Recensione della Chimera.Passi da gigante per la Oren Production che dopo il suo esordio che ci aveva lasciati freddini, ci regala questa storia di natale, anche se definirla tale sarebbe un eufemismo, dato che a vederla è più facile che uno ne esca depresso
Se prima Oren si era cimentato in un horror per ragazzi senza pretese, qua ci propone un thriller dalle tinte cupe, una storia drammatica che è però contaminata da molti generi. All'inizio infatti siamo davanti a un quadretto familiare molto classico, il film poi assume una nota più drammatica, per poi fare un balzo di otto anni e passare alla soggettiva del giovane Thomas. Il ragazzo sembra essere riuscito a rimettere in sesto la propria vita, ma il destino si accanisce su di lui con una forza inaudita e con uno scherzo beffardo, lo fa innamorare della figlia di Evans, uomo responsabile della morte dei genitori. A quel punto il ragazzo si trasforma in una macchina che chiede solo vendetta, nient'altro.
Credo che il film punti molto sul suscitare emozioni allo spettatore. E ci riesce, perchè personalmente ho provato parecchia rabbia nei confronti del cinico Evans, dispiacere verso Thomas e come lui, desiderio di vendetta.
Una cosa che però salta all'occhio è che l'intero film risulta carico di stereotipi, nei dialoghi, nei personaggi e nelle situazioni. A partire dall'inizio, dove non si poteva dipingere una famiglia più classica,ma per tutta la sua durata, non si può fare a meno di provare la sensazione di già visto e già sentito. Tuttavia, pur essendoci queste situazioni poco originali, nel loro complesso sono ben amalgamate e ben scritte. Nel senso che sono situazioni che vediamo spesso nei film reali, e sono descritte allo stesso modo, in maniera convincente al punto da riuscire appunto a regalare qualche emozione.
La sceneggiatura è inoltre priva di quegli errori che c'erano nell'esordio. Forse rimane qualche errore qua e là, ma questa volta non mi hanno dato alcuna sensazione fastidiosa e il film si è fatto leggere senza problemi.
Paul Brown non lo conosco e credo sia stato scelto per l'unico film che ha diretto, film che poi è stato preso come spunto per scrivere questa storia (che ricordo essere originale: punto a favore di Oren). Difficile giudicarlo, ma la sufficienza non gliela toglie nessuno.
Buone le scelte del cast. Probabilmente i personaggi non vengono aiutati moltissimo dalla sceneggiatura che come ho detto, spesso li stereotipizza, comunque ho apprezzato il sempre bravo James Franco e Patrick Wilson. Christoph Waltz non mi ha convinto del tutto, ma forse è il suo personaggio che mi ha lasciato perplesso, perchè mi è sembrato descritto troppo forzatamente cattivo. Anche se la scena dove gli muore la figlia e si incazza perchè aveva colore la ricorderò a lungo.
Daniel Craig sprecato nel ruolo, mentre tutti gli altri fanno il loro buon lavoro.
Colonna sonora buona, anche se a volte la musica durava troppo poco per la scena e altre volte erano ripetute.
Locandina sufficiente, che però non mi ha convinto in pieno. Forse il fatto che sia quadrata anzichè rettangolare influisce sul mio giudizio.
Sito carino, standard. Spero di leggere presto il finale alternativo.
Voto: 7Un film che non brilla in originalità, trovando infatti il suo limite nei personaggi e nelle situazioni ricche di stereotipi e di forzature. Tuttavia nel complesso è ben amalgamato, abbastanza articolato e ricco di scene emozionanti che riescono a far provare qualcosa allo spettatore e a far fare un passo avanti notevole alla Oren Production che dimostra di un miglioramento abissale (in quanto a sceneggiatura e soggetto) e un ulteriore margine di miglioramento che saremo felici di constatare l'anno prossimo con altri suoi film.
CITAZIONE
Bella storia e veloce da leggere
Sul veloce da leggere avrei da obiettare.
Credo comunque si possa dire standardizzato alla lunghezza media cinematikina.
CITAZIONE
- Un difetto del tuo film?
Ha pochi intrecci
Mah, io non direi. Alla fine ci sono abbastanza intrecci, specie quelli che si creano con Thomas e la figlia di Evans.
CITAZIONE
- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?
Proverei come miglior cattivo con Waltz e anche James miglior attore
Io credo potrai puntare anche a miglior esordiente, grazie a questo film. Hai dei concorrenti agguerriti, la lotta sarà interessante (finalmente, dopo tanti semestri in cui ci sono state poche case a scontrarsi).
p.s. ho dovuto scrivere la recensione due volte perchè la pagina mi si era chiusa prima di inviare il messaggio