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The Dormitory
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The Dormitory

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Andrew.
view post Posted on 6/11/2011, 18:36 by: Andrew.




Recensione della Chimera.

Esordio "perfetto" per la Oren Production. Il perfetto sta a indicare il fatto che siamo davanti a una pellicola tipica per un esordiente che presenta buone potenzialità, ma da affinare.
Il film è un horror in tutto e per tutto, si tratta infatti di una situazione abbastanza classica, quella dove un gruppo di individui si ritrovano in un luogo dal quale è difficile allontanarsi, assieme a una presenza malvagia. Si parte con l'arrivo al dormitorio al quale seguono varie scene dove i ragazzi si divertono, per poi arrivare (piuttosto in fretta) ai primi segni di una presenza. Le luci si spengono, i ragazzi si dividono e verranno poi a scoprire la realtà della situazione, ovvero che tutti i ragazzi della scuola sono stati uccisi. Inizierà quindi una fuga disperata, che servirà però a poco, infatti il fantasma ucciderà a poco a poco ciascuno di loro, risparmiando solo Julie allo scopo di farle divulgare la verità.
Il film presenta alcune scene degne di nota, mi è piaciuta ad esempio quella sul tetto dove la ragazza è costretta a lasciar andare l'amica per salvarsi, ma anche le uccisioni mi sono piaciute, in particolare quella di Worren: stavo già storcendo il naso perchè credevo che il ragazzo armato di buona volontà sarebbe riuscito a far fuori il fantasma, ma alla fine anche lui viene ucciso e questo mi ha colpito positivamente perchè si vede che lo sceneggiatore riesce ad allontanarsi quel che basta dai soliti clichè dei film horror (in un film che comunque è pieno di clichè, mi sembra ovvio).
Ovviamente non è stato tutto perfetto e non sono mancate delle situazioni poco credibili. Penso agli ottanta corpi ammassati nella cantina e mi domando come abbia fatto Mike a non accorgersene ma anche al motivo per cui il fantasma abbia voluto ammassarli lì sotto. Oppure alla scena dove il fantasma cerca di buttare giù la porta: a parte che essendo un fantasma dovrebbe poterla attraversare (:P)), ma data la forza dimostrata prima (degna di telecinetico degli x-men) avrebbe dovuto riuscire a farlo molto prima. Infine, non mi ha convinto la motivazione che spinge Sam a uccidere tutti, l'ho trovato troppo banale e forzata, soprattutto il fatto che abbia dovuto uccidere prima gli altri studenti e poi i due ragazzi. Si poteva insomma costruire un po' meglio la storia che c'era dietro di lui.

Anche sul versante più tecnico il film alterna up e down. Tra i lati positivi, c'è quello che lo sceneggiatore riesce a far capire molto bene le scene, in maniera semplice ed efficace (so che è scontato, ma non è da tutti riuscirci al primo colpo). Tra quelli negativi c'è la grammatica che in molti parti è scorretta. La punteggiatura a volte manca (specie nei dialoghi), alcune frasi suonano male come costruzione, ma soprattutto c'è un'alternanza troppo evidente di frasi al presente e altre al passato. Tutte cose che forse a una rilettura più approfondita si sarebbero potute risolvere. Solitamente non ne tengo conto degli errori nel giudizio del film, ma in questo caso hanno un po' appesantito la lettura (parlo più che altro delle frasi al passato).

Cast e regia scelti molto bene, infatti Oren ha voluto mantenere un profilo basso immagino per i costi ma anche per il genere di film che difficilmente avrebbe avuto nella realtà attori più famosi.
Di Renny Harlin ho visto solo Driven e Mindhunter, e a giudicare da questo secondo film e dalla sua filmografia posso dire che ci sta come scelta. Lo stile che usa è molto classico, cioè cerca di incutere paura con la comparsa improvvisa di qualcuno sulla scena. Metodo che personalmente ormai non sopporto più, ma che si addice bene al tipo di pellicola.
Nel cast, fatto di attori semi-conosciuti, nessuno spicca in particolare. Probabilmente Toby Hemingway è quello che rimane più impresso per il ruolo che riveste, ma nessuno brilla per la caratterizzazione che è sì presente, ma poco approfondita.

Buona la colonna sonora che aumenta la tensione durante certe scene, inserita sempre al momento giusto (altro segno di grande potenziale di Oren che già dal primo film è riuscito a farne una).
Carina la locandina: graficamente non è male, ma ci sono troppe suddivisioni rettangolari che non mi convincono.
Sito ridotto al minimo indispensabile, quindi ok.


Voto: 6

Raggiunge a stento la sufficienza, ma la raggiunge per una serie di motivi, tra i quali il fatto di essere riuscito a scrivere una storia (che ricordo essere originale) che si regge in piedi molto bene e che potrebbe essere paragonata a tanti film reali del genere.
Ha sicuramente dei difetti tipici da opera prima, cioè non brilla in originalità nè per la caratterizzazione dei personaggi, ha una trama che si basa su un evento un po' banale e poco approfondito e non riesce a incutere timore come forse avrebbe dovuto. Infatti se nella prima parte ci sono certi momenti di tensione, nella seconda le scene diventano un po' ripetitive e la tensione cala (pur non mancando certe idee interessanti, come quella sul tetto che ho citato prima).
Il mio consiglio al produttore è intanto di non prendersela se non ho usato parole dolci (ma Oren mi sembra un tipo intelligente che saprà sfruttare bene le critiche) e di fare più attenzione alla grammatica della sceneggiatura con una revisione più attenta. Per quanto riguarda gli altri difetti, credo sia normalissimo averli riscontrati e se ne andranno via col tempo, a forza di scrivere (e leggere).



CITAZIONE
- Un difetto del tuo film?

Il cast senza dubbio, qualche attore con più verve avrebbe regalato molto al film

Non sono d'accordo. Dipende tutto dalla caratterizzazione che tu dai a quel personaggio con le sue battute e le sue azioni, mentre l'attore che lo interpreta è secondario. Se avessi preso, chessò, Leonardo di Caprio per interpretare il protagonista, dubito che avresti avuto da parte mia un consenso maggiore. Anzi, come ho scritto prima, quando si tratta di film poco impegnati come questo la cosa migliore è proprio prendere attori poco conosciuti.
 
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27 replies since 5/11/2011, 16:11   998 views
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