The Dormitory secondo me è un ottimo esordio che fa ben sperare per il futuro. Ovviamente non mancano i difetti tipici delle opere prime, ma considerando anche che il soggetto è del tutto originale, non si può negare che la Oren productions abbia delle grosse potenzialità.
Il film è un teen horror piuttosto classico che cavalca tutti i clichè del genere: un gruppo di amici si ritrova rinchiuso all’interno di un dormitorio deserto, ma ben presto scoprirà l’esistenza di una presenza malefica che ovviamente non ha buone intenzioni.
Nonostante la storia non brilli certo per originalità, le singole scene sono create piuttosto bene e alcune regalano anche qualche brivido (ad esempio quando scendono nel piano interrato oppure la sequenza dello scontro contro Sam, al piano superiore).
Una cosa che ho poco apprezzato è la svolta fantastica a un certo punto del film: l’entità maligna ha un aspetto fin troppo concreto e dei poteri un po’ troppo esagerati. E’ ovviamente una questione di gusti. E bisogna ammettere che l’incontro con Sam e il coreografico scontro hanno un certo pathos.
Tra i lati negativi sicuramente c’è l’eccessiva prevedibilità e linearità della vicenda, che smorza un po’ la tensione, anche se il finale è insolitamente cupo per un teen horror. Bella scelta.
Anche i personaggi sono poco caratterizzati e a volte hanno dei comportamenti poco credibili, ad esempio quando va via la luce tutti piombano nel terrore più assoluto come se fosse successo chissà cosa. Forse qualche scena in più per descrivere meglio i protagonisti e il loro carattere avrebbe sicuramente giovato e si sarebbe temuto di più per la sorte dei personaggi.
Anche la spiegazione del “movente” del fantasma scricchiola un po’ (l’improvvisa carneficina sembra un po’ esagerata se si pensa alle motivazioni che muovono Sam).
Renny Harlin fa il suo dovere; la pellicola è indubbiamente nelle sue corde e regala anche qualche sequenza ad effetto. Il cast, fatto giustamente di “piccoli” nomi, non brilla particolarmente, fatta eccezione per Josh Hutcherson che recita bene la parte del duro.
Ottime le musiche che si adattano molto bene alle scene.
La locandina non mi fa impazzire, ma io sono l’ultimo che può criticare le locandine!
The dormitory è un film che non tradisce la sua natura di teen horror senza grandi pretese. Emerge la passione del produttore per il genere, soprattutto quando cavalca alcuni clichè come quello del “finto spavento” tipico di questo genere di produzioni. La caratterizzazione piuttosto povera dei protagonisti e l’eccessiva linearità dell’intreccio sono i principali difetti. Ma va ricordato che la storia è del tutto originale e quindi l’applauso è doppio. Sufficienza piena. Complimenti per l’esordio!
63/100
