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Riccardo II
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Riccardo II, Gruppo Fraludada

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view post Posted on 5/5/2012, 17:59

Attore/Attrice

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Sono passati sei mesi da Vampires. Sei mesi... e non sono volati, per niente. Ma finalmente ci siamo: anche grazie ad Arcadia, ecco a voi

http://misterarcadia.altervista.org/RiccardoII.htm
 
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Arcadia1983
view post Posted on 5/5/2012, 18:10




CITAZIONE (Francis Delane @ 5/5/2012, 18:59) 
anche grazie ad Arcadia

prego ^_^
 
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Andrew.
view post Posted on 7/5/2012, 10:17




- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Per disperazione: Looking for Hope si era arenato per mancanza di disperazione, e altri progetti originali non mi venivano proprio in mente. Così, pur di scrivere qualcosa, mi sono rivolto a Shakespeare.

- Parlaci delle scelte di cast e regia.

James McAvoy l'ho scelto, come si è già detto, è stato scelto dopo averlo "visto" in Un estraneo al mio fianco della Sunset Boulevard Films. Ha la giusta combinazione di debolezza di carattere e prepotenza, che ho sempre attribuito a Riccardo II. Henry Cavill viene dai Tudors, dove interpretava Charles Brandon, duca di Suffolk e migliore amico dell'infantile e collerico Enrico VIII: ho amato quello show, e lui è il mio omaggio (ce n'è uno in ogni mio film), oltre a essere adatto al ruolo. Gli altri sono per lo più attori inglesi di provata bravura shakespeariana, con l'eccezione di Léa Seydoux.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

All'inizio volevo sbrigarmela in fretta, finire per aprile, ma poi gli impegni extra-CK mi hanno rallentato. Derek Jacobi, che qui compare in un cameo, è stato Riccardo II nell'adattamento della BBC Shakespeare Collection negli anni Settanta, e per questo l'ho scelto, rendendomi conto solo dopo che era apparso come cameo anche nel Sogno di una notte di mezza estate. Chissà, magari porta fortuna...

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

Un buon 8, mi sembrerebbe il voto giusto, per un adattamento shakespeariano non originale come ambientazione ma ben recitato e diretto.

- Un pregio del tuo film?

Shakespeare. E ho detto tutto.

- Un difetto del tuo film?

La Storia inglese: anche se già William diminuisce nettamente le difficoltà di seguirla, rimane sempre la difficoltà, con questo tipo di drammi, di far appassionare anche lo spettatore digiuno di essa. Spero di avercela fatta.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Spero più che altro di conquistare finalmente Gennaro, dal momento che, come ho detto, il rispetto tra di noi come persone è altissimo e i nostri rapporti più che amichevoli (tant'è che ha ospitato il sito), ma i nostri gusti devono essere agli antipodi, perché non siamo mai contenti l'uno dell'opera dell'altro... No, a parte lui, spero che piaccia a Oren, a Destiny, a Mastruccio, che erano i più spaventati dal "mostro" Shakespeare. Credo che dovrebbe, invece, piacere ad Agnese senza troppe difficoltà.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Be', almeno un mesetto spero di starci, al box office! E non mi dispiacerebbe una terza posizione...

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

Ho ritrovato un vecchio amico. Avevo dimenticato quant'è bello lavorare con Willy, quanto questo gentiluomo di quattrocento anni sa essere profondo e attuale come pochi. Mi ha ridato forza e ispirazione: è stato un incontro rigenerante.

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

Oh, sì. Dopo molti film originali, sono tornato a lavorare su una trasposizione diretta, con il coraggio di modificarla apertamente e non provare troppo rispetto, cercando un equilibrio fra l'opera e il mio adattamento. Credo che sia il mio miglior risultato in questo campo.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Il Sogno? Naah, banale e in fondo inesatto. Cavalieri, credo, sia più adatto come paragone; ma anche Le mura di Tebe.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Millennium di Clint. Non solo perché abbiamo in comune McAvoy, ma perché la tematica del potere, che non permette a nessuno di conservare la propria innocenza, c'è tutta in entrambi i film.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Più che un film, uno show televisivo: The Tudors. Ma anche l'Hamlet di Branagh, e la BBC Shakespeare Collection.

- Il tema e/o il messaggio del film?

Nessun tema, nessun messaggio da parte mia. Da Willy, be'... lì è un altro paio di maniche. Comunque c'è una pagina sul sito dedicata all'analisi del dramma.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

Diciamo che gli mostrerei due scene: la battaglia di Berkeley e la fine di Riccardo. Dovrebbero bastare.

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Lo spettatore medio italiano non lo andrebbe neanche a vedere, purtroppo.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Miglior Attore Protagonista per McAvoy, Miglior Sceneggiatura Non Originale, Migliori Musiche.

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

Questa è una domanda difficile. Da un lato, abbiamo i vincitori incontrastati del Love&Smiles, come La ragazza di carta e Cinque centimetri al secondo, che ancora possono riservare sorprese; dall'altro, abbiamo film validissimi come The Good Thief e Gang Bang. La sfida sarà ardua. Mi astengo dalle previsioni.

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Cuore pirata. Credo non lo realizzerò mai.

- Cosa pensi di poter fare per Cinematik (film, iniziative) in questo periodo?


Purtroppo questa volta non posso promettere niente. Da qui al 19 recupererò tutti i film, e tenterò di portare avanti Incontro con il cast e CKastle, oltre che tentare di far decollare il "Magnifici 7 Contest" il prossimo semestre. Di più, consentitemi di non dire, perché potrei non mantenerlo.
 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 8/5/2012, 10:50




Ogni volta aspetto i film di Francis con la consapevolezza che sarà un bel film e anche qui non mi devo ricredere:

la storia è quella di re Riccardo II, sovrano che ha regnato per pochi anni a metà del 1300 che dopo molti errori è stato deposto da Enrico VI. Riccardo all'inizio è molto prepotente e antipatico, e il fatto di non sapere molto lo portano ad ascoltare cattivi consiglieri, e quando gli tocca scendere in campo per combattere nemmeno le sue doti abilità da soldato gli bastano per salvarlo dall'umiliazione. Fatto sta che qui nel film il cattivo dovrebbe essere lui, eppure non si riesce a odiarlo, si odia molto di più il cugino usurpatore, anche se si capiscono le sue ragioni. Verso la fine si ha una specie di compassione verso il re usurpato e umiliato, e non si capisce se è buona come cosa o no. Non si capisce molto nemmeno cos'ha fatto per meritarsi l'umiliazione del regno, perchè a parte l'esilio di Henry non si vede molto.
I dialoghi sono presi esattamente dall'opera di Shakespeare, opera che non conoscevo prima ma che un giorno forse leggerò o andrò a vedere, e questo forse rende un po' difficile la lettura perchè è tutto molto teatrale e i discorsi molto ridondanti, ma piano piano si riesce a seguire. Belle le musiche molto in tema e la locandina direi che è la migliroe di tutte XDDD no scherzo, avendola fatta io lascio il parere agli altri.
Attori tutti molto azzeccati. McAvoy è perfetto e mi fa piacere ad averto "suggerito" io Henry Cavill anche da il suo contributo molto bene. Bravo Francis!
il mio voto è 7
 
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view post Posted on 8/5/2012, 22:29

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CITAZIONE (Little Tin Goddess @ 8/5/2012, 11:50) 
Ogni volta aspetto i film di Francis con la consapevolezza che sarà un bel film e anche qui non mi devo ricredere:

la storia è quella di re Riccardo II, sovrano che ha regnato per pochi anni a metà del 1300 che dopo molti errori è stato deposto da Enrico VI. Riccardo all'inizio è molto prepotente e antipatico, e il fatto di non sapere molto lo portano ad ascoltare cattivi consiglieri, e quando gli tocca scendere in campo per combattere nemmeno le sue doti abilità da soldato gli bastano per salvarlo dall'umiliazione. Fatto sta che qui nel film il cattivo dovrebbe essere lui, eppure non si riesce a odiarlo, si odia molto di più il cugino usurpatore, anche se si capiscono le sue ragioni. Verso la fine si ha una specie di compassione verso il re usurpato e umiliato, e non si capisce se è buona come cosa o no. Non si capisce molto nemmeno cos'ha fatto per meritarsi l'umiliazione del regno, perchè a parte l'esilio di Henry non si vede molto.
I dialoghi sono presi esattamente dall'opera di Shakespeare, opera che non conoscevo prima ma che un giorno forse leggerò o andrò a vedere, e questo forse rende un po' difficile la lettura perchè è tutto molto teatrale e i discorsi molto ridondanti, ma piano piano si riesce a seguire. Belle le musiche molto in tema e la locandina direi che è la migliroe di tutte XDDD no scherzo, avendola fatta io lascio il parere agli altri.
Attori tutti molto azzeccati. McAvoy è perfetto e mi fa piacere ad averto "suggerito" io Henry Cavill anche da il suo contributo molto bene. Bravo Francis!
il mio voto è 7

Agnese, consiglio spassionato: nessuno pretende un tono da articolo di giornale, ma un discorso leggermente più compiuto dal punto di vista grammaticale forse sarebbe meglio.

Hai centrato perfettamente le sensazioni che volevo veicolare con il film e con il personaggio di Riccardo: l'ambiguità del dramma, e del personaggio, è proprio qui. Riccardo è un cattivo sovrano, è prepotente, è antipatico, è tirannico, ha fatto uccidere suo zio ed esiliato suo cugino per invidia, eppure alla fine del dramma è impossibile non compatirlo, non vedere in lui una vittima; così come è impossibile vedere in Henry Bolingbroke un eroe senza macchia e senza paura, dato che alla fine le sue mani sono macchiate di sangue (odiarlo forse è esagerato). E' quindi più che normale il sentimento ambiguo che Riccardo suscita, lo è anche in Shakespeare.

Non è comunque vero che non si capisce cos'abbia fatto Riccardo: è vero che né nel dramma né nel film si vedono altre azioni negative di Riccardo a parte l'esilio di Bolingbroke e l'appropriazione delle sue proprietà, ma è anche vero che Northumberland e Gaunt, a inizio film, rimproverano la condotta del re nei confronti del suo paese (tassazione eccessiva, persecuzione della nobiltà, corte troppo dispendiosa), per non parlare del fatto che è fortemente implicito che ha ucciso lo zio.

Che i dialoghi siano teatrali e ridondanti, visto che sono i dialoghi di Willy, lo so, e infatti li ho altamente sforbiciati, provando a creare una "tessitura" di immagini che non si fermasse mai, limitando l'uso della poesia. Questo perché il Riccardo II è una delle opere più poetiche di Shakespeare, con poca azione: dovevo intervenire per renderlo meno statico. Spero di aver trovato un equilibrio.

Grazie della recensione.
 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 8/5/2012, 22:52




prego e scusa per gli errori di grammatica.
 
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Andrew.
view post Posted on 9/5/2012, 13:51




Recensione della Chimera.

L'ho già detto che non amo molto i film in costume, spesso solo a pensare agli intrighi di corte mi viene da annoiarmi. Eppure ero fiducioso di questo film, perchè di recente ho avuto il piacere di vedere Games of Throne che mi ha convinto al cento per cento dimostrandomi quando non sia l'ambientazione a decidere il destino di un'opera, quanto i personaggi e il modo in cui viene portata avanti la vicenda (però I Tudors non lo recupero ancora :P). E poi c'era il trailer davvero ben fatto.
Il film ha in parte mantenuto le buone aspettative, in parte mi ha invece un po' provato.
Parlo subito dei pregi, che sono da ricercare soprattutto nei personaggi. Riccardo è un personaggio antipatico e odioso, è stato molto coraggioso portarlo sul grande schermo perchè c'è il rischio che lo spettatore arrivi a prenderlo in antipatia. Effettivamente è impossibile non farlo, perchè è chiara la sua cattiveria, la sua indifferenza, la sua stupidità nello sperperare i soldi e nel prendere decisioni solo a suo favore. E' un "cattivo" vero e proprio, senza possibilità di pensare diversamente. Eppure durante il corso degli eventi si arriva a provare compassione per lui e per il triste destino che si è creato da solo. Riesce perfino a commuoverci nella sua prigionia e poi nella sua morte e nella scena con le immagini alternate dell'incarcerazione e dell'incoronazione mi ha fatto notare proprio questo: dovremmo essere contenti per la disfatta del re cattivo e la vittoria di quello buono, eppure quella scena è carica di malinconia e tristezza, quasi inspiegabili.
Le stesse senzazioni le prova Bolingbroke, che incarna i buoni ideali e che fa ciò che è giusto. Eppure anche lui sembra non del tutto convinto, sembra provare rimorso per quella morte e per il destino crudele di Riccardo, dando vita così a un altro personaggio tormentato e sfaccettato.

Passando invece a parlare di quello che non mi è piaciuto, non posso non citare i dialoghi. Posso capire l'amore di Francis verso Shakespeare e la sua opera, la voglia di omaggiarla e restargli il più fedele possibile, ma bisogna anche rendersi conto che il cinema è diverso dall'opera e certi dialoghi andrebbero adeguatamente trasposti per il linguaggio cinematografico.
Non so se sia una mia limitazione, ma ho provato tanta difficoltà a seguire gli eventi, specie nella prima parte del film dove ero letteralmente frastornato da tutte quelle frasi arzigogolate che non mi facevano capire la situazione generale e sono arrivato a stento verso la parte centrale del film, dove le cose si fanno un po' più chiare. Tuttavia la sensazione di pesantezza è perdurata per tutto il film, tanto il secondo tempo (forse il migliore) l'ho letto più in fretta e con meno voglia, cosa che mi è dispiaciuta.

Nulla da dire sulla sceneggiatura. Ormai Francis ci ha abituati a lavori di alto livello che riescono a farti immergere nelle scene grazie ai dettagli dei movimenti di macchina e anche qua ha fatto un buon lavoro, con diverse scene che resteranno impresse nella memoria.

Tom Hooper è un regista relativamente giovane che conosco solo per Il discorso del re, non credo abbia fatto prima d'ora film di questo tipo. Comunque anche se la scelta è opinabile o quanto meno curiosa, c'è da dire che la mano di un regista si fa sentire prepotentemente nel film, quindi questo può andare a suo favore.
Ottimo lavoro di casting, con un McAvoy che nella realtà sarebbe subito candidato all'oscar. E ho detto tutto. Si distingue anche Cavill, che da non protagonista regala una bella interpretazione, mentre rimangono un po' più nell'ombra gli altri personaggi, a esclusione forse di Bernard Hill che nella scena della morte è molto intenso.

La colonna sonora è poco invadente, messa nei punti giusti, con le musiche giuste. Mi è piaciuta.
Sito standard, arricchito da notizie riguardanti il personaggio reale e le prossime opere di Francis (interessante quella del sequel).
Locandina bruttina, non me ne voglia Agnese.

VOTO: 7

Il film è scritto e diretto ottimamente, ha un personaggio molto atipico per il cinema, perchè è difficile prendere un cattivo del genere e metterlo davanti allo spettatore cercando di farci provare una sorta di empatia nei suoi confronti. Francis ha corso il rischio e ci è riuscito pienamente.
Tuttavia il film non sono riuscito ad apprezzarlo come avrei voluto a causa di una pesantezza nella lettura che non ha potuto non inficiare nel giudizio finale (di mezzo punto, lo dico).


 
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view post Posted on 9/5/2012, 14:56

Attore/Attrice

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André, ti dico subito che capisco perfettamente la difficoltà di seguire l'inizio della trama e il linguaggio shakespeariano. E', purtroppo, la grossa difficoltà che ho avuto nell'adattare quest'opera. L'ho già detto e ripetuto, il Riccardo II è una delle opere più parlate di tutto Shakespeare, oltre al fatto che in generale i drammi storici presuppongono tutta una serie di retroscena della Storia inglese che a noi mancano. Quindi, se a causa di questo i giudizi saranno bassi, non me ne lamenterò, perché sapevo di correre dei rischi proponendo una materia ostica e con un linguaggio bellissimo ma altamente poetico. Il fatto di non poter fare un vero film in questo senso non aiuta, perché per quanto io abbia sfoltito i dialoghi (e l'ho fatto, e non di poco) non potevo mettere al loro posto delle autentiche immagini. In altre parole, al cinema la vista avrebbe supplito alla difficoltà, qui purtroppo l'uso degli occhi ci è negato.

D'altra parte, è vero che lo stesso Shakespeare, normalmente, ha un linguaggio molto più variegato, e chi ha letto Amleto, Otello, lo stesso Enrico IV che seguirà, sa che Willy è maestro nell'arte di passare dal poetico all'osceno, e i suoi drammi sono grandi pezzi di spettacolo popolare. E' proprio questo dramma a fare l'eccezione, quindi me la sono un po' andata a cercare.

Noto, però, che la difficoltà non ti ha impedito affatto di apprezzare il film (che ti ha "provato", non "deluso") e il personaggio meraviglioso di Riccardo, e questo mi fa ben sperare. Sei la seconda persona, dopo Agnese, a provare questo atteggiamento ambivalente verso il sovrano, e questo significa che ho fatto un ottimo lavoro, rendendo, tutto sommato, un buon servigio a William.

La scelta di Hooper è certamente opinabile, ma a mia difesa posso dire che Il discorso del re era un film molto shakespeariano, con tutte le citazioni che vi erano coinvolte, ed è questo che mi ha convinto a prenderlo.

Per il resto, mi pare che altri difetti non ne hai notati. Ti ringrazio per la recensione.
 
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Andrew.
view post Posted on 9/5/2012, 15:17




CITAZIONE (Francis Delane @ 9/5/2012, 15:56) 
André, ti dico subito che capisco perfettamente la difficoltà di seguire l'inizio della trama e il linguaggio shakespeariano. E', purtroppo, la grossa difficoltà che ho avuto nell'adattare quest'opera. L'ho già detto e ripetuto, il Riccardo II è una delle opere più parlate di tutto Shakespeare, oltre al fatto che in generale i drammi storici presuppongono tutta una serie di retroscena della Storia inglese che a noi mancano. Quindi, se a causa di questo i giudizi saranno bassi, non me ne lamenterò, perché sapevo di correre dei rischi proponendo una materia ostica e con un linguaggio bellissimo ma altamente poetico. Il fatto di non poter fare un vero film in questo senso non aiuta, perché per quanto io abbia sfoltito i dialoghi (e l'ho fatto, e non di poco) non potevo mettere al loro posto delle autentiche immagini. In altre parole, al cinema la vista avrebbe supplito alla difficoltà, qui purtroppo l'uso degli occhi ci è negato.

Sì, mi rendo conto della tua difficoltà. Ma non hai provato a "parafrasarle"? O non hai voluto provare?
 
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view post Posted on 9/5/2012, 15:23

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CITAZIONE (Andrew. @ 9/5/2012, 16:17) 
CITAZIONE (Francis Delane @ 9/5/2012, 15:56) 
André, ti dico subito che capisco perfettamente la difficoltà di seguire l'inizio della trama e il linguaggio shakespeariano. E', purtroppo, la grossa difficoltà che ho avuto nell'adattare quest'opera. L'ho già detto e ripetuto, il Riccardo II è una delle opere più parlate di tutto Shakespeare, oltre al fatto che in generale i drammi storici presuppongono tutta una serie di retroscena della Storia inglese che a noi mancano. Quindi, se a causa di questo i giudizi saranno bassi, non me ne lamenterò, perché sapevo di correre dei rischi proponendo una materia ostica e con un linguaggio bellissimo ma altamente poetico. Il fatto di non poter fare un vero film in questo senso non aiuta, perché per quanto io abbia sfoltito i dialoghi (e l'ho fatto, e non di poco) non potevo mettere al loro posto delle autentiche immagini. In altre parole, al cinema la vista avrebbe supplito alla difficoltà, qui purtroppo l'uso degli occhi ci è negato.

Sì, mi rendo conto della tua difficoltà. Ma non hai provato a "parafrasarle"? O non hai voluto provare?

Non è che non ho voluto provare... non mi è nemmeno passato per la mente. In futuro, ne terrò conto.
 
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view post Posted on 15/5/2012, 20:58

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Eddai, ragazzi! Non fatevi spaventare! Va bene, ha un linguaggio difficile, ma non è così pesante...
 
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mastruccio
view post Posted on 16/5/2012, 14:24




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS

Non ho mai amato Shakespeare, anzi ai tempi della scuola sono arrivato ad odiarlo!
Oggi, dopo tanti anni, mi limito a non frequentarlo.
Questo per dire che ho voluto aspettare un po’ di tempo prima di approcciarmi all’ultima fatica cinematografica di Francis. Non me ne volere!

“Riccardo II” è un film certamente ben fatto. Ogni singola inquadratura trasuda vera passione letteraria del bravissimo produttore, capace di portare sullo schermo un perfido e crudele sovrano, e rendercelo alla fine umanamente degno di compassione. Tanto di cappello, a Francis e, soprattutto, al genio inglese autore del testo e dei dialoghi.

La storia si dipana lungo un continuo ricorso alla voce fuori campo di re Riccardo, i flash-back che ripercorrono la vicenda che lo ha portato in carcere, fino alla conclusione, quando, ormai morto, continua a parlare descrivendo la sua disperata inettitudine.

L’intelaiatura e il percorso narrativa sono ineccepibili, direi sontuosi.
Sono molto belle le scene dello scontro fra le due schiere di contendenti, quella del duello a cavallo, la scena alternata dell’ingresso in carcere di Riccardo e dell’incoronazione del cugino Enrico, e i movimenti di macchina, molto curati, rendono perfettamente idea di ciò che stiamo vedendo.

Peccato per la scelta di usare, per i dialoghi, gli stessi versi usati dall’autore inglese. In certi momenti mi sono proprio perso, non capendo nulla di ciò che stavo leggendo. Per ritrovarmi, ho dovuto rileggermi il testo con un’attenzione particolare. Un po’ troppo, per la mia concezione di “Cinema” (non a caso con la C maiuscola). Avrebbe senza dubbio giovato un’operazione di alleggerimento e ammodernamento di tutto il parlato. Magari un vero innamorato di Shakespeare come Francis considera questa un’autentica profanazione, ma non tutti siamo così infatuati.

Purtroppo ho riscontrato diversi errori, sia di scrittura che di linguaggio cinematografico.
Andiamo nel dettaglio, descrivendo quelli più evidenti.
- Nella scena 11, leggiamo che la musica arriva fino alla scena 9;
- Nella scena 13 i fiori soffocano le erbacce, ma dovrebbe essere il contrario;
- Un paio di volte leggiamo che una certa cosa succede per “alcuni minuti”, per esempio alla scena 40. I tempi cinematografici sono un’altra cosa rispetto a quelli letterari;
- Qualche fermo immagine di troppo mi hanno fatto leggermente storcere il naso;
- Così anche qualche immagine di troppo in “sovrimpressione”;
- Alla scena 38 “due mani afferra”, caso mai, afferrano.
- La mdp, al cinema, non ha zoom. Quindi non si può zoomare. Caso mai carrella avanti o indietro.

Non posso fare a meno di rimarcare la non correttezza della forma; ma ormai è acclarato che qui a CK non glie ne importa niente a nessuno, tranne a me, a Sacha, e a qualche altro amante del ben fatto. Quindi il mio voto non sarà più influenzato da questo fattore.

La scelta di Tom Hoper mi è parsa giusta. Magari, nella realtà, avrebbe fatto un film più moderno, ma va bene lo stesso.
Gli attori sono veramente azzeccati, su tutti James McAvoy: un re Riccardo credibile, e correttamente giovane al punto giusto.

Le musiche sono molto belle, ed accompagnano con giusta discrezione ed enfasi, quando serve, tutto il percorso narrativo.

Il sito è completo, con pagine molto interessanti ed originali sul “making of” e sulla storia di Riccardo II, nel teatro e nel cinema.
Purtroppo la locandina lascia molto a desiderare. Non mi è piaciuta per niente.

Complessivamente, quindi, una pellicola molto valida, a conferma della capacità di Francis di scrivere per il cinema. Peccato per quegli errori; dopo tanti anni di gioco, perché non provare a “professionalizzare” un po’ di più la propria scrittura?

VOTO: 75/100
 
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Oren productions
view post Posted on 17/5/2012, 00:42




Francis è uno di quei produttori che quando scrive, dalle sue righe, riesce a trasmettere e creare ogni singolo fotogramma in modo molto dettagliato, anche nei particolari. Dopo Vampires, anche questo film non è da meno da questo punto di vista.
Così ci troviamo ad assistere alle vicende di Re Riccardo secondo con scene che resteranno sicuramente in memoria per la loro realizzazione. La sequenza dell'ingresso in carcere, Lo scontro tra le truppe di Bolingbroke e Riccardo. Qui è stato perfettamente descritto anche lo stato d'animo del sovrano che sente la sua caduta ormai vicina.
Bellissima anche la lotta con i sicari e la sequenza della morte di Riccardo che lascia comunque l'amaro per la sorte toccata al giovane Sovrano.

Come molti altri hanno già fatto notare, i dialoghi sono il punto debole di questo film, funzionano, ma richiedono troppo allo spettatore in termini di sforzo. Alcune sequenze ho dovuto rileggerle, per riprendere il filo della storia, che di tanto in tanto si perdeva. Anche la voce fuori campo a lungo andare poteva risultare fastidiosa, ma lo trovata comunque giusta e mai troppo invasiva. Penso però che Francis avesse già tenuto conto di questo ""difetto"" che avrebbe fatto storcere un po' il naso. Ha infatti risposto all'intervista dicendo che, uno spettatore medio nemmeno lo vedrebbe.

Un buon cast, con McAvoy smagliante che porta a casa una grande prova ( ed una candidatura?). Il sito è ricco di informazioni anche se standard dal punto di vista grafico., mentre la locandina non mi è piaciuta molto.
Anche le musiche sono ben selezionate, sontuose al punto giusto per le atmosfere del film.

In conclusione è sicuramente un film molto valido, Francis è nel suo campo, questo è il suo "pane". ma la trovo comunque una pellicola molto pesante da seguire qui a cinematik, in una vera sala sarebbe potuta andare diversamente.

Voto 7.
Spero che nel già annunciato sequel Enrico IV, il produttore abbia un approccio diverso con i dialoghi.
Tranquillo Francis che il tuo amato William non se la prenderà per questo :P
 
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view post Posted on 17/5/2012, 11:07
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Riccardo II è un film decisamente coraggioso che dimostra l’autentica passione e devozione di Francis nei confronti di Shakespeare. Io ero uno di quelli che, fin dai tempi dell’annuncio, ha guardato al progetto con un certo timore e un po’ di diffidenza. Non perché non avessi fiducia nelle capacità di Francis, ma perché conosco molto bene i miei gusti, che di “alto” e “aulico” hanno ben poco.
Il film parla ovviamente di Re Riccardo II e si concentra sull’ultima fase del suo regno. Il misterioso assassinio del duca di Gloucester scatena una serie di eventi che porteranno all’abdicazione di Riccardo e alla sua morte. Ciò avverrà per mano di Bolingbroke, che organizzerà un’autentica sommossa contro il sovrano, ormai odiato anche dal suo stesso popolo e dai nobili.
Il film, come ogni opera di Francis, è estremamente curata sotto l’aspetto visivo. Sono moltissime le immagini e le sequenze che rimangono impresse: la preparazione per la battaglia, l’umiliazione pubblica di Re Riccardo, la sua drammatica morte delle prigioni. La commistione tra immagini e musica è sempre riuscita ed esalta non poco la forza emotiva delle suddette scene, che hanno un grande sapore epico e tragico.
C’è poi il personaggio di Re Riccardo, decisamente ambiguo. Anzi, personalmente, devo dire di aver provato quasi esclusivamente pena per lui. Le sue malefatte, durante il suo scellerato regno, non vengono mostrate ma solo raccontate per mano di alcuni personaggi. Lo stesso assassinio di Gloucester, orchestrato dallo stesso Re, non viene fatto vedere e quindi il lato oscuro e malvagio del sovrano passa decisamente in secondo piano, o quanto meno non ha una grande forza visiva. Si prova quindi grande pena nel vedere la caduta del Re e la sua tragica sorte, mentre Bolingbroke, che dovrebbe impersonare l’eroe giusto, è in realtà un personaggio molto più ambiguo. Pur di avere la sua rivalsa sul Re, è disposto a creare una vera sommossa popolare e a umiliarlo pubblicamente (non ho ben capito se dietro l’assassinio del Re ci sia lo zampino di Bolingbroke). Lui stesso, alla fine del film, è tutto fuorchè sereno e in pace con la propria coscienza.
Ciò che non mi è piaciuto del film sono i dialoghi. Immagino che Francis abbia lavorato moltissimo per sfoltirli, ma la forma di questi ultimi rimane comunque molto ostica e, secondo me, poco adatto a un film. L’inizio è stato traumatico, perché dovevo rileggere più volte i dialoghi, poi ci ho fatto lentamente l’abitudine ma la lettura è rimasta sempre molto difficoltosa. I numerosi monologhi del Re, di impianto fortemente teatrale, a volte mi hanno un po’ infastidito perché rompevano la tensione del racconto. È ovvio, questa è l’opinione di un assoluto ignorante in materia, ma secondo me quando si traspone un’opera teatrale bisogno convertire il linguaggio in tutti i suoi aspetti. Visivamente Francis ci è riuscito appieno, traducendo il dramma teatrale in una sequenza di immagine evocative. A livello di dialoghi invece, secondo me, andava fatto un ulteriore passo. Oltre alle ovvie sforbiciate, andava cambiata anche la forma. Non dico che si dovesse usare il linguaggio parlato di tutti i giorni, ma sicuramente andavano resi più accessibili e meno ridondanti. Questo ha pesantemente influito sulla riuscita complessiva del film. Personalmente ho trovato difficile appassionarmi e affezionarmi più di tanto alla storia e ai personaggi, che hanno finito per non coinvolgermi più di tanto. Ripeto, forse alla base c’è la mia totale estraneità al genere, ma penso ad esempio alla serie The Tudors. Strano me vero, eppure l’ho molto apprezzata (ho visto fino alla terza stagione) proprio perché mischia l’alto (poco in verità), con il basso.

Ottima la regia di Tom Hooper, che fa un grande lavoro, forse anche più riuscito e convincente di quanto fatto con Il discorso del re. Nel cast, ottimamente assemblato, spiccano ovviamente McAvoy, estremamente credibile nel ruolo, e Henry Cavill che secondo me fa un grandissimo lavoro e potrebbe ambire tranquillamente a una candidatura.

Molto belle le musiche, come sempre. Sottolineano i momenti più importanti, donando enfasi ed epicità.

Sito semplice ma ricchissimo di contenuti, soprattutto riguardo i dietro le quinte del film e l’opera originale di Shakespeare.
Locandina dall’aspetto un po’ grezzo. Più che altro non mi piace affatto quella corona al centor della locandina…ha un aspetto troppo cartoonesco.

A Francis va riconosciuto il merito di avere la costanza di perseguire un’idea, per quanto azzardata possa essere e nonostante il riscontro tiepido del “pubblico”. Riccardo II ne è la dimostrazione. In pochi avrebbero avuto il coraggio di portare a Cinematik (e soprattutto nella realtà) un film del genere e quindi per questo gli vanno fatti i complimenti. Nonostante la grande cura dei dettagli e la consueta bravura di Francis nell’enfatizzare immagini e sequenze, devo dire che il film non mi ha coinvolto molto, a causa principalmente dei dialoghi troppo ostici, che mi hanno allontanato ulteriormente dalla pellicola. Francis in questo caso è volato alto, forse troppo per il mio animo “pop”. 68/100 Mi rendo conto che il voto è piuttosto severo, è vero, ma ho dovuto regolarmi di conseguenza in base ai voti dati agli altri film del semestre.
 
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Andrew.
view post Posted on 17/5/2012, 13:26




CITAZIONE
Anzi, personalmente, devo dire di aver provato quasi esclusivamente pena per lui. Le sue malefatte, durante il suo scellerato regno, non vengono mostrate ma solo raccontate per mano di alcuni personaggi. Lo stesso assassinio di Gloucester, orchestrato dallo stesso Re, non viene fatto vedere e quindi il lato oscuro e malvagio del sovrano passa decisamente in secondo piano, o quanto meno non ha una grande forza visiva.

Secondo me invece viene anche mostrato il suo lato negativo e non solo narrato. Tutta la vicenda del duello, fatto appositamente per sperare che il cugino morisse e poi la scelta di esiliarlo, per non parlare del discorso con Gaunt, sono tutte prove di grande perfidia.

CITAZIONE
68/100 Mi rendo conto che il voto è piuttosto severo, è vero, ma ho dovuto regolarmi di conseguenza in base ai voti dati agli altri film del semestre.

Oddio, va bene che ormai a Ck non si datto voti sotto il 7, ma definirlo severo mi sembra esagerato :P
 
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21 replies since 5/5/2012, 17:59   2062 views
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