Titolo originale:
PiRegia: Darren Aronofsky
Cast: Sean Gullette, Mark Margolis, Ben Shenkman, Pamela Hart, Stephen Pearlman, Samia Shoaib, Ajay Naidu, Kristyn Mae-Anne Lao, Espher Lao Nieves, Joanne Gordon, Lauren Fox, Stanley Herman, Clint Mansell, Tom Tumminello, Ari Handel, Oren Sarch, Lloyd Schwartz, Richard Lifschutz, David Strahlberg, Peter Cheyenne, David Tawil, J.C. Islander, Abraham Aronofsky, Ray Seiden, Scott Franklin, Chris Johnson, Sal Monte
Soggetto: Darren Aronofsky, Sean Gullette, Eric Watson
Sceneggiatura: Darren Aronofsky
Casa di produzione: Harvest Filmworks, Truth and Soul Pictures, Plantain Films, Protozoa Pictures
Casa di distribuzione italiana: Cecchi Gori
Trama:
Max Cohen sin da ragazzo è un genio matematico, le sue nuove teorie riguardanti leggi matematiche in grado di dare una spiegazione all'esistenza umana, fanno gola a molti tra cui Wall Street e una setta di ebrei ortodossi. (da FilmUp)
Anzitutto mi scuso se è un topic doppione (ma in lista non ho trovato niente).
Visto l'11 novembre, dato che gli ultimi due film di Aronofsky che ho visto (
The Wrestler e
Black Swan) mi sono piaciuti molto (soprattutto il primo) ho deciso di recuperare il resto della sua filmografia partendo dal primo film, ovviamente, poi più in là recupererò
Requiem for a dream e
The Fountain. Che dire? Aronofsky all'esordio si dimostra un regista capacissimo (anche in virtù della breve durata, il film si segue con attenzione), molto visionario (le scene in metro, per esempio). La sceneggiatura, però, mi è sembrata un po' acerba: nel senso, alcune cose vengono lasciate in sospeso (per esempio, l'incontro coi rabbini, e tutta la sottotrama "religiosa", avrebbe potuto essere approfondita di più, perché è molto interessante). Ma a parte questo, è un film che mi è piaciuto molto, anche grazie alla grandiosa prova di Sean Gullette: Aronofsky riesce a tirar fuori sempre il meglio dagli attori con cui lavora. Per il resto, da sottolineare la fotografia e la bella colonna sonora di Clint Mansell, abituale collaboratore di Aronofsky. Decisamente consigliato.
Voto: 8