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The Good Thief
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The Good Thief, World Entertainment

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World ^_^
view post Posted on 30/3/2012, 23:27




La World Entertainment è lieta di presentarvi il suo nuovo film: The Good Thief.

Sito: www.worldent.altervista.org/TGThome.htm



- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Libro acquistato e "piaciuto" (per le potenzialità filmiche) circa due anni fa. E' passato un paio di volte in sviluppo e almeno 2/3 volte ha ceduto il passo ad altri progetti, perchè meno impegnativi o perchè questo "scappava meno". Strano, ma ho sempre più l'impressione che a volte alcuni progetti debbano un po' "decantare" nel cassetto: star lì per un po' finchè non si impongono prepotentemente all'attenzione. E' stato il caso anche di questo film, di cui scrissi solo l'incipit prima di lasciarlo lì per più di un anno, poi dal momento in cui l'ho ripreso con convinzione la scrittura è filata liscia in 2 mesi comunque occupati molto da studio, lavoro e impegni familiari. Pertanto, alle fine, non posso nemmeno dire d'averci messo tanto, tutt'altro.


- Parlaci delle scelte di cast e regia.

Sulla regia è stato Gilliam dal primo momento. Chi conosce il Gilliam meno fantastico ma più avventuroso e anarcoide capirà a cosa mi riferisco. I riferimenti sono proprio i suoi film meno "magici", con un occhio puntato a storie di formazione come quella di Tideland, per il resto penso di averlo reso abbastanza nelle sue corde, accentuando l'aspetto gotico-fantasioso e schiettamente freak. Durante la lettura del libro e la lavorazione stessa del film non mi è mai saltato in mente di prendere Burton: perchè lo dici, direte voi... perchè anni fa lo avrei fatto, ora fortunatamente è stato Gilliam fin dall'inizio.
Per il cast nomi che mi sono venuti in mente quasi subito, col piccolo protagonista trovato con maggior convinzione dopo il casting de L'Uomo che cade (e riconfermato a fine gennaio, a inizio riprese). Tuttavia non è andato tutto liscio liscio: nel film, proposto per la prima volta quasi 2 anni fa, avrebbe dovuto esserci il compianto Pete Postlethwaite. Alla fine, con dispiacere, ho ripiegato sull'inglese Michael Heath. Ma si trattava comunque di un ruolo secondario, mentre nel ruolo di coprotagonista rimpiazzo dell'ultim'ora (a gennaio, quando mi sono messo seriamente a scrivere) con Downey Jr. che ha improvvisamente e decisamente rimpiazzato Hugh Jackman nel ruolo di Benjamin Nab. E di questa scelta sono contento.
Infine, piccola curiosità: nel ruolo di Dolly, l'assassino risvegliatosi dalla tomba, non sapevo proprio chi prendere... quasi 2 anni fa, in una amichevole chattata su msn, fu Dave a dirmi: "E che ne diresti di Abraham Benrubi?". Grazie mille, Dave.


- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

A parte i lutti e le sostituzioni dell'ultim'ora non ce ne sono altri.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

Ultimamente vedo volare voti molto alti... pertanto non so, non vorrei darmi la zappa sui piedi da solo facendo troppo il modesto... quindi dico non meno di 7,5 e non ci penso più!

- Un pregio del tuo film?

Il fatto di prendere una storia classica, dickensiana per tanti aspetti, per stravolgerla con un po' di sano relativismo, soprattutto "morale". Dopotutto il piccolo protagonista è il buon ladro del titolo, i suoi amici sono un imbroglione, un ubriacone e un assassino. Alla fine, ognuno nel tipo di vita che fa, cerca di "essere un buono", e questo mi sembra un messaggio abbastanza libertino. In più è una storia molto "romanzesca" nel senso buono del termine, mi ha riportato alla mente le storie misteriose e avventurose che mi sono sempre piaciute fin da piccolo, sia nei libri sia nei film.

- Un difetto del tuo film?

E' un film molto intrecciato, soprattutto nel finale. Io ho cercato di sveltire e armonizzare tutto, con modifiche ampie soprattutto nel pre-finale. Spero che, alla fine, risulterà tutto credibile e verosimile...

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

So già che è piaciuto a Little Tin ^_^ mentre credo possa piacere anche a Francis a... Andrew, e forse a Papele. Secondo me lascerà Clint un po' freddo, invece. Anche perchè non lo vedo molto nelle sue corde...

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Mi piacerebbe fare un altro buon incasso, magari raggiungere i 300, e di tener duro nelle sale almeno finchè non arriverà l'altro film previsto entro la fine di questa stagione...

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

In questo caso, è un altro film che ho sentito "molto mio", in fase di scrittura. Anche se prediligo le storie di formazione (e pure qui c'è un prota che cresce parecchio) devo dire che stavolta mi è piaciuto immedesimarmi in Benjamin Nab...

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

Non credo che sia il mio miglior film, ma di sicuro non è nemmeno uno dei miei peggiori.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Un po' Il Popolo dell'Autunno e un po' Cavallo Nero Carbone (soprattutto), i primi che mi vengono in mente. C'è il solito cammino di crescita e di conoscenza del mondo e di sè stessi che accomunano i piccoli protagonisti dei miei film...


- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Forse "Il Principe della Nebbia"... ?

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Mi hanno ispirato, in parte, l'Oliver Twist recente di Polanski e quello di David Lean..

- Il tema e/o il messaggio del film?

Che tutto è relativo, e che spesso la "bontà" è nascosta nei panni di un ladro, nelle bugie di un imbroglione e nell'aspetto "diverso" di un nano o di un ubriacone. Alla fine viviamo in un mondo dove si è poveri diavoli in cerca di fortuna.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

Un film abbastanza pieno di colpi di scena, con personaggi vivi e divertenti. Non noioso, spero, anche se lunghetto (2 ore e 30).

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Gli piacerebbe abbastanza, credo.

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

E' lunga. O con questo o con l'altro film in realizzazione mi piacerebbe riacciuffare dopo anni la statuetta per la sceneggiatura non originale, per il resto credo che sia prestissimo ma il film potrebbe avere le sue chances anche nella bellissima loca di Tomcat, nella colonna sonora e nel ruolo di Downey Jr...

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

A parte il favoritissimo La Torre di Babele, aspetto di vedere cosa tirerà fuori Frances dal suo Riccardo II...

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Vabbè c'è Meridiano di sangue, ormai irrimediabilmente abbandonato. Ma a parte questo non ho più grandi progetti "perduti" che ogni tanto mi tornano in mente: guardo avanti e ho molta carne al fuoco.

- Cosa pensi di poter fare per Cinematik (film, iniziative) in questo periodo?

Attualmente non credo di poter fare più di quello che faccio, anzi spero tanto di riuscire a continuare così. Anche grazie alla ritrovata voglia di scrivere e giocare ogni volta sto trovando faticosamente i ritagli di tempo per dedicarmi al gioco. Certo, non è facile, tra lavoro, studio e una convivenza in ballo ma per il momento ci sto riuscendo e spero di non allontanarmi più come mi è capitato già spesso, stagionalmente, da qualche anno a questa parte. Perchè Cinematik mi fa stare bene e mi fa dimenticare di tutti i piccoli dispiaceri e assilli quotidiani... quindi come potrei farne a meno?
 
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mastruccio
view post Posted on 31/3/2012, 23:46




Sono il primo a recensire l'ultima fatica cinematografica della World Entertainment.
Cercherò, come sempre, di essere obbiettivo, non buonista, elogiativo quando merita, critico quando serve, e per questo film credo che sarò un po' tutto ciò.
In "The Good Thief", il buon ladro è Ren, interpretato dal bravissimo e a tratti commovente Jared Gilmore. E' un bambino intelligente e sfortunato, il cui stato di orfano e menomato (gli manca una mano) lo pongono in una situazione di irrepapabile destino, per sempre confinato in un terrificante orfanotrofio religioso. A salvarlo da quella situazione senza speranza, arriva un manigoldo dedito alle truffe e ai furti, Benjamin Nab, che lo adotta spacciandosi per suo fratello maggiore. L'interpretazione di Robert Downey Jr. del personaggio, che si rivelerà ben presto simpatico e, a tratti, anche divertente è senza dubbio il pezzo forte del film. Lo possiamo già annoverare fra gli aspiranti vincitori degli Oscar di CK. I due, insieme a Tom (il compare di Nab è interpretato dal sempre perfetto Geoffrey Rush), andranno a finire nella tetra e infernale città di North Umbrage, abitata per lo più da sole donne (gli uomini perirono a causa di una terribile disgrazia nella miniera sotterranea) e dominata da un temibile signore, Silas McGinty (un buon Peter Stormare, che ancora non riesce a distaccarsi dai ruoli da cattivo - sarà per quella faccia un po' così), proprietario di una gigantesca fabbrica di trappole per topi. Si unirà al terzetto un temibile assassino, Dolly (al cui personaggio si presta benissimo un convinvcente Abrham Benrubi), che uccide uomini come se schiacciasse zanzare, ma che diventerà ottimo amico di Ben. Un elogio a parte va riservato alla interpretazione di Frances McDormand, attrice realmente di grande valore che riesce a dare al personaggio di Mrs. Sands il carisma e la robustezza che servono. Il finale del film riserva sorprese e colpi di scena che non riveleremo, per non togliere allo spettatore il gusto ed il piacere di andare a vedere il film.
La storia ci richiama immediatamente alla memoria l'opera di C. Dickens, per la presenza di molti dei clichè dell'autore inglese, ma quì ne vediamo ribaltati i concetti basilari. I personaggi di Benjamin, Tom e Dolly sono si negativi (certo hanno una vita non diamantina), ma alla fine sono loro ad essere agli occhi del bambino i buoni, la famiglia di cui tanto ha bisogno e che ha perso appena nato.
"The Good Thief", quindi, ha tanti pregi: una bella storia, ottime interpretazioni, una bellissima ed adattissima colonna sonora di Alexandre Desplat e Danny Elfman, una solida ed espertissima regia (Terry Gilliam non si discute, anche se il film si discosta leggermente nei toni e nelle atmosfere dei suoi ultimi lavori), ma ha anche, purtroppo, i difetti di una scrittura della sceneggiatura che mi ha dato l'impressione, alla fine, di essere stata un po' troppo frettolosa, probabilmente per mancanza di tempo materiale per farne un'attenta rilettura ed una più accurata seconda stesura.
Ne abbiamo una sicura conferma dall'intervista al produttore, ma anche da diversi refusi nello script non corretti a dovere. Inoltre, proprio a conferma di quanto sarebbe stata utile una seconda riscrittura, l'incipit, ovvero la parte relativa alle scene dell'orfanotrofio, inizialmente scritto qualche tempo fa e fatto "riposare", per essere ripreso solo negli ultimi due mesi, si fa ammirare certamente per accuratezza delle descrizioni e dei dialoghi, risultando a mio parere la parte scritta meglio.
Manca, inoltre, la forma tipica della sceneggiatura, con le chiare e ben individuabili suddivisioni delle scene, con le loro indispensabili citazioni di "DOVE" e "QUANDO" (EST. - INT. - LOCATION - GIORNO - SERA - NOTTE). Sapendo perfettamente che le regole di CK danno ampia libertà di scelta della forma e della sostanza, mi sarei aspettato però da uno dei più esperti (e quindi giustamente attesi) produttori una maggiore attenzione alla cura del lessico filmico.
Così, la lettura del film, seppur veloce, risulta alla fine abbastanza confusa. Sembra un "racconto", ma non è un romanzo; sembra un film, perchè ci sono movimenti di macchina e descrizione delle inquadrature, ma non è una vera e propria sceneggiatura.
A conti fatti, una buona pellicola per famiglie, non costruita per soddisfare palati fini, ma sufficiente a soddisfare il vasto pubblico mondiale alla ricerca di una storia capace di divertire, ma anche di commuovere.
VOTO: 70/100

P.S.: Non mi sono pronunciato sul sito e sulla locandina, pardon! Il sito non c'è, quindi non mi pronuncio. Peccato. La locandina è bella nel disegno, ma mancano i credits in basso. Mi sembra quindi incompleta. Comunque, come prima impressione, appena l'ho vista, mi è sembrata una locandina di un film western. Il carro alla destra mi ha riportato a quel tipo di ambientazione.

Edited by mastruccio - 1/4/2012, 12:32
 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 2/4/2012, 09:32




l'ho letto in anteprima e devo dire che è un film particolare e molto dolce.
Questo genere lo considero "fantasy babbano" ovvero quei film con atmosfere fantasy ma senza elementi magici, e questo ne ha molte, soprattutto nella fotografia e nei colori. La storia l'ho trovata molto originale, ma è anche un racconto di formazione per il piccolo Ren. Bella l'idea realistica, dopotutto non era raro ai tempi che si prendevano gli orfani e li facevano fare i ladri (vdi anche Oliver Twist, ed è un tema che voglio "attualizzare" in Wolf 2), e poi la recitazione degi attori era ottima Robert Downet Jr grandioso come sempre, e il piccolo Jared molto ben preso nella parta che gli sta molto bene. Devo dire cmq che il finale un po' l'avevo capito ma non l'ho mai dato per certo e questo è anche un bell'effetto del film.
Gilliam alla regia ci sta, ma lo vedevo molto anche alla "Polanski".
Locandina molto ottocentesca e sta in tema col film.
Voto: 7
 
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Andrew.
view post Posted on 2/4/2012, 18:48




Recensione della Chimera.

Avevo detto in un altro topic che questo film era uno di quelli più attesi, proprio perchè di Gaetano, inutile negarlo, che è sinonimo di garanzia per prodotti di qualità. E avevo ragione.
The Good Thief è una storia di formazione che ha per protagonisti una banda di furfanti alle prese con piccole truffe e furti, eroi negativi che ottengono immediatamente l'appoggio dello spettatore grazie alla loro rude simpatia e al contrasto che si crea tra l'innocenza del piccolo Ren e la furbizia degli altri due. Dicevo appunto che è una storia di formazione perchè vediamo questi personaggi crescere durante il film. Ren, da bambino timoroso si trasforma in una persona furba ma anche molto matura. Tom da burbero brontolone si mostrerà in realtà una persona con un grande cuore che soffre per la perdita di un amico e che cerca in tanti modi di allontanare la solitudine. Benjamin è quello che frega un po' tutti, consapevole fin dall'inizio di ogni cosa, sembra un duro ma dimostra nel finale che ha fatto ogni cosa per amore del figlio e dell'amata persi tempo fa.
La storia è poi contornata da tanti altri personaggi che arricchiscono il film e lo completano, andando dal tenero Dolly allo spietato McGinty, alla simpatica Sands.
Il film, bisogna dirlo, è lungo e forse un po' troppo. Questo è infatti l'unico difetto che ci ho visto, perchè ho dovuto leggerlo in tre giorni e se questo da un lato può essere sinonimo di qualità (perchè ammettiamolo, di solito più un film è lungo, più ha particolari che lo arricchiscono), da un altro rischia di appesantire la lettura. Sicuramente c'erano fatti che non si potevano tagliare, mentre altri forse sì. Penso alla storia del nano sul tetto, completamente slegata dalle vicende della trama principale, o a qualche scena qua e là nella parte centrale del film.
A parte questo comunque la sceneggiatura l'ho trovata perfetta (e poi risponderò a Mastruccio) perchè è tutto ben misurato e nel posto giusto. Dialoghi frizzanti, descrizione delle scene nei particolari, montaggi alternati... credo sia una delle migliori sceneggiature di Gaetano per la cura delle singole scene e l'aggiunta di piccoli particolari anche nelle parti finali (quelle dove solitamente si nota una certa stanchezza nello scrittore, cosa che qua non è avvenuta).

Gilliam è un nome molto interessante, una scelta che si può definire quasi strana perchè ormai lo associamo spesso a film fantasiosi. Qua di fantasy c'è poco, anzi il film è molto crudo e realistico e gli unici intermezzi fantasiosi sono quelli che avvengono nella mente del piccolo Ren. Certo, c'è il fatto del morto che resuscita... ecco, ammetto di non aver capito questa cosa, speravo in una spiegazione nel finale ma dato che non è arrivata ho pensato che in realtà Dolly fosse stato sepolto vivo. Eppure non è ben chiara la situazione.
In ogni caso, dicevo, Gilliam ci sta bene perchè viene messo ben in mostra il suo stile un po' macabro (mi ha ricordato Tideland) e al tempo stesso immaginifico, perchè anche le ambientazioni sembrano appartenere quasi a una favola.
Cast in gran forma, a partire dal piccolo protagonista che ho conosciuto nella serie tv Once upon a time e che risalta per la sua determinazione e la maturità nonostante la giovane età. Molto bravo Robert Downey jr (buona l'idea di sostituire Jackman), che recita ricordando un po' lo Sherlock Holmes di Richie in versione più drammatica, strepitoso Geoffrey Rush che da vita al mio personaggio preferito del film e mi fermo qua ma sono tutte ottime scelte.
Anzi, forse un personaggio poco riuscito è Pilot. Viene presentato come un cattivo super figo alla Seamus, ma poi in pratica risulta piuttosto piatto e viene eclissato dal più riuscito McGinty (interpretato da un bravo Stormare, anceh se forse io mi sarei concesso il lusso di un attore con più esperienza).

Bella la colonna sonora molto d'atmosfera, tra brani fantasy e macabri che arricchiscono le scene.
Complimenti a Tomcat per la locandina dal gusto favolesco che quindi si sposa benissimo col film, originale e per me candidabile ai prossimi awards.


Voto: 78


Al sondaggio è comunque un 8 perchè al film non manca niente. C'è il divertimento, l'azione, il dramma e il sentimento. Forse c'è addirittura troppo e una snellita gli avrebbe giovato rendendolo meno lungo da leggere ed evitando quindi che alcuni personaggi risultassero solo degli elementi di contorno un po' ridondanti e fini a sè stessi. In ogni caso è un film che si farà ricordare a lungo dal sottoscritto e immagino che si toglierà anche qualche soddisfazione agli awards.



CITAZIONE
Manca, inoltre, la forma tipica della sceneggiatura, con le chiare e ben individuabili suddivisioni delle scene, con le loro indispensabili citazioni di "DOVE" e "QUANDO" (EST. - INT. - LOCATION - GIORNO - SERA - NOTTE). Sapendo perfettamente che le regole di CK danno ampia libertà di scelta della forma e della sostanza, mi sarei aspettato però da uno dei più esperti (e quindi giustamente attesi) produttori una maggiore attenzione alla cura del lessico filmico.
Così, la lettura del film, seppur veloce, risulta alla fine abbastanza confusa. Sembra un "racconto", ma non è un romanzo; sembra un film, perchè ci sono movimenti di macchina e descrizione delle inquadrature, ma non è una vera e propria sceneggiatura.

Io non sono tanto d'accordo. Premetto che non sono un esperto nel campo e forse hai ragione nel dire che mancano quegli elementi tecnici delle vere sceneggiature (che tuttavia non sono indispensabili ai fini del nostro gioco), ma parlando prettamente di scrittura, credo che difficilmente troverai sceneggiature scritte meglio a Cinematik. Ma forse è proprio il concetto di "sceneggiatura" che abbiamo diverso e posso capirti se tu ne hai lette tante professionali, dato che io ho letto quasi solo quelle di cinematik.
Comunque non l'ho trovata per niente confusa ma anzi chiarissima nonostante il gran numero di personaggi.
 
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mastruccio
view post Posted on 2/4/2012, 22:43




CITAZIONE (Andrew. @ 2/4/2012, 19:48) 
Recensione della Chimera.
(....)
Io non sono tanto d'accordo. Premetto che non sono un esperto nel campo e forse hai ragione nel dire che mancano quegli elementi tecnici delle vere sceneggiature (che tuttavia non sono indispensabili ai fini del nostro gioco), ma parlando prettamente di scrittura, credo che difficilmente troverai sceneggiature scritte meglio a Cinematik. Ma forse è proprio il concetto di "sceneggiatura" che abbiamo diverso e posso capirti se tu ne hai lette tante professionali, dato che io ho letto quasi solo quelle di cinematik.
Comunque non l'ho trovata per niente confusa ma anzi chiarissima nonostante il gran numero di personaggi.

Quando intendo confusa mi riferisco a ciò che ho detto, cioè che non è, dal punto di vista "tecnico" nè romanzo (che ha comunque anche i suoi bei capitoli ben distinti), nè scenegiatura, per i motivi citati. Mi rendo conto che qui a CK ognuno può liberamente scrivere nella forma che più conosce, e non mi permetterei mai di criticare ferocemente chi non scrive come mi piacerebbe vedere. Anche io sto scrivendo la mia sceneggiatura inserendo cose che realmente non ci dovrebbero essere (foto, musiche, tanti movimenti di macchina).
Io, per formazione e soprattutto per passione, conosco come si scrive una sceneggiatura e continuo sempre ad informarmi su come migliorarmi. Suggerivo in una recensione di oggi un sito molto istruttivo e di facilissima fruizione, che potrebbe aiutare, come ha aiutato molto me, ad imparare meglio i ferri del mestiere. Oppure potrei suggerire, se richiesto, i titoli di due libri molto ben fatti, di come si scrive una sceneggiatura.
Non è assolutamente voglia di fare il saputello, sia chiaro. Penso, e l'ho detto anche qualche tempo fa, che ci sono tra noi tutti molti veri talenti, ed è un peccato che tanto talento non sia accompagnato dal desiderio forte di migliorare la propria tecnica. Non perchè una nostra sceneggiatura debba per forza essere presentata ad un vero produttore (ma chi non si è mai sognato fra di noi di ringraziare, un giorno, dicendo "Thank you, America" con una statuetta in mano?). E' solo quella che io chiamo semplicemente amore per le cose ben fatte e ricerca di progressione nella propria crescita personale e professionale (hai certo capito che senso do alla parola professionale).
Sono convinto che chi bazzica CK sia innamorato del cinema e voglia sempre migliorarsi, ed è per questo che mi dispiaceva un po' che un veretano come Gaetano, da cui tutti si aspettano giustamente grandi cose, non avesse curato molto questo aspetto. Ho detto un po', non ne faccio un dramma.
Poi ognuno continuerà a scrivere come vuole, è chiaro; io continuerò a valutare questo aspetto nelle mie recensioni.
 
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Andrew.
view post Posted on 3/4/2012, 09:26




Quanto dici è giustissimo, non ti si può dare torto e fai bene a dirlo in sede recensiva.
Se ho ribattuto era perchè avevo capito che il giudizio finale del film di World fosse stato influenzato da tali mancanze tecniche piuttosto che da elementi del film (tipo personaggi, storia, intrecci, ecc), cosa che personalmente non riterrei tanto giusto (ma è il mio parere, ovvio che tu puoi giudicare come e quanto vuoi :)).
 
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SaschaGranato
view post Posted on 4/4/2012, 14:50




Un film splendido, caratterizzato da atmosfere davvero magiche, capaci di descrive un America gotica e tenebrosa.
Gilliam, dietro la macchina da presa, fa un lavoro eccellente; dirigendo un cast di attori davvero eccezionali. Una nota di merito va attribuita all'interpretazione carismatica e toccante di Robert Downet Jr, alle prese con un furfante tanto abile, quanto buono.
Ottima la colonna sonora, che aiuta lo spettatore ad immergersi nelle megiche etmosfere del film.
Per quanto riguarda la sceneggiatura, non posso non dare ragione a Mastruccio. Ogni linguaggio artistico ha le sue regole da seguire, e in questo caso siamo di fronte ad uno script molto evasivo sul piano tecnico, ma estremamente curato sulle descrizioni e sui movimenti della Mdp. Questa cura maniacale per i dettagli, consente al lettore di seguire la storia senza alcun intoppo, compensando l'assenza di certi passaggi obbligati, che servirebbero a suddividere ordinatamente le scene.
A prescindere da questo aspetto, che non andrebbe comunque trascurato, credo sia giusto dire che difficilmente leggeremo qui a Cinematik altre sceneggiature così mature e solide.

Voto 8.5
 
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World ^_^
view post Posted on 4/4/2012, 15:52




Vi ho letto con molto interesse. Prometto che da venerdì in poi vi risponderò con l'attenzione che meritate. Grazie nel frattempo per aver letto e recensito il film!
 
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SaschaGranato
view post Posted on 4/4/2012, 18:10




buon viaggio :)
 
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view post Posted on 5/4/2012, 09:57
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The Good Thief era indubbiamente uno dei film più attesi del semestre anche perché proviene da un produttore esperto, da sempre garanzia di qualità ed estrema cura. Anche questo film non fa eccezione, colpisce sotto molti aspetti, anche se forse non brilla del tutto.
Il film racconta la storia di Ren, un orfano menomato, che viene adottato da Ben un giovane mascalzone che si spaccia per suo fratello. Il bambino troverà in Ben e Tom, un simpatico ex-insegnante ubriacone, la sua nuova famiglia. Imparerà da loro l’arte della truffa e del furto, in cui lui stesso dimostra di aver un talento innato. Nella spettrale città di North Umbrage incontreranno una serie di personaggi bizzarri e simpatici, ma soprattutto, il giovane Ren scoprirà la verità sulla sua vera famiglia e su sua madre. È un film che parla di famiglia, sia quella vera che quella acquisita, di amicizia, quella sincera che andrebbe difesa e preservata a tutti i costi, di riscatto sociale e morale.
A sorreggere questi temi c’è un comparto di personaggi ricchissimo; dai già citati Tom e Ben, alla simpaticissima Mrs Sands, al tenero Dolly, fino al villain McGinty. Sono tutti ottimamente caratterizzati e non si può non simpatizzare per loro, nonostante spesso siano coinvolti in attività moralmente riprovevoli.
C’è poi un enorme cura nella descrizione dei luoghi e dei dettagli, che rende la sceneggiatura estremamente facile da immaginare, nei suoi paesaggi lugubri e sinistri.
L’unico vero difetto, probabilmente, sta nella lunghezza del film. Devo ammettere che in alcuni momenti ho avvertito un po’ pesantezza e sicuramente qualche ulteriori sforbiciata avrebbe giovato, in particolare all’inizio quanto tutta la vicenda fatica a carburare e anche qualche altro episodio durante la permanenza a North Umbrage. Ne sarebbe venuto fuori un film ancora più compatto e dal ritmo serrato.
La storia ha un impianto molto classico, nonostante ci siano degli elementi insoliti come i “mestieri” dei protagonisti e i loro metodi non convenzionali nel racimolare qualche quattrino. Anche i personaggi hanno una costruzione piuttosto classica, solo Dolly è lievemente ambiguo in alcuni momenti, ma presto anche lui rivela la sua vera natura. Il finale è ricco di colpi di scena, alcuni prevedibili (che Ben sia il padre di Ren), altri meno (che la madre di Ren sia la sorella di McGinty). La storia segue comunque dei binari piuttosto tradizionali, risultando quindi a tratti un po’ prevedibile e annunciata, senza particolari svolte impreviste, ma ciò non mina la qualità complessiva del film.

Gilliam fa un ottimo lavoro nel dirigere una pellicola completamente nel suo stile, soprattutto a livello visivo. Nella sostanza e nei contenuti, il film si poteva avvicinare anche ad altri registi come Tim Burton. Ottima la performance dell’intero cast su cui spiccano il giovane Jared Gilmore, Robert Downey Jr. e Geoffrey Rush. I primi due hanno già prenotato una nomination ai prossimi awards.

Musiche bellissime. Sono perfette per immergersi in un’atmosfera fatata e magica. Anche qui nomination assicurata.

Locandina molto bella e stilosa.

The Good Thief è un riuscitissimo e piacevole racconto di formazione, meno "sovversivo di quanto avessi immaginato e dall'impianto piuttosto classico, nonostante l’apparenza e qualche trovata insolita; il film trova la sua grande forza nei protagonisti, tratteggiati in maniera perfetta e nelle atmosfere avvolgenti e magiche. 74/100
 
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Andrew.
view post Posted on 5/4/2012, 10:06




A quelli che lo hanno già letto, chiedo (così come ho detto nella recensione): il personaggio di Dolly per voi è resuscitato o era stato sepolto vivo? Insomma, come ve la siete spiegata la cosa?
 
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view post Posted on 5/4/2012, 10:23
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CITAZIONE (Andrew. @ 5/4/2012, 11:06) 
A quelli che lo hanno già letto, chiedo (così come ho detto nella recensione): il personaggio di Dolly per voi è resuscitato o era stato sepolto vivo? Insomma, come ve la siete spiegata la cosa?

io ho capito che era stato sepolto vivo. I due tizi in rosso credevano di averlo soffocato invece non era morto.
 
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SaschaGranato
view post Posted on 5/4/2012, 13:27




direi sepolto vivo.
 
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view post Posted on 13/4/2012, 17:56
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Recensione di freddy_k

Ed eccomi qui, finalmente e in colpevole ritardo, a commentare l'ultima fatica di World. The Good Thief è un film d'avventura con tutti i crismi: un protagonista orfano dal misterioso passato, furfanti dal cuore d'oro e peripezie assortite, il tutto ambientato in un New England umido, scuro e tetro. La storia ha molti debiti con i romanzi vittoriani di Dickens, anche se qui la "formazione" del protagonista Ren è del tutto diversa: imparerà, infatti, a rubare e truffare, e la sua menomazione che dovrebbe essere fonte di commozione, diventa invece uno strumento utilissimo ai suoi scopi e a quelli dei suoi complici Ben e Tom, anch'essi ladri e truffatori oltre che predatori di tombe. Tuttavia, a parte McGinty e i suoi accoliti, nessuno dei personaggi è veramente cattivo, tutti hanno dei buoni sentimenti, perfino l'assassino Dolly. Nonostante le oltre due ore di lunghezza, il film non annoia mai, tutt'altro: grazie a un montaggio serrato e veloce e ai continui colpi di scena, riesce a farsi seguire con piacere dallo spettatore, e a tratti anche a commuovere: la scena del racconto di Ren a McGinty su suo padre, accompagnata dalla splendida "Aquarium", mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Azzeccata la scelta di Gilliam alla regia, dal punto di vista visivo (pessimo gioco di parole :P) il film è fatto apposta per lui. Riguardo ai personaggi, che sono parecchi, spicca, anche più del giovane Gilmore, il Benjamin Nab di Downey Jr.: furbo, simpatico e pieno di risorse, e destinato a finire dritto filato nella cinquina dei non protagonisti ai prossimi Awards. Molto bravi anche tutti gli altri, da Rush a Benrubi a Stormare alla McDormand, anche se il personaggio di quest'ultima l'ho trovato un pochino stereotipato (ma giusto un po', eh!). Musiche bellissime, davvero in tema con il tipo di storia e le rispettive scene, anche queste potrebbero avere buone chance agli Awards, così come la locandina di Tomcat. Sito assente, peccato.

Voto: 8
 
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World ^_^
view post Posted on 14/4/2012, 20:21




Vi ringrazio per le ulteriori recensioni ricevute. Mi fa piacere, tra le altre cose, che il film vi abbia divertito e anche un po' commosso. Domani, promesso, risponderò come meritate alle vostre graditissime recensioni. ;)
 
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32 replies since 30/3/2012, 23:27   2681 views
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