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Imaginaerum
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"merda che cag merda" (cit. Farenz)0 [0.00%]
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Imaginaerum, Sunset Boulevard Films

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Hermetico
view post Posted on 11/4/2012, 16:19 by: Hermetico
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Little Tin, dopo il thriller d’esordio, volta completamente pagina e si dà al musical dalle atmosfere gotiche. Tratto dal concept album dei Nightwish, Imaginaerum è un vorticoso viaggio all’interno di un luna park stregato, il tutto ovviamente a tempo di musica.
La protagonista è Dalila che, insieme a suo fratello Dylan e ad altri due amici, decidono di passare un’intera notte all’interno del luna park abbandonato, così da vincere una scommessa e aiutare Dylan con i suoi debiti. Ben presto Dalila si troverà da sola ad affrontare la coppia di supercattivi, Eva e Abraxas. Per fortuna incontrerà il mago Nemo, che grazie alla determinazione della ragazza, ritroverà il coraggio e la forza per ribellarsi alla sua condizione e affrontare una volta per tutte la perfida Eva.
Se c’è una cosa che colpisce di questo film, è sicuramente il suo carattere visionario e la spettacolarità di alcune scene. Penso ad esempio al primo confronto all’interno del teatro, alle numerose sequenze incrociate durante le bellissime “I want my tears back” e “The crow the owl and the dove”, fino al magico attraversamento del lago per opera delle sirene. Visivamente il film è impressionante, affascina e tiene incollati allo schermo, grazie anche alla complicità di canzoni che sembrano nate apposta per un film del genere. La pellicola ha anche un ritmo molto serrato e la storia scorre via molto velocemente, senza accorgersene.
Il difetto, che impedisce al film di colare alto, è la caratterizzazione dei personaggi, un po’ affrettata e superficiale. Dalila ad esempio l’ho trovato un personaggio un po’ piatto, privo di sfumature interessanti, mentre Dylan mi ha decisamente sorpreso. A circa tre quarti del film si scopre il suo dono nella scrittura, che poi si riflette nel potere della magia. Ma è un peccato che ciò accada così tardi nell’economia della storia, perché è un aspetto che rende molto più interessante e importante il personaggio di Dylan; purtroppo però non è stato adeguatamente approfondito. Nemo invece mi ha convinto di più, per quanto la sua caratterizzazione sia piuttosto classica. Anche Eva forse meritava un po’ di approfondimento, anche perché le basi su cui costruire un gran bel villain c’erano tutte.
Ho avuto la sensazione che tutta la vicenda si risolvesse in maniera troppo sbrigativa. Considerato l’impianto epico delle musiche, mi aspettavo uno scontro finale più emozionante e “pirotecnico”.
In generale direi che al film manca un po’ di sano dramma, l’approfondimento dei numerosi temi trattati (il rimorso, il credere nelle proprie capacità…) che però vengono sfiorati solo superficialmente e quindi non coinvolgono emotivamente come avrebbero dovuto.

Gilliam alla regia è sicuramente un’ottima scelta. Il regista dà il meglio di sé, soprattutto a livello visivo, in diverse scene spettacolari. Forse per il modo in cui sono state affrontate certe tematiche, Gilliam è un po’ sprecato. Io lo accosto sempre a film sicuramente visionari, ma anche un po’ sovversivi e anticonformisti; in questo caso invece il film è piuttosto consolatorio, soprattutto nel reset finale, che annulla ogni tipo di conseguenza e fa un po’ troppo “favola Disney” per i miei gusti.
Il cast mi è piaciuto molto, sono tutti volti che ben si prestano a storie fantasy, soprattutto la Wasikowska e Tennant.

Le musiche sono la colonna portante del film e sono ovviamente bellissime, per quanto lontane dai miei gusti. Decisamente barocche ma di grande effetto. Nomination assicurata.

Locandina magica che rende bene l’idea.

Sito essenziale con degli extra simpatici e insoliti.

Imaginaerum che fonda la sua forza sulla dirompente carica visionaria delle immagini e delle sequenze, grazie anche a un sapiente uso della colonna sonora che valorizza ancora di più alcuni riuscitissimi momenti. Una maggior approfondimento dei personaggi e dei temi trattati avrebbe dato più autorevolezza al film rendendolo un piccolo capolavoro nel suo genere ma non solo. Questa è comunque solo la seconda prova di Little Tin, eppure già dimostra di avere fantasia da vendere e molta passione, anche quando ha a che fare con progetti originali. 68/100
 
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