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The Good Thief
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The Good Thief, World Entertainment

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Andrew.
view post Posted on 2/4/2012, 18:48 by: Andrew.




Recensione della Chimera.

Avevo detto in un altro topic che questo film era uno di quelli più attesi, proprio perchè di Gaetano, inutile negarlo, che è sinonimo di garanzia per prodotti di qualità. E avevo ragione.
The Good Thief è una storia di formazione che ha per protagonisti una banda di furfanti alle prese con piccole truffe e furti, eroi negativi che ottengono immediatamente l'appoggio dello spettatore grazie alla loro rude simpatia e al contrasto che si crea tra l'innocenza del piccolo Ren e la furbizia degli altri due. Dicevo appunto che è una storia di formazione perchè vediamo questi personaggi crescere durante il film. Ren, da bambino timoroso si trasforma in una persona furba ma anche molto matura. Tom da burbero brontolone si mostrerà in realtà una persona con un grande cuore che soffre per la perdita di un amico e che cerca in tanti modi di allontanare la solitudine. Benjamin è quello che frega un po' tutti, consapevole fin dall'inizio di ogni cosa, sembra un duro ma dimostra nel finale che ha fatto ogni cosa per amore del figlio e dell'amata persi tempo fa.
La storia è poi contornata da tanti altri personaggi che arricchiscono il film e lo completano, andando dal tenero Dolly allo spietato McGinty, alla simpatica Sands.
Il film, bisogna dirlo, è lungo e forse un po' troppo. Questo è infatti l'unico difetto che ci ho visto, perchè ho dovuto leggerlo in tre giorni e se questo da un lato può essere sinonimo di qualità (perchè ammettiamolo, di solito più un film è lungo, più ha particolari che lo arricchiscono), da un altro rischia di appesantire la lettura. Sicuramente c'erano fatti che non si potevano tagliare, mentre altri forse sì. Penso alla storia del nano sul tetto, completamente slegata dalle vicende della trama principale, o a qualche scena qua e là nella parte centrale del film.
A parte questo comunque la sceneggiatura l'ho trovata perfetta (e poi risponderò a Mastruccio) perchè è tutto ben misurato e nel posto giusto. Dialoghi frizzanti, descrizione delle scene nei particolari, montaggi alternati... credo sia una delle migliori sceneggiature di Gaetano per la cura delle singole scene e l'aggiunta di piccoli particolari anche nelle parti finali (quelle dove solitamente si nota una certa stanchezza nello scrittore, cosa che qua non è avvenuta).

Gilliam è un nome molto interessante, una scelta che si può definire quasi strana perchè ormai lo associamo spesso a film fantasiosi. Qua di fantasy c'è poco, anzi il film è molto crudo e realistico e gli unici intermezzi fantasiosi sono quelli che avvengono nella mente del piccolo Ren. Certo, c'è il fatto del morto che resuscita... ecco, ammetto di non aver capito questa cosa, speravo in una spiegazione nel finale ma dato che non è arrivata ho pensato che in realtà Dolly fosse stato sepolto vivo. Eppure non è ben chiara la situazione.
In ogni caso, dicevo, Gilliam ci sta bene perchè viene messo ben in mostra il suo stile un po' macabro (mi ha ricordato Tideland) e al tempo stesso immaginifico, perchè anche le ambientazioni sembrano appartenere quasi a una favola.
Cast in gran forma, a partire dal piccolo protagonista che ho conosciuto nella serie tv Once upon a time e che risalta per la sua determinazione e la maturità nonostante la giovane età. Molto bravo Robert Downey jr (buona l'idea di sostituire Jackman), che recita ricordando un po' lo Sherlock Holmes di Richie in versione più drammatica, strepitoso Geoffrey Rush che da vita al mio personaggio preferito del film e mi fermo qua ma sono tutte ottime scelte.
Anzi, forse un personaggio poco riuscito è Pilot. Viene presentato come un cattivo super figo alla Seamus, ma poi in pratica risulta piuttosto piatto e viene eclissato dal più riuscito McGinty (interpretato da un bravo Stormare, anceh se forse io mi sarei concesso il lusso di un attore con più esperienza).

Bella la colonna sonora molto d'atmosfera, tra brani fantasy e macabri che arricchiscono le scene.
Complimenti a Tomcat per la locandina dal gusto favolesco che quindi si sposa benissimo col film, originale e per me candidabile ai prossimi awards.


Voto: 78


Al sondaggio è comunque un 8 perchè al film non manca niente. C'è il divertimento, l'azione, il dramma e il sentimento. Forse c'è addirittura troppo e una snellita gli avrebbe giovato rendendolo meno lungo da leggere ed evitando quindi che alcuni personaggi risultassero solo degli elementi di contorno un po' ridondanti e fini a sè stessi. In ogni caso è un film che si farà ricordare a lungo dal sottoscritto e immagino che si toglierà anche qualche soddisfazione agli awards.



CITAZIONE
Manca, inoltre, la forma tipica della sceneggiatura, con le chiare e ben individuabili suddivisioni delle scene, con le loro indispensabili citazioni di "DOVE" e "QUANDO" (EST. - INT. - LOCATION - GIORNO - SERA - NOTTE). Sapendo perfettamente che le regole di CK danno ampia libertà di scelta della forma e della sostanza, mi sarei aspettato però da uno dei più esperti (e quindi giustamente attesi) produttori una maggiore attenzione alla cura del lessico filmico.
Così, la lettura del film, seppur veloce, risulta alla fine abbastanza confusa. Sembra un "racconto", ma non è un romanzo; sembra un film, perchè ci sono movimenti di macchina e descrizione delle inquadrature, ma non è una vera e propria sceneggiatura.

Io non sono tanto d'accordo. Premetto che non sono un esperto nel campo e forse hai ragione nel dire che mancano quegli elementi tecnici delle vere sceneggiature (che tuttavia non sono indispensabili ai fini del nostro gioco), ma parlando prettamente di scrittura, credo che difficilmente troverai sceneggiature scritte meglio a Cinematik. Ma forse è proprio il concetto di "sceneggiatura" che abbiamo diverso e posso capirti se tu ne hai lette tante professionali, dato che io ho letto quasi solo quelle di cinematik.
Comunque non l'ho trovata per niente confusa ma anzi chiarissima nonostante il gran numero di personaggi.
 
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32 replies since 30/3/2012, 23:27   2681 views
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