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7mila giorni
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76 [66.67%]
82 [22.22%]
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7mila giorni, Nuno Productions

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Nuno Vox
view post Posted on 14/4/2012, 18:33




Online il sito del nuovo film della NP.

www.nunoprod.altervista.org/html/film/7mila/menu.html

Buona visione. ;)
 
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Nuno Vox
view post Posted on 16/4/2012, 16:46




- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?
- Volevo tornare a fare un film italiano ed è un po' che aspettavo l'occasione giusta per lavorare con Favino. Eccola.

- Parlaci delle scelte di cast e regia.
- Lucio Pellegrini è un regista in crescita, molto capace, e il film mi sembrava nelle sue corde. Il cast prsenta diversi "omaggi" a cinema e tv, ma vi lascio scoprirli da solo nella sezione Curiosità del sito.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?
- Come sopra. :)

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?
- Direi un 7+.

- Un pregio del tuo film?
- Scorre bene, si legge facilmente e tiene l'attenzione alta fino alla fine.

- Un difetto del tuo film?
- Non è un filmone da grandi premi, infatti non ambisce a vincerne.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?
- No saprei. Sono curioso del giudizi di quei produttori che lavorano molto con il cinema italiano, tipo Tomcat.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...
- Ha poche sale, non credo farà grandi incassi. Diciamo che l'asticella è alle 7-8 settimane, al terzo psoto del B.O. e a un incasso complessivo intorno ai 250 milioni.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?
- Mi ha molto divertito scriverlo.

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?
- Ho cambiato un po' l'impaginazione dello script, spero sia apprezzato. ;)

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?
- Mah, forse Smag.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).
- Forse "L'elisir di Afrodite".

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?
- Non saprei proprio.....nessuno in particolare credo.

- Il tema e/o il messaggio del film?
- La vita ci cambia, ma una parte di "quello che eravamo" rimane sempre dentro di noi.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?
- Non comporta grande impegno. Si lascia leggere bene, per una visione piacevole.

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?
- Se ama il cinema italiano gli piacerà.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?
- Come detto non credo concorrerà a molto. Forse premi di margine: sito film, forse colonna sonora, premio di genere.

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?
- Il secondo pianeta degli dei della Chimera. Ma spero che anche The good thief raccatti qualcosa....

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?
- Arzakon. L'ho ripreso in mano qualche settimana fa, ma la strada è ancora lunga.

- Cosa pensi di poter fare per Cinematik (film, iniziative) in questo periodo?
- Film e maggior impegno nel leggere e recensire quelli degli altri.
 
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SaschaGranato
view post Posted on 26/4/2012, 17:42




Come promesso, ecco la recensione di 7000 giorni, ultima fatica della Nuno Production.
Il film narra le vicende di Sandro; un uomo intraprendente e creativo. Lavora presso un'azienda pubblicitaria come direttore artistico e vive da qualche anno una relazione più o meno felice, con la sua segretaria. L'equilibrio della sua vita, viene improvvisamente scosso da un evento tanto raro quanto imprevedibile; un'amnesia che cancella definitivamente gli ultimi venti anni della sua esistenza. Apparentemente il soggetto potrebbe apparire banale e scontanto, ma in realtà, il film riuscirà a sviluppare la storia in maniera assolutamnte credibile ed originale. Il primo tempo, sarà completamente focalizzato sulla presentazione e sull'evoluzione dei personaggi principali. La storia, incomincia a delinearsi solo verso la fine del primo atto, concedendo all'opera un buon margine di tempo, dove potremo goderci delle sequenze davvero spassose. Le risate, state pur certi, non mancheranno.
La seconda metà del film, è completamente incentrata sul racconto. Sandro, scopre di essere al centro di una situazione piuttosto complessa; qualcuno lo vuole morto, e come se non bastasse, la polizia gli sta alle costole perchè sospettato di omicidio. Egli, intraprende un "viaggio nel tempo", nella speranza di recuperare la memoria, e poter superare tutta questa vicenda. Le sorprese sono tante, ed il film ,riesce a trovare il giusto equilibrio fra commedia e thriller. Il film è molto scorrevole e si legge in fretta, anche se a volte ho avuto come l'impressione che la tirasse un pò troppo per le lunghe. Qualche sforbiciata avrebbe giovato al montaggio a mio avviso. La sceneggiatura, dimostra un totale disinteresse per le regole che stanno alla base degli script cinematografici. Su cinematik non se ne è mai fatta una malattia, ma io invece la reputo una cosa essenziale. Da un punto di vista narrativo, invece, tutto funziona molto bene. Il linguaggio è semplice ed immediato e comunque si riesce tranquillamente a capire i passaggi che avvengono fra una scena e l'altra, dunque il problema è marginale.
Il cast l'ho trovato molto adatto, a differenza delle musiche, che francamente non ho molto apprezzato.
Concludendo; questo non è certo il miglior film della Nuno Production, ma merita comunque la stima del pubblico e della critica. L'avvio al box office non è certo incoraggiante. La sensazione è che sia stato un pò emarginato, ma sono certo che presto potrà dire la sua.

Voto 77/100
 
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view post Posted on 29/4/2012, 16:32
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Critico

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Nuno è considerato il maestro dell’horror qui a cinematik, ma 7000 giorni (come anche Io e coyote a suo tempo) è qui per ricordarci che il produttore ci sa fare anche con le commedie, in particolare quelle più insolite e originali.
Qui si parla di Sandro, il direttore creativo di un’agenzia pubblicitaria, che si risveglia con un’improvvisa amnesia che ha cancellato i suoi ultimi venti anni di vita. Attraverso una serie di scene molto divertenti e riuscite, veniamo a conoscenza del suo passato turbolento e soprattutto del torbido mistero che sorregge l’intero film, ovvero l’omicidio di Roveda, il direttore generale dell’agenzia. Inizialmente tutti gli indizi conducono al povero Sandro che cerca in tutti i modi di ricostruire il suo passato passando attraverso la conoscenza di una serie infinita di personaggi che hanno avuto a che fare con la sua vita. Alla fine ovviamente il mistero verrà sciolto e ci sarà anche spazio per un meritato happy end.
È difficile inquadrare una pellicola come 7000 giorni. La prima parte ha i toni e la leggerezza delle migliori commedie. Sono moltissime le battute e le scene che rubano più di qualche sorriso. Il ritmo è spedito, i dialoghi frizzanti, la narrazione ricca di colpi di scena. Nella seconda parte invece, la componente thriller prende il sopravvento. I toni e le atmosfere si fanno più serie e “cupe”. Si dà grande spazio all’intreccio (in alcuni punti molto intricato, forse troppo) e alle indagini di Sandro al fine di scoprire la verità. È qui che secondo me il film perde di forza. La parte investigativa si dilata troppo nel tempo, mettendo a dura prova l’attenzione dello spettatore. Si ha la sensazione che la soluzione dell’enigma venga sempre rimandata. Devo quindi dire che una bella sforbiciata avrebbe sicuramente giovato. Avrei cercato di non incupire troppo la storia e lasciare un po’ di sottile leggerezza anche nella seconda parte. E soprattutto avrei snellito le indagini rendendo il mistero centrale, più semplice, ma anche più in sintonia con la prima parte del film, scoppiettante e riuscita.
Il finale è piuttosto violento e regala un colpo di scena degno dei migliori gialli (io non lo avrei mai previsto e non mi sembra ci siano buchi o contraddizioni).

Ottima al scelta di Lucio Pellegrini alla regia. Di suo ho visto solo La vita facile, e devo dire che questo film me lo ha ricordato molto nello stile. Anche in quel caso ci si torva di fronte a una pellicola difficile da inquadrare in un solo genere; molto coraggiosa sotto certi aspetti. Riuscito anche il cast, ma c’è da dire che il film si regge tutto sulla grande interpretazione di Favino, sempre credibile, nonostante il ruolo non fosse affatto facile. Secondo me ha ottime possibilità agli awards.

Colonna sonora molto pop, composta soprattutto da brani da classifica. Qualche pezzo in più non avrebbe guastato.

Sito come sempre molto ricco e curato nella grafica. Locandina elegante, anche se non mi è piaciuto molto il font usato.

7000 giorni è una commedia atipica e originale, che riserva molti colpi di scena e una prima parte praticamente perfetta: leggera, frizzante e trascinante. Nella seconda parte il film perde colpi, soffermandosi troppo sulla componente thriller e dilungando eccessivamente la storia. Rimane comunque un film per certi versi sorprendente che ci ricorda che Nuno non è bravo solo a fare gli horror. 73/100
 
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World ^_^
view post Posted on 5/5/2012, 07:59




CITAZIONE
- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?
- Arzakon. L'ho ripreso in mano qualche settimana fa, ma la strada è ancora lunga.

Che progetto è? Mi pare che non ce ne hai mai parlato... che ne diresti di darci qualche info in più nelle news?

(Scusa per il ritardo. Il film l'ho appena finito di leggere. A breve voto in firma e recensione in arrivo...)


 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 5/5/2012, 15:05




Nuno si cimenta con una commedia, e pur non essendo la prima volta che lo fa, sorprende in ogni modo.
La storia di un uomo che perdi 20 anni di memoria è un soggetto interessante e il film segna tutti i punti della storia, aiutato da grandi attori quali Pierfrancesco Favino ... tuttavia il fim leggendolo non mi ha preso molto, non so perchè. Le battute sono molto intelligenti e nonostante la trama l'atmosfera è leggera, ma ho dovuto fare qualche pausa e di solito se mi succede vuol dire che il film non prende. Comunque non penso meriti di essere bocciato del tutto: ci sono personaggi molto buoni e nessuno stereotipo, però dico una cosa: ma Battiston deve SEMPRE fare il tipo che sembra solo un po' scemo ma che in realtà è un pazzo scatenato? No perchè mica è la prima volta ...
come dicevo, il film non è a bocciatura totale perchè è molto leggero e i parsonaggi si fanno sia volere bene che odiare, il protagonista soprattutto si fa volere molto bene, solo che non mi ha preso particolarmente come film, tutto qua.
L'impaginazione è ok, la sceneggiatura però ha qualche errore ma perdonabile. Per il resto tutto ok
voto 6
 
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view post Posted on 7/5/2012, 22:45

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Evidentemente, anche qui a CK tendiamo a ragionare come nel cinema reale. Escono la stessa settimana due film, Il pianeta degli dei - La torre di Babele, kolossal hollywoodiano pieno di azione ed effetti speciali, e 7mila, film italiano di poche pretese, quale film andiamo a vedere noialtri in massa? Ovviamente il kolossal. Ma poi, per caso, recuperiamo anche il film italiano? A quanto pare no. Sinceramente, fossi in Nuno, io sarei abbastanza incazzato con voialtri, specie con gente del calibro di Andrew, World, Clint, insomma i veterani, che ho notato per questo film avere tutti mancato all'appuntamento.

Dunque, questo film sembrerebbe una commedia, anche dalla locandina. Bene, non lo è. Anzi, fin dall'inizio si evolve verso un thriller emozionante e angosciante sempre più dichiarato, per non parlare di una critica sociale al vetriolo per lo spacciatore divenuto manager privo di scrupoli e donnaiolo ipocrita. Sandro/Alex non si ricorda più cos'ha fatto negli ultimi vent'anni della sua vita, e il film segue questo filo rosso con un gran ritmo, in un accumularsi di personaggi a metà fra il grottesco e il satirico nero, in un tono che parte come una commedia ma vira sempre più verso la cupezza, sfidando ogni classificazione.

Ritmo, ambiguità di generi, cast perfetto (Favino su tutti), vena nera di fondo, giusto qualche difetto qua e là venale di scrittura, un colpevole che spunta fuori un po' troppo dal nulla (magari Riccardino poteva entrare in scena anche un po' prima) e magari qualche dettaglio in più per la parte thriller, ma venale: un film italiano bello, costruito, convincente, un'ottima prova per Nuno.

VOTO: 78/100. Ebbene, sì, 78/100. Complimenti a Nuno! E magari, snobbarlo un po' di meno non farebbe male...
 
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Atamàz
view post Posted on 8/5/2012, 16:39




Si ride a denti stretti in questo 7mila giorni, un film che tende più al noir che alla commedia, pur presentando elementi di entrambi i generi. Dico questo perché se nello script si trovano diverse battute e punte di ironia che strappano più di un sorriso o risata, a farla da padrone è l’elaborato intreccio che ruota intorno al protagonista, un Pierfrancesco Favino a mio avviso in odore di nomination. Dalla perdita di memoria, al recupero del proprio passato più recente attraverso lo stupore derivante della scoperta delle meraviglie tecnologiche e degli eventi degli ultimi due decenni, dalla scoperta dell’omicidio all’indagine per scagionarsi, Sandro si addentra sempre di più nel proprio passato (prossimo e remoto) e il tono leggero del film lascia man mano il posto a un ritmo più da thriller.
Ma non è un difetto questo, dato che la nuova pellicola di Nuno si legge senza stanchezza alcuna accalappiando lo spettatore con la chimera della ricerca della verità. Che giunge alla fine convogliando ogni accusa su un personaggio quasi fin troppo insospettato e dimenticato.
Oltre a Favino, nel cast, si fanno notare Stefania Rocca e Leila Bekhti con due ottime interpretazioni (più la seconda della prima, anche se con minore spazio).
Non ho metri di paragone per giudicare il regista, non avendo visto nessuno dei suoi film, ma mi pare che Pellegrini abbia fatto un buon lavoro nel mantenere alto il livello di tensione narrativo, pur alleggerendolo di tanto in tanto per far prendere un respiro allo spettatore.
Ottima anche la sceneggiatura, lunga ma ben curata, sia nella forma (mi piace la nuova impaginazione) che nella qualità della scrittura (ho trovato giusto un paio di trascurabili errori).
Apprezzabile l’idea di scegliere musiche italiane, ma non ho avuto l’impressione che ci stessero benissimo, nelle scene a cui sono state abbinate.
Buono il sito, sia graficamente che nei contenuti. Locandina invece non all’altezza di tante altre prodotte da Nuno.

 
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Andrew.
view post Posted on 9/5/2012, 13:55




CITAZIONE
Evidentemente, anche qui a CK tendiamo a ragionare come nel cinema reale. Escono la stessa settimana due film, Il pianeta degli dei - La torre di Babele, kolossal hollywoodiano pieno di azione ed effetti speciali, e 7mila, film italiano di poche pretese, quale film andiamo a vedere noialtri in massa? Ovviamente il kolossal. Ma poi, per caso, recuperiamo anche il film italiano? A quanto pare no. Sinceramente, fossi in Nuno, io sarei abbastanza incazzato con voialtri, specie con gente del calibro di Andrew, World, Clint, insomma i veterani, che ho notato per questo film avere tutti mancato all'appuntamento.

Eheh, mi fa ridere sta cosa, Francis :) Nuno non recensisce gli altri film, e dovrebbe essere lui a incazzarsi con noi che preferiamo iniziare a leggere altri film? :D
 
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view post Posted on 9/5/2012, 14:58

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CITAZIONE (Andrew. @ 9/5/2012, 14:55) 
CITAZIONE
Evidentemente, anche qui a CK tendiamo a ragionare come nel cinema reale. Escono la stessa settimana due film, Il pianeta degli dei - La torre di Babele, kolossal hollywoodiano pieno di azione ed effetti speciali, e 7mila, film italiano di poche pretese, quale film andiamo a vedere noialtri in massa? Ovviamente il kolossal. Ma poi, per caso, recuperiamo anche il film italiano? A quanto pare no. Sinceramente, fossi in Nuno, io sarei abbastanza incazzato con voialtri, specie con gente del calibro di Andrew, World, Clint, insomma i veterani, che ho notato per questo film avere tutti mancato all'appuntamento.

Eheh, mi fa ridere sta cosa, Francis :) Nuno non recensisce gli altri film, e dovrebbe essere lui a incazzarsi con noi che preferiamo iniziare a leggere altri film? :D

Ti potrei rispondere che CK si regge sì sul "do ut des", ma non su "occhio per occhio, dente per dente" (oppure mi sono perso qualcosa?). Nuno certo accumula molte mancanze, ma non mi sembra un buon motivo per snobbare così il suo film.
 
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Andrew.
view post Posted on 9/5/2012, 15:14




CITAZIONE (Francis Delane @ 9/5/2012, 15:58) 
CITAZIONE (Andrew. @ 9/5/2012, 14:55) 
Eheh, mi fa ridere sta cosa, Francis :) Nuno non recensisce gli altri film, e dovrebbe essere lui a incazzarsi con noi che preferiamo iniziare a leggere altri film? :D

Ti potrei rispondere che CK si regge sì sul "do ut des", ma non su "occhio per occhio, dente per dente" (oppure mi sono perso qualcosa?). Nuno certo accumula molte mancanze, ma non mi sembra un buon motivo per snobbare così il suo film.

Non sto dicendo di snobbarlo, nè io ho intenzione di snobbarlo, ma sicuramente preferisco dare la precedenza ai produttori più attivi nel gioco, infatti ho letto oggi il tuo film.
 
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view post Posted on 9/5/2012, 15:24

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CITAZIONE (Andrew. @ 9/5/2012, 16:14) 
CITAZIONE (Francis Delane @ 9/5/2012, 15:58) 
Ti potrei rispondere che CK si regge sì sul "do ut des", ma non su "occhio per occhio, dente per dente" (oppure mi sono perso qualcosa?). Nuno certo accumula molte mancanze, ma non mi sembra un buon motivo per snobbare così il suo film.

Non sto dicendo di snobbarlo, nè io ho intenzione di snobbarlo, ma sicuramente preferisco dare la precedenza ai produttori più attivi nel gioco, infatti ho letto oggi il tuo film.

Va be', allora è un diverso ordine di idee.
 
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mastruccio
view post Posted on 17/5/2012, 14:11




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS

All’uscita del cinema, dopo aver visto l’ultima pellicola prodotta da Nuno, “7 mila giorni”, la mia sensazione è di aver visto qualcosa di riuscito a metà.
Senza alcun dubbio l’idea del libro da cui trae spunto il film è abbastanza originale, e risulta molto interessante e gradevole, a tratti anche assai divertente.

Un uomo di successo, poco sopra la quarantina, improvvisamente si ritrova a perdere la memoria di venti anni interi, e si imbatte, quindi, in un mondo assolutamente nuovo e, ovviamente, non migliore per come lo si sarebbe immaginato venti anni fa.

Bastava questo per farne un bellissimo film, di un genere che qualche anno fa veniva denominato “satirico”. Di questo genere l’Italia ne è stata maestra indiscussa per decenni. Oggi non va più tanto di moda.

Diversi accenni satirici, in “7 mila giorni”, effettivamente sono presenti, come per esempio la parte in cui Sandro, il protagonista interpretato da un ottimo Pierfrancesco Favino, deve fare i conti con un presente becero, dove tutto ormai viene “sbattuto” in rete, e dove il mondo del marketing, di cui fa parte, vende qualsiasi cosa inventandosi messaggi pubblicitari assurdi.
Veramente gustosa la scena in cui un fantastico Gastone Moschin interpreta un magnate industriale che partecipa alla riunione con i vertici dell’azienda pubblicitaria.

Sarebbero mille gli spunti su cui satireggiare ferocemente, come un tempo sapevamo fare noi italiani, ed invece, purtroppo, anche “7 mila giorni” cade nella trappola della moderna tendenza a intrecciare generi e situazioni completamente diversi fra loro, che alla fine sfornano un ambiguo prodotto che non sa essere completamente commedia, ma neanche completamente thriller.
Tanto che lo stesso Nuno, alla presentazione del film in fase di sviluppo, ha voluto rimarcare e spiegare la strana combinazione di genere e trama.

Secondo me Nuno avrebbe dovuto, ad un certo punto, distaccarsi dal libro, che, diciamolo, non è un capolavoro, e soffermarsi, approfondendola con spunti e idee personali, sulla prima parte della storia, quella solo satirica, sicuramente la migliore.
Ed infatti, la pellicola è ottima e assolutamente da vedere per il primo tempo; il secondo tempo, quello in cui viene abbandonata la commedia e ci si fionda nel thriller, potrebbe tranquillamente essere dimenticata.
Non riesce ad appassionare lo spettatore; non genera, cioè, in chi vede il film la voglia impellente di sapere come va a finire.
E, quando la fine arriva, questa è veramente al limite del grottesco. Scopriamo che l’assassino è un personaggio assolutamente marginale della storia, che appare si e no per un minuto nel primo tempo, e il climax è talmente impreparato e a sorpresa, che non riesce ad emozionare nemmeno un minimo sindacale. E ho letto lo script tutto d’un fiato, non a scampoli e bocconi come succede spesso a CK per i film lunghi (sbagliando).

La colpa, è chiaro, non è imputabile a Nuno. E’ il libro che è riuscito a metà. Nuno, anzi, è bravo a scrivere. La sua è una scrittura piacevole e interessante, anche se stilisticamente non perfettamente cinematografica. A parte due veramente veniali errori (ad esempio, gli è scappato un “era”, invece di “è” – lo sa anche lui che al cinema tutto deve essere assolutamente al presente), constatiamo con vero piacere che, oltre che di “horror”, di cui è maestro indiscusso, può (e deve) cimentarsi anche in altri generi. Imperativo categorico, per il futuro, sarà quello di affidarsi a libri di più alto valore letterario. Oppure di sperimentarsi al massimo livello, creando da solo qualcosa di inedito.

Il regista Lucio Pellegrini non è avvezzo a dirigere thriller, e si vede. Si muove, invece, molto bene nella commedia, e sa far divertire e riflettere allo stesso tempo.
Ottimo il cast: oltre il già citato Favino, si fa notare l’interpretazione di Stefania Rocca e Leila Bekhti, soprattutto della seconda.
Tutti gli altri sono attori e caratteristi vecchi e nuovi, ottimi rappresentanti del grande patrimonio cinematografico italiano. Non li cito tutti, perché sono veramente tanti, ma oltre a Moschin, è doveroso un riconoscimento al grande Carlo Croccolo, nella parte del moribondo padre del protagonista, che riesce anche in quelle precarie condizioni fisiche e psichiche, a strapparci più di un sorriso.

La colonna sonora, sinceramente, non mi è parsa adeguata. Solo canzoni e nessuna musica. Troppo facile, direi. Consiglio a Nuno di prevedere una maggiore cura, la prossima volta, a questa componente di un film, che nel vero cinema è molto importante, ma che qui a CK considero fondamentale.

Il sito è ben curato nei contenuti, c’è tutto quello che ci si può aspettare; un po’ meno nella grafica. E’ tutto in alto a sinistra, e praticamente è la stessa foto di Favino che ritroviamo nella locandina, anche quella molto scarna, con caratteri simpatici ma il “7” che non ci azzecca proprio.

Complessivamente, quindi, un film che, nelle intenzioni, voleva colpire per originalità e sapiente uso dei generi, ma che in realtà, ribadisco non per colpa di Nuno, non raggiunge in pieno lo scopo.

VOTO: 65/100


P.S. Nel sondaggio in alto, non prevedendo il 6.5, ho votato 7 (e non 6). Consideralo un riconoscimento alla tua acclarata personale bravura, non intaccata da un mezzo passo falso come questo. Può accadere, ed accade, a tutti.

Edited by mastruccio - 17/5/2012, 15:44
 
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Andrew.
view post Posted on 20/6/2012, 14:11





Ho voluto aspettare che Nuno venisse nel forum almeno per commentare qualche recensione ricevuta, ma così non è stato e trovandoci a fine semestre lascio il mio commento, dato che il film l'ho letto comunque un mese fa.
Mi è piaciuta molto la prima parte, in particolare quando lui scopre di essere in un mondo diverso e deve cercare di far combaciare il suo carattere vecchio e scontroso con la vita nuova, cosa che strappa più di una risata. La seconda parte si allontana decisamente dalla commedia assumendo toni più seri e anche un po' più noisi, se devo essere sincero. Sarà per la lunghezza, ma il secondo tempo l'ho letto a fatica. Bravo Favino (è uno dei miei attori italiani prefertiti) anche se non è facile provare empatia con questo personaggio. Regista adatto all'occasione.

Voto: 69
 
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World ^_^
view post Posted on 27/6/2012, 14:46




7mila giorni - Nuno Productions

Soggetto & Sceneggiatura: Se hai un buon soggetto tra le mani hai la quasi matematica certezza di realizzare un buon film, così più o meno si potrebbe esprimere una vecchia credenza del mondo del cinema, valida forse ancora di più nell'ambito ristretto di questo nostro gioco, ove il film è solo immaginato, pertanto il soggetto stesso finisce con l'avere un grosso speso specifico. Ma grande importanza ha anche la resa di tale soggetto, e devo dire che riguardo a questo nuovo film di Nuno il soggetto iniziale non è male, anche se non è tanto originale e "solido" quanto possa sembrare, mentre per la sceneggiatura - pur riconoscendo le indubbie qualità del veterano aretino - ho notato una distinzione un po' troppo netta tra una prima parte "da commedia" e una seconda decisamente più cupa e thriller.
Ne è risultato un film dall'anima un po' contrastata, che si segue tuttavia con interesse anche grazie alla sveltezza del ritmo di scrittura (una costante di Nuno, con descrizioni ridotte all'osso e conseguente maggior velocità di lettura anche se lo script è lungo) e al personaggio protagonista ben caratterizzato da un ottimo Favino.

Regia: Di Lucio Pellegrini non ho visto nulla, ma da quel poco che so sembra essere una scelta azzeccata. Pur non essendo un "fanatico" delle descrizioni dei movimenti di macchina, devo dire che in questo caso lo script mi è parso un po' carente, rendendo quindi la regia non molto valutabile.

Personaggi & Cast: Film che si regge quasi tutte sulle spalle di un sempre bravo Pierfrancesco Favino. Altra presenza importante, a parte la sua, è quella di un grande vecchio come Gastone Maschin. Tutti gli altri interpreti non mi sono rimasti molto impressi, sebbene li abbia considerati azzeccati.

Colonna sonora, locandina & sito: Colonna sonora composta da buone canzoni, ma anche al riguardo - sono sincero - mi sarei aspettato di più da parte di un giocatore come Nuno, da sempre molto attento a questi aspetti (ricordo come fosse ieri la bellissima colonna sonora di un film come Deshmitar, per esempio). Locandina che pure non mi ha convinto granchè, perchè troppo semplice. Sito esauriente nei contenuti.

Considerazioni finali e voto complessivo: Un film sicuramente "disimpegnato" che Nuno avrà scritto per il semplice gusto di esserci, e spero anche divertendosi. E questo è già il suo maggior pregio, per il resto è senza dubbio un film da vedere e una commedia godibile, sicuramente molto al di sopra della bassa media ormai imperante nel cinema nostrano, però non so... la riuscita parziale del lavoro e il suo stesso carattere "low profile" fa sì che lasci anche un po' d'amaro in bocca, per quel Nuno che potrebbe darci se solo tornasse più attivo su questi lidi. Per questo motivo, mi va di "salutare" con ottimismo anche un'opera carina ma non esaltante come questa, in attesa del miglior Francesco Sodi.

Voto complessivo: 6.7
 
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21 replies since 14/4/2012, 18:33   2512 views
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