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Pi greco - Il teorema del delirio
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Pi greco - Il teorema del delirio, di Darren Aronofsky, 1998

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Arcadia1983
view post Posted on 17/12/2011, 13:54




pi-greco-il-teorema-del-delirio

Titolo originale: Pi
Regia: Darren Aronofsky
Cast: Sean Gullette, Mark Margolis, Ben Shenkman, Pamela Hart, Stephen Pearlman, Samia Shoaib, Ajay Naidu, Kristyn Mae-Anne Lao, Espher Lao Nieves, Joanne Gordon, Lauren Fox, Stanley Herman, Clint Mansell, Tom Tumminello, Ari Handel, Oren Sarch, Lloyd Schwartz, Richard Lifschutz, David Strahlberg, Peter Cheyenne, David Tawil, J.C. Islander, Abraham Aronofsky, Ray Seiden, Scott Franklin, Chris Johnson, Sal Monte
Soggetto: Darren Aronofsky, Sean Gullette, Eric Watson
Sceneggiatura: Darren Aronofsky
Casa di produzione: Harvest Filmworks, Truth and Soul Pictures, Plantain Films, Protozoa Pictures
Casa di distribuzione italiana: Cecchi Gori
Trama: Max Cohen sin da ragazzo è un genio matematico, le sue nuove teorie riguardanti leggi matematiche in grado di dare una spiegazione all'esistenza umana, fanno gola a molti tra cui Wall Street e una setta di ebrei ortodossi. (da FilmUp)

Anzitutto mi scuso se è un topic doppione (ma in lista non ho trovato niente).

Visto l'11 novembre, dato che gli ultimi due film di Aronofsky che ho visto (The Wrestler e Black Swan) mi sono piaciuti molto (soprattutto il primo) ho deciso di recuperare il resto della sua filmografia partendo dal primo film, ovviamente, poi più in là recupererò Requiem for a dream e The Fountain. Che dire? Aronofsky all'esordio si dimostra un regista capacissimo (anche in virtù della breve durata, il film si segue con attenzione), molto visionario (le scene in metro, per esempio). La sceneggiatura, però, mi è sembrata un po' acerba: nel senso, alcune cose vengono lasciate in sospeso (per esempio, l'incontro coi rabbini, e tutta la sottotrama "religiosa", avrebbe potuto essere approfondita di più, perché è molto interessante). Ma a parte questo, è un film che mi è piaciuto molto, anche grazie alla grandiosa prova di Sean Gullette: Aronofsky riesce a tirar fuori sempre il meglio dagli attori con cui lavora. Per il resto, da sottolineare la fotografia e la bella colonna sonora di Clint Mansell, abituale collaboratore di Aronofsky. Decisamente consigliato.

Voto: 8
 
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view post Posted on 17/12/2011, 13:56
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Visto qualche anno fa (prima che facesse i suoi film più famosi), e mi era piaciuto molto. 8 anche da parte mia.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 17/12/2011, 13:59




Ah, a proposito, la sceneggiatura si può leggere qui: www.imsdb.com/scripts/Pi.html
 
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Andrew.
view post Posted on 17/12/2011, 16:49




Anche a me era piaciuto qualche anno fa, la mano di Aronofsky si sente, ma come dice lo stesso Arc, è ancora un po' acerba, come è normale che sia al suo primo lavoro dove si procede un po' a tentoni.
Tutto sommato il film di per sè è godibilissimo e originale, ma se lo andiamo a paragonare con quei capolavori che sono The wrestler e The black swan, non mi sento di dargli più di 7.

 
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Arcadia1983
view post Posted on 17/12/2011, 17:07




In realtà, credo che l'autentico capolavoro di Aronofsky sia proprio The wrestler: Black Swan mi è piaciuto molto, ma... ehm... sinceramente non me lo ricordo, se non per la grande interpretazione della Portman.
 
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Andrew.
view post Posted on 17/12/2011, 19:26




CITAZIONE (Arcadia1983 @ 17/12/2011, 17:07) 
In realtà, credo che l'autentico capolavoro di Aronofsky sia proprio The wrestler: Black Swan mi è piaciuto molto, ma... ehm... sinceramente non me lo ricordo, se non per la grande interpretazione della Portman.

A me invece è piaciuto addirittura più del primo. Sarà che sbavo quando si parla di problemi mentali affrontati in modo originale.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 17/12/2011, 19:43




CITAZIONE (Andrew. @ 17/12/2011, 19:26) 
CITAZIONE (Arcadia1983 @ 17/12/2011, 17:07) 
In realtà, credo che l'autentico capolavoro di Aronofsky sia proprio The wrestler: Black Swan mi è piaciuto molto, ma... ehm... sinceramente non me lo ricordo, se non per la grande interpretazione della Portman.

A me invece è piaciuto addirittura più del primo. Sarà che sbavo quando si parla di problemi mentali affrontati in modo originale.

sì, che sia un ottimo film non ci piove, ma appunto, ormai lo ricordo solo per la Portman, dovrei rivederlo (ma del resto questo vale anche per Il grinta dei Coen, per dire). sarà che forse Randy "The Ram" Robinson l'ho trovato più "adatto" a me, boh...
 
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view post Posted on 11/4/2014, 15:10
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Cinefilo Ad Honorem

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In una losca New York in bianco e nero sgranato, il cervellone matematico di Sean Gullette (anche co-sceneggiatore) si ingegna per scoprire il sistema numerico che consentirebbe di prevedere gli sviluppi della Borsa. Si imbatte in un complesso codice di 216 cifre che svelerebbe il vero nome di Dio: un geroglifico scientifico/religioso braccato da un agguerrito gruppo di ebrei ortodossi. L’esordiente Darren Aronofsky si destreggia in atmosfere paranoiche: labirinti della mente, orrore figlio di ossessione, vana ricerca di un Ordine che tutto allinea. Cita la Kabbalah, oggi cara a Madonna. Si accompagna a musica elettronica. Predica incubi e solitudine. Spesso e troppo volentieri si crede Lynch. Puntualmente premiato dai fieri indipendenti del Sundance Festival. (Guzzano)
 
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