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THE UNFORGIVEN
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THE UNFORGIVEN, Il Film

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SaschaGranato
view post Posted on 1/4/2012, 14:56 by: SaschaGranato




La GRANATO PRODUCTION è orgogliosa di presentarvi il suo primo film.

THE UNFORGIVEN

www.granatoscript.altervista.org

Cliccando su filmografia, potrete accedere al sito del film.
Per scaricare la sceneggiatura, è necessario salvare il file. Inizialmente uscirà una nota, secondo la quale risulta impossibile aprire il file. Premendo "ok", uscirà una seconda nota che vi permetterà di recuperare la sceneggiatura.
Mi scuso per questo piccolo inconveniete. Comunque il film uscirà presto nelle sale, per tutti coloro che preferiscono evitare questi passaggi.

Non mi resta che augurarvi una buona visione a tutti.


INTERVISTA ALLA GRANATO PRODUCTION

- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Desideravo esordire con un progetto originale, così ho deciso di proporre The Unforgiven. Questo film ha richiesto un lunghissimo periodo di lavorazione; quasi due anni e più di quattro stesure. Spero ne sia valsa la pena.

- Parlaci delle scelte di cast e regia.

The Unforgiven è ambientato nel periodo del proibizionismo, ma non si tratta di un gangster movie, ne di un poliziesco. Ci saranno sicuramente tutte le sfumature che richiameranno quei generi, ma la trama sfocerà più sul genere Thriller/Noir. Quindi trovare un regista adatto non è stato affatto semplice. Credo che Wes Craven possieda le qualità adatte per questo film. In merito al cast non ho avuto dubbi. James Woods è stata la prima ed unica scelta per il ruolo di protagonista. E’ un grande attore, e saprà conferire il giusto spessore al suo personaggio.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

Il film è stato realizzato senza seguire l’ordine temporale del racconto. Mi sono focalizzato sulle sequenze che più mi ispiravano nell’istante in cui scrivevo. Quindi un giorno potevo semplicemente lavorare su una scena centrale del film, e il giorno appresso sul finale, e così via. Questo metodo può comportare diverse problematiche. Si rischia, prima di tutto, di dilatare troppo la storia, al punto di farne un romanzo. E poi il rischio più grande è quello di perdere il filo conduttore del racconto. Ovviamente ci sono anche degli aspetti molto positivi. Con questo metodo, tratti ogni scena come se fosse la più importante. Quindi si ha una maggior cura per i dettagli.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

Esprimere un giudizio oggettivo su questo film, mi riesce davvero difficile. A me piace scrivere i film che guarderei al cinema. Lascerò giudicare il pubblico la qualità dell’opera.

- Un pregio del tuo film?

È un film caratterizzato da atmosfere molto suggestive e soluzioni narrative piuttosto originali.

- Un difetto del tuo film?

La storia è molto controversa e i personaggi subiscono dei bruschi cambiamenti che potrebbero destabilizzare troppo il pubblico, causandone un distacco.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?
Non so. Tutte le critiche sono importanti.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Penso che il film otterrà un incasso modesto, senza registrare cifre stellari. Spero ovviamente di recuperare i costi di produzione, ottenendo un discreto margine di guadagno.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

È un film molto personale. Ho curato sceneggiatura e colonna sonora, componendo io stesso le musiche.

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

C’è sempre un margine di miglioramento. Ad un certo punto, però, bisogna saper dire “stop; va bene così”.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Credo nessuno.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

The Unforgiven è principalmente ambientato in una foresta. Lo stesso avviene per In the Woods, ma sono due film completamente differenti.

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Attingo sempre dai film che guardo, ma non mi sono ispirato ad un film preciso.

- Il tema e/o il messaggio del film?

Non bisogna mai perdere la bussola. È importante vigilare sempre su noi stessi, restando fedeli ai propri principi. Il relativismo ha ucciso la nostra società. Quando si inizia a pensare che il fine giustifica i mezzi, si va in contro alla propria rovina. Questo è quanto accade ai protagonisti di questo film.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?
Non lo farei. Deve essere il film a suscitare l’interessa del pubblico.

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Credo che sia un film per un pubblico molto ristretto, ben lontano dalla cultura del cinema italiano. Probabilmente non piacerebbe.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?
Penso di avere una buona chance per il sito del film. Credo sia ben curato e penso piacerà a molte persone, perché ripropone le atmosfere cupe del film e c’è una certa cura ai dettagli. Sarei felice per una nomination per la miglior colonna sonora. Vedremo…

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

È ancora troppo presto per fare un pronostico di questo tipo.

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Ho molti progetti in cantiere, e sono certo di portarli tutti a termine. È solo questione di tempo e denaro ovviamente.

- Cosa pensi di poter fare per Cinematik (film, iniziative) in questo periodo?

Ho già in cantiere un secondo lungometraggio, e continuerò a leggere e recensire i nuovi film, ovviamente.
 
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