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Il mondo dei ragazzi normali
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Il mondo dei ragazzi normali, Hermes Production

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Clint1994
view post Posted on 25/5/2012, 20:23 by: Clint1994




IL MONDO DEI RAGAZZI NORMALI by Clint94

Dopo “Lontano da ogni cosa”, Hermetico torna di nuovo al genere drammatico e ci racconta una storia di formazione, il dramma adolescenziale di un ragazzo che deve convivere con una difficile situazione familiare e con la scoperta della propria omosessualità. Il film mi incuriosiva molto, sia perché su Cinematik sono rari i film dedicati al mondo dell'adolescenza sia perché Hermetico sta diventando sempre più una garanzia. Le aspettative erano abbastanza alte, ma devo dire, e vado subito controcorrente rispetto alle altre recensioni, che sono state un po' deluse. Il lavoro di trasposizione è ottimo, soprattutto se confrontato col precedente film di Hermetico: qui non ho mai avuto la sensazione di scene troppo veloci o di cambiamenti troppo repentini, che invece si notavano in “Lontano da ogni cosa”. Ne “Il mondo dei ragazzi normali” i tempi sono giustamente più lenti ed è dedicato il giusto spazio a ogni scena e a ogni personaggio, senza quella fastidiosa sensazione di rapidità che caratterizzava il film precedente. Però, nonostante questo, forse “Lontano da ogni cosa” mi aveva coinvolto di più a livello di storia e personaggi. “Il mondo dei ragazzi normali” è un film che non è riuscito a entrarmi dentro: è stata una lettura interessante e mai noiosa, ma non sono riuscito a sentirmi vicino al protagonista e al suo dramma, e nel complesso la storia non mi ha emozionato, anche quando era evidente che doveva e voleva farlo, soprattutto nel finale. A cosa è dovuto questo? Sicuramente il personaggio di Robin è caratterizzato bene e si ritrova a vivere una situazione estremamente difficile e complessa; le aspettative dei genitori nei suoi confronti, la sua voglia di trasgredire e di uscire dallo stereotipo di bravo ragazzo che si porta addosso, la progressiva scoperta dell'omosessualità, sono tutti processi descritti molto bene. Forse è la storia in sé, la cornice dentro cui si muove Robin, a non avermi convinto. Per esempio, gli altri due ragazzi, Todd e Scott. Il primo è un personaggio secondo me poco riuscito, difficilissimo da inquadrare: all'inizio sembra essere il classico vicino di casa pieno di sé ma in fondo simpatico, poi sembra diventare l'amante di Robin, infine cambia totalmente atteggiamento nei suoi confronti; l'ho trovato un personaggio incoerente, troppo contraddittorio, che cambia ruolo e comportamento troppo all'improvviso. Nemmeno Scott mi ha convinto molto: non ho trovato in lui e nel suo legame con Robin nulla di particolarmente speciale o emozionante, e anche la sua situazione familiare (il padre violento che lo picchia) sa troppo di già visto. Insomma, questo triangolo che si viene a creare fra questi tre personaggi non mi ha coinvolto, probabilmente perché Todd e Scott non sono interessanti e approfonditi come Robin. Inoltre pensavo che si approfondisse anche il rapporto tra Robin e Victoria, dato che si dice più volte che lei è la sua migliore amica, invece la loro amicizia viene solo menzionata. Ho trovato più riuscita la descrizione della famiglia di Robin: i suoi fratelli, Jackson e Ruby, sebbene appaiano poco lasciano il segno più di altri personaggi e sono ben fatti, ma anche i genitori sono molto credibili. Clark probabilmente dentro di sé avrebbe preferito che l'incidente fosse capitato a Robin invece che a Jackson, mentre Dorothy è probabilmente l'unica ad aver capito Robin e il legame madre-figlio è davvero forte, nonostante tutti i problemi che si vengono a creare: le interpretazioni di Chandler e della Moore sono ottime. Tra l'altro devo dire che anche l'incidente a Jackson arriva in modo piuttosto inaspettato, e il clima di dolore e di tensione che si viene a creare dopo l'incidente è ben descritto. Una cosa che non mi è piaciuta invece è la tendenza a portare all'estremo certe scene. Ci possono stare le scene di sesso tra Robin, Todd e Scott, anche se difficilmente a quell'età (14 anni) ci si spinge a tanto, ma ho trovato forzata e gratuitamente sconvolgente la scena tra Robin e il pedofilo Vincent. Ai fini della storia quella scena serve a poco (mostra che Robin ha varcato definitivamente il limite, ma secondo me non era necessaria), non ha particolari conseguenze psicologiche su Robin come invece dovrebbe succedere e mi ha dato l'impressione di voler colpire a ogni costo. Non l'ho apprezzata. Allo stesso modo mi è sembrata eccessiva la scena finale in cui Robin cerca di strozzare suo cugino: per carità, Larry l'avrei strangolato anch'io perché è un personaggio odioso ed è chiaro che a livello psicologico Robin non ce la faceva più, ma arrivare quasi ad ammazzare una persona mi è sembrata un'esagerazione. Il cast è ottimo, tranne per la scelta di Dakota Blue Richards (che è del '94 come me), come è già stato detto. Oltre al bravissimo Keir Gilchrist, i migliori sono Chandler e la Moore. Non ho visto nulla di Todd Haynes, ma dando un'occhiata alla sua filmografia mi sembra perfetto.
Molto belle anche le musiche: alcuni brani si ripetono più di una volta, ma a me non ha dato fastidio.
In definitiva, “Il mondo dei ragazzi normali” è un buon film, con un protagonista ben caratterizzato in tutti i suoi aspetti e con una storia forte da raccontare, ma che non è riuscito a coinvolgermi ed emozionarmi come speravo, a causa anche di alcuni personaggi poco riusciti e di alcune scene forzate. Oggettivamente comunque, a livello di sceneggiatura, è sicuramente un passo avanti rispetto a “Lontano da ogni cosa” e il voto complessivo non può che essere positivo; però devo dire che questa volta da Hermetico mi aspettavo un po' di più.

VOTO: 7
 
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