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THE UNFORGIVEN
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THE UNFORGIVEN, Il Film

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mastruccio
view post Posted on 13/4/2012, 11:39 by: mastruccio




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS

L’attesa per “The unforgiven”, film d’esordio della Granato Production, era molto alta, perché il buon Sacha ha dimostrato, già con il precedente cortometraggio “Memories from the past”, di saperci fare abbastanza bene con la macchina da presa.
Senza alcun dubbio la pellicola è di buona fattura, si legge molto volentieri e velocemente , complice la relativa breve durata e la giusta carica di adrenalina che riesce ad infondere in chi lo legge.
Per essere una storia totalmente originale, ormai sapete come la penso, do già un punto in più all’autore. Non perché sia più semplice scrivere un film” tratto da”, ma semplicemente perché voglio premiare il coraggio e lo sforzo creativo, soprattutto se si è esordienti.
Complessivamente, la vicenda raccontata è una buona idea, e la commistione di generi (la storia parte come un classico poliziesco e diventa poi horror puro) è perfettamente resa anche grazie al sapiente uso dei flash-back.

Lo “Spietato” (traduzione del titolo) è il detective Vincent, interpretato da James Woods. Probabilmente perché la vita lo ha posto davanti alla drammatica perdita dell’unico figlio, il suo operato nel lavoro, ma anche nei confronti della moglie (ottimamente interpretata da Rene Russo), è diventato duro e spietatamente privo di umanità. Non ci pensa due volte a pestare e ad uccidere a sangue freddo un rapinatore di banche (purtroppo, in questo caso, Christoph Waltz - non Christoper - appare decisamente sprecato), a colpire con due pugni micidiali sua moglie e, addirittura, infilarle in bocca la canna della sua pistola, a fare strage, alla fine, dei componenti di una setta satanica che si era macchiata del più orrendo dei crimini.

E’ evidente lo sforzo di Sacha di tratteggiare il carattere del personaggio, delineandone le varie sfaccettature. Tuttavia, bisogna sottolineare che appare troppo forzato il repentino cambio di umore, soprattutto nei confronti della moglie, quando dapprima la vede a letto e si commuove, e dopo, per un acceso diverbio, la tratta come una belva. Un poco più di misura avrebbe giovato alla credibilità del racconto.
Così anche altre forzature, certamente dovute all’inesperienza, come, per esempio l’inspiegabile rapidità con cui lo stesso protagonista riesce a capire che il fatto che i tre rapinatori sfuggiti alla cattura si siano nascosti a Burton Hill sia collegato alla misteriosa uccisione, avvenuta anni prima, di alcune adolescenti, ritrovare poco distanti dal covo dei rapinatori.

La stessa inesperienza, che in ogni caso va benevolmente considerata dato che parliamo di un film d’esordio, gioca molti scherzi quando troviamo, nel corso della sceneggiatura, molteplici errori grammaticali e di sintassi filmica (che qui non stiamo ad elencare), termini e verbi ripetuti fino a creare un certo disturbo in chi legge, molti dialoghi didascalici e riflessioni ad alta voce messe lì per spiegare allo spettatore ciò che è successo, un certo gusto per inquadrature certamente forti ma che finiscono per risultare gratuitamente “splatter”. Avrebbe dovuto giustificare il tutto, la scelta di affidare la regia a Wes Craven; purtroppo appare però che la scelta di Craven sia avvenuta successivamente alla scrittura, proprio per voler a tutti i costi giustificare quelle scene, e non il contrario.
Gli altri componenti del cast sembrano a loro agio (fra tutti Ray Lotta e Robert Duvall).

Assecondando gli errori e le ingenuità descritte, normalmente riscontrabili in qualsiasi opera prima, non posso che elogiare e complimentarmi con l’autore per la scelta di comporre personalmente i brani musicali che compongono la colonna sonora. Sono di ottima fattura, e non ha importanza se sono pochi. Sono anche io un “novellino”, ma dai commenti dei colleghi più “anziani”, sembra che sia la prima volta a Cinematik.

Le scene sono descritte bene, soprattutto risultano meglio riuscite quelle della rapina alla banca e della perlustrazione dei due poliziotti a Burton Hill (con relativo scannamento).

Bella la locandina, creata da Andrew (certezza di qualità), e completo ed esauriente il sito del film, inserito nel più vasto e generalista sito della casa di produzione.

In definitiva, un ottimo esordio per la nuova casa di produzione. Se il buon giorno si vede dal mattino, possiamo essere certi che i “veterani” hanno trovato un più che valido concorrente

VOTO: 75/100

 
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23 replies since 1/4/2012, 14:54   1634 views
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