Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Cowboy Bebop
Poll choicesVotesStatistics
7,55 [50.00%]
83 [30.00%]
8,51 [10.00%]
71 [10.00%]
100 [0.00%]
9,50 [0.00%]
90 [0.00%]
6,50 [0.00%]
60 [0.00%]
5,50 [0.00%]
50 [0.00%]
4,50 [0.00%]
40 [0.00%]
3,50 [0.00%]
30 [0.00%]
2,50 [0.00%]
20 [0.00%]
1,50 [0.00%]
10 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 10)

Cowboy Bebop, Clint94

« Older   Newer »
  Share  
Clint1994
view post Posted on 1/7/2012, 14:51




Ecco qui: http://clint1994.altervista.org/CowboyBebo...pacecowboy.html
Buona visione :)

PS: mi sono accorto di aver sbagliato a segnare i voti nel sondaggio, ma non riesco a correggere...

Edited by Clint1994 - 2/7/2012, 11:37
 
Top
Little Tin Goddess
view post Posted on 2/7/2012, 08:54




clint non si vede più
 
Top
Clint1994
view post Posted on 2/7/2012, 10:37




Ora dovrebbe essere a posto
 
Top
Clint1994
view post Posted on 2/7/2012, 20:00




Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?
Avevo visto e amato la serie un paio d'anni fa, avevo anche pensato all'epoca a una trasposizione aggiornata alla realtà, ma non ero convinto e alla fine avevo mollato. Per qualche motivo qualche mese fa mi è venuta voglia di riguardare gli episodi principali della serie, ho riletto ciò che avevo scritto due anni fa per la trasposizione e ho deciso di riprendere in mano questo progetto, sull'onda dell'entusiasmo generato dalla seconda visione della serie.

- Parlaci delle scelte di cast e regia.
Alla regia ho scelto Verbinski perché anche se l'ambientazione e in generale il genere sono molto diversi, per quanto riguarda le atmosfere e i rapporti tra i personaggi principali la storia di Cowboy Bebop mi aveva fatto pensare a Pirati dei caraibi. Inoltre Verbinski ha dimostrato di essere un appassionato di atmosfere western (vedi Rango), che anche Cowboy Bebop omaggia, e in più ha già lavorato ad una trasposizione da un originale giapponese con The Ring. L'alternativa principale era Sam Raimi, ma avevo pensato anche a Ridley Scott e John Woo. Alla fine comunque ho tenuto Verbinski. Per il cast, ne parlo anche nelle curiosità comunque di fatto ho scelto Farrel al posto di Keanu Reeves, la Ricci al posto di Olga Kurylenko, Willis al posto di Clancy Brown e Bettany al posto di Ralph Fiennes.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?
All'inizio volevo adattare la storia ai giorni nostri e fare che i protagonisti giravano per le strade degli Stati Uniti a bordo di una roulotte invece che nello spazio a bordo di un'astronave. Ma ho capito che così tutto il mondo della serie andava perduto e la storia perdeva il suo fascino.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?
Odio questa domanda :P Non so, io ho visto la serie, conosco benissimo l'originale e quindi mi è impossibile giudicare il mio film in modo imparziale. Come ho già fatto con Darker than Black e Millennion, ho cercato di prendere il meglio della serie e migliorare anche ciò che non mi era piaciuto. Penso di aver fatto un buon lavoro... un film sopra il 7 diciamo.

- Un pregio del tuo film?
Penso che sia facile affezionarsi ai tre protagonisti. Io almeno ormai ho un legame profondo con Spike, Jet e Faye :) E poi è una bella storia, con atmosfere un po' romantiche e un po' nostalgiche, ma anche molto ironiche, come piace a me. Un mix di azione, divertimento, malinconia e ironia, insomma.

- Un difetto del tuo film?
Be’, la sfida del film era ovviamente quella di ridurre una serie di 26 episodi in un film di durata accettabile. Quindi in pratica in uno spazio minimo ho dovuto ricreare l’intero mondo della serie e soprattutto ho dovuto curare la psicologia dei personaggi, che nella serie viene esplorata pian piano nel corso degli episodi. Insomma, dovevo fare in modo che lo spettatore li trovasse familiari e si affezionasse a loro abbastanza in fretta. Spero di esserci riuscito. Forse può essere un difetto il fatto che ho un po’ trascurato l’aspetto fantascientifico della storia per concentrarmi sulla vicenda in sé e sui personaggi. Insomma, anche se il film è ambientato nello spazio e in vari pianeti, gli scontri sono classiche sparatorie, non ci sono battaglie spaziali o cose del genere (nella serie ci sono, ma nel film non ho potuto inserirli).

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?
Spero che piaccia un po’ a tutti. Sono curioso di conoscere il giudizio di chi conosce un po’ la serie, come Hermetico.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...
Vabbè, mi limito a dire che considerando quanto ho investito, ho ambizioni abbastanza alte! :P

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?
È un film che mi sono divertito molto a scrivere e ormai mi sto rendendo conto che nel ridurre storie ad ampio respiro, in particolare anime con molti episodi, mi trovo sempre più a mio agio. Diciamo che mi sto abbastanza specializzando in questo, più che nel trasporre libri. Sono molto legato a Cowboy Bebop anche per i suoi personaggi: come ho detto, ormai ho un legame profondo con l’equipaggio del Bebop. E poi questo è il tipo di storie e di atmosfere che adoro…

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?
Penso che sia uno dei miei migliori film, forse il migliore insieme a Millennion. È un film su cui ho lavorato molto e su cui punto molto.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?
È tratto da una serie giapponese come Darker than Black e Millennion, ma alla fine non ha moltissimi punti di somiglianza con questi due film. Forse con Millennion ha qualcosa in comune. Per le atmosfere un po’ action, un po’ malinconiche e un po’ ironiche secondo me ricorda anche “Hot Kid”, un mio film che è andato un po’ dimenticato.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).
Non saprei, non me ne vengono in mente.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?
Mah mi sono ispirato alla serie e basta, non a film in particolare.

- Il tema e/o il messaggio del film?
Non c’è un messaggio in particolare, ma ci sono molti temi a me cari… Il passato che ritorna, la malinconia dei ricordi, la nostalgia, ma anche l’amicizia, la solidarietà, la volontà di voltare pagina.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?
“Cowboy Bebop” è un anime famosissimo: gli direi che ne ho fatto una buona trasposizione.

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?
Mah, non dovrebbe dispiacergli, anzi. Penso che avrebbe un discreto successo come film.
- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Penso che sia un film in grado di competere in diverse categorie: gli attori (Farrell e la Ricci protagonisti, Willis e la Williams non protagonisti), la sceneggiatura, il cast, forse la regia… E poi è il mio film di punta, quindi vorrei riuscire a entrare anche nella nomination per il miglior film.

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?
“Il mondo dei ragazzi normali” è stato molto apprezzato, anche se io lo trovo sopravvalutato. I migliori a mio avviso sono “La ragazza di carta” (che probabilmente voterò al primo posto), “The Good Thief” e “La torre di Babele”, ma anche “Amnésia” potrebbe sorprendere. Secondo me il favorito però è World.

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?
Ultimamente sto riprendendo in mano progetti iniziati anni fa. Quindi magari tra un paio d’anni riprenderò i progetti che sto mollando adesso :P

- Cosa pensi di poter fare per Cinematik (film, iniziative) in questo periodo?
Continuare a produrre film e recensire quelli degli altri. Ho già una nuova pellicola pronta per il festival di Roma.
 
Top
mastruccio
view post Posted on 4/7/2012, 09:48




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS

Dopo “Cinque centimetri al secondo” e “Pulp Stories” , il prolifico Clint presenta al pubblico cinematikino la sua ultima creatura cinematografica “Cowboy Bebop”, puntando decisamente a conquistarsi il titolo di miglior produttore del primo semestre 2012.
Appare a tutti evidente che sia questa, la pellicola su cui Clint punta tutto. Vuoi per l’enorme sforzo finanziario che, accaparrandosi un numero di sale da record assoluto, gli garantirà l’immediata scalata alla prima posizione della classifica al box office, vuoi per l’innegabile ulteriore miglioramento nella scrittura e nella capacità di intrecciare e sviluppare una storia non sua, ma comunque in buona parte personalizzata.

“Cowboy Bebop” è un film che, come già altri di Clint, è tratto dall’omonimo anime giapponese di successo. La passione del nostro amico producer per questo genere di manufatti cinematografici è senza dubbio chiara, abbondantemente manifesta, perfino fin troppo ammirata, tanto che per lunghi pezzi del film, quelli più importanti, l’autore non ha osato cambiare nemmeno una virgola del cartone animato originale. Si vada a vedere, tanto per citare un esempio, il brano finale che conclude l’anime (lo si trova su Youtube, ed è in inglese).
A dispetto di ciò, comunque, Clint non si esime da una necessaria riscrittura e riduzione per la sua trasposizione. Come egli stesso ci rivela nella pagina dedicata del sito, sono stati tagliati diversi personaggi e situazioni che avrebbero appesantito lo script e non avrebbero dato nulla di più al già corposo plot. Il risultato di questo meticoloso e rispettoso lavoro di asciugatura è, quindi, un ottimo film d’azione, scritto benissimo e pieno di particolari, sia tecnici che contenutistici, che certamente lasciano allo spettatore, all’uscita dal cinema, la bella sensazione di aver assistito a qualcosa di particolarmente bello.

Com’è mia consuetudine non racconto la storia, anche perché, essendo il primo recensore, non voglio togliere il piacere della scoperta a chi leggerà dopo di me. Ormai si sa come la penso: un film non si racconta, lo si va a vedere. Qualche particolare trapelerà, comunque, nel prosieguo di questa mia recensione.

L’autore giapponese, dal nome impronunciabile, dell’anime originale ha creato una bella serie di personaggi, calati in un’ambientazione futuristica e fantastica, nel quale, però, sono conservati tutti gli stilemi e le caratteristiche dei grandi film western americani (grandi campi lunghi e lunghissimi, riprese dall’alto), ma anche con chiare citazioni stilistiche riprese dagli spaghetti western inventati da Sergio Leone (primi piani ravvicinati, dettagli a tutto schermo, sequenze silenziose con solo commento musicale). Non mancano, inoltre, ulteriori influenze stilistiche riprese da altre pellicole ben famose. A me, per esempio, certe inquadrature e sequenze hanno fatto pensare a “Matrix” (la sparatoria in mezzo alle colonne, con tutti i detriti che volano in aria, e la caduta di Spike, con i vetri del rosone che cadono in mille pezzi dietro di lui). Così anche la struttura del racconto, con scene enigmatiche (la primissima, quella della rosa nella pozzanghera), riprese più volte nel corso della storia, che vengono spiegate solo verso la fine, ricollocando così tutti i pezzi del mosaico al loro giusto posto, è stata usata dai migliori autori cinematografici in numerose sceneggiature.

I personaggi del film, anche quelli secondari, sono stati scritti molto bene. Hanno spessore, i caratteri sono ben delineati, ci vengono descritti particolari apparentemente insignificanti ma che, invece, sono la ciliegina sulla torta. Mi viene in mente, per esempio, il personaggio di Jet, con un passato che non ci è rivelato, ma che trasmette tutta la carica emotiva e caratteriale, con la sua avversione nei confronti delle donne, una corazza che si sgretola quando lo vediamo innaffiare i bonsai, e manifestare chiaramente l’affezione per Spike e Faye, la ragazza che piomba sulle loro vite e che le scombussola. Del personaggio di Faye resta impressa senza dubbio la malinconica solitudine e l’incapacità di rimanere ancorato a qualcuno, preferendo allontanarsi per non soffrire un possibile abbandono. Un bellissimo personaggio. Bellissimo anche quello di Spike, ovviamente. La sua storia è ottimamente descritta, sapientemente rivelata nel corso di tutta la storia, che ci spiega, alla fine, il perché del suo carattere e delle sue peculiarità. Altro bel personaggio è quello di Vicious, il cattivo per eccellenza. Ben descritto e delineato anche lui.

La scelta di far dirigere il film da Gore Verbinsky è stata, alla fine, azzeccata. E’ credibile e senz’altro le numerosissime scene d’azione gli si addicono. La scelta del cast mi ha convinto, anche se devo dire che diversi attori sono stati ampiamente scelti anche da altri che, nel mondo, hanno provato ad individuare le facce giuste per i vari personaggi. Cito, ad esempio, Bruce Willis (Jet), Cristina Ricci (Faye) e Paul Bettany (Vicious). Originale, invece, mi è parsa la scelta di Colin Farrel per il ruolo di Spike. Mentre in rete ho visto altri attori (K. Reeves in testa), Farrel mi sembra sinceramente più adatto. Bravi, comunque, tutti.

La colonna sonora del film è quella dell’anime. Vi sono moltissimi brani musicali, e devo dire che, pur non trovandoli molti, per i miei gusti, adattissimi alle scene che accompagnano, alla fine ci si ritrovano le atmosfere che l’autore giapponese ha voluto creare nell’originale.

La locandina, come detto nel topic aperto per l’occasione, mi è piaciuta moltissimo. Anche questa non è tutta farina del sacco di Clint, ma il lavoro di adattamento al volto di Farrel è fatto benisismo.
Il sito è ben fatto, niente di eccezionale comunque.

Per concludere, un bel film davvero. Clint, a parte il lavoro di asciugatura di cui ho parlato, non ha fatto grandissimi sforzi di scrittura. Come dicevo, per alcuni tratti ha praticamente riscritto così come sono le scene dell’anime originale, con gli stessi dialoghi. Encomiabile il rispetto per un prodotto di cui è innamorato, io però avrei preferito qualche spunto un po’ più originale, nelle inquadrature e nel montaggio.

Voto: 78/100
 
Top
Andrew.
view post Posted on 4/7/2012, 10:28




Recensione della Chimera

Clint ci propone per la prima volta (quasi) un film di fantascienza, ma lo fa seguendo le sue regole e i suoi gusti, con una storia che di fantascienza ha poco e niente e che vira spesso nel western o nel gangster movie, generi che come sappiamo gli sono congeniali.
Dopo Millennion torna un altro scontro epico tra amici, infatti anche qua assistiamo all'evolversi di un rapporto che un tempo era di amicizia e adesso è diventato d'odio profondo. Vicious e Spike sono due personaggi simili per certi aspetti ma tendenzialmente all'opposto, dato che uno impersonifica il male e l'altro il bene. Il loro scontro è l'elemento principale del film, assime alla storia d'amore tra Spike e Julia. Una di quelle storie tormentate che ci viene più che altro raccontata dato che i due personaggi staranno insieme per pochissimo tempo.
Terzo punto importante del film sono le scene d'azione che sono presenti in elevata quantità, ma non sempre di qualità, almeno secondo i miei gusti. Clint ha infatto tratto l'opera da un anime e probabilmente è rimasto molto fedele a esso, perchè determinate scene le vedo più adatte appunto a un anime piuttosto che a un film dove si pretende maggiore realismo. Spesso le scene sono infatti troppo esagerate e caricate di pathos, non solo quelle d'azione ma anche altre. Di sicuro è uno stile con cui il produttore avrà voluto caratterizzare il film, ma che non si addice ai miei gusti perchè in più di un occasione si nota come le scene sfruttino delle piccole inverosimiglianze per portare avanti la storia. Faccio qualche esempio: quando Spike e Vicious si puntano a vicenda l'arma alla spalla. Perchè non deviare di un centimetro e uccidere l'avversario, anzichè colpire appunto la spalla risparmiandosi a vicenda. La risposta è ovviamente che siamo ancora a metà film e non possono morire. Stesso discorso per quando Spike cade giù dal parapetto. A parte che la caduta con i flashback dura tantissimo, pure troppo, ma perchè i nemici non si accertano che sia morto anzichè permettergli di riprendersi e fargli nuovamente il culo?
Inoltre, perchè Vicious si lascia arrestare così facilmente? Capisco che aveva un piano, ma è comunque stupido rischiare in questo modo la vita quando poteva usare i suoi uomini in modo più sicuro.
Insomma, piccole situazione del genere come ho detto le vedo bene in un anime che dev'essere pomposo ed esagerato, ma meno in un film da cui pretendo più verosimiglianza (è il difetto che imputo sempre ai film tipo 007, che infatti odio).
Sulla sceneggiatura dal punto di vista tecnico ho poco da aggiungere, siamo sempre su alti livelli, senza errori ne sbavature. Anche i dialoghi li ho trovati ottimi.
E' stato simpatico scorgere qua e là riferimenti a vecchi film come Via col vento o Casablanca, con il pianista di nome Sam che suona al locale. Per un attimo ho pure pensato che il tutto fosse basato proprio su quel film, ma penso si sia trattato solo di una citazione.


Gore Verbinski è stata una scelta originale e azzeccata. Il regista dei pirati dei caraibi e di vari film d'animazione (ma non solo) è stato bravoe il suo stile un po' esagerato si fa sentire.
Qualche perplessità le ho avute sulla scelta di cast. Non dico che sia scelto male, perchè sulla carta ci stanno, ma durante la visione del film ho fatto fatica a immaginarmi certi personaggi come Farrell che interpreta Spike o Willis che interpreta Jet. L'ho trovata una coppia strana, il primo l'ho visto sempre troppo vecchio per il ruolo (o forse è il personaggio che mi sembrava descritto in modo più giovane) e Willis ho fatto fatica a vederlo come spalla simpatica.
Ho apprezzato di più la Ricci e Michelle Williams. Quest'ultima mi è sembrata ispirata alla stessa Williams che abbiamo visto in Shutter Island e alla Cotillard di Inception. Una figura avvolta nel mistero, pericolosa e fragile allo stesso tempo. Non mi aspettavo sinceramente la sua morte, che ha lasciato con un bel po' di amaro in bocca.
Da menzionare anche Hoffman, che pur avendo una parte breve, si fa ricordare.

Anche le musiche mi sono piaciute, perchè si sposano sempre bene con le scene, come quando ad esempio ascoltiamo vecchi western ai bar, o la musica classica suonata da sam. Del resto sono prese direttamente dall'anime, quindi non si poteva sbagliare. Solo il brano "Rain" non mi è piaciuto nella scena della chiesa.

La locandina come abbiamo già detto è molto bella, così come il sito: dopo due belle immagini di presentazione che ci fanno intuire i temi del film, arriviamo alla pagina classica che è abbastanza ricca di informazioni e di immagini.


Voto: 75

Non mi sono sentito di dare un voto più basso, perchè il film è oggettivamente impeccabile nella sua confezione, nel soggetto e nei personaggi che si intersecano tra loro in maniera ineccepibile e non risultano mai piatti ma anzi caratterizzati davvero bene. Insomma, è un lavoro di alta qualità e Clint ha fatto bene a puntare molto su questo film che è molto simile al suo grande successo, Millennion. Dubito che gli porterà la stessa mole di premi, però gli farà togliere di sicuro varie soddisfazioni a questi awards, infatti con questo film mette intanto le mani sul premio a miglior produttore.
Tuttavia devo anche dire che il film non mi ha mai convinto al cento per cento. Sarà che certe scene d'azione fatte in un certo modo non le digerisco e le sparatorie troppo lunghe mi annoiano, sarà per il cast che ho fatto fatica a immaginare, ma avrei preferito un prodotto che si discostasse maggiormente dall'anime.





CITAZIONE
- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?
Penso che sia uno dei miei migliori film, forse il migliore insieme a Millennion. È un film su cui ho lavorato molto e su cui punto molto.

Uhm, sì, è probabile. Magari tra sei mesi avrò messo da parte i gusti personali e anch'io lo ricorderò come uno dei tuoi migliori film.
 
Top
Arcadia1983
view post Posted on 4/7/2012, 12:58




ed ecco le mie quattro parole sul film di Clint.

Regia: Gore Verbinski è un buon artigiano, di quelli che ti portano a casa il lavoro in maniera decente (poi, ovviamente, ognuno ha i suoi gusti). Però... se devo trovare un difetto nella pellicola di Clint, è proprio il regista. Sarà forse che leggendo il nome del regista mi aspettavo una cosa più "cazzara", ma qui invece è tutto molto serio (giustamente). Non conosco l'anime se non per sentito dire, quindi non so se fosse così. Però, appunto, Verbinski non mi è sembrato adattissimo: è pur vero comunque che io ho visto solo i Pirati e parte di The Ring, quindi... Intendiamoci, però: il suo lavoro è molto buono, il film ha ritmo, le scene d'azioni sono girate benissimo, il film nel complesso diverte, ma forse Diego poteva rischiare con un nome più "lussuoso" (tipo Woo, anche se è banale, lo so).
Sceneggiatura: Ottima, anche dal semplice lato grammatico-sintattico: non ho riscontrato errori. Ma a parte questo i personaggi sono belli (ancorché molto "classici", ma il genere è molto codificato, in questo caso essere originali significa come si racconta la storia) e ben descritti (il rapporto tra Spike e Jet è ben riuscito), le scene d'azioni sono racontate con dovizia di particolari ma non annoiano, i dialoghi sono realistici e non forzati.
Soggetto: Un film tratto da un anime che conosco solo di nome.
Cast: Ben scelto, con le facce giuste. Farrell si conferma adatto a questo genere di ruoli, Willis se la cava con mestiere, la Ricci è brava e sexy, come la Williams, Bettany è perfetto per il ruolo, Sheen è sempre una garanzia, Hoffman è una faccia che fa sempre piacere rivedere. Resto del cast nella norma.
Locandina: Bella
Musiche: Molto belle, adatte, e che creano l'atmosfera giusta.
Sito: Molto ben impaginato.
Voto complessivo: 7 Un buon film di intrattenimento.
 
Top
view post Posted on 4/7/2012, 16:35
Avatar

Critico

Group:
Moderator
Posts:
2,860

Status:


Cowboy Bebop è un po’ l’asso che ha calato Clint sul finire del semestre, quasi a sorpresa, quando nessuno si aspettava un altro film da parte del produttore, soprattutto un film così ambizioso e costoso.
E’ tratto dall’anime omonimo, di cui io vidi qualche episodio quando andava in onda su MTV. Conoscevo quindi per sommi capi la storia e (aihmè) anche la fine. Nonostante ciò il film è riuscito comunque a tenermi incollato allo schermo, complice anche l’abilità di Clint nel dare ritmo alla storia e nel costruire scene visivamente di grande impatto.
Cowboy Bebop parla di Spike, un cacciatore di taglie, che insieme al suo amico Jet, si imbatte nella più classica della femme fatale, Faye. I due amici dal passato tormentato, intrecceranno un rapporto di sincera amicizia (e forse qualcosa di più) con Faye, e formeranno una sorta di strampalata famiglia. Ma il burrascoso passato di Spike busserà presto alla porta del Bebop ed entreranno in scena Julia, l’unico grande amore del cacciatore di taglie e Vicious, un tempo grande amico si Spike ma oggi assassino a sangue freddo che ambisce al controllo della Red Dragon, un’organizzazione criminale.
La trama è piuttosto classica e se non fosse per l’ambientazione fantascientifica, sarebbe perfetta per un gangster movie. Nonostante la storia non brilli per originalità, il film si regge molto bene e affascina. Ho apprezzato il fatto che i dettagli sul passato di Spike vengano dosati con una certa parsimonia e attraverso l’uso di affascinanti sequenze in bianco e nero. L’unico punto debole sta nel fatto che l’intera vicenda è estremamente prevedibile, non ci sono grossi colpi di scena e tutto va sempre come deve andare, fino all’inevitabile e preannunciato scontro finale. Anche qui non ci sono grosse sorprese o rivelazioni, ma è indubbio che lo scontro sia di grande impatto. Complice anche un’eccezionale colonna sonora, le scene finali sono colme di pathos e di un forte senso tragico.
Ottima anche la caratterizzazione dei protagonisti, soprattutto io ho amato Jet (lo trovo un personaggio molto originale, che forse meritava anche più spazio) e Faye (personaggio più classico ma ben costruito). Paradossalmente mi sono piaciuti un po’ meno Spike (l’ho trovato a volte forzatamente cupo e misterioso, come se volesse darsi l’aria del bello e dannato) e Vicious (è cattivo sì, ma si conosce poco di lui e tutta la sua furia assassino sembra un po’ fine a se stessa). Va comunque riconosciuto che trasporre un anime di 26 episodi non è certo una cosa facile. E’ vero, molti saranno anche autoconclusivi, ma servono comunque ad arricchire la caratterizzazione dei protagonisti. In un film si ha molto meno tempo a disposizione e vanno fatti i complimenti a Clint per come ha condensato il tutto. Secondo me ha fatto un ottimo lavoro sui personaggi, infatti l’unico che ho trovato un po’ sacrificato è Jet.
Clint alterna sapientemente momenti più leggeri e ironici (ce ne sono diversi, soprattutto all’interno del Bebop) ad altri più epici (come la tragica morte di Julia e il primo scontro con Vicious). Il film quindi è abbastanza equilibrato, meno cupo e drammatico di Millennion (prima o poi dovevo nominarlo). E qui sta forse il vero punto debole della pellicola. La storia raccontata, per quanto ambientata in un affascinante universo fantascientifico, è molto simile a quella raccontata in Millennion. C’è l’organizzazione criminale, ci sono i due amici che fanno carriera all’interno di quest’ultima, c’è al separazione tra i due e l’immancabile duello finale. Viviamo la storia da un altro punto di vista, ma la vicenda rimane molto simile a quella di Millennion.
Una cosa che non mi è molto piaciuta sono state le scena action, o meglio le sparatorie. Le ho trovate un po’ pesanti da leggere (forse anche per il formato, dato che non si andava mai a capo) e fin troppo ricche di dettagli. Paradossalmente, invece di accelerare l’azione, la rallentavano. Troppi personaggi che sparano, troppe informazioni su chi colpisce cosa. Io avrei snellito queste parti, magari tradendo un po’ l’anime e affidandomi a descrizioni più asciutte.

Di Verbinski ho visto solo The Ring, ma lo trovo perfetto per un film del genere. E poi credo che la sua regia sia uno dei punti di forza del film, caratterizzato spesso da soluzioni molto interessanti e da sequenze estremamente affascinanti (i vari dettagli della rose, delle pozzanghere e le diverse sequenze in bianco e nero).
Cast ottimo e ben scelto. Diversi attori assomigliano molto alle loro controparti disegnate. E’ il caso di Bruce Willis e Christina Ricci. Bravo anche Farrel, anche se forse un po’ troppo musone. L’unica che mi ha lasciato un po’ tiepido è la Williams, perché con il fisico che ha non ce la vedo molto a fare la donnona mangiatrice di uomini. Avrei preferito qualcuna fisicamente più adatta al ruolo tipo una Theron.

Musiche bellissime. Clint ovviamente ha scelto bene di non modificare la colonna sonora dell’anime che è di per sé già bellissima. Sono tante le scene che guadagnano ancor più valore che l’accompagnamento musicale. Potrebbe conquistare una nomination.

Sito bello e colorato, magari avrei messo meno immagini che si riferiscono all’anime perché si rischia di rendere il film troppo “dipendente” dalla serie animata. Loca ovviamente bellissima. :D

Cowboy Bebop è un bell’action, in pieno stile Clint, con una storia classica ma ben raccontata, un bel comparto di personaggi (forse più riusciti i comprimari che i protagonisti), sequenze e scene visivamente di grande impatto, e un finale di grande pathos e drammaticità. Purtroppo prima di Cowboy Bebop c’è stato Millennion, dalla trama molto simile, e quindi molti aspetti del film sanno di già visto. La pellicola è estremamente curata e molto attenta ai dettagli (troppo nelle scene action),coinvolge ma non sorprende, manca di qualche guizzo e rimane, per certi versi, schiacciata dal suo illustre predecessore. 74/100
 
Top
Atamàz
view post Posted on 4/7/2012, 19:30




Terzo film del semestre per Clint, che si conferma re dell’action di Cinematik. Sì, action, perché questo Cowboy Bebop è, prima che un film di fantascienza, un gangster movie infarcito di nostalgiche vene western. Una commistione di generi che, devo dire, mi ha affascinato. La trama ha il suo indubbio appeal, con il cacciatore di taglie Spike che si trova a fare i conti con un passato fatto di criminalità organizzata e femme fatale , vendette e lotte intestine.
Ci sono diverse attinenze con Millenion, il film record di un anno fa, citato quasi esplicitamente nella scena in cui Vicious getta Spike dal rosone della chiesa. Ma l’impianto è diverso e anche il tono di fondo, più scanzonato e ironico, si differenzia dalla pietra di paragone.
La sceneggiatura di Clint è al solito molto dettagliata nella descrizione delle scene, particolarità che apprezzo molto perché offre allo spettatore un forte realismo, senza peraltro appesantire lo script. Dote rara da coltivare. Le scene d’azione sono come sempre adrenaliniche e cito in particolare quella nella chiesa che ho trovato scenograficamente eccelsa.
Altro punto di forza sono i personaggi di contorno, ben più di semplici spalle. Jet e Faye, soprattutto, due figure che muovono la storia e rivelano pian piano caratteri molto complessi. Forse un po’ meno sfaccettati Vicious e Julia, che avrebbero meritato qualche deviazione dal cliché.
Ho trovato azzeccati gli interpreti (geniale la foto di Bruce Willis con barba e placca alla Jet), fatta eccezione per Stephen Dorff e Philip Seymour Hoffman un po’ sacrificati. Buona la scelta di Gore Verbinski, che si lascia andare anche a qualche virtuosismo con la macchina da presa degno di un vero film di fantascienza.
Colonna sonora splendida, anche se non selezionata ma copia incollata dall’anime. L’accostamento di brani tipici di un film western con scene ambientate nello spazio ha dato quel tocco in più che si richiede a una soundtrack.
Locandina molto bella graficamente, ma che vedrei meglio sulla copertina di un fumetto. Bello il sito, che dovrebbe entrare nella cinquina dei nominati (anche se la statuetta, credo, sia già prenotata).
 
Top
Little Tin Goddess
view post Posted on 4/7/2012, 22:47




Cowboy bebop è un anime andato in onda su MTV qualche anno fa, e Clint ha deciso di proporlo per il cinema quasi a sorpresa, ed è una bella sorpresa.
Nonstante il taglio di alcuni personaggi (perchè mi hai tolto Ed? Era la mia preferita!) la trama riprende il filo del cartone parlando di questi "space cowboys", cacciatori di taglie che vanno in giro per la galassia, ai quali si unisce Faye e il protagonista inizia ad andare a cercare la sua ex, che doveva seguirlo appena lasciata l'organizzazione dove lavorava. Il soggetto è questo ed è ottimo, la sceneggiatura è ben fatta senza troppi errori, e mi è piaciuto molto il fatto che hai ricreato le foto degli attori per dare loro il look del cartone. A parte Colin Farrell visto che era impossibile. Sul film mi è piaciuta molto la cura dei dettagli e le inquadrature ai minimi particolari per dare la suspance adatta, per non parlare di una colonna sonora stupenda di cui conoscevo alcune canzoni :). Carino il sito, il cast ok, e buona la scelta di cambiare Reeves con Farrell. La regia è adatta, di Verbinski ho visto Pirati dei Caraibi e da li mi sono detta che come regia è ok. Bella locandina che avevo già visto.
Il mio voto è 7,5
 
Top
World ^_^
view post Posted on 5/7/2012, 22:08




Cowboy Bebop - Clint94 Production (rece breve)

Soggetto & Sceneggiatura: Da un anime giapponese che purtroppo non conosco, un soggetto dal grande fascino, nel quale però il genere fantascientifico è solo la cornice ammaliante di un noir molto "stiloso" e nostalgico. Un soggetto che alla fine somiglia, molto più di quel che sembri, ai precedenti soggetti dei migliori film realizzati da Clint. Sceneggiatura che non è da meno, abile nel districarsi in approfondite descrizioni di scene e sparatorie (mai noiose anche se numerose), in flashback dal sapore onirico (tra gli autentici punti di forza del film, insieme ad un incipit di grande effetto) e dialoghi sibillini. Il tutto riducendo e incollando sapientemente la feconda materia offerta dall'interessantissimo anime da cui è tratto (e che mi piacerebbe davvero recuperare). Da questo punto di vista, uno dei migliori lavori di adattamento di questo semestre.

Regia: Buona la regia di Verbinski, che non solo non si fa prendere la mano da effetti speciali e spettacolarismi vari, ma anzi asseconda il mood nostalgico dell'anime, con uno stile molto "morbido".

Personaggi & Cast: Cast che merita sicuramente la nomination e che spicca per i tanti nomi, adeguatamente utilizzati, messi in campo. Su tutti spicca ovviamente il malinconico protagonista interpretato da un Colin Farrell spettacolare, che non vedevamo così ispirato dai tempi della trilogia di Seamus (cui in effetti questo personaggio un po' somiglia), molto bravi anche Bruce Willis e l'ambigua Christina Ricci. Di grande fascino la presenza da femme fatale di Michelle Williams, mentre Paul Bettany è ancora una volta un villain di grande valore.

Colonna sonora, locandina & sito: Sono combattuto sulla colonna sonora, che considero bellissima ma che a conti fatti è ovviamente azzeccatissima al respiro del film, proprio perchè si tratta della colonna sonora dell'anime, quindi al riguardo scelta "obbligata" ma anche scontata per il nostro Diego. Locandina molto bella e sito cui stavolta non manca davvero niente.

Considerazioni finali e voto complessivo: Alla fine non mi viene nemmeno da considerarlo un film di fantascienza, perchè Clint ritorna al suo amato noir con un film profondamente nostalgico e pessimista, dallo stile più che affascinante. Qualche difetto forse può esserci nella misura in cui si "avverte" qualche taglio che Clint ha dovuto necessariamente operare e in qualche sparatoria un po' eccessiva, ma a conti fatti si tratta di uno dei film più riusciti di questo buon semestre e di una delle opere più "sapienti" di Clint: non era da tutti operare una simile operazione di trasposizione, con tutti i rischi che la cosa comporta. Ma Clint ce l'ha fatta e io me lo sono letto tutto d'un fiato!

Voto complessivo: 7.6

(domani mi dilungherò, parlandone meglio ;) ).
 
Top
Oren productions
view post Posted on 6/7/2012, 01:03




Cowboy Bebop è come una tela molto antica, ma con una cornice piena di neon e luci al led... Infatti l'ultimo film di clint è decisamente un gangster movie che si snoda in un ambiente futuristico e affascinante. Non ho visto lanime originale da cui è tratto, ma Clint ha sicuramente curato i dettagli delle ambientazioni in modo impeccabile.
Un film che tra battute leggere taglienti, portate avanti dalla simpatica coppia Farell/Willis, e sparatorie interminabili ed avvolte forse un po' lunghe, anche se quella nella chiesa mi è piaciuta moltissimo, si snoda senza intoppi e si fa leggere con piacere. Io l'ho diviso in due volte per mancanza di tempo, ma in condizioni normali, è una pellicola che si legge tutta d'un fiato senza appesantire.Bella la storia d'amore tra il protagonista e la misteriosa Julia che fa da motore trainante di tutta la vicenda, anche se mi aspettavo un finale più roseo per i due piccioncini. Bellissimo il duetto di jet e Spike, che migliora indubbiamente con l'arrivo di Faye (favolosa la Ricci) che smuove gli animi dei due cacciatori di taglie. Jet è il personaggio che mi è piaciuto meno, ma solo perché per Willis mi aspetto ruoli più di prim'ordine, invece qui l'ho trovato un po' in "sordina". Tutti ben caratterizzati, pesino Alan, il gestore del bar o desmond che appare pochissimo hanno una loro ben definita personalità. Unica cosa che non mi è chiara, come è possibile che bastava il nome Julia è tutti sapevano che fosse? Su Callisto c'è solo una Julia?
Buone anche le musiche perfette ed integrate nella storia, splendida la Locandina (grande Hermes) e molto bello il sito.

Voto 7.5

Ora, il film è indubbiamente molto bello sotto tutti i punti di vista, ben scritto e ben confezionato, però mi ero fatto aspettative diverse,. Sarà stato lo stesso Clint, avendolo definito uno dei suoi migliori film a portarmi fuori strada molto probabilmente.
Per me è un bel film, con un classico stampo Gangster che però ha l'originalità delle ambientazioni in cui la vicenda si svolge. Sono sicuro che i migliori film di Clint sono altri, che spero di recuperare quando avrò più tempo.
 
Top
Clint1994
view post Posted on 10/7/2012, 14:28




Ringrazio tutti i recensori e inizio a rispondere.

Ho poco da ribattere a Mastruccio, perché nella sua recensione le critiche sono poche. Mi soffermo solo su questo punto, anche perché delle altre cose ne abbiamo parlato nel topic sui pronostici.

CITAZIONE
La scelta del cast mi ha convinto, anche se devo dire che diversi attori sono stati ampiamente scelti anche da altri che, nel mondo, hanno provato ad individuare le facce giuste per i vari personaggi. Cito, ad esempio, Bruce Willis (Jet), Cristina Ricci (Faye) e Paul Bettany (Vicious). Originale, invece, mi è parsa la scelta di Colin Farrel per il ruolo di Spike. Mentre in rete ho visto altri attori (K. Reeves in testa), Farrel mi sembra sinceramente più adatto.

Sì, è così. Siccome si è parlato della possibilità di realizzare sul serio il film di Cowboy Bebop nella realtà (Reeves si è sempre detto interessato al progetto, sia in veste di protagonista sia di produttore), in rete circolano molti nomi su chi potrebbe interpretare i vari protagonisti. Inevitabilmente anch'io mi sono imbattuto in certi nomi, e alcuni ho deciso di mantenerli in quanto li trovavo perfetti (Willis, Bettany e la Ricci). Il protagonista invece l'ho cambiato per ragioni d'età e ho scelto Farrell, e tutti gli attori che interpretano i personaggi secondari sono stati ovviamente scelti solo da me.



Passo a Andrew, a cui invece devo rispondere su più cose.

CITAZIONE
quando Spike e Vicious si puntano a vicenda l'arma alla spalla. Perchè non deviare di un centimetro e uccidere l'avversario, anzichè colpire appunto la spalla risparmiandosi a vicenda. La risposta è ovviamente che siamo ancora a metà film e non possono morire.

La motivazione è semplicemente lo spettacolo. "Cowboy Bebop" non vuole essere un film realistico, e anche nelle scene d'azione mi sono concentrato più sulla spettacolarità che sulla verosimiglianza. D'altronde tutti i blockbuster di Hollywood sono così, anche, per esempio, i Pirati dei Caraibi di Verbinski. Insomma, da un punto di vista razionale hai ragione, ma questo è cinema, è una storia d'invenzione che vuole essere spettacolare come i grandi film d'azione e d'avventura reali.

CITAZIONE
Stesso discorso per quando Spike cade giù dal parapetto. A parte che la caduta con i flashback dura tantissimo, pure troppo, ma perchè i nemici non si accertano che sia morto anzichè permettergli di riprendersi e fargli nuovamente il culo?

La caduta è al rallentatore ed è il momento in cui davanti agli occhi di Spike scorre tutto il suo passato. Per questo dura tanto.
I nemici non si accertano che sia morto perché di vivo era rimasto solo Vicious, che era pure ferito e si trovava in cima alla chiesa. Inoltre fuori dalla chiesa, dove era caduto Spike, c'era già Faye, pronta a soccorrerlo, e stava arrivando Jet. Quindi qui c'è anche una spiegazione logica.

CITAZIONE
Inoltre, perchè Vicious si lascia arrestare così facilmente? Capisco che aveva un piano, ma è comunque stupido rischiare in questo modo la vita quando poteva usare i suoi uomini in modo più sicuro.

Vicious non si lascia catturare di sua volontà, ma viene realmente sorpreso dagli Anziani: lui aveva organizzato l'attentato per ucciderli, ma loro se l'aspettavano e gli hanno teso la trappola. In quella situazione, circondato com'era, non avrebbe potuto reagire perché sicuramente gli avrebbero sparato. Quindi viene imprigionato, ma confida nell'intervento degli uomini del Red Dragon che segretamente si sono schierati dalla sua parte. Dunque è costretto a rischiare: si trova in quella situazione contro la sua volontà, non viene imprigionato per sua scelta.
CITAZIONE
E' stato simpatico scorgere qua e là riferimenti a vecchi film come Via col vento o Casablanca, con il pianista di nome Sam che suona al locale. Per un attimo ho pure pensato che il tutto fosse basato proprio su quel film, ma penso si sia trattato solo di una citazione.

Beh, la storia ha sicuramente qualcosa in comune con Casablanca, soprattutto il rapporto tra Spike e Julia è abbastanza simile a quello tra Bogart e Ingrid Bergman. Nel mio film Sam suona il sassofono, non il piano, ma la citazione è comunque evidente (due personaggi parlano in modo nostalgico del loro passato sulle note di un brano malinconico suonato da un tizio di nome Sam). E anche il "francamente me ne infischio" di Jet è ovviamente una citazione a Via col Vento, come hai colto.

CITAZIONE
Qualche perplessità le ho avute sulla scelta di cast. Non dico che sia scelto male, perchè sulla carta ci stanno, ma durante la visione del film ho fatto fatica a immaginarmi certi personaggi come Farrell che interpreta Spike o Willis che interpreta Jet. L'ho trovata una coppia strana, il primo l'ho visto sempre troppo vecchio per il ruolo (o forse è il personaggio che mi sembrava descritto in modo più giovane) e Willis ho fatto fatica a vederlo come spalla simpatica.

Beh, nell'anime Spike ha 27 anni. Nel film non viene detto, comunque è intorno ai 30 anni. Farrell ne ha 35, direi che come età va più che bene. Pensa che nella realtà lo dovrebbe interpretare Reeves che ne ha quasi 50! :P Quanto a Willis, non credo sia la prima volta che fa la spalla. E poi fisicamente è perfetto per la parte.


Presto arriveranno anche le risposte agli altri ;)



 
Top
Andrew.
view post Posted on 10/7/2012, 15:26




CITAZIONE
La motivazione è semplicemente lo spettacolo.

Sì, è chiaro ed è vero che molti film nella realtà sono fatti allo stesso modo, ma questo spesso fa la differenza tra film ottimi e altri con meno pretese in quanto a qualità.


Sulle altre due stranezze, in fondo hai ragione, si può trovare la spiegazione.

CITAZIONE
Beh, nell'anime Spike ha 27 anni. Nel film non viene detto, comunque è intorno ai 30 anni. Farrell ne ha 35, direi che come età va più che bene. Pensa che nella realtà lo dovrebbe interpretare Reeves che ne ha quasi 50! :P Quanto a Willis, non credo sia la prima volta che fa la spalla. E poi fisicamente è perfetto per la parte.

Come ho detto probabilmente non è stato tanto l'attore il problema, quanto il personaggio che per come è descritto me lo sono sempre immaginato più vicino a un ragazzo piuttosto che a un uomo. Ma è solo una sensazione, alla fine infatti ho considerato buona la scelta di Farrell e l'ho pure votato.
 
Top
view post Posted on 11/7/2012, 21:29

Attore/Attrice

Group:
Member
Posts:
3,748
Location:
bologna...

Status:


LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Parto a scrivere questa recensione con un'annotazione personale. Al contrario di molti altri, la mia infanzia e adolescenza sono state praticamente prive di qualsiasi tipo di animazione che non fosse occidentale. Anzi, diciamo pure che non li sopportavo: troppo attaccato al raffinato tocco Disney realistico e umano, oppure al folle antropomorfismo della Warner Bros., non amavo per niente quelle che consideravo, nei cartoni nipponici, delle vere e proprie caricature. Questo finché un amico a me molto caro, circa un anno fa, non mi costrinse quasi a vedere Neon Genesis Evangelion: folgorato da quello che credo tutti gli appassionati considerino uno degli anime decisamente più bizzarri ma anche belli di sempre, mi sono convinto a rivedere decisamente i miei gusti.

Pertanto, un ringraziamento speciale va a Clint, che qui a CK è il vero portabandiera degli anime/manga trasposti in film (un po' come io sono il portabandiera dei film shakespeariani), perché con questi film mi aiuta a colmare la mia ignoranza in materia.*

Per la quarta volta, quindi, il nostro nippofilo dà voce a quella che è la sua seconda grande passione assieme a quella per i western, con questo originale e affascinante misto tra fantascienza e western. Cowboy Bebop, liberamente tratto da un anime che in verità non ha una vera storia centrale, come è chiarito da una apposita e utile pagina del sito, segue le vicende di questo cacciatore di taglie spaziale, fuggitivo dalla potentissima organizzazione criminale Red Dragon, e il suo confronto con il passato che l'ha abbandonato.

Bisogna dire che l'ambientazione, il ritmo e la caratterizzazione dei personaggi funzionano tutti a meraviglia, così come il cast, dall'eroe romantico bello e dannato Colin Farrell alla sexissima Christina Ricci, dal vecchio leone cyborg Bruce Willis al pazzo platinato Paul Bettany. Con l'aiuto della colonna sonora dell'anime, Clint riesce a creare perfettamente un senso di ammirazione negli occhi del lettore/spettatore, stupito dalle miraboliche invenzioni visive di Verbinski, e ad attirarlo nei gorghi di una storia romantica e dura in cui il nostro padovano è ormai un maestro.

Ma la sceneggiatura arriva a un punto dove, però, si inceppa. A parer mio, Clint ha fatto sicuramente bene a favorire l'unica storia che, nell'anime, possa ambire al titolo di trama principale, e la cosa funziona fino a tre quarti del film. Nell'ultimo quarto, però, diciamo da quando Michelle Williams compare di nuovo, la linea della storia si fa troppo stretta: la volontà di rispettare la conclusione del film porta, infatti, ad escludere Jet e Faye, due personaggi non proprio di secondo piano in questo film, dal finale, e quindi in retrospettiva da tutta la parte veramente importante del film. In altre parole, il lavoro di ricucitura sarebbe stato perfetto, se avesse modificato il finale dell'anime comprendendo nello scontro finale anche gli altri.

Ed è questo che mi impedisce di dare al film un 8 che, invece, si sarebbe meritato, per la scrittura pulita, per le molte scene d'azione girate benissimo, per le caratterizzazioni riuscite, per la passione impegnataci nel realizzare un grande blockbuster. Spero Clint non si arrabbi.

VOTO: 77/100.
 
Web  Top
34 replies since 1/7/2012, 14:50   2595 views
  Share