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Lontano da ogni cosa
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Lontano da ogni cosa, Hermes production

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Andrew.
view post Posted on 11/2/2012, 12:07 by: Andrew.




Recensione della Chimera


Il titolo del film "Lontano da ogni cosa" è molto evocativo e rappresenta bene quello che andremo a vedere. Spesso infatti la lontananza è la protagonista e i tre ragazzi dovranno farne i conti e riuscire a gestirla, imparando da essa delle lezioni di vita importanti.
Possiamo definirla una storia d'amore e di amicizia tra tre ragazzi, dove i due sentimenti spesso si fondono, divenendo qualcosa che va oltre le semplici definizioni, qualcosa appunto di indefinibile.
Si inizia con una storia d'amore tra chiara e Alberto e un amicizia tra Alberto e Stefano. Ma anche Stefano si innamorerà di Chiara e col tempo si vedrà come in realtà l'amore unirà tutti e tre, senza gelosie, senza pregiudizi (il bacio tra Stefano e Alberto lo dimostra). Solo una cosa li separerà e sarà la distanza. Distanza intesa non solo in termini di chilometri, ma di strade che si separano e prendono altre direzioni.
E' una cosa inevitabile, alla quale tutti pensavano di arrivare, ma non appena si presenta i protagonisti sembrano persi e continuano a cercarsi in maniera quasi morbosa, come se la loro vita e il loro successo dipendesse dalla loro unione, dal loro aiuto.
Stefano scoprirà nel finale che questo non è vero, che delle volte la vita ti porta ad allontarti dalle persone che ami e questo non necessariamente è un male perchè si può continuare da soli, forti dell'esperienza e della consapevolezza di essere delle persone formate e indipendenti.
Il finale mi ha colpito perchè mi aspettavo un classico happy ending e invece arriva questo finale che è più realistico, più maturo. Più amaro sicuramente, ma è un'amarezza che si accoglie col sorriso.

La sceneggiatura è scritta bene, ho pensato che non deve essere stato facile raccontare una storia di questo tipo tratta da un romanzo. Perchè nel romanzo i sentimenti possono essere descritti con più parole, mentre nella sceneggiatura bisogna essere in grado di centellinare quelle parole e fare una selezione per scegliere le più adatte. Il risultato è sicuramente positivo, anche se non perfetto. E' positivo per un semplice motivo e cioè che è riuscito a trasmettermi qualcosa. Mi sono emozionato nella scena dove i tre amici si incontrano di nuovo, cosa che mi capita raramente con i film di Cinematik e se è capitato vuol dire che qualcosa ha funzionato a dovere.
Ho detto anche imperfetto, perchè nella prima parte si ha la sensazione di non riuscire a cogliere in pieno i personaggi, di vederli crescere, innamorarsi, lasciarsi, troppo in fretta, senza avere il tempo di capire a fondo i loro problemi e le loro motivazioni. Ma credo che ciò sia imputabile a quello di cui parlavo prima, alla difficoltà di non poter parlare di tutto nella sceneggiatura. Inoltre ho trovato la seconda parte un po' ripetitiva. Ma qua credo che il problema sia del soggetto e non della sceneggiatura. Spesso infatti ci sono diverse scene dove i tre si incontrano, poi si lasciano, poi si incontrano ancora e si lasciano di nuovo e questo è un ciclo continuo, quasi esasperante. Ma è un'esasperazione che probabilmente è voluta, perchè sta a indicare la dipendeza (al pari di una droga) che hanno questi ragazzi tra di loro, che li spinge a tornare sempre insieme.

Non conosco Luca Guadagnino come regista, ho visto che ha fatto pochissimi film e alcuni di questi abbastanza particolari. Scelta quindi insolita e non banale, che non si può apprezzare in pieno ma che è sicuramente valida.
Bravissimi gli attori, che definirei tutti alla pari. Flavio Parenti e Lorenzo Balducci sono molto adatti ai personaggi e danno delle ottime prove, sia nei momenti più leggeri che in quelli più drammatici dove toccano punte elevate riuscendo a emozionarci. Brava anche Carolina Crescentini nella sua sensualità ingenua e nel modo in cui cresce.
Le musiche sono adatte alle scene, scelte bene.
La locandina è stupenda, ma ha il difetto di essere quadrata. Se Hermes la modificasse rendendola più adatta al formato cinematografico, avrebbe più chance agli awards.


VOTO: 74
(da quest'anno riprendo a usare i voti in centesimi)

E' un film dai tempi particolari, il ritmo a volte è veloce, altre si fa lento per focalizzarsi su qualcosa, va assaporato a poco a poco per riuscire a entrare nell'ottica dei personaggi e immedesimarsi con loro. Ci si riesce e si provano anche delle emozioni perchè i tre ragazzi hanno un rapporto così intenso e così struggente da non poterne rimane indifferenti.
Allo stesso tempo però è uno di quei film che nel lavoro di trasposizione perde un po' di forza perchè si ha a volte l'impressione di vedere susseguirsi le vicende come se ci sfuggissero di mano, come se i personaggi crescessero troppo in fretta. In ogni caso è un'ottima pellicola che potrà dire la sua e che dimostra come Hermes sia garanzia di prodotti di qualità, mai scontati o banali.


CITAZIONE
- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

Non credo possa andare oltre il 7.

Ti sottovaluti! Io non credo che possa essere meno di 7.
CITAZIONE
- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

Innanzitutto è il mio primo film italiano e poi racconta una fase della vita che sto vivendo sulla mia pelle: finita l’università si entra nel mondo del lavoro e nell’età adulta a tutti gli effetti.

Sì, probabilmente anche questo conta. Anch'io sono riuscito a immedesimarmi molto per questo motivo.


CITAZIONE
- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

Non credo che sia il mio miglior film. E poi per quanto ami il genere drammatico, devo ancora prenderci confidenza.

Già, ma lo metterei almeno nella top 3 dei tuoi film.


CITAZIONE
- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Per quelli che ho letto fino ad ora direi nessuno. Penso che film del genere, soprattutto per quanto riguarda la tematica, siano piuttosto rari qui a cinematik.

Forse è un filo un po' debole, ma lo accomunerei a Blankets di Papele perchè anche quello parlava di rapporti contrastati di alcuni ragazzi alle prese con il bisogno di crescere. Ma comunque sono due film molto diversi.

CITAZIONE
- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Non mi sono ispirato a un film in particolare e per ora non me ne viene in mente uno. Per alcuni aspetti, i più banali, potrei dire The dreamers di Bertolucci. Ma sono un appassionato anche dei film di Virzì, soprattutto gli ultimi e probabilmente in qualche modo mi hanno influenzato.

Già, pensare a The Dreamers è inevitabile.

CITAZIONE
- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Ogni tanto mi viene la malsana idea di trasporre l’anime Neon Genesis Evangelion, perché verrebbe fuori qualcosa di epico, ma solo a pensare di mettere mano a una storia così complicata mi fa venire i capelli bianchi.

In questi giorni cercavo qualche anime da vedere. Chissà, magari gli dò un'occhiata così poi ti rubo l'idea :P

 
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24 replies since 10/2/2012, 21:26   1532 views
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