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7mila giorni
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7mila giorni, Nuno Productions

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Hermetico
view post Posted on 29/4/2012, 16:32 by: Hermetico
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Nuno è considerato il maestro dell’horror qui a cinematik, ma 7000 giorni (come anche Io e coyote a suo tempo) è qui per ricordarci che il produttore ci sa fare anche con le commedie, in particolare quelle più insolite e originali.
Qui si parla di Sandro, il direttore creativo di un’agenzia pubblicitaria, che si risveglia con un’improvvisa amnesia che ha cancellato i suoi ultimi venti anni di vita. Attraverso una serie di scene molto divertenti e riuscite, veniamo a conoscenza del suo passato turbolento e soprattutto del torbido mistero che sorregge l’intero film, ovvero l’omicidio di Roveda, il direttore generale dell’agenzia. Inizialmente tutti gli indizi conducono al povero Sandro che cerca in tutti i modi di ricostruire il suo passato passando attraverso la conoscenza di una serie infinita di personaggi che hanno avuto a che fare con la sua vita. Alla fine ovviamente il mistero verrà sciolto e ci sarà anche spazio per un meritato happy end.
È difficile inquadrare una pellicola come 7000 giorni. La prima parte ha i toni e la leggerezza delle migliori commedie. Sono moltissime le battute e le scene che rubano più di qualche sorriso. Il ritmo è spedito, i dialoghi frizzanti, la narrazione ricca di colpi di scena. Nella seconda parte invece, la componente thriller prende il sopravvento. I toni e le atmosfere si fanno più serie e “cupe”. Si dà grande spazio all’intreccio (in alcuni punti molto intricato, forse troppo) e alle indagini di Sandro al fine di scoprire la verità. È qui che secondo me il film perde di forza. La parte investigativa si dilata troppo nel tempo, mettendo a dura prova l’attenzione dello spettatore. Si ha la sensazione che la soluzione dell’enigma venga sempre rimandata. Devo quindi dire che una bella sforbiciata avrebbe sicuramente giovato. Avrei cercato di non incupire troppo la storia e lasciare un po’ di sottile leggerezza anche nella seconda parte. E soprattutto avrei snellito le indagini rendendo il mistero centrale, più semplice, ma anche più in sintonia con la prima parte del film, scoppiettante e riuscita.
Il finale è piuttosto violento e regala un colpo di scena degno dei migliori gialli (io non lo avrei mai previsto e non mi sembra ci siano buchi o contraddizioni).

Ottima al scelta di Lucio Pellegrini alla regia. Di suo ho visto solo La vita facile, e devo dire che questo film me lo ha ricordato molto nello stile. Anche in quel caso ci si torva di fronte a una pellicola difficile da inquadrare in un solo genere; molto coraggiosa sotto certi aspetti. Riuscito anche il cast, ma c’è da dire che il film si regge tutto sulla grande interpretazione di Favino, sempre credibile, nonostante il ruolo non fosse affatto facile. Secondo me ha ottime possibilità agli awards.

Colonna sonora molto pop, composta soprattutto da brani da classifica. Qualche pezzo in più non avrebbe guastato.

Sito come sempre molto ricco e curato nella grafica. Locandina elegante, anche se non mi è piaciuto molto il font usato.

7000 giorni è una commedia atipica e originale, che riserva molti colpi di scena e una prima parte praticamente perfetta: leggera, frizzante e trascinante. Nella seconda parte il film perde colpi, soffermandosi troppo sulla componente thriller e dilungando eccessivamente la storia. Rimane comunque un film per certi versi sorprendente che ci ricorda che Nuno non è bravo solo a fare gli horror. 73/100
 
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