sa anche narrare una storia.

Ci troviamo di fronte, infatti, a un vero e proprio kolossal di quasi tre ore sulla lotta quasi solitaria di Russell Brendan Kane (Christian Bale) contro un signore della droga (Benicio Del Toro) e i suoi accoliti, in un intreccio di mafia, politica, crimine organizzato, e soprattutto violenza degno del peggior James Bond, quello fleminghiano e duro (non quello divertente dei film). Mi verrebbe quasi spontaneo collegarlo a I mercenari di Stallone, con la sua memoria cinefila e la sua riflessione sotterranea sul tema della decadenza, della vecchiaia, della morte, a cui sarebbe da aggiungere in questo caso un senso di dolorosa necessità e giustizia. Non che non esista una linea buoni/cattivi nel film (Eusebio e Dolores non possono certo essere giudicati buoni, così come Kane e il doppio ruolo della Johansson sono indiscutibilmente gli eroi), ma dentro questa linea le motivazioni, gli intrecci, il dolore si intersecano in contorti intrecci psicologici, in situazioni dove, come diceva Jean Renoir, "il tragico è che tutti hanno le loro ragioni". E quindi, Kane ci inquieta per la sua lucidità nel riconoscere l'uso della violenza, mentre Xavier mostra un lato umanitario che lo scalza dal ruolo di Uomo Nero. Su tutto e tutti, la sensazione di un mondo corrotto e marcio, dove però è indispensabile lottare.

In altre parole, la morale del film, e di Kane, sembra essere che, per quanto brutto è il mondo, pure bisogna accettarlo e, accettatolo, andare avanti, senza illusioni ma anche senza compromessi. E in questo, si può mantenere un'innocenza.

La sceneggiatura e il ritmo del film si uniscono a questa logica, rinunciando a ogni scena troppo sentimentale per concentrare tutto sulla violenza, lasciando solo intuire ciò che passa dentro gli uomini che impugnano le armi. E quindi rendendolo più forte. All'inizio, il passaggio da presente a flashback disorienta, ma quando verso la metà del film sei riuscito a capire il gioco, si scorre liscio come l'olio. L'unica difficoltà sono i termini tecnici, che non aiutano a focalizzare molto il modello preciso di camion o di aereo a un profano come me, ma non è una difficoltà così grossa. Il sito non è molto sviluppato graficamente, ma c'è tutto quello che c'è bisogno di sapere.

Perfetto il cast: Bale, la Johansson, Del Toro, la Vega... Christian potrebbe già candidarsi a Miglior Attore Protagonista.

VOTO FINALE: 87/100. Un film di genere fatto splendidamente, una lettura estiva da consigliare a chiunque. Bravo Arc.
 
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