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Il Piccolo Popolo dei Grandi Magazzini
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Il Piccolo Popolo dei Grandi Magazzini, World Entertainment

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Clint1994
view post Posted on 6/1/2012, 14:48




CITAZIONE (Andrew. @ 6/1/2012, 11:02) 
Ah ok, sarebbe una specie di 8-
Tutto chiaro :)

Sì, è a metà tra il 7,5 e l'8-

Fino a 7,8 è 7/8 invece 7,9 è 8- ;)
 
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Arcadia1983
view post Posted on 13/1/2012, 12:19




Ecco le mie quattro parole sul film.

La coppia di registi è la stessa di Wallace&Gromit - La maledizione del coniglio mannaro, film che vidi al cinema con lo stesso World e il di lui fratello. E mi divertii un casino, visto che trovai la sceneggiatura eccellente con moltissime idee e con la qualità dell'animazione davvero molto alta. Il nuovo film di World, se non ricordo male anche questo dalla gestazione lunga, è un piacevole divertissment, appunto, piacevole e basta. Forse lo sottovaluto un po', lo so (infatti credo di averlo messo al primo posto come film sottovalutato ai Chips), ma sarò anche che l'ho letto che intorno avevo gente che parlava e quindi la mia lettura è stata "disturbata", ma non sono riuscito a seguire con la dovuta attenzione. Intendiamoci, è un mio problema, la sceneggiatura è come al solito scritta benissimo, la regia è pulita e attenta, insomma la qualità c'è e si vede, ma non so, trovo che non sia tra i migliori film di World che ho letto. Forse dovrei rileggerlo, e probabilmente farò così appena avrò un po' più di tempo.

Voto: 6.
 
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World ^_^
view post Posted on 13/1/2012, 16:07




Chiedo scusa per il ritardo e passo a commentare alcune tra le rece ricevute...

Freddy...

CITAZIONE
... Se all'inizio la storia è parecchio misteriosa, man mano che si va avanti si apprezzano sempre di più le avventure di questi minuscoli esseri, sino ad arrivare a un finale apertissimo, che lascia presagire uno o più seguiti. Le parti che ho apprezzato di più sono quelle in cui i Niomi "esterni" cercano di convincere quelli del supermercato che c'è "qualcos'altro" là fuori, tutte le varie interpretazioni che questi ultimi danno ai cartelli del centro commerciale e agli stessi "F.lli Arnold", da loro visti come una vera e propria divinità.

Grazie per la rece, Freddy. A quanto pare le parti che hai apprezzato di più sono anche quelle più "significative" del film, dove a parte il respiro commedioso che permea tutto il film si vede l'interessante incontro-scontro tra mentalità diverse e il modo di reagire differente (rifiuto oppure curiosità) dei diversi personaggi, da Angalo a Dorcas, da Lord Syd all'Abate.

Passiamo ad Andrew...

CITAZIONE
E' una sceneggiatura improntata soprattutto all'avventura, ma non manca la comicità e in più punti non si può fare a meno di sorridere. C'è anche spazio per sentimenti più forti come il dolore di una perdita e il tutto è condito da parecchie similitudini tra la condizione umana e quella degli niomi. Si sono fatti le stesse domande, sono stati vittime delle stesse superstizioni, e i più attenti potrebbe anche intravedere una qualche critica (non necessariamente negativa) nei confronti della religione, che spesso nella storia dell'uomo ha rappresentato un mezzo per spiegare semplicemente ciò che non eravamo in grado di spiegarci.

Concordo. Direi che l'aspetto critico, che accomuna sia il libro che la mia trasposizione, colpisca non tanto la religione in sè ma certi malcostumi umani insiti nella nostra natura, che ci portano sempre a diffidare e negare tutto ciò che non conosciamo o non riusciamo a comprendere, con la reazione spesso naturale di provare a darsi una spiegazione "alla propria portata", non fa niente se assurda.
Oltre a ciò mi sono divertito nell'accentuare di più un certo carattere critico nei confronti della irragionevolezza di certe condotte (i niomi Camiceri che non sanno spiegare perchè fanno la guerra con niomi di reparti diversi) e dei politicanti (l'intera scena nel parlamento dei Camiceri, che nel libro non è così). ;)

CITAZIONE
Unica cosa che mi ha stranizzato è il fatto che gli Arnold non si vedano mai nel film, sebbene siano menzionati spesso dagli Niomi. Mi aspettavo una sorta di incontro, un qualcosa che potesse aprire loro gli occhi, invece ciò non avviene.
Il finale aperto mi è piaciuto molto, ma solo per il fatto che vorrei veramente leggere un seguito fatto da Gaetano. Ce lo regali il prossimo anno?

Vero. Non c'è alcun "incontro ravvicinato" con gli umani, però Masklin comincia ad avere dubbi sulla vera natura del fantomatico fratelli Arnold.
Diciamo allora che tante cose i niomi le scopriranno pian piano nel prosieguo delle loro avventure... il cui secondo capitolo, se tutto va bene, approderà nelle sale l'estate prossima. :)

Hermetico...

CITAZIONE
L’unico difetto, dettato solamente da un gusto personale, è la quasi totale mancanza di qualche momento più “drammatico” e commovente. Tutto il film si mantiene su toni leggeri e, nel trattare alcuni temi (come la morte dell’abate) a volte ho avuto l’impressione che si rimanesse un po’ in superficie. E’ forse questo il tassello che manca al film per accomunarlo ad altri capolavori come Wall-e, Toy story 3 o Up.

Concordo, ma solo in parte. Il film di sicuro non raggiunge determinate vette emozionali come i capolavori da te citati, d'altronde penso che attraverso il sorriso lanci parecchi "segnali" anche abbastanza forti, come le critiche alle istituzioni e alle superstizioni di cui parlavamo prima, oltre a rendere abbastanza bene l'angoscia di questi esserini che si trovano a vivere la fine del mondo che hanno sempre conosciuto.
Anzi, proprio avvertendo la mancanza di un momento più riflessivo e malinconico ho inserito io la scena di Grimma e Masklin che ballano in mezzo alle luci sfavillanti del reparto natalizio e in quell'occasione penso che l'interrogativo di un malinconico Dorcas con gli occhi umidi riesca a rendere almeno un po' quel senso di profondità che Hermetico ed altri hanno notato essere un po' carente nel film...

 
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World ^_^
view post Posted on 14/1/2012, 12:28




Continuo a rispondere ai recensori...

Nightbay...

CITAZIONE (Atamàz @ 4/1/2012, 00:58) 
Come tutti i "film d'animazione non solo per bambini" che si rispettino, anche questo ha il suo risvolto metaforico di interpretazione della società e tra vecchie superstizioni e chiusure mentali, le critiche all'umana specie si sprecano. Ma mi piace, almeno per questa volta, distogliere lo sguardo da queste cose e rilassarmi godendomi il sorriso che la pellicola mi ha lasciato.

Anche Night ha apprezzato i risvolti metaforici e il lato più "satirico" del film e anche in questo caso la cosa mi fa piacere, soprattutto se - come ha concluso lo stesso Night - non ho intaccato l'atmosfera comunque leggera della pellicola.

Francis, nella sua accurata (e accorata :) ) recensione riprende in sostanza altri punti già sollevati dagli altri critici. Concordo, rispondo rimandando a quanto già detto in risposta a Hermetico e Andrew, e soprattutto ringrazio per tutti i complimenti che mi ha generosamente elargito.

Concludo con Clint...

CITAZIONE
La sceneggiatura, come ci si aspetta sempre da World, è molto precisa e accurata, priva di particolari errori, molto realistica. Forse però è anche troppo lunga: nella prima parte soprattutto qualcosa si poteva tagliare, se si pensa che la scoperta della demolizione dei Grandi Magazzini, tema principale del film, avviene dopo parecchio tempo dall'inizio.

Concordo sul fatto che il film arrivi un po' lentamente alla rivelazione della distruzione dell'Emporio, ma la parte iniziale del film l'ho dovuta necessariamente dedicare alla presentazione dei personaggi (gli esterni soprattutto) e a illustrare l'incontro tra gli esterni e gli abitanti dell'Emporio: il tutto in preparazione dello scontro "culturale" che ne consegue dopo, dove però credo di essere andato avanti con un buon ritmo veloce, senza concedermi altri "rallentamenti".

CITAZIONE
E poi ho apprezzato molto il ruolo nella storia della Cosa, oggetto inizialmente difficile da inquadrare, che invece diviene fondamentale con l'evolversi della storia e che spesso è al centro di scene molto divertenti per via del suo modo di parlare, troppo colto e preciso rispetto a quello semplice e ingenuo dei niomi.

Mi fa piacere che Clint abbia notato e apprezzato il ruolo della Cosa all'interno della storia. In effetti la Cosa ha un ruolo ben più preminente di quanto sembri. ;)

Per il momento mi fermo qui. Riguardo l'ultima recensione che ho ricevuto non saprei cosa commentare, visto che è abbastanza incommentabile. Capisco la necessità di fare giudizi stringati ma in alcuni casi si rischia di cadere nella superficialità, cosa mai positiva quando si giudica il lavoro altrui.

In generale devo solo ringraziarvi di aver letto e recensito il film di uno che in questo semestre purtroppo non ha ricambiato facendo lo stesso con voi.
Vi prometto che da questo semestre ricambierò con puntualità e partecipazione.
 
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canepa
view post Posted on 17/1/2012, 17:25




RECE FLASH by Tomcat: IL PICCOLO POPOLO DEI GRANDI MAGAZZINI
E IL GRANDE POPOLO DEGLI SPETTATORI

Da notare immediatamente la scelta di Gaetano (come fu per Andrea in questo semestre con “gli umani sono tra noi”), di non utilizzare disegni per dare una linea guida allo spettatore. Quindi ho facevi riferimento alla locandina o ti immaginavi di sana pianta la forma dei personaggi. Forse Gaetano da indicazioni ulteriori, dicendo che sono di plastilina e ti viene da immaginare “Wallace & Groomit”, anche perchè i registi sono gli stessi. Mentre Francis per il suo “Cats”, aveva messo i disegni.
Detto questo credo che ci siano dei film più adatti di altri a certi periodi; per esempio a Halloween (grazie al contest), la maggiorparte dei film è horror; mentre per natale in pochi si sono preoccupati (nel recente) di fare film natalizi. Questo se per argomento non è natalizio, per genere lo è sicuramente. Quindi un applauso a Gaetano che ha sfruttato al meglio il periodo di uscita della pellicola. Una pellicola multistrato che se da un lato incanterebbe i più piccoli, dall’altro potrà far riflettere gli adulti. Chiaramente balza all’occhio una storia fantastica e pulita che mette in campo la fuga di un popolo nascosto all’interno di un grande magazzino; cosa che richiama “Galline in fuga”. Ma se osserviamo bene la pellicola non si limita a intrattenere i più piccoli: si parla della difficoltà dell’integrazione e del negare anche l’evidenza di fronte a qualcosa di sconosciuto. Si parla della differenza fra un capo e un leader e delle difficoltà di esercitare il potere per il bene dei propri sottoposti. Si parla di fratellanza e voglia di raggiungere un risultato, difronte a un grosso cataclisma, azzerando le distanze. Ma si parla anche della credenze o delal religione (qui in senso buono), che spesso tarpano le ali alle masse.
Quindi sotto un film che a prima vista potrebbe essere per un target basso, ci accorgiamo che sono tanti e importanti gli argomenti trattati, che ne fanno un soggetto avvincente. Comunque avvincente perchè molte delle battute e delle situazioni le capiranno al 100% gli adulti e mi riferisco al viaggio per raggiungere la divinità fratelli Arnold.
Tralasciavo anche una certa analisi alla società che cambia e se ne infischia del valore storico delle cose, per puntare solo al mero guadagno.
Venendo alla sceneggiatura credo che sia dosata per essere apprezzata, sia per il lavoro fatto su tutti i personaggi, che sui dialoghi (vedi sopra). Il ritmo è crescente e riesce a dare un senso di inizio e di fine all’intera vicenda; anche se sul finire mi sono chiesto: “Ce la faranno a tornare a casa?”. Quindi diciamo tutti gli obiettivi arrivano, in maniera costruita con grande accortezza e sintesi nel mettere in scena situazioni in crescendo con la parte action nel viaggio fino all’amministrazione e alla fuga con cliffhanger finale.
I registi svolgono il loro lavoro in maniera buona, anche se non si nota troppo la loro mano (ma forse non era nemmeno necessario.
Sul versante musicale, geniale lo sfruttamanto del classico ragtime, che ricorda quasi le comiche di altri tempi e ci fa vedere la nascita del grande magazzino; così come geniale è l’utilizzo del brano del fiume kway. La colonna sonora è di tipo misto: brani che fanno parte della scena, emessi da elementi scenici e altri metafisici, che però sono azzeccatissimi per le scene in cui sono inseriti.
Concludendo credo che questa pellicola rimarrà per abbastanza tempo nelle memorie dei cinematikini, grazie alla storia e a tanti momenti ironici ben congeniati. Un otttimo esempio di un film d’animazione.
Voto complessivo: 76/100
 
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World ^_^
view post Posted on 9/2/2015, 11:53




Da stamattina gironzolo sul forum, leggo le vostre rece ai film reali e i vostri ultimi topic. In sostanza "vi spio", perchè anche se voglio rispondervi poi alla fine non lo faccio perchè non saprei nemmeno io da dove cominciare e come...
Sono tanti e contrastanti anche i sentimenti che si provano (non so se è capitato anche ad altri giocatori a lungo assenti): su tutto c'è la nostalgia di un gioco che senti ancora come tuo, poi una certa tristezza... per come la quotidiana realtà ti risucchi tutto... tempo, energia, voglia, idee e alla fine non ti lasci più il tempo per il gioco. Questo è quello che succede quando "si cresce"?
Di sicuro c'è la consapevolezza del tempo che passa (per tutti), del gioco che cambia, ma anche la certezza che il divertimento datomi negli anni da un gioco come Cinematik non ha paragoni... e allora si fa strada la voglia di tornare.
Chissà, la voglia c'è (quella non è mai mancata, come ripeto sempre ogni volta che un amico come Pap mi contatta in proposito)... come sarebbe bello ritornare alla spensieratezza cinematikina e farlo solo per il gusto di divertirsi!
Per questo forse vi sto scrivendo rispondendo a questo topic, perchè filmetti come questo è quello che mi piacerebbe tornare a fare. E allora ve lo dico, perchè tanto non costa nulla e magari "fa bene"...
ciao... e a presto.
 
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Merlino*
view post Posted on 9/2/2015, 13:23




CITAZIONE (World ^_^ @ 9/2/2015, 11:53) 
Da stamattina gironzolo sul forum, leggo le vostre rece ai film reali e i vostri ultimi topic. In sostanza "vi spio", perchè anche se voglio rispondervi poi alla fine non lo faccio perchè non saprei nemmeno io da dove cominciare e come...
Sono tanti e contrastanti anche i sentimenti che si provano (non so se è capitato anche ad altri giocatori a lungo assenti): su tutto c'è la nostalgia di un gioco che senti ancora come tuo, poi una certa tristezza... per come la quotidiana realtà ti risucchi tutto... tempo, energia, voglia, idee e alla fine non ti lasci più il tempo per il gioco. Questo è quello che succede quando "si cresce"?
Di sicuro c'è la consapevolezza del tempo che passa (per tutti), del gioco che cambia, ma anche la certezza che il divertimento datomi negli anni da un gioco come Cinematik non ha paragoni... e allora si fa strada la voglia di tornare.
Chissà, la voglia c'è (quella non è mai mancata, come ripeto sempre ogni volta che un amico come Pap mi contatta in proposito)... come sarebbe bello ritornare alla spensieratezza cinematikina e farlo solo per il gusto di divertirsi!
Per questo forse vi sto scrivendo rispondendo a questo topic, perchè filmetti come questo è quello che mi piacerebbe tornare a fare. E allora ve lo dico, perchè tanto non costa nulla e magari "fa bene"...
ciao... e a presto.

Quella delle scritture semplici è la strada (l'ultima?) che stiamo per intraprendere e a breve ci sarà un'edizione speciale del Festival di Roma proprio per testare questa novità, se credi di riuscire a farcela, magari anche con qualcosa che stai trattando in questo periodo, sulla Terra dei Fuochi, sui problemi del Sud o altri argomenti che in questo momento ti faciliterebbero la scrittura di un film breve, allora partecipa, che potrebbe non esserci un'altra occasione ;)
 
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mastruccio
view post Posted on 10/2/2015, 15:31




Ciao Gaetano, non credo sia un fatto di età. A 50 anni, se si ha voglia, si può ancora giocare. E se è il tempo che ti manca allora oggi hai l'opportunità di scrivere un summarymovie. Ti aspettiamo.
 
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22 replies since 23/12/2011, 17:24   1531 views
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