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Riccardo II
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Riccardo II, Gruppo Fraludada

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view post Posted on 17/5/2012, 15:40
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CITAZIONE (Andrew. @ 17/5/2012, 14:26) 
CITAZIONE
Anzi, personalmente, devo dire di aver provato quasi esclusivamente pena per lui. Le sue malefatte, durante il suo scellerato regno, non vengono mostrate ma solo raccontate per mano di alcuni personaggi. Lo stesso assassinio di Gloucester, orchestrato dallo stesso Re, non viene fatto vedere e quindi il lato oscuro e malvagio del sovrano passa decisamente in secondo piano, o quanto meno non ha una grande forza visiva.

Secondo me invece viene anche mostrato il suo lato negativo e non solo narrato. Tutta la vicenda del duello, fatto appositamente per sperare che il cugino morisse e poi la scelta di esiliarlo, per non parlare del discorso con Gaunt, sono tutte prove di grande perfidia.

Sì, i momenti in cui emerge la malvagità del Re sono diversi, ma ho avuto la sensazione che si insistesse molto sul compatimento del sovrano nel momento in cui le cose si mettono male per lui. Probabilmente è una sensazione che ho avuto derivante dal fatto che il film non mi ha cattura al 100%.

CITAZIONE (Andrew. @ 17/5/2012, 14:26) 
CITAZIONE
68/100 Mi rendo conto che il voto è piuttosto severo, è vero, ma ho dovuto regolarmi di conseguenza in base ai voti dati agli altri film del semestre.

Oddio, va bene che ormai a Ck non si datto voti sotto il 7, ma definirlo severo mi sembra esagerato :P

Be' sì, ineffetti! :P Diciamo che mi sono fatto qualche remora perchè il film è molto curato e quindi non meriterebbe meno di 7, ma volevo comunque marcare la differenza rispetto ad altri film, magari meno curati ma che mi sono piaciuti di più.
 
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view post Posted on 8/6/2012, 22:47

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Ragazzi, ho capito che è lungo e che il linguaggio rompe un po', ma chi non ha ancora recensito potrebbe farlo? Si avvicinano gli Awards, insomma, non mi va di essere svantaggiato...
 
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World ^_^
view post Posted on 9/6/2012, 08:00




Io conto di leggerlo proprio oggi, quindi recensione a breve...

p.s. Arieccomi. Film finito di leggere, tra una pausa e l'altra. Recensione a breve, ma nel frattempo voto in firma e un complimento per questa riuscita trasposizione shakesperiana, che ho apprezzato molto.

Edited by World ^_^ - 9/6/2012, 13:40
 
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Arcadia1983
view post Posted on 12/6/2012, 11:00




A distanza di tempo dalla lettura (mannaggia a me e a 'sto brutto vizio che ho) ecco cosa penso del film della nostra Francis, con cui mi scuso per il ritardo.

Regia: Di Tom Hooper ho visto Il maledetto United, invece Il discorso del re che gli ha fatto vincere l'Oscar mi manca, ma l'ho in DVD e a breve lo vedrò. E' però un regista che vedo adattissimo a un'operazione simile: Hooper è davvero bravo qui, una pulizia registica e un'attenzione per il dettaglio davvero notevoli e da veterano.
Sceneggiatura: Ottima, non so quanto Francis sia stato fedele all'opera, ma non solo non ho riscontrato nessun errore nella scrittura, ma anche un senso del racconto davvero ammirevole. Descrizioni molto precise e mai banali, non vorrei sbagliarmi, ma le parole non compaiono più di due volte, a riprova della grande cura e passione provata da Francesco, che traspare da ogni singola riga scritta da Francis. Dialoghi bellissimi ed eccellenti.
Soggetto: C'è un aneddoto secondo cui Shakespeare era definito nella Hollywood degli anni '50 "il miglior sceneggiatore mai esistito". Dopo aver letto questa sceneggiatura non posso che concordare :)
Cast: McAvoy maestoso, è il caso di dirlo, il giovane scozzese si dimostra ancora una volta bravissimo e credo che finalmente avrà il suo spazio agli Awards (dopo essere stato colpevolmente dimenticato per il film di Agnese), ma anche il resto del cast (tranne forse la Seydoux che ha poche battute ma supplisce a questo con una grande presenza scenica) è di gran levatura.
Locandina: Semplice, ma va bene così.
Musiche: Altro punto a favore della pellicola. Wagner, Mozart, Beethoven tra gli altri: cosa volere di più?
Sito: L'ho impaginato io, ma i contenuti sono interessanti.
Voto complessivo: 8 L'avessi visto nella realtà, avrei scritto su FB "Riccardo II visto. Minchia". Lo dico qui, a sugellare il fatto che la pellicola di Francis mi è piaciuta tantissimo.
 
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Atamàz
view post Posted on 19/6/2012, 13:18




Riccardo II era uno dei film che attendevo di più, in questo semestre e al termine della visione posso dire di ritenermi soddisfatto e ripagato. La pellicola è esattamente come me l’aspettavo, caratterizzata dalla rispettosa fedeltà verso la fonte originaria (nella forma, perlomeno, se non nella completezza) e dalla valorizzazione del dramma che permea una delle opere più tragiche del Bardo.
Non è facile, soprattutto all’inizio, calarsi nello stile narrativo e nei dialoghi spesso ostici, ma, come in altre trasposizioni shakespeariane viste al cinema reale (mi viene in mente in primis l’Amleto di Branagh), il fascino del prodotto finale dipende in larghissima parte proprio da tali aspetti anche teatrali, privati dei quali ci troveremmo davanti il classico drammone in costume d’epoca con intrighi di corte, battaglie e tradimenti, ormai visto e rivisto.
La sceneggiatura di Francis è molto sentita e si vede, anche se qualche errore poteva essere rimosso. La cura di certi dettagli è comunque evidente, soprattutto verso i personaggi principali, Riccardo su tutti. Anche nelle transizioni delle scene si denota un certo virtuosismo che va tutto a beneficio della regia di Tom Hooper, scelta ben ponderata da parte del produttore emiliano (anche se, lo ribadisco, avrei perseguito la causa di Kenneth Branagh con il rischio di apparire scontato).
James McAvoy si è rivelato invece il nome perfetto per interpretare il gaudente (prima) e tormentato (poi) sovrano. Buona anche l’interpretazione di Henry Cavill, mentre Léa Seydoux è un po’ sprecata per il ruolo che, forse, è stato un po’ tagliuzzato.
Musiche epiche quanto basta per enfatizzare i momenti più solenni e drammatici. Sito con diversi contenuti, interessanti e anche simpatici. Locandina invece decisamente poco curata.
 
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World ^_^
view post Posted on 22/6/2012, 09:13




Riccardo II - Gruppo Fraludada

Soggetto & Sceneggiatura: Sarà pur vero che Hollywood considera William Shakespeare il miglior sceneggiatore di sempre, ma credo che con altrettante facilità spesso si dimentichi la difficoltà di una riduzione shakespeariana.
Spinto dalla sua antica (e rinomata) passione per il Bardo, Francis non ci pensa due volte e si spinge nell'azzardo di trasporre quella che è forse una delle tragedie shakespeariane meno movimentate e più introspettive. Il risultato finale, a mio parere, è uno script impeccabile, ammirevole soprattutto per l'equilibrio col quale lo sceneggiatore ha affrontato una tale operazione, sfrondando ma senza ledere quel respiro aulico dei versi shakespeariani, tolti i quali veramente l'opera sarebbe stata spogliata della sua peculiarità e sarebbe stata ridotta al rango di uno dei tanti "sceneggiati" in costume che ultimamente vanno tanto per la maggiore, dai Borgia ai Tudors.
Le vicende del sovrano Riccardo II, man mano sempre più solo nel suo esercizio del potere, ci sono mostrate secondo un incedere solenne ed epico, valorizzato da una regia efficacissima da un punto di vista visivo (ardite e da me molto apprezzate le dissolvenze, le sovrimpressioni, le digressioni e i flashback, il tutto giustificato da una esigenza continua di dare "movimento" ad una trasposizione altrimenti statica) e che raggiunge a tal punto il suo ottimo risultato da far cadere totalmente in secondo piano anche alcune inesattezze tecniche, come ad esempio "la Mdp che zooma all'indietro" al posto di un più vago e più corretto "allargamento di inquadratura". Ma ancora una volta discutiamo di dettagli, a parer mio, perchè al di là delle inesattezze tecniche, la scrittura di Francis riesce veramente a rendere visibile tante delle scene più difficili (penso alla battaglia finale tra i due eserciti contrapposti e all'epilogo) e a donare all'intero script una velocità che altrimenti, con una trasposizione più piatta, pedissequa e veramente "teatrale" sarebbe stata molto più lenta e difficile da fruire.
Per questo spezzo con decisione una lancia a favore di questa trasposizione e mi sento di stigmatizzare le critiche un po' eccessive sulla supposta "pesantezza" dei dialoghi: si tratta di Shakespeare, ragazzi, sarebbe stato corretto secondo voi semplificarlo ulteriormente parafrasando tutti i dialoghi per filo e per segno, fino a renderli tremendamente "normali" e quindi monotoni? Secondo me no, tanto più che il lavoro di semplificazione è stato evidente, così come balzano all'occhio i tanti espedienti che sono veramente riusciti a movimentare il film.
Film dunque che alla fine si fa notare eccome per una sceneggiatura brillante e che soprattutto non campa facilmente di rendita, adagiandosi sugli allori shakespeariani o puntando tutto sulle performaces attoriali (su cui tornerò meglio dopo), altra "tentazione" che Francis è riuscito ad evitare. Fin qui un analisi del lato tecnico, da un punto di vista più strettamente contenutistico, devo dire che il film mi ha appassionato e non mi ha annoiato un attimo, riuscendo in un'altra impresa tutt'altro che scontata: non giudicare e riuscire a far provare empatia per quello che è sì un personaggio negativo, ma anche profondo realistico nel suo essere "umano". Per questo lo spettatore si sente veramente partecipe al dramma dell'uomo Riccardo più che a quello del Re vizioso e dispotico, fino ad un bellissimo finale, che lascia di stucco per la lucidità con la quale ci si interroga, più diffusamente, sul tema del "potere", che logora, rende soli ed invisi... ragion per cui Bolingbroke, nuovo Re, rimane attonito a fissare una corona troppo pesante da indossare.

Regia: Il premio Oscar Tom Hooper è il nome che sta dietro al bel lavoro di scrittura registica operato da Francis, apprezzabile al di là delle inesattezze di cui parlavo prima. L'incipit, con la Mdp che lentamente incede nelle prigioni è di grande pathos (grazie anche a una musica wagneriana ben scelta), ed è solo un esempio delle ancora più numerose trovate che troviamo qui e lì nello script per dare più "azione" al tutto: ho apprezzato molto i flashback, le voci fuori campo (mai invasive), le sovrimpressioni, e soprattutto le scene di duello e di battaglia (senza dimenticare l'assassinio dello stesso Riccardo II, in carcere). In virtù di questo, la performance registica di un Tom Hooper qui più inventivo che nel suo precedente Il Discorso del Re, merita sicuramente di essere ricordata ai prossimi Awards, non meno di altri.

Personaggi & Cast: Opera d'attori, dicevo prima, ma non solo. In questo caso cast ben scelto, dove ovviamente spicca e brilla di luce propria un James McAvoy che regge su di sè gran parte della pellicola e risulta autentico nell'interpretazione di una parabola umana che passa dal potere dissoluto e sconsiderato alla misera condizione di prigioniero, spogliato di ogni sua essenza. In tal senso il suo Riccardo II esprime bene la condizione dei reali dell'epoca, i quali senza potere, perdendo il proprio titolo di Re, perdevano la loro stessa essenza, accettando quindi il loro destino mortale al posto del disonore. Candidatura d'obbligo, quindi, e favorito come miglior attore ai prossimi Awards. Nel resto del cast spicca sicuramente anche il suo rivale Henry Cavill, sebbene al di là della candidatura non sia facile puntare dritto al premio. Per il resto ho apprezzato tanto anche Bernard Hill. Il Cast nella sua interezza è pertanto ben scelto, coi visi giusti al posto giusto, con l'unica pecca di essere necessariamente un po' troppo esiguo e "oscurato" dalla prepotente interpretazione dell'ispirato McAvoy.

Colonna sonora, locandina & sito: Colonna sonora di grande atmosfera e attinenza, che mostra il meglio di sè soprattutto nelle musiche wagneriane che accompagnano i momenti più tragici e nel classico (ma ci sta sempre bene) Requiem mozartiano sul finale. Altre musiche prese da fiction quali "I Tudors" accompagnano altrettanto bene i momenti più epici, realizzando nel complesso una colonna sonora vibrante e ben selezionata. Sito nella media che da le informazioni necessarie, locandina che è sinceramente bruttina, mi perdoni l'autrice.


Considerazioni finali e voto complessivo: Era un film che attendevo con un certo interesse, ben sapendo i rischi dell'operazione e quindi il rischio stesso di rimanerne deluso. Francis ha invece vinto la sfida realizzando una lucida e assai pessimista riflessione sul potere, che per sua natura rende lontani ed inumani, racchiusi in logiche di complotto e di sopruso dettate da ciò che si suole definire "ragion di stato". Un film molto politico e psicologico, allo stesso tempo. La scena finale col già citato Bolingbroke che fissa quasi con terrore quella corona non la dimenticherò facilmente, e mi è parsa la migliore metafora possibile (di sicuro una trovata dello sceneggiatore) di tutto quello che è stato detto poc'anzi. In definitiva, e per il momento, il film che più mi ha convinto finora in questa stagione, al pari de Il mondo dei ragazzi normali di Hermetico. Complimenti.

Voto complessivo: 7.9


 
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Clint1994
view post Posted on 3/7/2012, 17:22




RICCARDO II by Clint94

Per la seconda volta Francis adatta Shakespeare e per la seconda volta, come avevo già fatto all'epoca per “Sogno di una notte di mezza estate”, mi ritrovo a dover criticare la scelta di mantenere gli stessi dialoghi dell'originale. Sono convinto che se si vogliono fare delle trasposizioni moderne, fresche, con un minimo di originalità, soprattutto quando si parla di testi classici e scritti secoli fa, sia importante modernizzare non solo la messa in scena, ma anche le battute, in modo da rendere la lettura più scorrevole e piacevole. Per quanto belli siano i dialoghi originali, leggere un film intero scritto in questo modo è davvero pesante: ci ho messo tanto a finirlo e ho dovuto rileggere diverse parti più volte, per coglierne appieno il senso. Insomma, da questo punto di vista mi schiero completamente dalla parte di chi ha criticato la scelta di mantenere i dialoghi originali.
D'altra parte c'è da dire che la messa in scena e la resa dei personaggi sono davvero ottime. Francis ha fatto con le descrizioni ciò che non ha avuto il coraggio di fare con i dialoghi: la struttura narrativa del film, con l'alternanza di scene dell'evolversi della storia e della prigionia, è originale e coinvolgente, così come le scene sono dinamiche, a volte anche molto violente, scorrevoli. Ho apprezzato molto la descrizione per esempio del duello iniziale tra Bolingbroke e Mowbray, o le scene di battaglia, o la bellissima scena dell'uccisione di Riccardo. Anche i personaggi sono caratterizzati molto bene, in special modo i due protagonisti: James McAvoy offre un'ottima interpretazione (ma secondo me non da Award) nei panni di un re orgoglioso, spietato, ma sostanzialmente inetto, incapace di svolgere il delicato compito del sovrano; Henry Cavill è altrettanto bravo nell'interpretare il rivale di Riccardo, suo cugino Henry Bolingbroke, che si ribella al re e ne determina la caduta. Di fatto Riccardo dovrebbe rappresentare il tiranno malvagio e Bolingbroke l'eroico ribelle, ma così non è: è impossibile infatti non provare un minimo di pietà per la sorte di Riccardo, soprattutto nella parte finale, così come è evidente che anche Bolingbroke non è un santo (e infatti alla fine la situazione gli sfugge di mano). Devo dire però che mi aspettavo di più dallo scontro fra questi due personaggi, invece alla fine la guerra tra i rispettivi eserciti non dura molto e Riccardo viene catturato abbastanza in fretta. Oltre ai due protagonisti, merita una menzione Bernard Hill nel ruolo del padre di Henry.
Tom Hooper alla regia è una buona scelta e il suo lavoro è molto buono: le descrizioni dei movimenti di macchina sono molto curate (anche i titoli di testa sono molto originali) e in generale il giudizio non può che essere positivo.
Le musiche sono molto belle, forse una delle cose più riuscite del film, e si abbinano perfettamente alle scene amplificandone la drammaticità.
Sito piuttosto ricco di contenuto, locandina così così.
In definitiva, “Riccardo II” è un buon adattamento, che però non ho potuto apprezzare appieno per via della pesantezza dei dialoghi e anche perché forse mi aspettavo qualcosa di più dalla storia in sé (qualche intrigo di corte in più, qualche scena di battaglia in più...). La cosa migliore restano le musiche e l'interpretazione di McAvoy, che però penso possa ambire al massimo a una nomination.
Attendo Francis con maggiore curiosità con “The Vampire Club” e “Looking for Hope”.

VOTO: 7-

 
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21 replies since 5/5/2012, 17:59   2062 views
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