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Un Estraneo al mio fianco
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Un Estraneo al mio fianco

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Andrew.
view post Posted on 28/11/2011, 23:16 by: Andrew.




Recensione della Chimera.


Interessante esordio della Mercyful, che con un progetto uscito e altri già in cantiere sembra essere partita in quarta, ravvivando anche la vita cinematikina che ha dannatamente bisogno di produttori di questo tipo.
Il film mi ha sorpreso in positivo, nel senso che solitamente da un esordiente ci si aspetta una storia piuttosto semplice e lineare, qualcosa che serve da primo approccio, invece Agnese ha scelto un soggetto difficile e ha scritto una sceneggiatura che si contraddistingue per uno stile decisamente poco lineare, ricco di flashback e di cambi di ritmo repentini.
Certo, è uno stile che risulta ancora un po' "grezzo", da affinare, ma sicuramente originale e degno di nota essendo appunto un esordio.
Come ho detto, il soggetto da trattare non era semplice. Sebbene Ted Bundy sia un personaggio perfetto per un film, non dev'essere stato tanto semplice trasporlo e rendere alla perfezione la sua vicenda.
Da un lato è stato fatto un buon lavoro nella sua caratterizzazione e nel mettere più in risalto la sua lenta trasformazione da ragazzo comune a serial killer.
Dall'altro però ho trovato deficitaria tutta la parte riguardante le indagini e la sua vita da killer (in pratica, la seconda parte del film). Paradossalmente, è proprio in questa parte di film che la produttrice dà il suo meglio con delle sequenze niente male, ma se la consideriamo nella sua totalità, si nota una certa superficialità con la quale vengono affrontate alcune situazioni, come ad esempio le evasioni dal carcere o il modo in cui la polizia indaga. Infatti nel corso della lettura mi sono fatto parecchie domande: come mai Ann (che collabora al caso) non decide di denunciare o quanto meno controllare Ted dopo aver avuto il sospetto che fosse lui l'assassino? E come mai passano ben sei mesi da quando Meg lo denuncia a quando viene interrogato? Credo sia impensabile lasciare un potenziale serial killer a piede libero per tutto questo tempo senza prima essersi accertati (e non ci voleva molto a scoprirlo). C'è da dire che io non conosco nei minimi particolari la storia vera dell'assassino, non so se Agnese si è mantenuta fedele a quanto accaduto nella realtà, però a visione conclusa lo spettatore rimane con queste domande che sono un po' fastidiose.
La sceneggiatura l'ho trovata scritta in maniera sufficiente, nel senso che si poteva fare sicuramente qualcosina in più per rendere la scrittura più fluida. Non ci sono errori, però lo stile è poco curato perchè spesso ci sono dialoghi che sono attaccati a descrizioni senza nemmeno un rigo di spaziatura, oppure nomi che a volte perdono il grassetto, altre risultano più distanti dalla frase. Sono piccole cose e mi permetto di farle notare perchè basta un niente per risolverle e sono sicuro che la lettura diventerebbe più scorrevole e rilassante.
A questi c'è da aggiungere la presenza di frasi che stonano un poì in una sceneggiatura. Ad esempio: "Quando i due vanno via, Ted è ancora là davanti. La voglia di uccidere è tornata, si è rassegnato a conviverci e vuole soddisfarla ad ogni costo." E' una frase che può starci in un libro, ma non in una sceneggiatura perchè noi dovremmo limitarci a scrivere cosa vediamo attraverso la telecamera e i pensieri dei personaggi non possiamo vederli, al massimo possiamo cercare di carpirli da quello che fanno o dicono.

Joe Dante alla regia mi è piaciuto. Anche in questo, la produttrice è riuscita a non cadere nel banale e ho comunque avuto l'impressione di uno stile molto vivace che può adattarsi a quello del regista.
Tra gli attori sicuramente McAvoy è quello che più si farà ricordare per un'interpretazione che è riuscita dignitosamente. Ammetto che in qualche punto ho trovato la recitazione un po' troppo forzata ed "esasperata" (quando si rannicchia in posizione fetale o quando se ne esce con frasi a effetto) ma nel suo complesso la considero sicuramente ben riuscita.
Non è male Sandra Bullock ma su di lei (così come sugli altri personaggi secondari) non ci si sofferma abbastanza per poterne avere un quadro completo, infatti se nella prima parte è ben descritto il suo rapporto con Ted, nella seconda scompare quasi del tutto per poi riapparire nel finale.
Ottime le musiche, specialmente quelle associate alle sequenze più rapide (le migliori del film).

Voto: 6,5

Un esordio molto coraggioso, interessante e originale. C'è sicuramente del lavoro da fare per raggiungere una certa coesione e compattezza che mancano al film, ma credo sia una cosa fisiologica con la quale tutti abbiamo dovuto confrontarci. Credo che ci sarà una bella battaglia tra la Mercyful e la Oren production quest'anno (anzi, forse ci saranno pure altri esordienti) per la lotta alla migliore casa di produzione esordiente.

 
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34 replies since 26/11/2011, 00:08   1884 views
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