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Riccardo II
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Riccardo II, Gruppo Fraludada

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Hermetico
view post Posted on 17/5/2012, 11:07 by: Hermetico
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Riccardo II è un film decisamente coraggioso che dimostra l’autentica passione e devozione di Francis nei confronti di Shakespeare. Io ero uno di quelli che, fin dai tempi dell’annuncio, ha guardato al progetto con un certo timore e un po’ di diffidenza. Non perché non avessi fiducia nelle capacità di Francis, ma perché conosco molto bene i miei gusti, che di “alto” e “aulico” hanno ben poco.
Il film parla ovviamente di Re Riccardo II e si concentra sull’ultima fase del suo regno. Il misterioso assassinio del duca di Gloucester scatena una serie di eventi che porteranno all’abdicazione di Riccardo e alla sua morte. Ciò avverrà per mano di Bolingbroke, che organizzerà un’autentica sommossa contro il sovrano, ormai odiato anche dal suo stesso popolo e dai nobili.
Il film, come ogni opera di Francis, è estremamente curata sotto l’aspetto visivo. Sono moltissime le immagini e le sequenze che rimangono impresse: la preparazione per la battaglia, l’umiliazione pubblica di Re Riccardo, la sua drammatica morte delle prigioni. La commistione tra immagini e musica è sempre riuscita ed esalta non poco la forza emotiva delle suddette scene, che hanno un grande sapore epico e tragico.
C’è poi il personaggio di Re Riccardo, decisamente ambiguo. Anzi, personalmente, devo dire di aver provato quasi esclusivamente pena per lui. Le sue malefatte, durante il suo scellerato regno, non vengono mostrate ma solo raccontate per mano di alcuni personaggi. Lo stesso assassinio di Gloucester, orchestrato dallo stesso Re, non viene fatto vedere e quindi il lato oscuro e malvagio del sovrano passa decisamente in secondo piano, o quanto meno non ha una grande forza visiva. Si prova quindi grande pena nel vedere la caduta del Re e la sua tragica sorte, mentre Bolingbroke, che dovrebbe impersonare l’eroe giusto, è in realtà un personaggio molto più ambiguo. Pur di avere la sua rivalsa sul Re, è disposto a creare una vera sommossa popolare e a umiliarlo pubblicamente (non ho ben capito se dietro l’assassinio del Re ci sia lo zampino di Bolingbroke). Lui stesso, alla fine del film, è tutto fuorchè sereno e in pace con la propria coscienza.
Ciò che non mi è piaciuto del film sono i dialoghi. Immagino che Francis abbia lavorato moltissimo per sfoltirli, ma la forma di questi ultimi rimane comunque molto ostica e, secondo me, poco adatto a un film. L’inizio è stato traumatico, perché dovevo rileggere più volte i dialoghi, poi ci ho fatto lentamente l’abitudine ma la lettura è rimasta sempre molto difficoltosa. I numerosi monologhi del Re, di impianto fortemente teatrale, a volte mi hanno un po’ infastidito perché rompevano la tensione del racconto. È ovvio, questa è l’opinione di un assoluto ignorante in materia, ma secondo me quando si traspone un’opera teatrale bisogno convertire il linguaggio in tutti i suoi aspetti. Visivamente Francis ci è riuscito appieno, traducendo il dramma teatrale in una sequenza di immagine evocative. A livello di dialoghi invece, secondo me, andava fatto un ulteriore passo. Oltre alle ovvie sforbiciate, andava cambiata anche la forma. Non dico che si dovesse usare il linguaggio parlato di tutti i giorni, ma sicuramente andavano resi più accessibili e meno ridondanti. Questo ha pesantemente influito sulla riuscita complessiva del film. Personalmente ho trovato difficile appassionarmi e affezionarmi più di tanto alla storia e ai personaggi, che hanno finito per non coinvolgermi più di tanto. Ripeto, forse alla base c’è la mia totale estraneità al genere, ma penso ad esempio alla serie The Tudors. Strano me vero, eppure l’ho molto apprezzata (ho visto fino alla terza stagione) proprio perché mischia l’alto (poco in verità), con il basso.

Ottima la regia di Tom Hooper, che fa un grande lavoro, forse anche più riuscito e convincente di quanto fatto con Il discorso del re. Nel cast, ottimamente assemblato, spiccano ovviamente McAvoy, estremamente credibile nel ruolo, e Henry Cavill che secondo me fa un grandissimo lavoro e potrebbe ambire tranquillamente a una candidatura.

Molto belle le musiche, come sempre. Sottolineano i momenti più importanti, donando enfasi ed epicità.

Sito semplice ma ricchissimo di contenuti, soprattutto riguardo i dietro le quinte del film e l’opera originale di Shakespeare.
Locandina dall’aspetto un po’ grezzo. Più che altro non mi piace affatto quella corona al centor della locandina…ha un aspetto troppo cartoonesco.

A Francis va riconosciuto il merito di avere la costanza di perseguire un’idea, per quanto azzardata possa essere e nonostante il riscontro tiepido del “pubblico”. Riccardo II ne è la dimostrazione. In pochi avrebbero avuto il coraggio di portare a Cinematik (e soprattutto nella realtà) un film del genere e quindi per questo gli vanno fatti i complimenti. Nonostante la grande cura dei dettagli e la consueta bravura di Francis nell’enfatizzare immagini e sequenze, devo dire che il film non mi ha coinvolto molto, a causa principalmente dei dialoghi troppo ostici, che mi hanno allontanato ulteriormente dalla pellicola. Francis in questo caso è volato alto, forse troppo per il mio animo “pop”. 68/100 Mi rendo conto che il voto è piuttosto severo, è vero, ma ho dovuto regolarmi di conseguenza in base ai voti dati agli altri film del semestre.
 
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