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Gang Bang
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Gang Bang, Arcadia Productions

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freddy_k
view post Posted on 4/5/2012, 20:07 by: freddy_k
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Recensione di freddy_k

E dopo tanta attesa, ecco finalmente il (presunto) film-scandalo di Arcadia. Che poi alla fine tale non è stato. Gang Bang infatti non è un film porno (come invece altri che ci sono stati qui su Ck qualche anno fa), bensì un film SUL porno, che racconta i retroscena, e non solo, di un'industria di cui tanti usufruiscono ma di cui pochi sanno cosa ci sia dietro. La gang-bang del titolo, infatti, non solo non viene mostrata (addirittura il film finisce prima che essa cominci), ma funziona solo da pretesto per farci conoscere i personaggi di un film quasi totalmente parlato, in cui dialoghi, aneddoti vari sul porno e non e riflessioni personali la fanno da padrone. Il linguaggio volgare c'è eccome, ma non è mai fine a sè stesso ed è sempre funzionale alle varie situazioni. Nonostante la suddetta mancanza d'azione il film scorre veloce e si legge tutto d'un fiato, sia per la mancanza di errori (o almeno, io non ne ho notato), sia per l'ottima impostazione della sceneggiatura. La storia è ben raccontata, le citazioni abbondano (a parte quelle palesi, non mi è sfuggita quella a Pulp Fiction), e i personaggi sono ottimamente caratterizzati. Abbiamo la protagonista, una sempre brava Sharon Stone, pornostar sul viale del tramonto sia per ragioni di età sia perchè schiacciata da un'industria che si basa più sulla quantità che sulla qualità del prodotto, e in cui dunque non si riconosce più, e che vuole, attraverso un gesto così estremo, evitare di essere dimenticata. Abbiamo l'ex attore porno con la vita distrutta dai vizi che vive di ricordi e rimpiange un mondo che non esiste più, quello in cui il porno si faceva per divertimento e per ribellione; abbiamo il ragazzino sfigato che vuole coronare i suoi sogni (erotici) facendo sesso con la sua dea personale; abbiamo l'attorucolo fanatico e iper-salutista che vuole imprimere una svolta alla sua grigia carriera (il personaggio a me più antipatico: a un certo punto, ogni volta che ne usciva con uno dei suoi aneddoti mi faceva venire i nervi, non so se fosse una cosa voluta); infine, abbiamo la regista cinica e femminista, che nonostante lavori nel mondo del porno lo vede, più di tutti, non solo come un'industria e una macchina, ma anche come un mezzo di degradazione della donna, e disprezza profondamente chi ne usufruisce, cioè gli uomini. A far da contorno, abbiamo un gran numero di veri attori e attrici porno (attuali ed ex), tutti che interpretano sè stessi e ognuno che esprime le proprie riflessioni sul mestiere. Purtroppo, alcuni di questi dialoghi non sono riusciti al massimo: per esempio, ho trovato un po' fini a sè stesse le interviste ai primi 3 uomini, ho avuto la sensazione che fossero del tutto slegate dal resto della storia; i dialoghi tra Cassie e Sheila, verso la fine, hanno cominciato a diventare ripetitivi, giravano sempre sullo stesso punto; infine, i suddetti aneddoti sul cinema del personaggio 137: dopo il secondo o il terzo, mi è venuta voglia di prenderlo a cazzotti. Ciò non influisce comunque sul buon risultato complessivo della pellicola. Avary alla regia ci può stare, anche se è stata una scelta più che altro sentimentale di Arcadia. Bravi gli attori, e con le facce giuste: da Rourke (che a tratti sembra interpretare sè stesso), a Duhamel alla Seyfried, passando per Gilchrist. Azzeccate le musiche, sito semplice ma ricchissimo di contenuti. La locandina mi è piaciuta moltissimo, con quel sapore "vintage".

In conclusione, un film davvero ben fatto, che tratta di un argomento "difficile" come il porno ma senza mai cadere in basso nè essere volgare più del necessario, e che dimostra la grande passione di Arcadia per il genere.

Voto: 7.5
 
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43 replies since 29/4/2012, 12:51   3587 views
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