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Gang Bang
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Gang Bang, Arcadia Productions

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Hermetico
view post Posted on 11/5/2012, 16:32 by: Hermetico
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Gang Bang rappresenta il ritorno di Arcadia, dopo due film minori che hanno convinto solo in parte. Non che Don Giovanni fosse una pellicola poco riuscita, ma qui si sente che c’è molta più ispirazione e il film è sicuramente più sentito da parte del produttore.
La trama è semplicissima. Cassie, una leggendaria pornostar ormai sul finire della sua carriera, decide di abbandonare il mondo del porno in grande stile, realizzando la più grande gang bang della storia, composta da ben 600 uomini. Nonostante Cassie sia consapevole della pericolosità dell’impresa, va avanti comunque. Sempre più decisa a dare un’ultima zampata alle numerose pornostar dilettanti che si credono chissà chi, e alla stessa industria del porno che sfrutta gli attori e le attrici senza rispetto del talento. Il film quindi racconta la preparazione alla gang bang e ci fa conoscere altri tre personaggi maschili molto diversi fra loro: 600, un ex pornodivo della vecchia scuola anni settanta, 137, un giovane attore di telefilm disposto a tutto pur di approdare al cinema e 72, un ragazzo porno dipendente, ossessionato dalla figura di Cassie.
Il film vuole descrivere un mondo, non certo raccontare una storia. E lo fa attraverso le testimonianze dei vari protagonisti e delle diverse comparse. Sono numerosissime le riflessioni e le conversazioni sul mondo del porno, la sua evoluzione (o meglio involuzione) e in generale sul mondo del cinema e il tema della celebrità. Si parla anche dei diversi modi di intendere la pornografia, di approcciarsi ad essa, sia da parte dello spettatore che da parte degli attori/attrici. Sono spunti molto interessanti, perché descrivono un mondo dal di dentro e lo fanno senza inutili ipocrisie ma con una certa onestà, rivelando anche gli aspetti più bui e controversi dell’industria del porno.
Non sorprende quindi il fatto che in realtà il film finisca proprio allo scoccare del primo ciak. Non sappiamo che ne sarà di Cassie, se la sua gang bang avrà successo e se riuscirà a portarla a termine. Ma il ritratto della pornodiva è riuscitissimo ed emozionante, soprattutto nel finale quando, allo specchio, ripercorre la sua carriera con un pizzico di amarezza ma con altrettanta onestà e lucidità. Non so come pormi di fronte a una protagonista del genere. Se ammirarla, perché pronta a un gesto estremo figlio però, sempre e comunque, di una propria libera scelta o compatirla perché anche lei alla fine è una delle tante schiave di quel mondo, non accetta di uscirne (perché soppiantata dal nuovo che avanza) e se proprio deve farlo è disposta a rischiare la vita.
La pellicola scorre via piacevolmente anche se a volte ho avuto al sensazione di assistere a un documentario e alcune disquisizioni (di 137 in primis) erano un po’ pesanti e fini a se stesse. Alcuni dialoghi tra Cassie e Sheila li ho trovati un po’ artificiosi, con tutti quei riferimenti alla storia antica oppure quelle insistenti domande sui genitori, come se le due non si conoscessero affatto.
Rimane comunque un ritratto sentito e inedito di un mondo che il cinema non si è mai preoccupato di indagare a dovere.

La regia di Avary è asciutta e senza troppi fronzoli, ma molto attenta ai dettagli soprattutto quando si preoccupa di citare altre opere. Di lui ho visto solo Le regole dell’attrazione, ma penso che il film, per quanto molto audace, possa essere nel suo stile. Cast molto ricco, soprattutto di vere pornostar, ma la vera stella è quella di Sharon Stone, che brilla su tutti. E’ perfetta per dare vita al personaggio di Cassie, controverso e affascinante. Rourke fa un buon lavoro, ma non sorprende. E’ il tipico ruolo che l’attore interpreta in questa fase della sua carriera. Mi ha lasciato un po’ interdetto la scelta di Gilchrist nella parte del fan di Cassie. Sarà che l’ho identificato con il ruolo che ha in United states of tara, oppure con i pochi film che ha fatto, ma proprio non ce lo vedo in quella parte.

Musiche buone, soprattutto la scena finale con il brano degli Smiths.

Molto bella la locandina, perfettamente in stile con il film e con una certa iconografia un po’ vintage. Sito semplice ma ricchissimo di contenuti, che mi ha aiutato anche e decodificare le numerosissime citazione presenti nel film.

Gang bang è un film particolare, dal taglio quasi documentaristico, che descrive efficacemente il dietro le quinte dell’industria del porno. Lo fa in maniera molto efficace, restituendoci l’emozionante ritratto di Cassie, una pornodiva sul viale del tramonto. Bisogna però essere ben predisposti, perché non c’è una vera a propria storia da seguire ma “solo” una serie di riflessioni sul tema del cinema in generale. Io preferisco quando vengono raccontate delle storie, con un inizio, uno svolgimento e una fine. Riesco più facilmente a farmi catturare. Ma Gang bang rimane comunque un esperimento riuscito, molto ispirato e curato. 72/100
 
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43 replies since 29/4/2012, 12:51   3587 views
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