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THE UNFORGIVEN
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THE UNFORGIVEN, Il Film

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freddy_k
view post Posted on 15/4/2012, 12:09 by: freddy_k
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Recensione di freddy_k

E finalmente, ultimo ma non ultimo, arrivo a commentare anche la prima opera d'esordio del semestre, The Unforgiven. Il primo film di Sascha, tirando le somme, risulta abbastanza riuscito. Certo non mancano i difetti e gli errori, soprattutto nell'ambito della sceneggiatura, ma procediamo con ordine.
La storia è semplice e complessa al tempo stesso: se da una parte abbiamo infatti una trama lineare e nient'affatto prolissa, dall'altra abbiamo una commistione di diversi generi: si passa infatti dal poliziesco d'indagine al dramma al thriller allo splatter puro, senza però che la storia ne risenta, anzi, il merito dello sceneggiatore è proprio quello di riuscire ad amalgamare nella maniera giusta tutti gli ingredienti, senza che si senta troppo il sapore dell'uno o dell'altro (scusate la metafora "culinaria": deformazione professionale :D). Magari alcuni passaggi sono un po' forzati o eccessivamente "caricati" (il litigio tra Vincent e Marien su tutti), ma ciò non rovina affatto il risultato finale. E ora passiamo alla sceneggiatura: tecnicamente ineccepibile, anzi, bisogna fare i complimenti a Sascha per l'estrema cura nelle descrizioni e nelle inquadrature, cosa non comune per un'opera d'esordio. I problemi, qui, sono altri. Innanzitutto, l'impostazione stessa: per facilitare la lettura, i dialoghi e le descrizioni dovrebbero essere separati e/o scritti in maniera differente (per esempio, scrivere le descrizioni in corsivo, come faccio io). Cosa che qui purtroppo non avviene, rendendo la lettura difficoltosa in alcuni tratti. E poi ci sono gli errori, parecchi e di vario tipo: innanzitutto gli errori di battitura e di grammatica, assai numerosi ("daccordo" senza l'apostrofo il più evidente, visto che si ripete assai spesso); il protagonista, nei dialoghi, ha ben tre intestazioni diverse, quando ne basta solo una: viene chiamato, di volta in volta, "Detective Vincent", "Detective McRyan" e "Vincent". Infine, il personaggio di Waltz all'inizio si chiama Vittorio e più avanti Vincenzo. Tutti errori, questi, che purtroppo influenzano negativamente il mio giudizio.
Craven alla regia ci può stare, più per la seconda parte del film che per la prima, in realtà, ma tutto sommato è una scelta giusta. Buona la prova di Woods come protagonista, anche se l'ho trovato un po' troppo anziano per il ruolo e per le azioni che svolge; un attore della stessa età di Liotta, per esempio, sarebbe stato più credibile. Bravi anche lo stesso Liotta, Duvall e la Russo; sprecati a parer mio Waltz e Worthington, visto che compaiono assai poco, ma ci si può passar sopra, in fondo ho fatto lo stesso errore nel mio film d'esordio.
Molto buona la colonna sonora, in tema con la storia, anche se composta di soli tre pezzi, ma complimenti a Sascha visto che si tratta di pezzi originali. Sito semplice ma ben fatto, locandina azzeccata (complimenti a Andrew)

Voto: 6.5. Purtroppo non posso dare di più, io sono uno che tiene molto alla cura e all'impostazione della sceneggiatura, se fossero state migliori il film avrebbe avuto almeno un punto in più. Prometto solennemente che se Sascha migliorerà questi aspetti al prossimo film, lo tratterò assai meglio.
 
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